15
Lug
2011

260 soffertissime parole. Di F. Pontoni

Riceviamo da Federico Pontoni e volentieri pubblichiamo.

Mi ero impegnato a scrivere un breve e sarcastico commento alla manovra finanziaria per il 4 luglio; l’inaspettata (?) burrasca sui nostri titoli di Stato e la corsa alla definizione di interventi correttivi mi avevano fatto desistere. Fino ad oggi.

Perché oggi è definitivamente chiaro che liberali e liberisti, se hanno un minimo di amor proprio, devono divorziare da questo governo. Di più, devono scendere in piazza e ricusare un esecutivo che di destra liberale non ha niente. Se accisa deve essere, preferisco che a farla sia Visco! Se contributo INPS per autonomi al 33% sarà, voglio che a firmarlo sia Ferrero! Siccome alla fine sarà pure patrimoniale (© Giannino), preferirei che ad annunciarlo fosse Amato!

La protesta liberista è oggi necessaria, vitale: se vogliamo avere un minimo di credibilità futura, dobbiamo smarcarci da un esecutivo in tilt, che non riesce a liberalizzare niente, che rinvia le privatizzazioni a data da destinarsi, che si è perso per strada i tagli alla politica. Dobbiamo smarcarci da ministri come la Meloni, che difendono la tassazione agevolata per i giovani imprenditori, scordandosi che il limite di 30.000 euro di ricavi annui per ottenere tale beneficio più che a un giovane capitano d’azienda ti fa assomigliare a un precario sottopagato. Dobbiamo smarcarci da una stampa di centro-destra che plaude il nulla, che cerca di convincere gli elettori pidiellini che questa manovra getta le basi per la ripresa. In poche parole: se vogliono fare tutto questo, che lo facciano pure, but not in my name!

Un elettore deluso, un semieconomista allibito, un liberista affranto,

Federico Pontoni

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46 Responses

  1. Borderline Keroro

    Egregio sig. Pontoni,
    non potrei essere più d’accordo.
    Io ci sono. Dica luogo, giorno e ora e fossimo solo noi due, io vengo.

  2. francesco loro

    SONO CON VOI!! Fossimo anche solo in quattro. Anche se si tratta di spedire una mail, organizzare un sito internet, ma credo che a questa gente che si spaccia per liberale l’unica soluzione sia dirglielo in faccia!

  3. francesco loro

    nella foga ho commesso un errore di battitura: “liberista” non “liberale”…
    scusate ma quando monta la rabbia anche la tastiera mi tradisce

  4. ivano

    noi piccoli imprenditori falliremo quanto prima, spero che fallisca questo stato, con tutte le sue banche e le aziende con la golden share, basta con le falsità, come è fallito il Minnesota notizia nascosta,si continua a parlare del nulla,degli speculatori contro il nostro paese,ma finiamola,chi ha investito come me su una pensione integrativa bancaria cosa mi rimarrà x mangiare fra 6 -7 anni

  5. ivano

    basta con le falsità, come è fallito il Minnesota notizia nascosta,si continua a parlare del nulla,degli speculatori contro il nostro paese,ma finiamola,chi ha investito come me su una pensione integrativa bancaria cosa mi rimarrà x mangiare fra 6 -7 anni

  6. Appena due giorni fa sul mio blog ho tirato in ballo Locke e usato 750 parole per dire esattamente ciò che ha detto lei. Tutto il mio supporto.

  7. romain

    mi riferisco all’articolo sull’On.Martino di IBL di qualche giorno fa: contro tutti questi attacchi al liberalismo, o meglio alla libertà economica, pregherei, pregheremmo tutti, l’On. Martino, che è deputato Pdl, di fare qualcosa…

  8. rugantino

    Come si fa ad essere elettori delusi di Berlusconi? Se si vota Berlusconi si è pronti al peggio. Se si è pronti al peggio non si può essere delusi da questa manovra. Insomma, l’articolo è senza senso.

  9. BOOM!!!

    CALA TRINCHETTO!! direbbe un noto spot di Carosello!!!

    Parlare di “preferisco” Amato, Ferrero, Visco…perfino fraintendere Giannino pur di portarselo già ora sulla stessa sua linea d’onda no…

    No, non ci siamo proprio…but not in my name lo dico io!!

    see you

  10. Domenico

    Pienamente d’accordo!

    Il liberista affranto raccoglie la mia solidarietà, il semieconomista la mia attenzione, l’elettore un po’ del mio scherno.

    Condivido i punti espressi, sottoscrivo la verve!
    Domenico

  11. Finalmente anche i creduloni di Berlusconi si sono svegliati.
    Meno male, dopo 17 anni avete capito che erano tutte balle. Non è mai troppo tardi.

  12. Giuseppe D'Andrea

    Cari amici è tempo che noi ci guardiamo in faccia e ammettiamo la realtà: il liberista in italia non esiste, è solo un anomalia casuale del sistema culturale che di tanto in tanto spunta fuori. Il nostro paese ancor prima di diventare nazione, è stato sempre caratterizzato da un mix di interessi familiari/corporativi/territoriali fortissimi, talmente poco accomodanti che solo le catastrofi hanno permesso di effettuare qualche timido cambiamento, senza mai spezzare quel tratto di gretto campanilismo appassionato che ci caratterizza… da sempre.

    Per altro il liberista italiano è non solo minoritario ma anche “castrato” e codardo. Noi ci indignamo, ci arrabbiamo, pontifichiamo, ma cosa facciamo realmente? Nulla, in piazza ci sono i tifosi, in parlamento gli inetti, negli enti gli incapaci ed i raccomandati, ma noi ci sentiamo forse a posto con la coscienza? Se serve un cambiamento cosa facciamo per promuoverlo, ci lamentiamo e basta? Beh, io ammetto di aver capito cosa non va e cosa andrebbe fatto e per questo motivo ritengo di dover AGIRE, perchè se non faccio nulla come fatto sin ora sono convinto che le cose andranno di male in peggio ed io sarò più colpevole degli altri perchè potevo fare e non ho fatto.

    Caro Oscar Giannino, tu sei un inspiratore, ma il tuo dire “io in politica mai… lascio ad altri” è un comportamento omissivo che io credo non ti si addica, perchè è la politica e solo la politica che può generare un cambiamento, il fatto che tu, come molti di noi, non abbia intenzione di concorrere lascia molto più spazio ad affaristi ed incapaci.

  13. Luciano Mollea

    Concordo con Giuseppe. Non ce la faccio più, facciamoci vedere, anche se fossimo quattro gatti.
    Se ci rendessimo conto che siamo quattro gatti, beh, non ci resta che lasciare le locuste a sbranars tra loro.

  14. kamadora

    Chiedere all’illustre Prof. Martino di fare qualcosa ? Purtroppo come tutti i veri liberali, nel PdL conta zero. Meglio creare un nuovo partito che faccia piazza pulita di tutte le sconcezze che ci affliggono e che questo governo non è capace di realizzare.

  15. Giuseppe D'Andrea

    pure se fossimo quattro gatti, credo che molta più gente condivide le nostre idee di quanto non sembra. Il liberismo come lo vedo io è potere alle persone, lo statalismo è controllo sul popolo mascherato da beneficienza.

  16. andrea

    @Giuseppe D’Andrea
    Gentile Giuseppe, credo che il problema della inattività dei Liberisti Italiani tragga origine dalla loro, molto veritiera, convinzione di essere una esilissima minoranza e per maggior danno della loro condizione, quella di essere facili vittime sacrificali di una interpretazione pauperista e monotona della dogmatica evangelica cattolica e di una ugualmente deteriore propaganda, non meno retorica e faziosa, che trova le sue “sante parole” nel Capitale oppure nella Teologia della Liberazione. In questo contesto non è possibile null’altro che un movimento d’opinione che si ponga come obiettivo non ciò che è impossibile, il ravvedimento dei nostri concittadini sempre molto attenti al proprio “particulare”, ma piuttosto la diffusione e la dimostrazione di una possibile e “feconda soluzione” al problema della finanza pubblica italiana perchè ai posteri ed a noi stessi rimanga memoria del fatto che non tutti scelsero questi “destri” o “sinistri” nefasti progetti.
    Scusate il disturbo.

  17. Luciano Mollea

    @kamadora: cominciamo a farci vedere, preferirei non andare dietro un nuovo pifferaio magico ma avere l’illusione di potere tenere perl le palle quello che si candida a rappresentarmi.

  18. Giuseppe D'Andrea

    @andrea

    Il movimento d’opinione c’è e si deve espandere anche i concetti vanno espansi ed adattati, mi sembra chiaro che questi non sono gli States e nemmeno il Regno Unito abbiamo una cultura diversa e problemi diversi. Però insisto che qualcosa di diverso è possibile e doveroso, proprio perchè abbiamo capito che il cambiamento è necessario è altrettanto giusto che si inizi ad impegnarsi concretamente, stare a fare le “cassandre” non basta, tu dici che in futuro qualcuno ricorderà chi non scelse i nefasti piani? Io dico che in futuro nessuno ricorderà chi si è tirato indietro ed ha lasciato il campo ai rottamatori della nazione e della cittadinanza.

    C’è una massima che dovrebbe essere il nostro motto:
    <>

    Non so chi l’abbia detta, ma diavolo se aveva ragione.

  19. Gianfranco Favaro

    In Veneto sta prendendo vigore nuovamente la voce dell’indipendentismo. Si salvi chi può da quest’Italia.

  20. Giuseppe D'Andrea

    Problema HTML, vi riscrivo la massima:

    ” Il fatto che tu decida di non decidere, significa soltanto che lasci a qualcun altro l’incombenza di scegliere per te. ”

    ed io aggiungerei:

    ” e non è detto che sceglierà il tuo bene”.

  21. mick

    D’accordissimo.
    Sarebbe ora che dopo un centinaio d’anni tornasse in Italia un qualcosa di veramente LIBERALE e liberista.
    Qui si tratta , concordo con Giannino, di ricreare i fondamentali della vita politica e sociale del paese. Niente di meno!

  22. CLAUDIO DI CROCE

    Non capisco come si faccia a dimenticare che l’Italia è un Paese intriso di ideologia – cultura , socialcomunista che prima del crollo dell’URSS rappresentava oltre il 40% dei voti . Inoltre abbiamo una parte consistente della cultura cattolica che fa riferimento alla cosidetta Dottrina sociale della Chiesa che è in pratica una sorta di socialismo misto a religione. Infine in una metà del Paese lo Stato – indipendentemente dall’ideologia – è visto come una mamma che provvede ai bisogni dei figli.Esiste cioè una stragrande maggioranza di italiani che vive, sogna, propugna uno Stato che pensa ai cittadini sudditi dalla culla alla tomba. E voi volete che in un Paese siffatto noi liberisti contiamo qualcosa ?
    Naturalmente molti ne approfittano per scaricare la colpa su Berlusconi il quale ha commesso il grave errore di credere di poter cambiare in senso liberale la mentalità statalista enormemente maggioritaria del paese – che si nota presente anche su questo blog – naturalmente fallendo .
    Adesso aspettiamo la rivoluzione liberale da Bersani, Santoro, Vendola, Fo, De Magistris,Pisapia,Rizzo e altri liberali veri .

  23. oriana

    scendiamo pure in piazza,sarebbe anche l’ora di farsi sentire, anche se temo che avremmo subito contro tutti i media,chi vive di politica, i maestri di pensiero, i sindacati, la pseudo cultura progressista, certa magistratura,i ruba stipendio-pensione,gli attori(?), i comici(?) i cantanti, gli opinionisti ed esperti(?) da tv. Pertanto ,forse, l’unica speranza concreta di cambiamento è che i cosi’ detti biechi speculatori internazionali ci portino al default!
    Poi tutti a lavorare.

  24. Giuseppe D'Andrea

    @Claudio di Croce

    Io non penso che le ideologie siano un’ostacolo così insormontabile: il socialismo comunista è un fallimento totale, che schiaccia l’individuo e lo restringe in una categoria “classe” che lo caratterizza il che è contrario alla NATURA UMANA. Del Cattolicesimo ti dico che.molti lo ” vogliono” interpretare in senso buonista e permissivo, ma si tratta di volgare adattamento, in verità la responsabilità individuale, il dovere e l’etica cristiana sono.contrarie al parassitismo sociale ed alla compressione della persona che i governi di ogni tempo sono soliti adottare. Gli italiani sono abituati a questo perchè sono stati abituati così, nonostante questo abbiamo il 90% dell’economia retta da intrepidi imprenditori che con il loro agire dimostrano che esiste speranza per il popolo italiano. Io ho votato sempre per Berlusconi, ma non mi si venga a dire che ” volevano cambiare l’italia” la verità è che non ci hanno nemmeno provato, hanno fatto ne più e ne meno quello che hanno fatto gli altri: niente riforme, niente liberalizzazioni, nuove imposizioni fiscali, nuovi esborsi di soldi pubblici. Dov’è il liberismo? Dov’è la discontinuità promessa?

  25. Mick

    Be se si è in pochi si vedrà.
    In ogni caso meglio fare chiarezza se no vendoliani e compagnia sono capaci di dire che la manovra (e tutto il resto…) l’hanno fatta i liberali!
    Non si può lasciar passare l’idea che il berlusconismo abbia qualcosa a che fare con il liberalismo e il liberismo: libertà di scelta, responsabilità indviduale, legalità ecc. ecc.

    P.S. Miseria sulla miseria. Le ultime dichiarazioni di Berlusconi sono che lui in mezzo a tutto sto casino è sparito perchè non poteva parlare della condanna di Fininvest … cioè se non si può occupare dei sui ca..i privati non gliene frega niente! (intediamoci: meglio in ogni caso che abbia taciuto … per i motivi che ha scritto Il Giornale! non io)

  26. giancarlo

    CLAUDIO DI CROCE :Non capisco come si faccia a dimenticare che l’Italia è un Paese intriso di ideologia – cultura , socialcomunista che prima del crollo dell’URSS rappresentava oltre il 40% dei voti . Inoltre abbiamo una parte consistente della cultura cattolica che fa riferimento alla cosidetta Dottrina sociale della Chiesa che è in pratica una sorta di socialismo misto a religione. Infine in una metà del Paese lo Stato – indipendentemente dall’ideologia – è visto come una mamma che provvede ai bisogni dei figli.Esiste cioè una stragrande maggioranza di italiani che vive, sogna, propugna uno Stato che pensa ai cittadini sudditi dalla culla alla tomba. E voi volete che in un Paese siffatto noi liberisti contiamo qualcosa ?Naturalmente molti ne approfittano per scaricare la colpa su Berlusconi il quale ha commesso il grave errore di credere di poter cambiare in senso liberale la mentalità statalista enormemente maggioritaria del paese – che si nota presente anche su questo blog – naturalmente fallendo .Adesso aspettiamo la rivoluzione liberale da Bersani, Santoro, Vendola, Fo, De Magistris,Pisapia,Rizzo e altri liberali veri .

    Ma davvero Lei crede a quello che scrive? Berlusconi intendeva cambiare l’Italia ma non glielo hanno permesso? Io mi sono accorto che lui e la sua cozzaglia, quando si è trattato di lodi di vario tipo si sono inimiccati i propri amici, dello stesso ex partito ed ex maggioranza (prima tabacci, poi casini, poi fini). Non c’è stato verso: l’armata dei pasdaran è andata dritta al risultato. Ma poverino, silvio, non gli hanno fatto fare le riforme!!! Poverino! Poverino Berlusconi! Ma soprattutto poverino chi ci crede, che quel soggetto è sceso in campo per noi!!! Ma dico, dopo tutti i sotterfugi che ha fatto prima del 1994 e quelli peggiori che ha commesso dopo il 1994, ancora c’è qualcuno che crede alla favola del principe azzurro?
    Allora per la prossima imminente e ineluttabile manovra vi meritate un ulteriore dissanguamento.
    Liberisti, fate qualcosa
    Oppure non fate niente.
    Magari otterreste lo stesso risultato!
    Ma per piacere smettete di parlare ancora del soggetto con le parole che ho letto sopra!!

  27. Traversi L.

    Sì, scendiamo in piazza, che almeno ci contiamo e scopriamo che siamo quattro gatti.
    Mi pare sia impossibile evitare un’apocalisse; io sono per diffondere bollettini che informino su come sporavvivere nel mondo del giorno dopo.

  28. Da un po’ di tempo leggo di politica, tutti parlano di politica:è un problema politico, tocca alla politica, saranno i politici a dover: risolvere, esprimere, decidere, indicare, proporre, risolvere il problema. Quando qualche personaggio politico, ovvero, deputato, parlamentare, intervistato non sa cosa rispondere dice: sarà la politica, dobbiamo chiedere ai/ alla politica, è un problema politico eccetera.
    Da incolto ignorante non capisco: chi è questa “Politica” ?, Una divinità? Un Oracolo? Una Maga? Un Essere superiore quanto misterioso, dotato di poteri soprannaturali, illimitati, capaci di risolvere i miei problemi di cittadino qualunque? Capace di far arrivare il mio treno in orario , di aggiustare la strada o di curare la mia malattia? Sento e leggo dei costi della politica! La Divinità è molto costosa: costa molto e rende poco, il mio treno è sempre in ritardo e la mia strada è sempre con i buchi.
    Costa tanto: incide sul mio benessere, prende soldi dal mio borsellino e non me li rende; ne chiede ancora, la Politica gioca alle macchinette? Si droga? Mi ricorda la Dea Kalì, dalle tante braccia piuttosto che, Jabba the hut di Guerre Stellari?
    Cerco un’immagine che la rappresenti, cerco sul web, non la trovo, ovvero quelle che trovo sono ironiche, insultanti e comunque associate ed associabili ad un palese disprezzo. Provare per credere: andate su google, cercate, politica immagini.
    La politica, secondo un’antica definizione scolastica, è l’Arte di governare le società. Il termine, di derivazione greca (da polis “πόλις”, città), si applica tanto all’attività di coloro che si trovano a governare quanto al confronto ideale finalizzato all’accesso all’attività di governo o di opposizione.
    Quindi la politica è un’arte! Arte di governare la polis.
    I politici sono Artisti?
    Artista: E’ strano che non dai greci ma dai romani, i quali dai primi impararono e copiarono l’arte, abbiamo preso il nostro termine per indicarla. Infatti, l’italiano “arte” deriva dal latino ars, mentre i greci, che in un certo senso erano molto più “artisti” dei pragmatici romani, usavano un vocabolo di radice diversa: tecnhè, da cui deriva il nostro “tecnica”.
    È quindi ancor più notevole che oggi dicendo “tecnica” si pensi comunemente a qualcosa che è quasi l’opposto dell’arte. Almeno nel concetto comune la tecnica ha a che fare con le macchine, l’uso pratico, la scienza, la logica, la precisione, mentre l’arte ha a che fare con la manualità, l’ispirazione, il sublime, il sogno, la non-utilità pratica.
    Comunque l’artista è qualcuno che esercita l’Arte, o con arte, con perizia, con competenza e capacità il suo mestiere……
    Quali e quanti dei nostri politici sono “Artisti”, e nel caso, quale arte esercitano con sapienza, passione, maestria. Anche i Furbi, possono essere artisti nel fare il bene di se stessi, ed il male degli altri. (Cfr. C.M. Cipolla – Allegro ma non troppo”).
    Auguri a chi cercherà di spiegare ai propri figli o nipoti cos’è la politica.

  29. Vito

    Ben detto caro Pontoni! Per una manovra che aumenta la gia’ Elevatissima pressione fiscale (e intrindecamente anche quella sociale) che questo governo ha fatto in modo di conservare, saremo puniti sicuramente dai mercati non oggi, perche’ lo siamo stati ieri e lo saremo domani! Non bisogna proteggersi dagli speculatori! Bisogna difendersi da chi punta l’indice per coprire la luna!

  30. oriana

    Berlusconi era una speranza, parlava dell’Italia del fare, non ha mantenuto le promesse e lo sta già pagando e lo pagherà ancora di più alla prossima tornata, visto anche chi si è messo intorno. Non credo che siamo quattro gatti, il problema è che non riusciamo neppure a contarci.Molti che hanno gli stessi ideali non hanno neppure il tempo di frequentare i blog perché devono pedalare ed i media tradizionali e chi li frequenta non parlano certo la nostra lingua.
    Allora chi votare? Penso proprio che allo stato attuale non ci sia nessuno che mi possa rappresentare quindi, come per la presa in giro che sono i referendum in Italia, astensione.
    A meno che………….

  31. Marco

    In Italia non ci sarà mai posto per il liberismo finche l’uomo comune non capisce che, le funzioni pubbliche sono tutte pagate dai cittadini stessi, quindi ogni volta che si dice: “non voglio privatizzare questo o quello perchè dovrei pagare questo o quel servizio”, lo si fa ingnorando che già lo si paga. Con l’aggravio di un alto tasso di inefficenza che alza i costi per la collettività.

  32. CLAUDIO DI CROCE

    @giancarlo
    Naturalmente la stessa domanda la potrei porre a Lei : ma Lei crede veramente in quello che scrive ? Lei si aspetta una rivoluzione liberale da Bersani, Vendola, Santoro , Pisapia,Fo, Diliberto, Grillo, Rosy Bindi, e compagnia cantante con il controllo occhiuti dei PM che, se non sbaglio , sono dipendenti pubblici pagati cioè dai denari dei ciontribuenti ?

  33. giuseppe

    Anche io mi allineo alle valutazioni del Dr. Pontoni, sono perfettamente solidale con Lui e aderirò a tutte le iniziative che si vorranno intraprendere per il cambio di rotta necessario.

  34. Vi regalo una considerazione spero semplice, senza concetti, nè concettualismo. Un uovo è un uovo: potete usarlo per dimostrare che la terra è tonda, potete berlo, potete bollirlo, farlo “Sodo”, è sempre e comunque un uovo! Pontoni è disperato come tanti noi, la politiKa pure.
    Rimando tutti al libro di Carlo Maria Cipolla, “Allegro ma non troppo”, e alla parte dedicata alla Stupidità, oggi, sono e mi sento stupido, qualcun altro sarà “Furbo”.
    Invito tutti a costruire la propria personale matrice, posizionarsi eppoi.
    Auguri a chi ci prova!

  35. Borderline Keroro

    @oriana
    NO Oriana, niente astensione, altrimenti ci diranno che andiamo contro la legge.
    Oppure taroccheranno i dati.
    Niente scheda bianca, facilmente trasformabile in voto (specialmente alcuni scrutatori hanno anni d’esperienza nel campo).
    Assolutamente scheda annullata, contenente fetta di salume e l’invito a mangiarsi anche quella: “a proposito di politica, non si potrebbe mangiare qualche coserellina…?”

  36. andrea

    @Giuseppe D’Andrea
    Gentile Giuseppe, credo lei sia più fiducioso di me, la ringrazio,che qualcuno nutra qualche speranza nonostante tutto è lieta novella.
    Saluti a tutti ed a presto, forse ci incontreremo ad una “nostra” manifestazione o in altra occasion ove esprimere il dissenso, anzi il disgusto.

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