14
Lug
2011

Chi l’ha detto a proposito di chi? Concorso a premi

Il primo che trova la soluzione, riceverà una copia omaggio del libro di Richard Epstein, Mercati sotto assedio.

Dicono che l’onorevole G. sia uomo di poche letture. Del che si deve dargli molta lode perché i grandi pensatori ed i grandi statisti mai sempre si curarono poco di inutili ed ingombranti letture, remora al pensiero ed impedimento all’azione. Talvolta però lo scarso leggere induce lo statista, assai più del pensatore, a credere d’aver fatto cosa che sarà giudicata mirabile dagli storici dell’avvenire come quella che precorreva i tempi nuovi ed incanalava su nuove vie la politica ed il movimento sociale del tempo. Oggi si chiama grande ‘fatto storico’ la chiamata di un socialista a dar parere sulla situazione politica (…) Si consenta ad un dottrinario di confessare candidamente il suo smarrimento mentale a sentir dire che quello dell’onorevole G. fu un atto od un desiderio destinato a rimanere nella storia. Poiché fatto storico pare che sia soltanto quello dello statista grande, che figge lo sguardo nel futuro e chiama a sé i rappresentanti delle idee nuove destinate a rivoluzionare il mondo, a gittare un germe di rinnovamento in una società in dissoluzione. Invece l’onorevole G. ha guardato indietro, verso il passato, ed ha chiamato o desiderato di chiamare a sé il rappresentante di idee, che ignoro se siano mai esistite, ma che adesso sono ben morte.

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9 Responses

  1. alf :
    Einaudi di Giolitti (ma ammetto di aver barato…).

    io ho risposto prima di te, ma risulta che il mio commento è ancora in attesa di moderazione.

  2. paolo

    La G indica il politico Giolitti, noto per il fenomeno del trasformismo “segretario del partito dominante”.Una cosa interessante è il lavoro svolto per l’ottenimento del suffragio universale maschile e parzialmente andato in porto.
    Il testo presentato è di Einaudi.

    Mi sa tanto che non sono il primo!!! ma va bene lo stesso

  3. MitMar

    Vorrei ricordare a Carlo Stagnaro che non siamo in uno stato liberale dove lui può decidere di fare un concorso così, come gli gira stamattina.
    Deve dichiararlo al ministero del Tesoro, spiegarne le modalità, far vidimare il tutto da un notaio che deve anche vidimare le modalità di accertamento del vincitore, probabilmente contattare qualche unione consumatori, certamente fare una decina di incontri con i sindacati.
    Poi andare a Mi Manda RAI3 a difendersi dall’accusa di essere stato truffaldino nell’assegnazione del premio a qualche suo amico.

    Art.1: L’Italia è una repubblica socialista fondata sul lavoro altrui.

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