20
Gen
2012

Sorpassi solari e sbandate tradizionali

Voglia perdonare il lettore se mentre la nave che sotto gli occhi di tutti affonda, ci soffermiamo su un piccolo incidente occorso a Federico Rampini. Il pluripremiato giornalista la settimana scorsa in una paginona su laRepubblica – “L’Italia sceglie il sole ora nel fotovoltaico siamo primi al mondo” il titolo del pezzo – celebrava, pur se con qualche (accennata) critica, il successo del fotovoltaico nel nostro Paese. Graffiante l’incipit «almeno in un campo siamo a noi a dare lezioni ad Angela Merkel». Secondo un autorevole centro studi della California, Ihs, specializzato sulle energie alternative – Rampini in questo periodo si trova negli Stati Uniti – la Germania ha perso il primato mondiale nel solare. A rubarglielo, a sorpresa, è stata proprio l’Italia. Inevitabile, quindi, la classifica in GW istallati nel 2011: Italia 6,9 (quasi il doppio del 2010), Germania a 5,9 staccati Stati Uniti con 2,7 GW e Cina con 1,7 ancor più lontani Giappone (1,3) e Francia (1), totale mondo quasi 24 GW. Quest’ultimo valore, da solo, dà la misura del risultato italiano.
Ora, nel pezzo si riportano le parole del direttore delle ricerche sul mercato fotovoltaico dell’Ihs che attribuisce il sorpasso alla capacità di attrazione degli incentivi pubblici offerti in Italia, determinante per il sorpasso, e si riconosce che l’exploit italiano riguarda l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, non la loro produzione; si fa anche cenno alla bancarotta di Solyndra, che tanti aiuti ha ricevuto dall’Amministrazione Obama; però, però…
Però il finale. Ebbene, chi scrive non ha nulla contro il fotovoltaico né contro i sorpassi, e teniamo pure in conto che il nostro giornalista scrittore è spesso lontano dall’Italia, e quindi non ha seguito le denunce, anche istituzionali, sul crescente impatto in bolletta degli incentivi riassumibili nel decurtisiano e io pago, ma chiosare scrivendo «..chi descrive le energie rinnovabili come dei fenomeni “drogati” dai sussidi, dimentica quanto questo sia vero egualmente per l’energia fossile. Il consumo di idrocarburi è sussidiato in modo invisibile, per effetto ad esempio di decenni di investimenti nella costruzione e manutenzione delle reti stradali e autostradali.» ci pare un po’ troppo. Al pari di tirare con faciloneria in ballo le accise «Il prezzo della benzina benché gravato da accise che in Europa sono molto elevate, tuttavia non ri emancipare l’Italia flette tutte quelle “diseconomie esterne” che sono legate al consumo di carburante: i costi sociali e sanitari dell’inquinamento, i danni dal cambiamento climatico. In questo senso gli incentivi al solare non fanno che ristabilire parzialmente condizioni di concorrenza più eque.»
Qualcuno potrebbe pensare che Rampini volesse alludere – chiaramente – ad autoveicoli (e camion!) solari o, più concretamente, elettrici, ma nulla lo lascia intendere. Accomunare inopinatamente carburanti ed energia elettrica è come invocare il nucleare per emancipare l’Italia dal petrolio libico: una stupidaggine. Sulla congruità del livello di accise europee ed italiane in particolare, poi, dopo le ultime batoste e le recenti velate proteste meglio andarci piano. Anche quando si ha la fortuna di comprare la benzina a galloni o di prendere taxi gialli senza bisogno di prenotarli, e comunque in nota spese.

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7 Responses

  1. takanis

    Quello che rampini e i sostenitori del fotovoltaico non ci dicono, è quanta ENERGIA viene prodotta (i GWh) da questa POTENZA (i GW) installata. Noi paghiamo e consumiamo ENERGIA. E la competitività del FV si misurerà da quanta ENERGIA produrrà in un anno e da quanto ci costerà. Al momento ci costa ben di più che nel resto d’europa.

  2. Encomiabile lo sforzo con cui l’autore evita di ricordare che azionista di riferimento di Repubblica-Espresso e Sorgenia, casualmente, coincidono. O che, sempre del tutto casualmente, Sorgenia Solar si consideri il primo produttore di energia da fotovoltaico in Italia. Ma dovendo commentare un giornalista di Repubblica, non sono sicuro sia lecito non dubitare del conflitto di interessi nello scrivere.

  3. Maria

    La notizia del sorpasso dell’Italia non teneva conto delle installazioni solari effettuate dalla Germania a dicembre 2011, ben 7.500 MW. La Germania è insomma ancora la prima in classifica.
    Ma a parte questo anche la notizia che gli incentivi al fotovoltaico gonfino esageratamente le bollette degli italiani è falsa ed è triste che lo si divulghi senza informarsi prima, perché nuoce ad un settore promettente, in continuo sviluppo e presto anche competitivo sul mercato.

  4. L’autore del post ha evidenziato un innegabile sofismo di Rampini: il confronto fra FV e HC va fatto non sull’autotrapsorto, ma sull’energia elettrica, che è l’unica energia secondaria utile per le attività umane ottenibile dal FV.

    Sul fatto che gli incentivi per il FV, a tutt’oggi necessari per sostenerlo, siano un doveroso equilibrio fra costi per la comunità (appunto per gli incentivi) e risparmi in spese mediche e rischio dipendenza dall’estero direi che siamo tutti d’accordo, Rampini, Sileo, i lettori – me compreso – intervenuti. Il problema è la loro entità: in effetti, assistendo al “dietro le quinte” di un installatore, ho visto come a fronte della discesa degli incentivi i prezzi dei moduli siano “magicamente” scesi della stessa percentuale, segno evidente che erano troppo alti. Altro ancora è, tuttavia, bloccare dall’oggi al domani l’intero Conto Energia, da parte di un Governo che ha impiegato 9 mesi a nominare un nuovo Ministro dello Sviluppo. Speriamo che da adesso si governi con più competenza e sollecitudine.

  5. LucaS

    E’ inutile parlare di economia e finanza con Rampini! Lui infatti si beve tutte le scemate di Obama e dei sindacati come niente e praticamente fa copia incolla tradotto di Krugman e Stiglitz che vengono regolarmente distrutti su Noise from Amerika e Zerohedge… provate a leggere il suo blog se non ci credete! L’ultima chicca: e’ riuscito persino a spacciare l’intervento pubblico nelle imprese dell’auto come un successo nonostante i miliardi di dollari persi dai contribuenti… Tremonti a confronto è quasi da premio Nobel.
    Domanda per Rampini: se il solare è cosi efficiente, pulito, fa risparmiare ecc…. Obama e i suoi amichetti pseudo-ambientalisti blaterano da anni per quale cavolo di motivo lo stato dovrebbe sussidiarlo? Se è cosi perfetto che si arrangi come fanno tutte le altre industrie… ma allora come fanno gli amichetti-finaniatori di Obama (tipo Solyndra) a guadagnare un sacco di soldi senza rischiare? Eh no non si fa… ma guai a dirlo in giro, vero Rampini?

  6. Riccardo

    @LucaS
    Caro Lucas, non so se tu sei in grado di ricordarti con quali parole il grande prof. Ettore Amaldi apostrofò gli ambientalisti antinuclearisti italiani: poveri ignoranti. Credimi, è inutile argomentare su entropia, efficienza, differenza tra potenza ed energia, loro non sentono ragioni: il sole è pulito e fa bene. Noi paghiamo l’energia il 40% in più della media europea ma non c’entrano le rinnovabili, no. Avanti così e presto avremo 40GW di rinnovabili installata e saremo, ovviamente, ancora costretti a bruciare metano, petrolio e carbone. Chissà perchè…….?

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