30
Nov
2010

Autorità energia. Fate quelle fottute nomine (e guardate quei maledetti CV)

UPDATE: Fumata nera.

Pare che oggi il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, potrebbe portare al Consiglio dei ministri il nome del presidente dell’Autorità per l’energia, dopo la rinuncia di Antonio Catricalà. Se Romani riesce a partorire un nome in grado di raccogliere il consenso necessario, merita i nostri complimenti, visto che – per le ragioni già dette – è importante non entrare nel territorio sconosciuto della prorogatio. Bisogna anche vedere se la scelta del presidente corregge il collegio, particolarmente in quei nomi che, per motivi diversi, apparivano deboli. Mi permetto però un ulteriore auspicio: non solo che le nomine vengano fatte nei tempi giusti, ma anche che vengano fatte con uno sguardo alla competenza più che all’appartenenza (e magari all’aspettativa di vita, ma non voglio essere rude). Alcuni tra i nomi che circolano informalmente (e in particolare uno di essi, a cui faccio tutti i più sinceri auguri) sono effettivamente di alto profilo; altri, meno. Un conto è non credere all’illusione dell’indipendenza pronta, cieca e assoluta; altra cosa è accettare che chiunque possa occupare qualunque posto in virtù di una casacca. In fondo, la lezione che possiamo imparare dal resto del mondo è che si può scegliere personale tecnico senza insultare la decenza. Se il fallimento dell’operazione Catricalà insegna qualcosa, è proprio che le cose vanno fatte bene. Altrimenti non funzionano. E sono dolori per tutti.

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3 Responses

  1. Caber

    Sempre (giustamente) molto incisivo Stagnaro.

    Ma io mi chiedo… una persona priva di competenze specifiche per il ruolo ricoperto come Paolo Romani… come può essere in grado di proporre nomi di tecnici altro profilo?

  2. Premesso che mi complimento per l’estrema franchezza dell’articolo, mi chiedo: si può sapere quali “fottute” ragioni di appartenenza debbano far preferire un candidato all’altro? Quali “fottute” richieste non ha accettato Catricalà?
    Vorrei poter conoscere nel corso del futuro mandato, essendo un non addetto ai lavori, quali omissioni o compartamenti quantomeno scorretti avrà sostenuto il futuro presidente (e qui mi può aiutare il blog, perchè se aspetto l’informazione italiana……)

  3. Paolo

    Se c’è una cosa assolutamente non solo inutile ma deleteria sono le Autorità di Garanzia all’Italiana appunto (diciamo le Autorità “à la carte” della politica).
    Aboliamole: sono “enti inutili per tutti”.

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