22
Ott
2012

Otto buone ragioni contro la Tobin all’italiana

Otto buone ragioni contro la Tobin Tax all’italiana istituita dal governo Monti. La tassa sulle transazioni finanziarie è un mantra invocato sia storicamente dalla sinistra sia da tanti in buona fede, contro i tanto deprecati eccessi della finanza a scapito dell’economia reale. Vediamo perché a mio modo di vedere la tassa istituita dal governo Monti è sbagliata, e avrà effetti negativi dovuti a come è stata congegnata.

 

Primo, esporta flussi finanziari. Da sempre è noto, e più volte è stato ammesso anche dal suo ideatore, che in mercati aperti e globalizzati dei capitali una tassazione sulle operazioni finanziarie o è condivisa e analoga tra le maggiori aree finanziarie mondiali, oppure semplicemente si riduce in un arbitraggio da parte del mercato. Cioè nel fatto che chiunque può veste od effettua le operazioni o su piattaforme del tutto non regolamentate o semplicemente su mercati diversi da quelli che hanno istituito la tassa. E’ un effetto negativo che la stessa relazione tecnica annessa al provvedimento varato dal governo non solo riconosce, ma lo cifra in una – spaventosa – riduzione del 30% per quanto riguarda il mercato azionario italiano, e dell’80% addirittura del valore nozionale del mercato dei derivati.

Secondo, non è nemmeno europea. Nella grande contesa europea, sono solo 11 i paesi che dichiarano di adottarla. Naturalmente Regno Unito escluso, che per l’importanza della sua piazza finanziaria giustamente pensa di lucrare dalla inettitudine dei tassatori. In più, neanche negli 11 euromembri il modello dell’imposta è unico, come al solito ciascuno fa come crede a casa sua. Risultato: alla delocalizzazione finanziaria dall’Italia extra Ue, si aggiungerà quella intra-Ue.

Terzo, non colpisce neanche in maniera omologa la cosiddetta speculazione (che poi tale non è, ma lasciamo perdere). Poiché la norma varata dalla Commisisone europea lasciava fuori la tassazione delle operazioni intra day, cioè il criticatissimo high frequancy trading come ogni singolo broker. Al contrario il testo italiano le comprende. E anche qui in maniera disomogenea, visto che i francesi vogliono tassare il saldo quotidiano delle operazioni intra day, mentre noi procediamo con una tassazione del 5 per mille su ogni singola operazione.

Quarto, è asimmetrica a vantaggio dello Stato. Naturalmente, le operazioni sui titoli pubblici italiani ed europei sono escluse dalla tassazione, il più indebitato di tutti è colui che fa le leggi e come al solito in Italia le usa a suo esclusivo vantaggio.

Quinto, sbaglia di grosso sui derivati. Al di là del complesso discorso sulla diversa natura dei derivati e sulla loro funzione positiva – ad alcune condizioni – di essere strumenti che “spalmano” il rischio, cioè che dovrebbe contare è il netto delle operazioni in derivati, di copertura e controcopertura, non il valore nozionale, come si sceglie di fare in Italia per accrescere il gettito. Le stime del mercato dei derivati – in Italia come in ogni Paese – sono aperte a forbice, Assosim per esempio ne propone una nel 2011 tre volte superiore agli 8.546 miliardi stimati dalla relazione tecnica governativa.

Sesto, in questo modo si produce disoccupazione. Se fondata la stima del governo, di un calo del 30% del mercato azionario e dell’80% del mercato dei derivati (a vantaggio di altri mercati), ovvio che per SIM e intermediari italiani si porrà il problema di buttare un bel po’ di gente per strada. Evviva!

Settimo, a pagare saranno soprattutto i piccoli risparmiatori. Ogni mutuatario immobiliare che abbia un contratto con copertura del rischio tassi, è legato a uno o più derivati di copertura. Ergo pagherà la sovracommisisone fiscale della Tobin Tax all’italiana. Non c’è praticamente risparmiatore che dia in gestito o amministrato a un intermediario italiano,  che ne possa essere esente.

Ottavo, spinge le operazioni verso le piattaforme non regolamentate. E’ un fenomeno già in corso, per effetto della perversa ipertassazione italiana, poiché molti dimenticano che in Italia siamo saliti al 20% di aliquota sui dividendi con imposta patrimoniale sul conto-titoli. La Consob per la prima volta ha diffuso in forma aggregata le segnalazioni sugli scambi anche fuori mercato (Otc), provenienti dal sistema di transaction report costituito tra le autorità del Continente. Nel secondo trimestre 2012 i controvalori degli scambi azionari sulle società quotate italiane avvenuti nei circuiti Otc (209 miliardi di euro) hanno superato i volumi delle piattaforme regolamentate (154 miliardi). Con la Tobin all’italiana, si incentiva lo shadow trading, invece di contrastarlo. Tanto più che, nel testo governativo, la nuova imposta ha la stessa aliquota per le negoziazioni che avvengono in mercati regolamentati ed in circuiti Otc (senza dunque penalizzarle).

Mi apre che possa bastare, al momento almeno, per sostenere che la Tobin all’italiana è una pessima fesseria.

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68 Responses

  1. alex61

    Italiani, inguaribili Tafazzi.
    Alla City stapperanno champagne, o probabilmente spumanti Inglesi.

  2. marco m.

    Fermiamo il vampiro ! Perchè gli italiani non capiscono che quando si parla di “transazioni finanziarie” o “derivati” si sta parlando dei loro risparmi ?

  3. MBB

    Altre otto ottime ragione perchè Monti ed i suoi accoliti se ne debbano andare. Vincerà (purtroppo) Bersani? Almeno potremo protestare a piena voce anche nelle piazze contro eventuali str….. Ora con questi bisogna stare tutti zitti perchè sono i salvatori della patria! e sopportare il “choosy” della supersnob Fornero. Vuole esibire il suo perfetto inglese? Vada all’estero a sbagliare i conti.

  4. mario lai

    Ci rendiamo conto che la creazione dei fondi di investimento e di tutto ciò che è attinente, ha esclusivamente causato l’accentramento della ricchezza, favorendo solo l’attività speculativa e la costituzione di monopoli, a danno dell’economia produttiva. La tobin va fatta pagare esclusivamente alle società finanziarie, banche, assicurazioni e a tutte quelle attività speculative che producono solo danni all’economia reale

  5. Alessandro Vallisa

    Salve, sono Alessandro,un giovane trader 25 enne, faccio trading da poco più di un anno, ho iniziato a fare questo LAVORO, perché a tutti gli effetti lo ritengo un lavoro,per la grande passione che per esso, e perché nonostante una laurea ho capito presto che trovare lavoro nel mondo finanziario è molto difficile. Lo considero un lavoro a tempo pieno perché ci vuole molta passione e impegno per avere successo in questo mestiere, oltre che a un gran rigore. Volevo ringraziarLa per l’articolo che Lei ha scritto, perché la maggior parte dei telegiornali e della carta stampata non ne ha parlato e non ha sollevato il problema reale che tale norma potrebbe comportare. Grazie a Lei che sicuramente ha un impatto mediatico molto maggiore di qualsiasi piccolo trader o investitore se ne parla in maniera adeguata, sollevando il problema. Mi permetto solo di aggiungere una cosa, alla sua già perfetta analisi. Credo sia importante, sottolineare che quello che si legge e si sente è che molti italiani sarebbero d’accordo con questa legge, forse è vero, però perché non si sottolinea che tale provvedimento oltre essere anticostituzionale perché discrimina forme diverse di investimento, colpirà tutti gli italiani?? chiunque abbia investito una somma piccola o grande che sia dovrà pagare tale tassa, e che nonostante i BTP ne siano esenti avendo un mercato (quello italiano) fatta da circa 70% di banche le quali detengo la maggior parte di btp, con una riduzione delle 30% delle transazioni, finanziarie , anche i btp crollerebbero in maniera credo inesorabile, e questo credo che sia un punto che toccherebbe moltissimi italiani, e nonostante questa con una riduzione delle transazioni finanziarie che porterebbe la borsa italiana a un livello di borsa da 3o mondo le grandi società non riuscirebbero più a finanziarsi, le banche per i problemi elencati prima non presterebbero più soldi a titolo di investimento ( e quelli che prestano attualmente sono molto pochi) il che creerebbe un circolo vizioso non troppo bello. Concludo ringraziandoLa nuovamente per aver sottolineato la gravità di tale provvedimento che la maggior parte della stampa nasconde o non lo racconta come è realmente. Mi scuso se mi sono dilungato troppo. Cordiali saluti.

  6. DFumagalli

    Salve.

    Io sono uno sporco speculatore. Grasso, col gessato, il sigaro in bocca e gli occhialini alla Cavour……

    … ora per sempre disoccupato (età maggiore di 40 anni = considerato MORTO).

    Se va bene, rischiando soldi guadagnati in 20 anni di lavoro dipendente e GIA’ TASSATI, potrei fare 600 euro al mese. Dopo la Bersani Tax, 500 di questi 600 euro andranno in tassa, più il 20% se ne va come tassa capital gain più il bollo per il conto.

    Certamente tassare l’83% di soldi già tassati e far vivere uno con 100 euro al mese è il massimo della giustizia per Bersani, SEL e blogger intelletuali vari.

    Naturalmente dovrò andarmene da sto schifo di paese marcio a vivere in una nazione civile e porterò via con me tutti i miei risparmi.
    Salutatemi falliMonti e tutti gli altri.

  7. fra

    Il problema maggiore non è tassare queste operazioni ma abolire definitivamente questi strumenti. Il miglior modo per gestire il rischio sistemico sapendo che nel medio lungo termine è ingestibile è impedirne ogni tentativo di trattamento. In questo modo ci sarà sempre una carenza o fuga di liquidità. Cmq servirà come test per vedere come reagiranno i mercati finanziari che accoglieranno i capitali in fuga.

    P.S. Sul fronte scandalo libor-euribor nulla di nuovo?

  8. Giorgio Azzalin

    Senza pensarci troppo su ,se una manovra fa incassare piu soldi allo Stato, va malissimo .Non importa se e’ la Tobin Tax ,che era nata per tutt’altri motivi che d’incassare piu soldi per governi indegni, o qualsiasi altra invenzione. Finanziare questo sistema e’ un danno per il paese. Prima si toglieranno le risorse ,prima si arrivera’ ad una svolta.
    Mi piacerebbe che gli Italiani anche attrezzati intellettualmente come Giannino finissero di cercare qualcosa di buono in questi nuovi decreti. Se non si dismette e si azzerano le regole ,per scriverne poche altre ,l’Italia e’ gia ‘ condannata al fallimento .Prima arriva meglio e’ perche’ dopo si ricomincia.

  9. giuseppe 1

    La ripresa è prossima…dice il bocconiano.
    Sì, gli osservatori concordano. Ma è di un genere un pò particolare.
    Quella per il…sedere.

  10. ALESSIO DI MICHELE

    @ Fra:

    ma lei che c’ entra con un sito di liberisti ? Lei vuole abolire i derivati: liberissimo, ma a me fa venire in mente quelle dittature che fanno efferatezze “ma per il bene comune”. Si accodi tranquillamente a Vendola, che poi si va tutti a far bicchieri con Beppe Grullo.

  11. alexzanda

    a Fra
    probabilmente ha un mutuo con tetto al tasso d’interesse variabile, ma non sa neanche di cosa si tratta……

  12. Jack Monnezza

    Tobin tax e’ tale e tanta fesseria che non vale la pena aggiungere nulla.
    Sorprende che anche i tedeschi siano della partita.
    L’ennesima fesseria di Monti che però qualcuno, vicino a Giannino, continua a sostenere abbia operato bene.

    A proposito di Giannino, che vedo adesso in televisione, un consiglio.
    Mia madre, signora settantenne, tipica ex-elettrice PDL in fuga sostiene che uno che si veste così non lo voterà mai. Io ribadisco che è il meno peggio e che deve votarlo e che l’abito non fa il monaco….
    Lei è irremovibile e anche la barba non piace.
    Consiglio quindi a Giannino, se vuole qualche voto anziane signore moderate, e non sono poche, di tagliarsi barba e qualche grisaglia. Si faccia fare un vestito dal sarto del Berlusca.

  13. Francesco_P

    Fino all’altro giorno parlavo spesso di deindustrializzazione del nostro Paese. Oggi mi sembra più corretto parlare di medioevalizzazione.

    La Tobin Tax sta alla finanza come il polveratico o il pedagico alle strade di una volta: un’imposizione del signorotto locale per far cassa per il castello, le cortigiane e la soldataglia senza una precisa finalizzazione: tanto pagano quegli stupidi dei servi della gleba. Non c’è dubbio che chi mantiene una mentalità anni ’80-90 in un mondo globalizzato esca dalla competizione, ma qui non ci si ferma a prima di Amato. Si torna al medioevo applicato alla tassazione sui movimenti dei capitali!

    P.S.
    Un altro segno della medioevalizzazione dell’Italia è rappresentato dalla sentenza di oggi con cui l’intera Commissioni Grandi Rischi è stata condannata per non aver previsto ciò che la scienza odierna non è in grado di prevedere. Potrei citare anche altri esempi di questa mentalità segno di decadenza che pervade importanti e decisivi settori dello Stato, non il popolino dei creduloni superstiziosi. Se questa è la gente che ci comanda, il futuro è nerissimo.

  14. io nn ho ancora capito….
    se la tax sarà del 5 x 1000 sul valore del contratto sottostante, è un’enormità (per esempio su un contratto che vale di sottostante 90.000, fanno 450, in acquisto e 450 in vendita…impossibile fare dei profitti)
    da altre parti leggevo che avrebbe effetti minori, poche decine di eur per operazione-che poi oggi pochi nn sono,visto che i margini di guadagno si sono ultracompressi-)

  15. Mike

    Francesco_P :
    Fino all’altro giorno parlavo spesso di deindustrializzazione del nostro Paese. Oggi mi sembra più corretto parlare di medioevalizzazione.
    La Tobin Tax sta alla finanza come il polveratico o il pedagico alle strade di una volta: un’imposizione del signorotto locale per far cassa per il castello, le cortigiane e la soldataglia senza una precisa finalizzazione: tanto pagano quegli stupidi dei servi della gleba. Non c’è dubbio che chi mantiene una mentalità anni ’80-90 in un mondo globalizzato esca dalla competizione, ma qui non ci si ferma a prima di Amato. Si torna al medioevo applicato alla tassazione sui movimenti dei capitali!
    P.S.
    Un altro segno della medioevalizzazione dell’Italia è rappresentato dalla sentenza di oggi con cui l’intera Commissioni Grandi Rischi è stata condannata per non aver previsto ciò che la scienza odierna non è in grado di prevedere. Potrei citare anche altri esempi di questa mentalità segno di decadenza che pervade importanti e decisivi settori dello Stato, non il popolino dei creduloni superstiziosi. Se questa è la gente che ci comanda, il futuro è nerissimo.

    Concordo. Credo che con questa sentenza abbiamo toccato il fondo.

  16. fra

    @alexzanda

    A dire il vero so bene di che si tratta. Forse invece lei e Alessio Di Michele dovete rivedervi il perché i mercati finanziari sono anti-economici e impediscono di raggiungere l’efficienza allocativa. Se poi ancora sento “un sito di liberisti” è meglio che entrambi riprendete qualche libro.

  17. ALESSIO DI MICHELE

    @ Fra: “Se poi ancora sento “un sito di liberisti” è meglio che entrambi RIPRENDETE qualche libro”

    Grande ! Anti-liberista e sgrammaticato ! E mi sa pure che il suo colesterolo è molto alto !

  18. alex61

    Hanno gia tassato desertificando la nautica, perchè, si sà quelli che hanno le barche sono ricchi e antipatici ed evasori(In realtà ci hanno rimesso quelli che lavorano nei porti turistici, gli operai che costruiscono barche, i ristoratori etc.) , ottenendo il solo risultato di farle espatriare in altri lidi.
    Ora vogliamo far scappare anche quel poco di finanza che abbiamo, favorendo altri paesi (l’europa tassa, la City brinda).
    Una tassa, che a livello mondiale potrebbe anche avere anche un senso, se applicata in un ambito locale si trasformerà in un gigantesco autogol.
    Incomincio a pensare che i cosidetti professori o sono in malafede, o non hanno studiato abbastanza le conseguenze delle loro azioni.

  19. Massimo74

    In Svezia ci hanno provato nel 1984 ad introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie.L’imposta era dello 0,5% e si applicava a tutti gli acquisti di titoli azionari e sulle stock options.Due anni dopo il governo decise di raddoppiare l’imposta e di estenderla anche ai titoli obbligazionari.Il risultato fu la svalutazione degli assets e l’aumento del costo del debito pubblico svedese, causato dal fatto che gli investitori chiedevano rendimenti maggiori per detenere dei titoli sempre più tassati.Non solo, quasi il 60% delle transazioni sugli 11 maggiori titoli azionari svedesi si spostarono verso la city di Londra (nel 1990 la negoziazione di oltre il 50% dei titoli azionari svedesi si era già trasferita a Londra).Il gettito fiscale della tobin tax alla fine fu molto al di sotto delle aspettative, circa il 75% in meno di quanto lo stato si aspettava di incassare.Insomma, si trattò di un fallimento totale tanto che la Svezia decise di cancellare la tobin tax nel 1992.

    Ora, qualcuno mi può spiegare perchè mai in europa dovremmo seguire la stessa strada che ha portato la Svezia sull’orlo del baratro?Ma al sig.Monti, che sostiene convintamente questa imposta, non è bastato il fallimento portato dalla “tassa sul lusso” isituita dal suo governo, che, oltre ad avere fatto incassare una frazione di quanto ci si aspettava (92 milioni incassati contro una previsione del governo di quasi 400), ha anche portato alla perdita di 20.000 posti di lavoro?Ma cosa abbiamo mai fatto noi italiani di male per meritarci come premier un rimbambito del genere?

  20. francescorusso

    @fra

    rispondo a fra, che dice che i mercati finanziari impediscono di raggiungere l’efficineza allocativa e suggerisce ad altri utenti di andare a leggere qualche libro.
    Bene, quali libri e articoli scientifici supportano la sua tesi? Mi aspetto riferimenti precisi e specifici da una persona dotta come Lei. Grazie.

  21. Salve Oscar.
    Ti seguo da moltissimo tempo e sono un liberale alla “tua” maniera iscritto con orgoglio a Fermare il Declino.
    Inoltre sono un trader privato indipendente e, vorrei sottolineare, oltre ai punti giustissimi che hai evidenziato, che, per il “piccolo” trader che fa questo per vivere diventerà molto difficile continuare a farsi uno stipendio da questa attività imprenditoriale ( il trading ).
    Già hanno alzato l’aliquota sulle plusvalenze ( e questo, anche se criticabile, ci può stare) ma è assurdo tassare il valore nozionale di chi fa trading come attività lavorativa!
    SEMPRE PIU STUPITO E SENZA PAROLE DA QUESTI GOVERNANTI LADRI.
    Ti seguo sempre!
    Un cordiale saluto.
    Arduino Schenato

  22. adriano q

    La tassa istituita dal sig. Monti è sbagliata perchè è una tassa.Credo non serva discutere più nel paese che prevede i terremoti.Leggevo un articolo sull’Islanda.Là,sembra,le banche sono fallite e sono state nazionalizzate.Si sono rifiutati di adottare il rigor mortis di FMI,hanno riscritto la costituzione dando maggior peso ai cittadini,conservano la loro moneta e dopo alcuni anni hanno una crescita ,sembra,superiore al 2% con disoccupazione in calo.Lo stesso FMI,sembra,loda i vichinghi.Se avessi il fisico emigrerei laggiù.Non mi risulta che prevedano i terremoti ma le eruzioni vulcaniche sì.

  23. @ tutti

    Ogni tassazione, esazione, pressione iniqua produce nero, ombre… apparizioni, sparizioni, come diceva Ezio Greggio anni fa…

    E’ ovvio che al limite una Tobin tax dovrebbe essere mondiale.
    Ma qui non è nemmeno europea…

    Di nuovo replico quel che ho scritto altre volte, per vari argomenti comunque inerenti a fisco e politiche economiche in generale…
    A me pare si vada oltre la demagogia, che pure da un ipotetico governo tecnico non ci aspetteremmo (io abbastanza, però)…
    qui c’è un “cui prodest?” grande ormai come una casa!!!
    E porca vacca Lucio Anneo Seneca era mediterraneo e latino e cordovano, come il famoso cuoio amato da Giannino, credo… e da me 🙂

    Ma dalla sparizione dei capitali, dall’impossibilità di fare impresa, dalla disoccupazione galoppante, dalla morte del mercato immobiliare, dalla fine del finanziamento bancario (già in Italia tradizionalmente azzoppato), dalla incessante crescita dela spesa pubblica, dalla lentezza e invadenza giudiziaria, dalla distruzione insomma del ceto medio basso, medio alto e semplicemente medio… ma chi se ne giova???
    Vogliamo iniziare a ragionare secondo logica???
    Possiamo davvero credere che Grilli insista in buona fede sul benefico effetto di aumentare l’IVA e ridurre l’Irpef così come sta facendo?
    Ma possiamo immaginare che Monti non sappia che UK e Svizzera si lisciano il pancino pensando a queste scelte?
    Ma possiamo immaginare quel che vediamo tutti i giorni senza uno scopo finale occulto?
    Non vorrei esagerare con la dietrologia, ma quel che a noi tutti pare folle evidentemente folle non sarà… Ma perchè??? Per chi???

    Possiamo continuare a dibattere all’infinito, per ogni topic che Giannino manda in terra, dei medesimi difetti fondamentali, mutatis mutandis, nell’approccio legislativo ed amministrativo?
    Insomma è possibile un tale livello di incompetenza, dagli esodati all’ILVA all’Alitalia alla tobin tax?
    Oppure possiamo intravedere degli scopi celati, dei masters of puppets?
    Il bene della collettività non si fa, OK, claro. Ma il “bene” di chi si fa???

    Vi prego, la mia è una posizione seria e son domande serie, credo.
    Affrontiamole per una volta, su.

  24. lionello ruggieri

    Se anche non avesse firmato si sarebbe subito capito che Lei era Oscar giannino. Lei scrive che la Tobin Tax è stata sempre richiesta “dalla sinistra sia da tanti in buona fede”. Ovvero non essitono persone di sinistra in buona fede? Oppure non conosce bene la lingua italiana?

  25. @lionello ruggieri

    Io direi che non abbondano. E gli altri sono ingenui. Spesso.
    In caso contrario la sinistra italiana si sarebbe già spaccata in:

    un polo laico labourista

    un polo cattolico sociale

    un polo ambientalista

    una sinistra veteromarxista

    e invece è tutta appiattita su posizioni cattocomuniste, assai difficili da distinguere dalla controparte clericalfascista il più delle volte.
    Con ciò non dico che, appunto, sia meglio la destra.
    Spero di esser stato chiaro.

  26. Barani Umberto

    Il Governo ha invece una sola ragione per applicare la tassa sulle transazioni finanziarie. Esclusi dalla Tobin Tax, infatti, ci sono solo i Titoli di Stato italiani, il che costituisce una seconda discriminazione rispetto a tutte le altre forme di investimento di tipo finanziario. Questa corsia preferenziale ne segue una prima, determinata dalla tassazione dei rendimenti rimasta al 12,5% dei nostri Titoli di Stato, contro una tassazione delle rendite e dei capital gain in generale portati al 20% dal precedente Governo Berlusconi. Ne segue la facilità di giungere alla conclusione che lo Stato si comporti finanziariamente in modo nazionalista allo scopo di infilare il più possibile obbligazioni governative Tricolori nei portafogli dei risparmiatori di casa, attraverso le banche ed i Fondi d’investimento, costretti ad acquistarli in asta. Si cerca con questo espediente non tanto, come dichiarato, di vincere la finanza diabolica e cinica, usurpatrice dell’etica e causa prima della più preoccupante e dura crisi degli ultimi 80 anni a questa parte, ma di emulare quanto accaduto in Giappone, in cui la maggior parte del debito pubblico è nelle mani della popolazione. In questo modo la speculazione, che ha come arma principale il rialzo dei Tassi attraverso la vendita di Titoli di debito, non ha gioco facile. In altre parole, nelle intenzioni dell’Esecutivo, si disinnescherebbe la crescita di spesa pubblica per interessi passivi, tanto temuta perché ci costringe a continui esami ed aggiustamenti di natura fiscale impostaci della comunità finanziaria internazionale. Sorge anche l’atroce dubbio che in sordina, ma forse sarebbe più indicativo specificare, subdolamente ed in silenzio, il Governo uscente stia preparando il terreno per aumentare il Debito Pubblico, portandolo ben oltre il 125% sul Pil. Vuoi vedere che non riuscendo a districare la matassa aggrovigliata di vitalizi, privilegi ed interessi corporativi di ogni forma e specie, che implicano e coinvolgono la società tutta, compresi gli stessi componenti del Governo tecnico, per estrarre linfa vitale alla crescita economica, intrappolata in essi, Monti & C. abbia escogitato il modo per ottenerne senza apparente sacrificio? Il problema è che noi non siamo il Giappone: non abbiamo una Banca Centrale che ci sostiene le esportazioni, abbiamo, per contro una montagna di vincoli di stabilità europei e soprattutto l’impostazione economica giapponese inizia a mostrare crepe che non ne fanno un modello vincente.

  27. MBB

    Pelanda sul Foglio afferma che quella del Governo sulla Tobin Tax è una cosa così stupida che è impossibile che i nostri “salvatori”, pur incompetenti per altri versi, l’abbiano fatta per sbaglio, ma che l’abbiano promessa come merce di scambio con Francia e Germania in cambio dell’appoggio ai provvedimenti di sostegno del nostro debito.
    Se fosse vero saremmo governati oltre che da professori (sì, ma incompetenti, vedi nautica, imu, riforma del lavoro, esodati etc), anche da mentitori spudorati, che decidono sul nostro destino senza minimamente considerarci, e… pericolosi.

  28. Claudio Di Croce

    E’ inutile fare discussioni tecniche su questa ennesima rapina della classe politico/burocratica . Se non sbaglio Tobin decenni fa voleva introdurre una tassa per investire il ricavato per la difesa dell’ambiente nei paesi dell’allora terzo mondo . Nell’ ansia di rapina questa tassa è diventata un’altro furto normale. e sono sicuro che a tanti italiani questa rapina piace – compresi alcuni di questo blog – perchè gli dicono che in questo modo si colpiscono gli ” speculatori ” cioè i responsabili della crisi , dimenticando che la vera colpa della nostra crisi – pensiamo al debito pubblico mostruoso – è della classe politica/burocratica ladra , corrotta che ci governa da decenni .

  29. @Barani Umberto

    Ottimo punto. Credo tu veda bene, non ci aveva pensato proprio.
    Ma chi vuole che compri in massa i titoli di debito pubblico di una nazione che condanna i sismologi sulla base non di una certezza di responsabilità, ma quasi della certezza contraria???
    E che ne pensate di una roba così:

    Nel testo licenziato per l’aula, entra infatti un nuovo articolo (il 3) che contiene “misure a tutela del soggetto diffamato o del soggetto leso nell’onore e nella reputazione” che prevede che la persona offesa possa chiedere “ai siti internet e ai motori di ricerca l’eliminazione dei contenuti diffamatori o dei dati personali”. L’interessato, prosegue l’articolo, “in caso di rifiuto o di omessa cancellazione dei dati” puo’ chiedere “al giudice di ordinare ai siti internet e ai motori di ricerca la rimozione delle immagini e dei dati ovvero di inibirne la diffusione”. In caso di inottemperanza, oltre alla rimozione del contenuto ritenuto diffamatorio, i soggetti responsabili dei siti internet rischiano anche una multa da 5 mila ai 100 mila euro.

    L’articolo e’ entrato con l’approvazione di un emendamento a firma del senatore del Pdl Giuseppe Valentino, avvocato penalista di Reggio Calabria. E va ben al di la’ delle originarie norme sull’obbligo di rettifica.

    Nel nuovo articolo 3 del ddl sulla diffamazione a mezzo stampa, licenziato dalla commissione Giustizia del Senato, sulla scia del caso Sallusti, si prevede poi che “in caso di morte dell’interessato” il diritto alla rimozione delle immagini e dei contenuti da tutti i siti internet (compresi quindi i blog) e dai motori di ricerca (uno per tutti Google) puo’ essere esercitato anche “dagli eredi o dal convivente”

    “per la stampa non periodica [i libri], l’autore dello scritto” o se esso e’ ignoto o non imputabile l’editore o lo stampatore “provvedono alla pubblicazione, a loro cura e spese, delle dichiarazioni e delle rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro reputazione o contrari a verita’, purche’ tali dichiarazioni o rettifiche non abbiano contenuto di rilievo penale. La pubblicazione in rettifica- continua la norma- deve essere effettuata, senza commento, entro sette giorni dalla richiesta della persona offesa, su non piu’ di due quotidiani a tiratura nazionale indicati dalla medesima persona, con adeguato rilievo e idonee collocazione e caratteristica grafica; la pubblicazione in rettifica deve inoltre fare chiaro riferimento allo scritto che l’ha determinata”.
    dal sito DIRE.

    Tra poco non potremo nemmeno parlare qui di nulla… figurati comprare titoli di stato…

  30. Barani Umberto

    @Abate di Thélème
    Vede, caro Abate (personalmente ritengo ci si debba presentare con nome e cognome, senza offesa, metterci la faccia sulle proprie opinioni è una virtù), una mossa di questo tipo da parte dei parrucconi in Transatlantico me l’aspettavo prima o poi. Non sapevo di questo articolo di legge, ma non mi sorprende per nulla, d’altronde è la conferma della loro incapacità di voltare pagina nello svolgere il proprio ruolo, o meglio la volontà che esprimono con ogni mezzo ed esercitando ogni potere a loro disposizione per continuare a lucrare a fini personali, considerando ciò che rappresentano un mezzo di ottenere interesse per sé e/o per il clan che rappresentano e non come un onore che eleva una persona al di sopra del prezzo che può valere una dignità. Ma il web con tutta la potenzialità di comunicazione insita non lo fermerà nessun regime o assolutismo di potere, figuriamoci se riusciranno alcune centinaia di tirapiedi molti dei quali quasi analfabeti. Oltre al fatto che la lobby degli studi legali in parlamento è ben rappresentata. Ciò che lei solleva costituisce, in futuro, un’ ottima fonte di fatturato. Specificato il mio punto di vista a riguardo, aggiungo, restando in tema, che i Btp o Bot che siano, ma anche fondi d’investimento monetari, vengono già abbondantemente spacciati dalle banche alla maggior parte dei risparmiatori che si recano allo sportello per risistemare i risparmi in di una vita. Il risparmiatore medio spesso e volentieri risulta completamente estraneo al mondo della finanza, non sapendo che differenza ci sia tra un’obbligazione e un Titolo azionario. Fidandosi gioco forza del commesso bancario che ha di fronte, il quale riceve ordini dai piani superiori, senza battere ciglio, perché la sua preoccupazione maggiore, spesso, è scegliere dove andare a sciare con quella rompiballe della sua compagna o decidere di che colore farsi le unghie per il week-end, se donna. Dal consigliare un’investimento ad obbligare il passo può essere breve, vedremo, vedremo.

  31. @Barani Umberto

    Caro Umberto, alla virtù ho rinunciato.
    E’ cosa troppa preziosa perchè possa finire nelle mie mani.
    La mia è l’abbazia di Thélème, mica quella dove è andato Marrazzo a meditare o Lusi ad espiare 🙂

    Questo detto, rifacendomi in più ai tanti casi di pseudonimi letterari che da sempre attraversano la storia del mondo – se sapesse cosa scrisse in mentite spoglie l’autore di “Bambi”, ad esempio… 🙂 – tornando ai casi nostri, temo anch’io si possa giungere all’acquisto forzoso, così coem al prelievo forzoso.
    So anche che le banche spacciano, non c’è solo la droga a questo mondo… e concordo sul fatto che molti finiranno per subire le scelte di quelli che per me sono cattivi consiglieri.
    Ma altri no. La sospettosità è alquanto aumentata e la vedo grama per i fanatici del weekend in montagna.
    Per quel che mi riguarda, considerata certa scarsità, varrebbe ben più acquistare tavole di noce stagionato italiano in quantità, o ricavarsele da mobili inservibili, e rivenderle in futuro. Al di là dell’eccesso di questa affermazione, anche io me l’attendevo. E sul mio sito sono chiaro sul punto. 2 + 2 fa quattro. Cito anche dovizia di leggi, ma di certo non avremmo bisogno di altro lavoro per gli studi legali che sono, mi perdoni l’attimo marxista, sovrastruttura.
    E dell’ambiente processuale in cui operano meglio non parlare qui, per non insistere con gli off topic.
    Credo che lei abbia detto la parola fine, almeno per quel che mi riguarda, sulla questione. E’ del tutto logico, considerato quel che ho letto oggi della spesa pubblica, che non potendo tassare oltre, almeno per il momento, si cerchi di drenare la risorsa verso lo Stato in altro modo.
    Avremmo bisogno di impresa e di imprenditori, ma senza capitali e fisco adeguato e infrastrutture e ricerca, la cosa resta una chimera, se non per pochissimi.
    Gli Stati Uniti dal canto loro, almeno questo è il mio pensiero, ci stanno staccando la spina, in tutti i campi.
    Non dovesse l’antropocrazia salvarci, quel che mi parrebbe ovvio è una discesa in campo collettiva di tutte le teste pensanti.
    In caso contrario la fuga.
    Distinti saluti.

  32. Barani Umberto

    @Abate di Thélème
    Caro Abate, non mi fraintenda, non l’ho accusata di essere senza virtù, anzi mi trova sempre all’unisono sui suoi interventi. Semplicemente è ciò che ritengo e non ha nessuna pretesa di verità assoluta. Chi lavora in un ufficio Titoli presso una banca non si deve sentire coinvolto personalmente. Ci sono anche persone molto preparate, ma purtroppo molti sono lì non per meriti sul campo e molti sono costretti a fare come gli viene ordinato. Non ho nemmeno lontanamente sospettato che Lei si faccia coinvolgere finanziariamente da chicchessia. Rinunciare ad una sicurezza, su cui si è investito il futuro per sé e per la propria famiglia in cambio di obbedienza farebbe tremare i polsi a chiunque, me compreso. Non sono certo un eroe. Ma mi creda (lo sa anche lei) spesso manca anche il dubbio di essere un complice. La mia vuole solo essere una provocazione che faccia riflettere. Comunque sulla sua risposta mi trova d’accordo al 101%, compreso sia l’ambiente processuale in cui operano lor signori, che la potenza corporativa da loro rappresentata. Cordiali saluti, a rileggerla presto.

  33. @Barani Umberto

    Ha ragione, alla fine son mercanti. Anche nelle banche, anzi soprattutto.
    E i mercanti se hanno cattiva merce cercan via di tirarla via prima della buona, c’è poco da fare. E i commessi obbediscono… al limite fanno qualche strappo per gli amici 🙂
    Del resto non è che la santità e il denaro siano in genere fratelli di sangue. Così va il mondo… credo però che ci sia un aumento dell’attenzione nel pubblico dei sottoscrittori, anche quello meno avvertito. E’ un momento che perdere 30.000 euro per molti significa perdere quel minimo di serenità rimasta.
    Resta l’invito alla movimentazione delle teste pensanti.

    Non me la son mica presa per il discorso sulle virtù, son fatto così, amo scherzare con le parole.
    Beh, da adesso se vuole, diamoci del tu definitivo.
    E appunto ti ringrazio per l’attenzione a quel che scrivo. E’ reciproca.
    Buona serata.

  34. Giorgio Andretta

    @Abate di Thélème
    la ringrazio della citazione ma come sempre è rimasta orfana, non solo del sig. Barani ma della quasi totalità delle “teste pensanti”, cosa? Non è dato sapere.

  35. Barani Umberto

    @Abate di Thélème
    Fammi sapere solo quale tetto vuoi raccogliere le teste pensanti. Questa non la trovi una “borsa” affollata di teste pensanti? Vedi Andretta mi ha già dato dell’omologato.

  36. Valerio

    Alcuni punti sono cindivisibili,
    altri molto meno.
    Soprattutto il sesto punto, quello sulla disoccupazione.
    La bolla finanziaria che ancora non si è sgonfiata dagli anni 90 ha fatto si che il settore finanziario esplodesse e con lui l’occupazione in quel settore.
    Altri settori ENORMEMENTE più tassati e meno protetti del mondo della finanza hanno sofferto e hanno perso occupati negli ultimi 20 anni.
    Detto questo, l’intervento della tobin tax che ridurrebbe l’occupazione non farebbe altro che proteggere un po’ meno un settore ancora troppo regolato da forze non competitive nel settore.

  37. @Barani Umberto

    Si, è abbastanza affollata di teste pensanti. Non v’è dubbio veruno.

    Allora ti dico la mia idea… andare a caccia delle altre che si aggirano come fantasime per la rete, anche nelle collocazioni più eccentriche… ad esempio esiste un’area non trascurabile di sinistra, non troppo senior, che, stanca di non essere per nulla quel polo laico e progredito che dovrebbe, cerca casa.
    In maniera più ridotta ciò accade a destra. E nei luoghi ove essa si raccoglie.
    Questo è uno di quelli, ma evidentemente il progetto politico inerente ha così poco di divulgativo, e di impatto pubblico, che si autoconfina a cifre elettorali 0,..
    e poichè in democrazia contano i numeri, si pone lontano assai dal necessario per avere voci parlamentari indipendenti, col rischio di diventare i “radicali” del Pdl: magari due, tre, infilati nei listini, ai quali però staccano la spina quando vogliono (ammesso che qualche mammasantissima PDL creda alle cifre intorno all’1% che se ne potrebbero trarre. Oppure ritenga, per una mera operazione di facciata, che Oscar e qualcun altro del manifesto liberista possano coprire un pò il clericalfascismo imperante del resto…)

    Concludendo, a mio parere serve un luogo di raccolta semigenerazionale, transpartitico, che non si fissi immediatamente sulle ricette dettagliate per affrontare ogni singolo problema, dei mille che ne abbiamo, ma che provi a riscrivere la storia politica italiana, a partire dalla suddivisione hegeliana in destra e sinistra, restituendo alla nazione la sensazione che si possa davvero cambiare e crescere:
    Punti teorici, ad esempio (ma davvero ad esempio):

    1) allargamento delle maglie di diritto per cui i soggetti politici nascono e possono essere presentati alle elezioni;
    2) fine di categorie inutili, perchè superate dalla storia, quali farmacisti, notai et similia
    3) fine del concetto licenza per taxi e servizi di trasporto, fatti salvi i controlli per la sicurezza ed il risarcimento equo di chi ha strapagato le licenze
    4) riduzione delle pensioni super lucrate da quadri e dirigenti pubblici in anni di follia preventiva
    5) incoraggiamento fiscale per gli istituti bancari al finanziare sviluppo culturale e sociale dei territori, con commissione internazionale di valutazione risultati
    6) fondo “idee imprenditoriali innovative” da condurre a brevetti e studi di fattibilità
    7) riforma della giustizia con aumento numero magistrati, fine dell’obbligatorietà dell’azione penale (scelta delle priorità annuali esposta), responsabilità di chi sbaglia o ozia, separazione delle carriere, prova psicoattitudinale ogni tot per i giudici, applicazione pedissequa lite temeraria, pene severe per gli in rem propriam!
    8) antiproibizionismo, con limiti da scegliere, in vari settori (droghe, meretricio etc…)
    9) Ristrutturazione scuola: edifici, insegnanti, borse di studio meritevoli, parità condizione iniziale
    10) denuncia pubblica “familismo amorale” italiano, stigmatizzazione comportamento egoistico e di clan, campagna martellante e incentivi per concezione bene pubblico;
    11) amnistia e ricostruzione sistema carcerario perchè non sia più solo scuola di malavita
    12) esplicitazione pubblica scelte di politica estera
    13) abolizione definitiva province, enti locali inutili
    14) riorganizzazione sistema università e ricerche, eliminazione strutture piccole e clientelari, campus ovunque
    15) controllo gestione risorse per appalti pubblici, fine pax tra forze ordine e clan, limite a voto di scambio da tutto ciò generato
    16) condanne severe per corruzione ed alterazione mercato
    17) opera di bonifica centri storici degradati al sud, assistenti sociali selezionati, forze dell’ordine, rete di scuole,
    18) stimoli fiscali alla consegna della titolarità aziendale nel turismo a figli e nipoti
    19) ingresso gratuito a giovani e studenti a tesori arte italiana e non a vecchi, che in genere se le possono pagare e cmq non sono il futuro
    20) incentivo auto elettriche centri storici, zone agevolate locali e socialità, mezzi pubblici validi
    21) fine partecipate comuni e simili
    22) stop all’ingerenza economica e politica del Vaticano
    23) ipotesi di riequilibri costituzionale fra poteri
    24) stato che non dà non può chiedere: soluti retentio per le tasse
    25) class action di larga applicabilità, fine della distinzione di lana caprina fra diritto soggettivo e interesse diffuso etc…
    26) Asili nido a gogò, riciclaggio di parte del comparto insegnate in tale ambito, per liberare teste e energie femminili al lavoro ed al mondo moderno..

    Su questi temi e mille altri, oppure alcuni si altri no, oppure quel che si vuole, creare aggregazione e piattaforma politica volontaria, selezionarne alcuni di pubblico appeal senza svilimento (cioè non alla Grillo), definire simbolo, programma, lista.
    Generare “sensazione” mediatica, mostrare molti visi e molte idee nuove.
    Strappare un 6-7-8 per cento, andare in parlamento e far vedere i sorci verdi, guadagnare altro spazio e così via…

    🙂 che ne pensi?

  38. @ Umberto Barani

    poi ci sarebbe anche

    27) educazione ai diritti del cittadino gratuita, o a piccolo contributo, per insegnare a scriversi una messa in mora da soli e similia
    28) sdoganamento ricerca scientifica da pastoie moraleggianti
    29) distruzione parte demenziale edificata del paese, ripristino delle condizioni umanistiche delle città,
    30) Riqualificazione imprese edili in funzioni utili, come coibentazioni, solarizzazione condominiale e via dicendo
    31) cessazione fondi smodati ad autonomie locali che si sono abituate a campare solo da ciò
    32) immobili comunali vuoti (tantissimi) da affidare a giovani in comodato decennale in cambio di ripristino degli stessi
    33) banda larga in ogni dove e gratutita o molto economica
    34) norme agevolanti la clientela di servizi erogati dai vari monopolisti o oligopolisti, al fine di obbligarli a rinunciare al clientelismo in favore dell’efficienza
    35) Inserimento di cittadini di età, notoria onestà, pubblica stima in albi comunali, da cui sorteggiare presenze in Autority
    36) elezione comunale di capo vigili urbani, capo procura, segretario comunale con affiancato sorteggiato da lista di cui sopra

    insomma, le prime cose che mi son venute in mente.
    Non trovi che qualcuno disposto a discuterne ed a vedere che ne esce si possa trovare?
    Non credo, del resto, che a te e ad altri tante idee non siano venute in mente…
    oppure attendiamo la fine “sitting in the mornin’ sun, waiting for the evening to come? ” 🙂

  39. P.s.

    Prendo atto del fatto che Oscar Giannino domani è a Taranto alle 10 ed incontra i “cittadini liberi e pensanti”, associazione tarantina nata in difesa del diritto alla salute ed alla dignità degli abitanti,
    Invece che lo squalificatissimo jet set in simposi organizzati da banche locali in resort a 5 stelle, come accaduto qualche settimana fa.
    Bene, per un futuro politico legato alle urne questo mi pare una buona risposta a quanto avevo scritto in passato e in fondo rieditato nel post precedente.
    Sono stato probabilmente troppo precipitoso nel confinare “fermare il declino” in una dimensione “accademica” e potenzialmente assai strumentalizzabile della politica nazionale.
    Speriamo mi si smentisca del tutto. Certo se la sua posizione sull’ILVA è rimasta quella dell’articolo pubblicato qui ad agosto, ne vedremo delle belle domani. Ma non credo…

  40. Barani Umberto

    @Abate di Thélème
    Caro Abate, come si fa ad eccepire su quella che è una tua sintesi-manifesto di fondazione che farebbe di un Governo il buon padre di famiglia, verso cittadini trattati come figli e non come sudditi (usando uno slogan di Giannino). Devi avere una trentina d’anni, dall’energia lucida e ricca di entusiasmo, che trasuda da quanto sopra citato. Premetto subito che saranno queste due componenti a cambiare l’Italia un giorno. Alcuni punti mi hanno subito lasciato un qualche interrogativo, ma credo che se io fossi l’opposizione e tu la maggioranza, non si aprirebbe un solco incolmabile. Troveremmo un’accordo. Abbi pazienza, il tuo manifesto merita una risposta articolata, che ti darò, per quello che può contare, appena ho un’oretta di calma, nelle mie convulse giornate. Ho appena superato i quarant’anni e nella mia giovane età di uomo maturo (si presuppone) si acquisisce consapevolezza e disincanto, da non confondere con rassegnazione. Inoltre si può tranquillamente stilare un primo bilancio della propria esistenza. Diciamo una semestrale, non certo un consuntivo. Occasioni per entrare in politica ne ho avute e ne ho tutt’ora, con persone in gamba, che hanno 20 anni di esperienza, al sano servizio delle proprie idee. Ma quelle personali mi hanno lasciato con l’amaro in bocca e quindi si diventa scettici. Con questo voglio solo intendere che conosco i miei limiti e le mie qualità: non so quanto il mio parere possa servire una causa, ma mi hai stuzzicato e quindi ti risponderò. Posso definirmi, per quello che ho dimostrato nello scibile di mia competenza, un buon analista, ma non esprimo grandi doti di innovatore. A risentirci appena mi è possibile.

  41. Mauro Carrannante

    Ad un problema enorme, come la scarsa presenza delle imprese quotate nel mercato italiano, si risponde con una falsa soluzione, con un problema ulteriore. Complimenti ai nostrri decisori pubblici

  42. vittoria buttiglione

    Sono d’accordo per il ritorni alla Antropocrazia, ma reclamo l’impegno e la partecipazione delle DONNE, quelle vere, alle discussioni troppo maschiliste dell’Homo economicus, altrimenti non torneremo mai con i piedi per terra!
    Vittoria

  43. marco

    non preoccupiamoci troppo
    con la nuova proposta politica avremo messo d’accordo il diavolo e l’acqua santa
    imprenditori, sindacati, una buona parte di “riciclato” di “half shapes” dell’ultimo ventennio e il gioco è fatto
    trionfo dei bocconiani a scapito dei laureati alle Major inglesi e/o statunitensi
    poi i bocconiani ci romperanno ancora col “nostro provincialismo” che ci spinge ad autoflagellarci
    forse invece di aspettare la salvezza meglio scegliere l’Inferno? *****

  44. FRANCO

    Caro Oscar, ammiro molto il tuo impegno e la tua passione per cercare di cambiare quest’ Italia. Condivido pienamente i 10 punti di Fermare il Declino e mi sono già iscritto, ma pur non conoscendo i Vs. piani per il futuro, penso che per “andare oltre”, sia necessario fondare un partito politico. Siccome penso che ci sia troppo poco tempo e soprattutto denaro per poterlo fare “bene”, ti faccio una proposta shock, ma ti prego di rifletterci bene: allearci con un partito che già esiste e quindi ha dentro di se tutta una struttura per potersi presentare in modo corretto alle prossime elezioni.
    Lo so che ti viene da vomitare al pensiero, ma riflettendoci bene, il partito che ha meno “scheletri nell’armadio” è il partito Radicale. Dobbiamo pensare che da soli non andremo mai da nessuna parte e quindi dobbiamo cercare un buon compromesso.
    I Radicali sono sicuramente persone serie che hanno degli ottimi progetti e obbiettivi, effettivamente qualcuno poco condivisibile, ma non per forza dobbiamo digerirli tutti.
    Giovedì prossimo 1° Novembre, c’è il loro ennesimo congresso a Roma. Quale migliore occasione per iscriversi a parlare e lanciare questa “pazza pazza” idea ?
    Il motto “tentar non nuoce” calza a pennello in questa occasione.
    Ti invito a pensarci seriamente.
    Un cordiale saluto, Franco Piantanida

  45. TERZO STATO

    Caro Giannino, l’altro giorno ho sentito il tuo ritiro dalla nascente idea politica dal basso…

    Io spero ancora in un movimento dal basso che non abbia bisogno di essere “democristiano” o di essere politicamente allineato ai principi generali. Del manifesto generale di fermare il declino anche se posso condividere il pensiero generale non condivido i numeri, l’intensità. Oltre al fatto che parlare in modo “legale” non può più essere il minimo comune denominatore da condividere con un mondo politico, che ha distrutto l’Italia e rapinato il nostro lavoro. Noi non dobbiamo cercare di vincere QUESTE elezioni, ma di avviare un processo di denuncia che porti alla consapevolezza le masse aderenti al terzo stato, fino alla presa del potere nelle prossime elezioni o prima dalle piazze.

    Questi i punti fondamentali:
    1) Riduzione di 15 punti della spesa pubblica attraverso una diminuzione di almeno 1.000.000 tra dirigenti e dipendenti pubblici e ridisegno dei meccanismi di spesa entro un anno.
    2) Riduzione della tassazione complessiva per partite iva, Pmi e lavoratori del privato di 15 punti entro un anno.
    3) Libertà di scelta tra sanità pubblica e privata.
    4) Costo previdenziali max 10% cifre eccedenti libertà di scelta tra pubblico e privato
    5) Tassazione al 10% per 5 anni e 20 nei successivi 5, per aziende straniere che aprano in Italia
    6) Tassazione al 0% e 20% per le nuove imprese aperte al sud
    7) Creazione del listino prezzi nazionale di tutti i prodotti/servizi/lavori obbligatorio per tutte le enti pubbliche (Gare a prezzi definiti, competizione solo sulla qualità)
    8) Taglio del 50% di tutti gli stipendi pubblici nella parte eccedente i 3000 netti e taglio di tutte le pensioni di ex dip pubblici nella parte eccedente gli 8000 euro.
    9)Creazione di asili pari al 33% dei bambini in età, detrazione fiscale del 100% per le aziende che realizzino asilo aziendale.
    10) Detrazione fiscale di 5000 euro a figlio fino ai 19 anni di età o nel caso di continuazione degli studi fino alla laurea (No se fuori corso)
    11) Deduzione fiscale del 100% degli affitti, dove non disponibile edilizia pubblica.
    12) Numero massimo parlamentari 400 se due camere, 300 se solo camera.
    13) Elezione diretta del premier che presenta la squadra dei ministri prima delle elezioni
    14) Apertura di due cantieri (dieci anni) del secolo la grande bonifica di Roma e del Sud:
    Ricostruzione di Roma capitale con l’obiettivo di arrivare a 300 km di metropolitana e riqualificazione grandi quartieri del semicentro con gare internazionali per trasformare la città sul modello di Londra e Berlino con l’obiettivo di creare la grande opera di questo secolo con tutto il rilancio economico della nazione. Grande piano di ricostruzione di tutta la struttura turistica del sud con incentivi e infrastrutture sulle regioni coinvolte con uno piano.

    14 punti insieme alla digitalizzazione del paese. Cominciamo in due, andiamo in ogni luogo sul web o la terraferma e prima poi saremo milioni.
    Come si dice a dalle mie parti “A parlà chiaro si va!”

  46. Caro Oscar Giannino, sulla Tobin tax sbagli!

    Non sono d’accordo con i tuoi commenti radio fonici e quelli del tuo sito in cui commenti con ben otto ragioni negative sull’applicazione nella manovra Monti della Tobin Tax.
    Molte cose della manovra Monti non condivido in in particolare la ratio generale della legge di stabilità che porta ad aumentare le tasse e a creare malumore e insicurezza negli italiani. Ciò detto mi permetto di obiettare rispondendo punto per punto.
    Il primo e principale ostacolo che tu indichi si riferisce al fatto che in questo modo la finanza defluirà verso l’estero. Che questo sia vero , come tu citi, non è messo in discussione nemmeno dalla relazione governativa che pure ha voluto introdurre questa nuova tassa. Si dice che il 30% dei derivati si sposterà sui mercati esteri penalizzando quelli italiani, che questo sia un male non credo. Questo tipo di finanza immorale e non legata al valori aziendali ha creato sconquassi nelle nostre aziende quotate, anche le più sane che molti danni e perdite nelle quotazioni sono dovute proprio alle scorribande di certa finanza che opera su un mercato mal vigilato come quello italiano da posizioni estere, spesso rappresentando interessi italiani nascosti dietro paradisi esteri. Una tassa che riduca questi effetti ( anche il solo 0,05% può incidere, ma io avrei messo dipiù restituendo irpef ed imu) e faccia fare affari più “onesti” credo sia necessaria finch’è non abbiamo un mercato finanziario globalizzato senza regole. Ancora, in merito,. Se non si comincia a dare l’esempio questa Tobin Tax da tanti auspicata non entrerà mai in vigore, e se l’Italia non è in grado di far pressione sui mercati esteri, ebbene sarebbe ora che ne prendessimo atto e uscissimo da certe alleanze che ci vedono solo contribuenti netti o fornitori di militari per fare lavori sporchi che altri paesi non hanno la credibilità di fare. E questa seconda parte risponde alla tua osservazione che è di pochi Stati europei, non di tutta l’Europa. Meglio pochi ma buoni che niente.
    Sul terzo punto, che non sia omogenea con l’Europa, credo che sia invece utile una diversificazione perchè i mercati ( ad es. Francia ed Italia) non sono omologhi e quindi mal si presterebbe. Faremo la fine dell’euro, moneta uguale per tutti , bel principio brutta pratica.
    Sul quarto punto che sia asimmetrica , mi pare il minimo, in quanto fatto salvo la solita impostazione di principio di finto liberismo, diverso è operare sui derivati in azioni e movimentare i titoli di Stato. Abbiamo già fatto una cavolata c tassando i titoli di stato creando una equità quando le finalità sono diverse. Stessa finalità stessa tassazione, operazioni finanziarie diverse tassazione diversa.
    Per quanto attiene al quinto punto se c’è un errore di sottovalutazione come tu dici, ben venga più gettito vincolato al rimborso del cuneo fiscale.
    Sesto: produce disoccupazione nel mondo delle SIM e della finanza. Ti ricordo che un insegnate ha un costo medio per lo Stato attorno ai 30,000 mentre questi signori da te difesi, oggi, viaggiano su una media di 77,000 € ( fonte ABI) . E’ sempre spiacevole creare disoccupazione ma se questo producesse più incentivi per gli altri lavoratori credo che i consumi si attiverebbero e di fronte al cinico calcolo di perdere qualche centinaio di finanzieri verrebbero assunti migliaia di altri impiegati ed operai.
    Settimo: Su questo hai ragione a pagare saranno i piccoli risparmiatori. Ma vorrei conoscere quanti sono quelli che si sono fatti un derivato per la copertura del rischio di tasso ( i Comuni lo hanno fatto perdendo maree di denari a favore della finanza creativa). Su un mutuo di 1,000,000 di euro il piccolo (?) risparmiatore pagherà 500 € divisi negli anni del mutuo, probabilmente qualche euro per i piccoli risparmiatori annui. E’ una tassa in più, sbagliato, ma se serve a frenare le speculazioni immobiliari che hanno imperato in questi anni distruggendo territori solo per un finto bisogno di case con il baratro ambientale che pagheremo nei prossimi 100 anni , credo si a poca cosa
    Infine ottavo, spinge verso piattaforme non regolamentate. Anche questo è un rischio vero , ma basterebbe rendere meno appetibili queste piattaforme in una visone italiana, europea e mondiale. E’ come dire che poiché ci sono i ladri che rubano, noi aboliamo il reato di furto così no rubano più.
    No, non mi pare che quello da te proposto sia una risposta valida. Il mercato finanziario deve essere profondamente ristrutturato e se i governi cominciassero forse qualcosa si otterrà. Che qualcuno si prenda la responsabilità di far finire il far west finanziario , almeno in certi Paesi, è il minimo per riprenderci credibilità tra gli italiani, quella che abbiamo perso a causa di un mercato mal governato dove alla faccia del liberismo finanziario sfrenato alcuni si sono mega arricchiti e moltissimi altri si sono impoveriti, e questo è il minimo, il peggio è che ora come ora si è cancellata la speranza, la voglia di ricominciare. La crescita si fa in primo luogo se si vuole, e segnali di equità e di regole sono il minimo perchè la gente creda. Poi, sappiamo, che l’Italia è il Paese delle regole degli amici e quindi si può buttare tutto in vacca, ma sperarci nell’equità è il minimo.
    Cordialmente
    Il direttore di Verona economia.it

  47. @maurizio 22

    Mi perdoni, non sono un economista… ma non le pare che per la finalità che lei predilige, insomma il non consentire ancora altro deflusso di capitali dall’economia reale (che è quella che ci dà da mangiare e da vestire e da intrattenerci, se non sbaglio, e quindi ad essa dovrebbe andare tutta lo nostra stima…) verso la speculazione pura e selvaggia, la tobin tax stile Monti pecchi largamente per difetto?
    Mentra pecca per eccesso nell’esser punitiva verso il piccolo risparmiatore, cosa che lei stesso riconosce?
    Non sarà che davvero, come ricordava altro commentatore qui, serva più che altro a drenare risorse verso i titoli di Stato italiani, non gravati dall’imposta, più che esser quel che lei desidererebbe, cioè un primo cenno di distacco dal sistema degli ultimi 2 decenni?

  48. Davide

    La tobin tax è una fregatura ideologica che pagheremo tutti caramente e quando la toglieremo ci accorgeremmo che avremo buttato via miliardi di euro –
    Andatevi a leggere gli articoli editi sul wall street journal in materia e capirete il perchè – prima di tutto la storia ci dice che è sempre stata una disgrazia – la Svezia che la introdusse alla fine degli anni 80 ( 0,1% su ogni contratto) da un’incasso preventivato di 1,5 miliardi di corone si ritrovò con meno di 100 milioni incassati a fronte di qualche miliardo in meno di capital gain e 500 miliardi di liquidità scappata verso Londra – Bene….il governo svedese ha detto …no grazie , adesso tocca a voi – Per cui…incasso minimo dalla tassa e voragine di minor capital gain da ripianare….. ( in che modo?)….piazza affari ridotta come un mercatino delle pulci e nulla la possibilità delle aziende di finanziarsi attraverso il mercato –
    ma tutti saremo contenti perchè così anche i ricchi piangono –

  49. Davide

    @Maurizio22
    buondì
    Lei risponde a cose che avverranno in realtà con buoni propositi ideologici –
    chi non vorrebbe un mercato finanziario regolamentato e non selvaggio come è l’attuale ? – Ma il mercato regolamentato finchè non avverrà una catastrofe finanziaria è un’utopia ( Cogresso Usa docet) – Se non si è rogalamentato dopo quello che è successo non avverrà mai –
    In un mercato come è quello attuale si verificherà quello che dice Oscar e quello che è accaduto in Svezia nei primi anni 90 – ovvero crollo del 80% delle transazioni , esodo di qualche centinaio di miliardi , buco di capital gain –
    Non ho ancora letto un’economista che smentisca questa eventualità , ho solamente letto di buoni intenti circa l’effeto traino in modo da poter convincere anche Londra ad entrare dentro gli 11….AUGURI –

  50. Barani Umberto

    @Abate di Thélème
    Sono in disaccordo sul primo punto: ritengo valido uno sbarramento minimo del 5%, che porterei al 10. Assicurare la democrazia è una cosa, creare il caos è un’altra. Questo Paese più che di partiti avrebbe bisogno di stabilità. Vero è che Pentapartito o coalizioni i Governi italiani da sempre cadono, ma appunto cercare di buttare benzina sul fuoco non è il caso. Poi mi auguro che tra un lustro al massimo (sarà difficile ma ci spero ancora) le politiche economiche, fiscali e sociali vengano prese a Bruxelles, lasciando ai singoli Parlamenti solo decisioni di ambito amministrativo. Sarebbero sufficienti 3 rappresentanze politiche vere, in Italia, (non finte coalizioni in cui ogni piccolo partito sopravvissuto allo sbarramento si trasforma inevitabilmente in un taglieggiatore dell’alleato più grande). All’interno, le sfumature ideologiche o di programma sarebbero affidate alle “correnti”, il cui termine non è sinonimo di fronda, ma di salutare diversità di vedute, nella quale si plasma il rinnovamento futuro. Nel new deal politico le correnti sono state sostituite dai partiti. Si consuma all’interno delle coalizioni, necessarie per governare, un logorio da mercimonio che rispecchia esattamente l’etica attuale della politica. Ai tempi della Prima Repubblica le correnti minoritarie, risultanti dai congressi pantagruelici che decretavano attraverso il confronto vincitori e vinti, di buon grado aspettavano eventualmente il proprio turno, che il momento storico più adeguato le avrebbe fatte emergere. Tutti all’interno del Partito, in apparenza, remavano dalla stessa parte. Poi le scissioni ci sono sempre state e sempre ci saranno. Ma non con l’attuale intensità. Per concludere la mia rimostranza sul tuo primo punto, aggiungo che se vuoi buttarti nella mischia ti dovresti iscrivere in un partito già esistente e fare la trafila. Lo so che o ti omologhi alla linea generale o sei fuori dai giochi, ma non dovrebbe essere così. Non sarà sempre così. Nel passaggio tra Prima e Seconda Repubblica c’è stato un cambiamento di forma ma non di sostanza, quando invece era necessario il contrario. Per quanto riguarda l’Amnistia sono assolutamente contrario: il carcere deve rappresentare la certezza della pena, quindi non solo la eviterei ma aumenterei l’utilizzo detentivo anche per alcuni reati da codice civile. D’accordo che le carceri devono essere assolutamente a misura d’uomo, impegnare l’individuo in opere socialmente utili, con il versamento dei contributi previdenziali. Niente stipendio naturalmente. Valutare ogni singolo caso: ci sono persone, incarcerate per gravi reati, che dopo 15 anni sarebbero “recuperate”, altre alle quali non ne basterebbero 100. Qualche dubbio anche sulla validità delle Class Action: fatto caso che se passano tutti gli altri 24 punti, sarebbe una pratica superflua. Aggiungo un punto, che forse hai dimenticato per l’età giovane dei tuoi genitori. Maggiore attenzione per gli anziani. Hanno bisogno di un aiuto economico e di sostegno morale, una parte della società dimenticata. Bhè perché vuoi togliere il meretricio! Al contrario legalizziamolo. Sai che gettito per le esangui casse Statali?! Per il resto complimenti.

  51. Massimo

    La Tobin Tax all’ italiana non è altro che un nuovo capitolo del tentativo di diminuire il debito pubblico senza aggredire il lato delle spese, ma aumentando ancora le entrate.

  52. Grazie sig. Giannino, finalmente apprendo qual’è la sua posizione in merito e la condivido pienamente.
    Mi spiace vedere che anche su questo blog ci sono ancora persone che difendono a spada tratta questa tassa inutile.

    A parer mio è inutile perchè ritengo che i grandi speculatori, coloro che demagogicamente si fa finta di colpire, sanno e sapranno sempre come eluderla, creando scatole e scatoline, mentre la signora Maria con i suoi risparmi di una vita come al solito sarà l’unica a pagare, pagare, e sempre pagare..

    Per non parlare di tutto il mondo che oggi ruota attorno al mondo del Trading Online, che non sono necessariamente solo malvagi speculatori, ma anche un mondo di nostri concittadini che semplicemente preferiscno amministrare i propri risparmi da soli.
    Se noi tentassimo di mettere assieme tutti coloro che lavorano nelle banche per lo sviluppo dei software, per l’assistenza, il backoffice, etc… alla fine scopriremmo che uniti questi lavoratori formerebbero una industria ben più grande della FIAT, e allora perchè la FIAT va aiutata mentre tutti questi onesti lavoratori vanno trattati come la grande piaga del Mondo?

    Allora, a questo punto sarebbe meglio adottare una tassazione diversificata come proposto da Vegas in audizione alla camera di qualche giorno fa, percui perchè non applicare la tassa ad esempio al mercato OTC che è il luogo dove lavorano le banche e non il sig. Rossi??? oppure perchè non mettere le tassa distinguendo chi fa l’operazione, è molto facile sapere se l’operazione l’ha fatta il sig. Rossi piuttosto che il fondo delle Cayman…
    Forse tutto questo risulterebbe troppo intelligente?? o forse al solito si fa finta di colpire le banche mentre lo scopo primario è quello di mettere l’ennesima tassa sul popolo???

  53. @Barani Umberto

    Non voglio assolutamente togliere il meretricio, anzi. O mi sono espresso male o hai letto male. Stesso dicasi per gli stupefacenti, entro certi limiti.
    E’ impossibile in Italia cambiare le cose dall’interno. I partiti esistenti non sono assolutamente permeabili a nulla che non sia conservazione.
    Non ci riesce nemmeno Renzi, che alla fine è più vecchio del vecchio e si è prestato a fare la faccia giovane del potere senior, figuriamoci il resto.
    La mia idea di permettere l’accesso a molti aggira questa blocco ineludibile altrimenti. Magari il caos c’è per 5 anni, poi si placa e si seleziona. La stabilità all’Italia non credo che serva, visto cosa produce.
    E comunque ci si arriva dopo.
    Sulla certezza della pena dice il grande Beccaria che non conta la severità ma la probabilità che venga comminata. Aumentare le pene edittali e lasciare il 90% (è così!) dei crimini impuniti rende solo più ridicola la giutizia ed aumenta la probabilità di crimini.
    Le carceri vanno rifatte ed aumentate. Nel frattempo tenere 14 persone in celle da 4 è disumano. E’ un reato peggiore di quelli per cui si entra nelle carceri, perchè lo commette uno Stato che dice di credere nel recupero del reo.
    Gli anziani? Ok, d’accordo. Ma non i marescialli che col trucco degli scatti negli ultimi mesi di lavoro diventavano generali con realtivo TFR e pensione. Non so se mi spiego… 😉
    Se comunque sul resto siamo d’accordo, come vedi, è già una gran cosa e sta già nascendo una piattaforma che ha almeno 5, 6 punti spendibili in una campagna elettorale “popolare”, senza per ciò esser demagogici o falsi…
    No?

  54. @TERZO STATO

    Allora, complessivamente è lo stesso percorso che indico io…
    Non saprei riguardo all’entità percentuale delle scelte che indichi, ma gli scopi sono ok.
    Ho perplessità però su:

    1) riduzione dei parlamentari: sono d’accordo in teoria, ma non iniziarei mai di lì perchè ciò significa innalzare la soglia dei voti necessari per essere eletti in parlamento.
    Il contrario di quel che serve adesso: dobbiamo sostituire una classe politica che può contare su apparati che noi non abbiamo.
    Sarebbe un favore a loro. E non ne hanno bisogno. Nota infatti che è tra le poche modifiche costituzionali davvero dibattute da lor signori 😉
    In futuro, tempo 10, 15 anni magari si…
    2) Ho la sensazione che il discorso sanità pubblica e privata sia più complesso, ma dovesse rivelarsi sostenibile non avrei obiezioni alla scelta.
    3) La concezione di “regione a statuto speciale” è in effetti datata. Non è così che si perseguono gli scopi di sviluppo ed armonizzazione di alcune zoni “particolari” (che però abbiamo davvero).
    Eliminiamo quella visione e studiamo altri meccanismi.

    Io poi vorrei mettere mano un pò alla stessa struttura dello Stato moderno, venuta fuori dall’ottocento, che ancora ci trasciniamo. Secondo me va rivista concettualmente.
    Ma questo è discorso assai complesso.
    Ciò detto, hai letto i miei punti postati in due sequenze? Che ne pensi?

    Comunque affermare che siamo in off topic è poco :)))

  55. @Abate di Thélème

    Beh, rileggevo… poteva sembrare che fossi un paladino del lenocinio e della dipendenza … nemmeno sostenerli.
    Le condizioni per evitare un percorso di vita “doloroso” (mai conosciuto baldracche allegre, ahimè… e difficilmente gli eroinomani mi ahnno colpito per dinamismo e felicità) devono essere permesse.
    Ma chiudere gli occhi di fronte ad un costume sessuale mai davvero rimuovibile è una sciocchezza dovuta alla confusione tra “peccato” e “reato” tipica del nostro stato confessionale. Stesso dicasi degli stupefacenti.
    Chi ha mai conosciuto uno che volesse prendere “roba”, avendo i soldi, e non ci sia riuscito alzi la mano!! E allora che senso ha proibire?

    Salve salvino.

  56. Guido Chiostri

    Buonasera ,
    vorrei porre una domanda al dottor Giannino che seguo spesso su Radio 24 . Mi scuso in anticipo se l’ argomento della domanda e’ fuori tema rispetto a quello in discussione ma altrimenti non saprei come fare a porla.
    La questione e’ la seguente : componendo il suo nome su Google per approfondire le sue idee anche in relazione alle vicende politiche italiane ed alle prossime elezioni , e’emerso che lei sarebbe affiliato alla massoneria. Non so se questo sia vero o meno, ma in ogni caso vorrei conoscere il suo parere di liberale e di sostenitore della libera ( e leale) concorrenza e del merito come criterio di
    selezione, sulle interferenze della massoneria in vari ambiti della societa’ ed in particolare nel mondo della medicina , della giustizia e dell’universita’ ecc…. Io vivo in Toscana dove il problema e’ particolarmente sentito. Non trova che queste “interferenze” spesso finalizzate a conseguire immeritati e occulti vantaggi a danno di altri , rappresentino un “vulnus” al principio del merito e del regolare funzionamento dei mercati ? So che lei e’ persona coraggiosa e di solidi principi , per questo mi farebbe piacere conoscere il suo parere sull’argomento.
    Grazie e cordiali saluti

    Guido Chiostri

  57. marco scamardella

    Caro Oscar

    ho sentito per radio 24 la puntata stesso argomento

    mi sembra che a lei e a Mucchetti sfuggano dati importanti

    la rete vendita Chrisler Jeep mondiale ( la rete che mancava ) e le piattaforme premium di tecnologia Mercedes riguardante suv e berline ( i chassis a trazione posteriore che mancavano )
    assets acquisiti con la capacità di risatrutturazione e di immissione di tecnologia motoristica , l’acquisizione di Bertone stabilimento e di Vm motori ( i Diesel di alta gamma sei cilindri che mancavano )

    rendono possibile la sfida con marchi Alfa e Maserati

    con tutti i rischi ma senza quella follia che Muchetti, che non ha presente questi dati ,imputa a Marchionne

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