28
Lug
2010

L’eccezione sbagliata a favore delle livree pubbliche

E’ l’eccezione invocata e riconosciuta a proprio  vantaggio da chiunque indossi una livrea pubblica, a fare dello Stato in quanto tale un agente corruttore nella storia. Per questo, oggi, boccio – molto a malincuore – Giorgio Napolitano. Che – evitiamo subito equivoci – non ha parlato per sé, ma a difesa dei diplomatici italiani.

Premessa obbligata. Credo che il Capo dello Stato meriti un voto positivo per l’equilibrio con cui è costretto ogni giorno che Dio manda in terra a barcamenarsi, per evitare che esplodano in maniera irreversibile le aspre conflittualità interistituzionali e politiche che minano la vita pubblica del nostro Paese. Alla luce del suo passato e della sua matrice politica, inevitabilmente tale da insospettire e indispettire il centrodestra, penso  che tutto sommato il governo Berlusocni dovrebbe comunque accendere un cero al Presidente della Repubblica. Ci fosse stato oggi uno Scalfaro al Quirinale, Berlusconi e la sua squadra avrebbero chiodi ancor più puntuti e fitti sui giacigli da fachiro ai quali sono costretti, per altro dai  propri gravi errori e mancanze.  Ma oggi no, Napolitano non mi è piaciuto per niente.

Che cosa ha detto il Capo dello Stato?  Che i tagli alla finanza pubblica non devono mortificare  funzioni delicate ed essenziali dello Stato. Parlava a difesa della diplomazia, poiché ieri e oggi è in corso una conferenza di tutti i capimissione italiani all’estero, su come meglio promuovere l’Italia. E parlava mentre alla Camera è in corso l’esame della manovra.  Secondo me, per questa dichiarazione Napolitano merita un’insufficienza secca, a matita verde.

Mi racconta una persona strepitosa che lavora al servizio studi Camera di come ieri le sia capitato di dover consolare e ridar fiato a un consigliere di municipalità napoletano – l’equivalente dei consigli di quartiere – il quale, fermo ai tagli ai gettoni di presenza disposti nella versione originale e tremontiana della manovra, cheideva se almeno si potesse recuperare la loro corresponsione pregressa, bloccata da aprile in avanti. Senonché il consigliere era ignaro che al Senato i gettoni erano stati naturalmente reintrodotti. Ed è rinato a nuova vita, apprendendolo. Come, naturalmente, tra esame parlamentare e ripensamenti del governo sono stati puntualmente accolte le richieste dei magistrati, e di molti altri.

La spesa pubblica italiana va ridotta di molti punti di PIl. Da un capo dello Stato serio, non costretto a sporcarsi con la polvere ultrademagogica della politica, noi povere mosche bianche liberiste abbiamo il dovere di aspettarci l’esatto contrario di quel che ha fatto. Non serve confermare ogni categoria pubblica nella sua convinzione di centrale ed essenziale insostituibilità, e nella sua richiesta che i tagli riguardino tutti gli altri ma non avvengano a casa propria. E’ la malattia italiana publica permanente, quella di giustificare i propri aumenti retributivi e i propri privilegi  con quelli degli altri, i parlamentari agganciati ai magistrati, i magistrati a lamentare che i parlamentari hanno più indennità e meno rischi, gli ordinari accademici a puntare il dito contro i  medici in policlinici con integrazioni loro negate, e via proseguendo fino all’ultimo consigliere di quartiere, appunto.

Così, con questa mentalità comparativa sempre e sono in senso incrementale, il costo pubblico si gonfia incessantemente, ma tutti comunque lamentano di essere discriminati. Sogno un capo dello Stato capace di dire anche a magistrati e diplomatici – i signori che guadagnano di più, nella macchina pubblica – che nessuno deve fare eccezioni e che comunque le dotazioni dovranno diminuire.  Non credo sia chiedere troppo. E’ l’eccezione invocata e riconosciuta a proprio  vantaggio da chiunque indossi una livrea pubblica, a fare dello Stato in quanto tale un agente corruttore nella storia.

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3 Responses

  1. stefano tagliavini

    Le funzioni svolte dalla diplomazia sono poco note o quantomeno poco visibili. La loro importanza non è da sottovalutare soprattuto se consideriamo il ruolo e la posizione che ha il nostro paese nei rapporti internazionali, sia sotto il profilo geopolitico, sia per un certo prestigio e credibilità internazionale. Limitare la spesa è un dovere, incontestabile, improrogabile. Non bisogna confondere i tagli ai parlamentari, giusti e sacrosanti, che non intaccano le loro funzioni con i tagli ad altri ministeri o poteri dello stato che inficiano la loro autonomia e le loro funzioni. E’ la solita storia che spesso si fa finta di non sapere. Prima di fare certe operazioni sarebbe opportuno fare tagli alla spesa corrente, che è salita, ridurre gli sprechi e combattere l’evasione. Se non si fa una guerra senza frontiera contro quelli che hanno la social card e le barche, contro quelli che portano i capitali all’estero, contro quelli che vanno quotidianamente a San Marino a portare i loro guadagni, mi spigate come si possono spiegare i tagli alle funzioni essenziali dello Stato? Perchè si deve mortificare il ruolo della diplomazia quando il sommerso – vorrei ricordare che Berlusconi nel 2001/2006 aveva promesso una battaglia per fare emergere il lavoro nero – e l’evasione sottraggono a noi cittadini e allo Stato risorse inimmaginabili?
    eppoi rimane il problema dell’equità della manovra economica appena approvata, non chiede un euro a chi dichiara o percepisce redditi superiori a centomila euro, un’autentico ladrocinio, si vogliono risanare i conti dello Stato chiedendo sacrifici solo alle categorie sociali più deboli e questo sarebbe un governo liberale?
    Io ho l’impressione che siamo in presenza di un Governo allo sbando che si preoccupa solo di fare consenso, creando confusione e facendo credere che le regole democratiche sono un impedimento alle sue funzioni. Nessuno ha mai avuto una maggioranza come Berlusconi eppre non riesce a governare. Ieri ho sentito che il governo Prodi non avrebbe fatto niente nella passata legislatura. Sbaglio o c’era una procedura per violazione del patto di stabilità – ereditata dal precedente governo – che è stata chiusa grazie alla manovra economica fatta dal governo di centro sinistra? Ci sono i ricchi che diventano sempre più ricchi e in nome della globalizzazione delle porte aperte al mondo, alcune aziende portano le loro aziende dove un operaio costa 400 euro mensili.
    Proprio ieri nella mia città sono stati arrestati i titolari di un nota casa di moda per bancarotta fraudolenta. Azienda con un marchio conosciuto in tutto il mondo anadata in frantumi non per la crisi, ma per le operazioni scellerate fatte dalla proprietà che ha gonfiato il bilancio con operazioni fittizie. Le intercettazioni avebbero rivelato che anche dopo la scoperta del dissesto finanziario, stimato in mezzo miliardo, sono state fatte operazioni di acquisto di appartamenti a Montecarlo, pagati in contanti e sono state fatte sparire le auto di lusso tra le quali una Ferrari. Ieri Marchionne ha parlato di doveri che vengono prima dei diritti, ma non ha parlato dei doveri di responsabilità sociale di chi gestisce un ‘attività economica, di chi ha nelle proprie aziende lavoratori con famiglia. A questi chi i pensa? La globalizzazione? Marchionne? Oppure dovranno campare anche loro con 400 euro al mese quando il costo della vita non è certamente quello della Serbia.

  2. @stefano tagliavini
    ” Le funzioni svolte dalla diplomazia sono poco note o quantomeno poco visibili. ” ……..

    E noi lavoratori autonomi, professionisti, imprenditori …… chi siamo ………. forse non svolgiamo nei nostri settori azioni importanti e di interesse sociale anche strategico ?

    Siamo cittadini di serie B ?

    Mi scusi ma le sue argomentazioni sono un po demagogiche.
    L’evasione fiscale la praticano in molti però lei cita casi a senso unico e non fa menzione dei dipendenti che fanno il doppio lavoro ? dei funzionari pubblici che sfruttano la loro posizione per cedere informazioni, favori e quant’altro ? dei medici che rilasciano certificati per malattie inesistenti ……… l’elenco, lo sa bene, è lungo, chissà mai che anche nella diplomazia non ci sia qualcosa da rivedere ……………. ne prenda atto, tutti questi sono dei delinquenti.
    Il dr. Giannino ben fa a sostenere che la spesa pubblica italiana vada ridotta e se per conseguenza ( si spera ) in molti non godranno più dei privilegi su cui oggi possono contare dovranno farsene una ragione.

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