23
Apr
2009

Tanti euro quanto pesi

Ryan Air farà pagare un biglietto più salato agli obesi. L’iniziativa suscita poche simpatie. Per gli oversize, è “discriminazione”. La compagnia irlandese dice di aver fatto un sondaggio, e di essere forte dell’approvazione di due terzi degli altri passeggeri (statisticamente, non solo anoressici). Credo di Michael O’Leary sia sempre da ammirare la lucidità. Quale è stato, alla fine, in questi anni il “segreto” di Ryan Air? La capacità di “scomporre” il prezzo in tutte le sue componenti, isolandone una dopo l’altra e permettendo di ridurre all’osso il prezzo pagato dai viaggiatori per il servizio base offerto dalla compagnia (essere portati dall’aeroporto A all’aeroporto B), facendo pagare tutto ciò che vi era di aggiuntivo. Questo ha permesso di dare un’offerta effettivamente differenziata. Ci si sofferma molto spesso sul fatto che un volo con Ryan Air (o Easy Jet…) costa “meno”. Ciò che in realtà è straordinario è come i prezzi varino, non solo in base all’orario ma, in certa misura, in base all’individuo che viaggia. Un elemento evidente di differenziazione sono i consumi a bordo: ma Ryan Air fa anche pagare per il trasporto del bagaglio, e Easy Jet consente di acquistare un “priority boarding” che permette di salire a bordo in anticipo sul resto dei passeggeri, e quindi scegliersi un posto migliore. Quest’ultimo servizio riflette il tentativo di Easy Jet di avere anche clienti “business” e non solo viaggiatori per diletto, come Ryan Air.

Fare pagare lo spazio occupato può forse essere il passaggio successivo. Ci sono spesso persone a bordo la cui presenza è fastidiosa per gli altri. Una persona molto grassa è un problema per chi gli viaggia vicino (più ancora, sulle lunghe percorrenze che Ryan Air non copre). Non troppo diversamente, lo è una persona che viaggi con dei bambini piccoli al seguito. E’ vero che ciò che pagano di più non consente di “compensare” coloro che hanno a causa loro un viaggio qualitativamente peggiore. Può essere però un piccolo disincentivo. Questo rappresenta una discriminazione? In parte, sì. C’è da chiedersi se ogni tanto la logica economica (paghi per lo spazio che occupi) non entri in conflitto con la “accettabilità sociale”.

La cosa che fa più ridere, però, è che contro Ryan Air si schierino oggi persone e gruppi che sono invece a favore della discriminazione contro i grassi in ogni altro ambito della vita. Che una compagnia aerea faccia pagare un biglietto più alto desta scandalo. Non l’hanno destato le diverse iniziative dello Stato “terapeutico”: il bollino blu ai ristoranti a basso dosaggio di calorie proposto dall’allora Ministro Sirchia, le proposte di interdizione da talune cure mediche a chi “se l’è cercata” avanzate in Inghilterra negli anni scorsi per obesi e fumatori, eccetera. Perché il pubblico dovrebbe avere il monopolio degli incentivi a dimagrire?

1 Response

  1. Riccardo

    Il cittadino/cliente, a mio avviso, opera una sottile distinzione fra ciò che caratterizza il setttore pubblico e ciò che contraddistingue il settore privato. Non si tratta proprio di una distinzione razionale ma piuttosto di una percezione indiretta o se vogliamo di un condizionamento socioculturale.

    Secondo me il “pubblico”, lo Stato, è sentito come meno invasivo ed in svariate realtà quasi assente. L’iniziativa anticiccia statale può essere percepita sia come un qualcosa che tanto lascia il tempo che trova, sia come una deviazione verso alcuni principi dello Stato Etico. Il primo caso riguarda il cittadino medio mentre il secondo caso riguarda il cittadino-opposizione, quello attento che perennemente ha qualcosa da dire; potremmo anche chiamarlo “l’informato”.

    Il settore privato è percepito come un mero fornitore di servizi e prodotti per il quale si è pagato e quindi si è legittimati a pretendere. I miei euro sono uguali a quelli del mio vicino di posto, direbbe il ciccione, “discriminazione” direbbero gli altri.

    Nota a margine: anche RyanAir contempla l’imbarco prioritario, mi pare al costo di 3 euro.

Leave a Reply