2
Set
2009

Bye bye, Amerika!

In fondo è il riproporsi dell’antico contrasto tra mercanti e guerrieri caro a Herbert Spencer, o anche – se preferite – tra guardie e ladri: solo che nel ruolo del guardiano (dei soldi altrui, oltre che dei propri legittimi affari) c’è l’austero banchiere svizzero Konrad Hummler, socio accomandatario del più antico istituto di credito privato elvetico (la Wegelin & Co.), che ormai ha deciso di rompere gli indugi.

Suscitando grande scandalo, Hummler ha fatto sapere di non aver più intenzione di subire i diktat del governo statunitense e così ha annunciato al mondo, con un documento intitolato Abschied von Amerika (qui in versione inglese e qui in versione italiana), di voler pianificare «un’ampia ritirata dal mercato americano dei capitali», poiché l’inasprimento fiscale previsto dagli Usa e la pretesa avanzata da tale governo di disporre dei dati dei clienti di qualunque banca (anche in assenza di elementi di accusa su crimini compiuti) pongono «le banche di tutto il mondo di fronte a problemi insuperabili e a una forte insicurezza giuridica».

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2
Set
2009

Il cane a tre zampe

L’aereo Pippo è tornato a volare sui cieli italiani e ha sganciato due bombe: una su Piazzale Mattei, l’altra su Via XX Settembre a Roma. Il quotidiano britannico Financial Times dedica oggi un colonnino della sua informatissima e velenosissima rubrica Lex al più spolverato dei campioni nazionali italiani, cioè l’Eni. La riflessione – che cita come fonte, ed è piuttosto anomalo, il fondo Kinight-Vinke Asset Management – è semplice: Eni è un monopolio verticalmente integrato in un’epoca in cui questa struttura non tiene più. Quindi, separarla in almeno due tronconi potrebbe far felici gli azionisti e risolvere varie magagne, politiche e regolatorie oltre che finanziarie.

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2
Set
2009

Lavoro. La libertà (di mercato) è “partecipazione”?

Al Meeting di Comunione e Liberazione, Giulio Tremonti ha parlato di “partecipazione dei dipendenti agli utili dell’impresa” come uno strumento per “far ripartire” l’Italia nella crisi. Il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi da Cortina gli ha dato manforte.  I due convergono anche se gli argomenti utilizzati sono sostanzialmente diversi: Tremonti da una parte pare voler utilizzare questo strumento dare una staffilata retorica (?) al sistema capitalistico, cercando di “addolcirne” alcuni tratti in nome di logiche quasi-cooperative. Sacconi sembra invece leggere questa proposta come un tentativo di legittimare una visione del sistema di mercato che superi “la conflittualità fra capitale e lavoro”, e politicamente che contribuisca ancor più ad isolare l’organizzazione dei lavoratori (la Cgil) che sulla quella conflittualità continua ad investire per avere consenso. Le constituency di Tremonti e Sacconi sono diverse, e così il lessico politico. A merito di entrambi, va detto che non coltivano certo il sogno della “co-gestione” alla tedesca, e nelle interviste sono parsi molto decisi, in merito. Read More

31
Ago
2009

Fieg vs. Google: giornali e siti non sono tutti libere imprese?

Nei giorni scorsi la stampa ha dato notizia dell’apertura di un’inchiesta dell’Antitrust nei riguardi di Google Italia. L’agenzia si sta muovendo sulla base di una denuncia dell’associazione delle aziende editoriali, la Fieg, secondo la quale “Google impedirebbe agli editori di scegliere liberamente le modalità con cui consentire l’utilizzo delle notizie pubblicate sui propri siti Internet” (ma i giornali non gestiscono forse a loro piacere le loro pubblicazioni?).

Per la Fieg, ad ogni modo, la conseguenza di tutto ciò sarebbe che “i siti editoriali che non vogliono apparire su Google News verrebbero automaticamente esclusi anche dal motore di ricerca Google”. È stata dunque avviata un’istruttoria per presunto abuso di posizione dominante.

Nel comunicato ufficiale trasmesso dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato si può leggere che “gli editori italiani, che non ottengono alcuna forma di remunerazione diretta per l’utilizzo dei propri contenuti su Google News, non avrebbero inoltre la possibilità di scegliere se includere o meno le notizie pubblicate sui propri siti internet sul portale stesso: Google renderebbe infatti possibile ad un editore di non apparire su Google News, ma ciò comporterebbe l’esclusione dei contenuti dell’editore dal motore di ricerca della stessa Google”.

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31
Ago
2009

I ritardi dell’ENAC a Fiumicino

Le statistiche del mese di Agosto dei ritardi dell’aeroporto di Roma Fiumicino non sono ancora disponibili, ma certamente, come hanno fatto notare diverse fonti d’informazione, il mese è stato molto difficile.

In particolare la riconsegna dei bagagli è stata alquanto difficoltosa e questo per un sistema non completamente automatizzato.

Ma perché ogni anno in Agosto si ripete lo stesso problema? Sono stati fatti dei miglioramenti nel sistema di smistamento bagagli nello scalo gestito da ADR, ma il ritardo accumulato negli anni è stato troppo grande e non è stato possibile fare i miracoli.

Inoltre il fatto che Alitalia abbia concentrato il proprio hub su Roma Fiumicino ha accresciuto i problemi, in quanto si è avuta una maggiore concentrazione di traffico nel picco estivo.

Lo stesso problema dei bagagli si era riproposto anche nel 2007, tanto che l’ENAC, guidato dal Presidente Vito Riggio, aveva fatto nel luglio di quell’anno una riunione al fine di evitare problemi. Nonostante l’incontro quell’anno la situazione fu tragica con enormi cataste di bagagli sparse per l’aeroporto.

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31
Ago
2009

Dedicata a te vecchio Hal

Conosciuto soprattutto per le sue opere di “Diritto e Religione“, in realtà Harold Berman è stato anche un grande studioso del diritto commerciale internazionale e del diritto sovietico.

La decisione della corte d’appello russa che rende giustizia alla italiana Ferrero, mi ha fatto ricordare delle temerarie lotte a difesa dei diritti di proprietà intellettuale che Berman affrontava di fronte alle corti sovietiche.

Una storia su cui nessuno ha scritto, ma che sarebbe degna sia di un romanzo che di una pubblicazione scientifica.

Mentre sulle informative della C.I.A. , che vedeva, in piena guerra fredda, Berman volare di continuo fra Washington e Mosca, si poteva leggere “Who is this fucking cock?”, il vecchio Hal si batteva per difendere il diritto, “naturale”  per lui, di Arthur Conan Doyle sulle sue opere letterarie.

Ovviamente in tempi sovietici senza nessuna possibilità di vittoria.

Questo successo della Ferrero è dedicato anche a te vecchio Hal e soprattutto ci ricorda che quella per il cioccolato, oltre ad essere una guerra tra ghiotti è una partita commerciale globale. E l’Italia la sta giocando.

31
Ago
2009

Friedman, i fallimenti bancari e la reincarnazione

Segnalo a chi legge che da qualche sessione di Borsa a questa parte il mercato cinese sta reagendo alla maggior cautela di liquidità che il regolatore monetario locale ha deciso di adottare. Come vi avevamo detto, la bolla si sta riducendo: e a colpi di centinaia di punti base a sessione. Non è per dire a chi ci legge che deve “usarci” per regolare i propri ingressi e uscite sul mercato. È solo per richiamare l’importanza assoluta che in questi chiari di luna i regolatori monetari rappresentano rispetto ad andamenti di mercato largamente “determinati” dall’eccesso di liquidità che qualche strada dovrà pure prendere, in perdurante assenza di efficiente trasmissione del moltiplicatore monetario all’economia reale. Ai corsi di Borsa attuale in Italia, per moltissime quotate il P/E  è assolutamente spaziale. Detto questo, che cosa penserebbe Milton Friedman se fosse ancora tra noi? Read More