5
Set
2013

Voi poveri rimarrete sempre poveri – di Ulrich Zanconato

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Ulrich Andreas Zanconato.

Questo è il messaggio della puntata “Ricchi e Poveri” della trasmissione Presa Diretta andata in onda su Rai Tre lo scorso lunedì 2 settembre. A meno che, ovviamente, che i poveri non si battano per la tassa patrimoniale, l’apparente soluzione di tutti i mali.

Peccato però che si sia persa un’occasione: i giornalisti di Presa Diretta avrebbero avuto la possibilità di comunicare un messaggio diverso, positivo e di speranza per i tanti giovani italiani che faticano a ottenere un’educazione di qualità prima e un buon lavoro poi. 

Io sono lo studente che è stato intervistato di fronte alla London School of Economics e che, grazie al sapiente lavoro dei tecnici di Presa Diretta, appare come il rampollo di super ricchi in grado di finanziare studi costosissimi e una lussuosa vita londinese, per diverse migliaia di sterline al mese, al proprio figlio. La realtà però è un’altra. Non sono, ahimè, figlio di ricchi o super ricchi. Come avevo raccontato alla giornalista Elena Stramentinoli, gli studi legali inglesi pagano la retta agli studenti che inizieranno poi a lavorare per loro. E danno loro anche qualcosa in più per finanziare la costosa vita londinese (dove me la cavo comunque con circa 800 sterline al mese, non le migliaia di cui si parla nella trasmissione). Avevo inoltre raccontato che lavoro parallelamente ai miei studi, così come ho lavorato prima di laurearmi a ventiquattro anni in giurisprudenza a Monaco di Baviera. Cosa che mi ha permesso di accumulare esperienza lavorativa e mettere da parte dei soldi.

Sono stato anche aiutato dai miei genitori, è vero. Ma è una colpa essere aiutato da genitori che, loro sì senza alcun aiuto, hanno iniziato come me la carriera all’estero e sono poi tornati in Italia a lavorare in primis per pagare le tasse, e con quello che avanza vivere e mettere da parte qualcosa per i figli?

La mia esperienza non ha però suscitato l’interesse dei giornalisti di Presa Diretta. Non era infatti funzionale al lavaggio del cervello in favore della tassa patrimoniale che intendevano perpetrare ai danni del pubblico di Rai Tre.

Scopo di cui ero peraltro all’oscuro. Quando sono stato contattato per l’intervista mi era stato raccontato che Presa Diretta stava preparando una trasmissione sui giovani italiani che studiano all’estero e cercano opportunità per un futuro migliore. Ero quindi felice di mostrare ai miei coetanei italiani che esiste la possibilità di avere un’educazione di qualità anche quando non si hanno genitori super ricchi.

La maggior parte dei giovani italiani, fra cui molti miei amici, va all’estero per fuggire un Paese dove la libertà economica è bassissima (l’Italia si classifica all’ottantatreesimo posto nell’Index of Economic Freedom, appena dietro all’Arabia Saudita e ad anni luce da Germania e Gran Bretagna). Senza libertà economica la mobilità sociale non può esistere, a tutto vantaggio di chi già occupa i piani alti o comunque posizioni garantite, come i dipendenti pubblici con il loro posto fisso. Non stupisce quindi che la televisione pubblica voglia trasmettere un messaggio a favore di più tasse, in modo che lo Stato abbia più risorse da distribuire ai suoi dipendenti e alla miriade di banchieri e imprenditori che, anziché operare in un mercato libero, preferiscono ripararsi dalla concorrenza e vivere di favori reciprochi scambiati con la classe politica.

Mi ero illuso di poter raccontare una storia diversa, e invece i giornalisti di Presa Diretta mi hanno utilizzato per il loro scopo. A tutti i miei coetanei italiani in cerca di un futuro migliore, dove contano solo i loro meriti, consiglio di non demoralizzarsi: non ascoltate chi attraverso le tasse già sottrae ai nostri genitori più del 50% del loro reddito, non ascoltate chi attraverso una miriade di leggi ci ha privato della nostra libertà, ma cogliete le opportunità offerte dal mondo globale e lavorate per un futuro migliore.

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5 Responses

  1. pm

    Oltre a questo post, ne ho letto anche un altro su linkiesta.it molto negativo sulla puntata di Presa Diretta. Premesso che non mi sembra che Ulrich abbia fatto la figura del super-figlio di papà (ovvio che sia stato tagliato e anche un po’ piegato alla tesi della trasmissione), con un po’ di spirito critico io ho colto questo messaggio:
    1. In Italia sta esplodendo la disuguaglianza e la distribuzione della ricchezza si sta polarizzando tra (super)ricchi e poveri a scapito di un ceto medio che sparisce
    2. Chi può abbandona la barca o, quanto meno, cerca di fare in modo che i suoi figli possano competere nel mondo e abbandonarla se avranno necessità
    3. La Grecia è più vicina di quanto pensassi: il servizio su Torino faceva vedere i brividi, ma curiosamente nessuno l’ha commentato

    Questi sono i fatti; Presa Diretta aggiunge poi l’opinione e, senza tirare in ballo i komunisti come fa il commento de linkiesta.it, quella è la parte più debole: la patrimoniale secondo qualcuno è una possibile ricetta, secondo molti altri (me compreso, come testimonia il solo fatto che sto scrivendo qui) no.
    Si tratta però di opinioni; gli altri, invece, sono fatti!
    Se li disconosciamo, facciamo il gioco della nostra politica che litiga sul niente per ragioni di schieramento e perpetua questa situazione (che loro non tocca – Roma terza città europea per super-ricchi …) nascondendo la realtà dietro la retorica di comodo.

  2. Al commentatore qui sopra. Non si tratta di opinioni e fatti. Il fatto che una patrimoniale sia dannosa per un milione di motivi che per amor di brevità non sto a rielencare qui è un FATTO. L’idea invece che una patrimoniale, ovvero l’esproprio continuato di capitale accumulato da parte delle famiglie e la sua parziale dissoluzione attraverso l’apparato statale possa essere d’aiuto all’economia non è una OPINIONE, ma una MENZOGNA.

    Le opinioni sono giudizi di valore. Mozart mi piace, Jovanotti no. La peperonata è buona, il passato di verdure fa schifo.
    L’effetto di una tassa non rientra tra i giudizi di valore. Come non vi rientra il salto dal ponte di Ariccia. Nessuno è titolato ad essere preso sul serio se dice che la mia vita migliorerà se mi lancio dal ponte di Ariccia. Non è una opinione. E’ un FATTO che morirei e quindi è un FATTO che la mia vita non migliorerà.

    Nella politica economica pare che a chiunque sia dato il privilegio non di esprimere le proprie sacrosante opinioni (giudizi di valore), ma quello di poter impunemente negare leggi economiche fisse e immutabili, al di là di ogni sillogismo contrario.

  3. Tullio Osti

    Due considerazioni. L’intervento di Zanconato mandiamolo all’ on. Brunetta che di recente l’ho visto (letto sul Corriere) interessarsi della televisione pubblica rispetto alla correttezza dell’informazione e all’imparzialità. In secondo luogo, al fine di togliere dalla discussione la pesante ipoteca ideologica, procedere ad una indagine fra le maggiori democrazie dell’occidente con le quali ci possiamo confrontare, che documenti se e dove viene applicata una imposta patrimoniale. Dopo se ne potrà parlare con maggiore serenità.

  4. Elena Milani Armani

    Una trasmissione davvero a dir poco vergognosa. Io ho seguito per intero la trasmissione e ne sono disgustata, mi sono resa conto che tutto e’ stato creato per sponsorizzare una tassa patrimoniale che darebbe la mazzata finale al nostro paese. E vorrei dare un suggerimento a Modiano: paga prima tu l’imu.

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