31
Gen
2024

Punto e a capo n. 41

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

• Immagina ChatGPT con un corpo. L’intelligenza artificiale incorporata arriverà nel 2024.

Un rapporto di Bloomberg ha rivelato i colloqui di finanziamento di OpenAI e Microsoft con la società di robotica umanoide Figure AIQUI.

 L’Europa non può aspettare il varo dell’AI-act

L’AIact è un traguardo importante i cui effetti però si vedranno non prima del 2026. L’UE non dovrebbe aspettare, gli sviluppi dell’AI sono troppo veloci, è una corsa contro il tempo. 

Bruxelles dovrebbe utilizzare i suoi poteri esistenti ai sensi della legge sulla concorrenza e della legge sui mercati digitali per sfidare la crescente influenza delle Big Tech sull’intelligenza artificiale, scrive Max von Thun. QUI.

nota: Max von Thun è il direttore del settore Europa e partenariati transatlantici presso l’Open Markets Institute, un think tank anti-monopolio. Dirige la ricerca e il sostegno di Open Markets in Europa, oltre agli sforzi per promuovere una maggiore collaborazione transatlantica nella lotta al potere monopolistico.

 Elon Musk ha dichiarato che un primo paziente ha ricevuto l’impianto cerebrale del chip Neuralink 

Il primo impianto cerebrale di un chip Neuralink in un essere umano è stato effettuato domenica e il paziente si sta “riprendendo bene”. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi di neuroni”. “Il primo prodotto di Neuralink si chiama Telepathy, permetterà di controllare il telefono o il computer e attraverso di questi, molti altri dispositivi”: così Elon Musk, fondatore e principale finanziatore dell’azienda Neuralink vede il futuro del chip impiantabile. Lo ha annunciato Elon Musk su X. 

• OpenAI & Garante privacy: la discussione non è finita

Molti di voi ricorderanno la vicenda, in breve, il Garante Privacy aveva accusato chatGPT e OpenAI di aver violato la privacy dei cittadini italiani. Trovate un recap QUI

Come è finita la vicenda? Qualcuno pochi giorni fa sosteneva che poi la cosa si era risolta in nulla di fatto. Quei qualcuno si sbagliano di grosso. 

Il Garante per la protezione dei dati personali ha notificato a OpenAI, società che gestisce la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT, l’atto di contestazione per aver violato la normativa in materia di protezione dei dati personali. A seguito del provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento, adottato dal Garante nei confronti della Società lo scorso 30 marzo, e all’esito dell’istruttoria svolta, l’Autorità ha ritenuto che gli elementi acquisiti possano configurare uno o più illeciti rispetto a quanto stabilito dal Regolamento UE. OpenAI, avrà 30 giorni per comunicare le proprie memorie difensive in merito alle presunte violazioni contestate. Su Milano Finanza l’avv. Guido Scorsa, membro del collegio del Garante, spiega cosa rischia davvero OpenAI.

 Google porta Bard su Messaggi. Questo sarà il nuovo campo di battaglia sulla privacy

I ricercatori hanno appena svelato un aggiornamento AI pre-rilascio rivoluzionario per Google Messaggi . Ma comporta un serio rischio per la privacy: sembra che Bard possa chiedere di leggere e analizzare la cronologia dei tuoi messaggi privati. 

Arriva così, in sordina, il prossimo feroce campo di battaglia sulla privacy per i possessori di smartphone (che devono ancora fare i conti con i permessi delle app, le etichette sulla privacy e la trasparenza del tracciamento, e con tutti quegli assistenti vocali AI che intercettano gli scandali ancora freschi). La sfida di Google sarà convincere gli utenti che questo non apre la porta allo stesso tipo di incubi sulla privacy che abbiamo visto prima, dove i contenuti degli utenti e le piattaforme AI si incontrano. 

Ci sarà poi un altro problema di privacy, i dati verranno inviati al cloud per l’elaborazione, utilizzati poi in automatico e senza esplicito consenso per l’addestramento e forse visti dai lavoratori di Google, anche se presumibilmente in forma pseudo-anonima. Questi dati verranno archiviati per 18 mesi e persisteranno per alcuni giorni anche se si disattiva l’IA. QUI.

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