3
Ott
2009

Perché parlare solo del banker’s bonus? E quelli dei regolatori?

Beatrice Weder De Mauro, del Consiglio Economico degli Esperti tedesco, ha sollevato un problema essenziale. Perché tutti i politici si occupano con dovizioso compiacimento degli eccessivi bonus dei banchieri, e dimenticano che la crisi è figlia della cattura dei regolatori? Evidentemente, o nessuno di loro ha mai letto quel che George Stigler scrisse sull’argomento, ormai decenni fa, oppure semplicemente preferiscono ignorarlo, perché i regolatori li hanno nominati loro, e sono stati loro a tenere gli occhi ben chiusi di fronte al fatto che diventavano prigionieri delle megainvestment banks. Di conseguenza, più che delle fees dei banchieri bisognerebbe parlare degli incentivi dei regolatori, e di come congegnarli per ottenere che essi siano commisurati al raggiungimento  dei risultati di crescita nella stabilità e solvibilità che essi devono tutelare. La tesi ha suscitato un vasto dibattito, molti dei cui interventi di prestigiosi economisti di tutto il mondo trovate qui.   Personalmente sono più d’accordo con la necessità di discuterne espressa da Alberto Alesina, a cominciare dalla FED e dai regolatori americani ma senza dimenticare la BCE e lo schema De la Rosiere superficialmente modificato di cui si parla in Europa, che con la contrarietà alla soluzioni dichiarata da Luigi Zingales.

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1 Response

  1. Scarthorse

    Ho l’impressione che la finanza globale negli ultimi 15 anni abbia acquisto così tanto potere da potersi permettersi la scelta dei suoi regolatori. Questo vanifica ogni atto successivo. Prova ne è che nonostante la crisi drammatica e le lacrime di coccodrillo che si sono sprecate nei primi tempi tutto, nella sostanza, è rimasto esattamente come prima. Tranne che per le decine di milioni di disoccupati indotti e i soldi dei cittadini usati come estintore ovviamente.
    Sulla faccenda dei bonus è singolare notare di come la vita lavorativa con annessa busta paga di ogni lavoratore sia regolata in ogni minimo aspetto da norme interne ed esterne all’azienda mentre quando si parla di bonus da un po’ di tempo ci si indigna se si vuole fare la stessa cosa che vale per le buste paga dei comuni mortali. Senza contare che un comune dipendente procura un danno è chiamato a risarcire e di certo non viene premiato. Perchè? Ci siamo ri-creati un’aristocrazia esentata dalle regole ultraliberiste che valgono per il popolino?
    Ricorrendo alla immaginazione, per esempio, si potrebbero immaginare regole che leghino i bonus alla creazione di occupazione stabile…

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