6
Ott
2009

La guerra dei tubi – Reloaded

E voi tifare per Nabucco o South Stream? Non è un derby, ma spesso il confronto, acido e violento, tra politica e interessi nel mondo del gas viene descritto così. Assieme a Francesco Sisci, Massimo Nicolazzi e Stefano Agnoli, speriamo di aver dato un piccolo contributo a capire meglio cosa c’è in ballo, con questo dibattito nato quasi per caso via email e finito sulle pagine web della rivista Limes.

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4 Responses

  1. Piero

    riparto con i complimenti x il dibattito Limes..
    più gente lo legge meglio è (altro che escort burka pane&giochi romani)
    me lo son letto.. qualcosa sapevo.. qualcosa no.. qualcosa non ho capito..
    cmq m’azzardo a fare qualche commento semplificato..

    1) mezza Europa vuole diminuire il potere che la Russia (+ l’instabilità Ucraina) hanno sulle forniture di gas.. come fare ? progettiamo un nuovo gasdotto chiamato Nabucco che và a prendere via Turchia il gas in Azerbajan in Asia Centrale.. che però non ha tantissimi giacimenti… anche se a mio parere Turkmenistan (che ha pure firmato un contratto di fornitura con la Russia.. ma non credo sia in esclusiva) Iran & Iraq si poranno poi aggregare alla fonte.. dice la teoria : la domanda genera l’offerta..

    2) pure la Cina stà agganciando i paesi dell’Asia Centrale.. dobbiamo sbrigarci…

    3) l’Italia si sgancia dal Nabucco ed anche grazie alle personali relazioni dei 2 Capi progetta il SouthStream Eni/Gazprom (che ha tra l’altro recentemente di fatto assorbito le macerie Lukoil da aziende Italiane:) che pure lui passa per la Turchia..
    così Putin riacquista via Italia (la futura Ucraina ?) le quote di mercato che forse perderà con Nabucco..

    4) la Russia ha + gas dell’Azerbajan ma dicono che l’attuale supergiacimento gli durerà ancora 10 anni (facciamo 15 x la crisi).. e poi ? … dicono ci sia un potenziale nuovo giacimento nelle periferie congelate.. x andarlo a prendere servirebbero 200/300 miliardi $… ne Russia ne Italia ce la possono fare da sole… chi si unirà ?

    5) la Francia/Edf chiede di entrare con il 20% nel Nabucco.. ma forse lei si mantiene agganciata al Nabucco od al altri supertubi.. quindi mantiene la diversificazione.. ma non ne sono sicuro… tu che ne sai ?

    6) l’Italia compenserà con un pò con il Gna vecchi e nuovo… ma che in % ? sarà mica come l’eolico ? e poi c’è il Nucleare.. diciamo fra 15 anni se và bene siccome siamo l’Italia.. e di cui ho il TERRORE scorie + corruzione + mafie in miniera in discarica ed in mare…

    7) al di là della dietrologia politica… la DIVERSIFICAZIONE è riduzione dei rischi e potere contrattuale (sono un trade markettaro.. lo sò x esperienza diretta).. ed anche se leggo che l’80% del Gas è bloccato con contratti a lungo termine linkati al greggio non mi fido.. a parte il fatto che ho letto che stanno mettendo in dubbio già oggi questi meccanismi.. quando poi 6 fisicamente legato mani& piedi in modo troppo importante ad 1 solo.. se lui decidesse di forzare la mano.. tu che fai ?

    mia opinione conclusiva : FACCIAMOCI PURE IL SOUTH STREAM MA AL CONTEMPO RIMANIAMO AGGANCIATI AL NABUCCO “CONSORTILE”… capra&cavoli..
    si può fare ?

    Piero

  2. Carlo Stagnaro

    Piero – Sono molto dubbioso sulla possibilità di realizzare entrambi i tubi. Le previsioni di domanda, semplicemente, non lo giustificano. Uno uccide l’altro. La discussione è economica e politica, ma qualunque sia l’esito tenderei a non inferirne conseguenze epocali, in qualunque direzione. Dal mio punto di vista, è molto più rilevante l’infrastruttura normativa che l’Europa si è data e si darà, piuttosto che l’infrastruttura fisica che utilizza per importare gas. Se guardiamo le quote di mercato dei paesi venditori di gas rispetto al pool europeo, ci spaventiamo meno che se le riferiamo ai singoli mercati nazionali. Quindi la vera differenza possiamo farla interconnettendo l’Europa, piuttosto che spaccandoci le ossa su questioni che comunque seguono logiche tutte loro.

  3. Piero

    d’accordissimo sulla interconnessione Europea che però richiede una collaborazione ad oggi fragile in tutti i settori (e non solo nel gas).. in questo modo le casse di compensazione intra-Ue potranno agire…

    però di 2 cose mi stò convincendo sempre più.. anche leggendo l’ultimo tuo post :
    1) un Tubo “forte” e “comunitario” che SALTI la Russia/l’Ucraina per andare in Asia/MedioOriente è x l’Europa (un giorno speriamo integrata) una reale necessità x diversificare.. se il Nabucco non và bene aggiustiamo il progetto e cambiamogli nome.. ma x me sà da fa..
    2) se il Tubo Russia/Europa c’è già allora il South Stream è un doppione sensa senso.. una infrastruttura in eccesso di capacità come dici implicitamente anche tu..
    forse ideata xrchè (ma questa è dietrologia) in nostro Capo ha litigato ormai con tutti i nostri vicini… il problema Ucraina và risolto tutti insieme… non cercando di far fare a l’Italia da sola il passo + lungo della gamba..
    ciao Carlo… Piero

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