26
Set
2009

Global Italian Standard

Gli Stati Uniti applicheranno il concetto di accountability nel suo significato più profondo in lingua italiana. Cioè: sparare cifre a casaccio sapendo che nessuno le potrà smentire (noi siamo andati oltre, nel senso che non spariamo neanche più le cifre, ma date tempo al tempo e Barack Obama ci raggiungerà).

Secondo quanto riferisce il Financial Times, dal mese prossimo la Casa Bianca chiederà ai beneficiari del Recovery Act di comunicare quanti posti di lavoro sono stati salvati grazie all’assistenza pubblica (a oggi, 143 miliardi di dollari). I destinatari di questa richiesta sono in larga misura i governi degli Stati sull’orlo del fallimento, che dovranno spiegare quali progetti hanno finanziato coi trasferimenti federali – dai ponti verso il nulla alle cattedrali nel deserto – e in quale misura ciò ha contribuito a contrastare la disoccupazione. Ora, questa è alchimia pura. Per almeno due ragioni: la prima è che non può esserci alcun double check sui dati forniti. La seconda, cruciale, è che in ogni caso non esiste il controfattuale: se quei soldi non fossero stati offerti agli stati ma fossero stati ri-iniettati nell’economia (o non prelevati dalle tasse), quante persone sarebbero state occupate e perché?

L’assoluta inaffidabilità delle cifre che verranno prevedibilmente sparate da Obama come la dimostrazione del suo successo, è tale che la rubrica Lex vi dedica un gustoso colonnino. Gli autori di Lex sottolineano che questo è un modo inelegante di distrarre l’opinione pubblica dalle questioni davvero importanti, come l’incapacità dell’economia americana di ripartire e il tasso drammatico di sottoutilizzo della capacità industriale a stelle e strisce.

In realtà, comunque, questa idea balzana non è nuova: se ne parla già da mesi. L’esigenza del governo americano di iniettare fiducia nell’elettorato è superiore alla sua onestà, evidentemente: e quindi sufficiente a spingere gli economisti del governo a generare dati non importa quanto falsi, ma rassicuranti. Vale oggi, dunque, il commento di Greg Mankiw di qualche mese fa:

Here is the question I would have asked: “Going forward, what macroeconomic data would you have to observe before you concluded that the stimulus bill has been a failure? Or will you conclude, no matter how bad things get, that the economy would have been in even worse shape without the stimulus? And if the latter is the case, aren’t these quarterly reports just a bit surreal?”

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2 Responses

  1. nessundorma

    A quanto sembra anche Obama creerà 1 milione di posti di lavoro… Chissa se a pittsburgh qualcuno con i tacchi alti gliel’ha suggerito all’orecchio.

  2. Piero

    concordo :
    quello di creare la surrealtà x influenzare la realtà è una delle poche arti che il mondo dei venditori ci invidia..
    con una differenza però… in Usa ci saranno 100 tv suddivise in 10 lobby che si bilanciano tra loro con propagande incrociate.. mentre noi ne abbiamo 5/7 in numerica pari all’85% in ponderata ormai concentrate in 1.. non è una differenza da poco..

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