1
Nov
2010

La vera bussola: l’orologio del terrore debito pubblico

Da qualche giorno sul sito dell’Istituto Bruno Leoni e su questo blog – in alto a destra – trovate una novità. Abbiamo deciso di introdurla proprio perché la situazione politica sta visibilmente e tangibilmente precipitando. Questa volta, fa molta fatica a funzionare il consueto meccanismo reattivo di addossare il tentativo di delegittimare il premier all’opposizione strenua di procure e media ostili – ci sono entrambi, a mio giudizio è un fatto costitutivo della Costituzione materiale italiana dacché Berlusocni è in campo, e lui le ha del resto anche deliberatamente alimentate con continuie sfide per polarizzare il Paese. Vedremo che avverrà della telefonata del premier al gabinetto della Questura di Milano, per rilasciare la minorenne Ruby dopo l’avviso personale dato al premier da una prostituta brasiliana. Da ormai vecchio osservatore della politica, mi limito a notare che questa volta l’accorruomo di tutto il centrodestra a difesa del premier fatica anch’esso visibilmente a scattare. La Lega è nervosa. Al Senato, dopo il documento dei 25, il Pdl da solo non sembra più di fatto avere una maggioranza autonoma dai finiani, come aveva pensato tre settimane fa. L’assenza di dibattito esplicito nel Pdl per la sua natura carismatica rende il partito soggetto, nelle malaparate, a improvvise cadute, fughe in avanti e fughe laterali di parlamentari e amministratori.  Quel che si diffonde d’ora in ora è una sensazione peggiore dell’incertezza: siamo tra il panico del che fare, e la rassegnazione sussurrata de ‘”l’avevo detto io”, tranne il fatto che a dirlo in pubblico al Capo non era stato naturalmente nessuno. Poiché in tali condizioni può avvenire in effetti pressoché di tutto, abbiamo deciso come liberisti antistatalisti di dare un piccolo contributo perché tutti – classi dirigenti come ogni singolo cittadino – abbiano una bussola sicura alla quale guardare. La bussola è il nostro spaventoso debito pubblico. Per questo abbiamo elaborato il contatore del debito pubblico italiano, che come vedete cresce di più di 2 mila e 700 euro ogni secondo che Dio manda in terra (vedte l’aggiornamento moltiplicato per tre perchè avviene appunto ogni 3 secondi). Ci stiamo dando da fare per installarlo in qualche piazza di grande città del Paese, a costo di cercare denari tra sostenitori volontari per ammortizzarne il costo. La rivoluzione della serietà italiana non può che partire dal basso. E per questo bisogna che ciascuno abbia ben chiara l’idea del debito pubblico che pende in continua crescita sulle nostre teste, e conosca minuto per minuto il pessimo regalo che ci fa la politica del famelico statalismo sciupone. Vi aggiungeremo un contatore individuale, ancor più esplicito dei troppi zeri dell’ammontare complessivo. Fin da ora vi diciamo: dateci una mano.

Naturalmente, non ci siamo inventati niente. Era il 1989, quando l’immobiliarista newyorkese conservatore Seymour Durst ebbe l’idea di installare un public debt clock all’angolo tra Times Square e la 42a Strada. Dopo l’interruzione per qualche anno, quando il debito inizio a ridursi, oggi è sulla Sixth Avenue. Seymour è morto da 15 anni, ci pensa suo figlio a continuarne la mabnuitenzione: dal’89 a oggi il debito pubblico USA è quadruplicato.  Sia per Bush figlio, sia per l’immensa botta di deficit pubblico di Obama. Quella che Paul Krugman giudica tutti i giorni insufficiente e inadeguata. E che mi auguro costi invece il controllo del Congresso ai democratici, nel midterm di domani.

Noi siamo tra quelli che pensano che debito pubblico e banche centrali che lo monetizzano siano la via alla stagnazione e all’instabilità. Una strada maestra è quella di tagliare la tanta pessima e inutile spesa pubblica, abbattere le tasse con energia e in maniera credibile – cioè in modo che famiglie e imprese non debbano temere che si gtratti di un esperimento a tempo dopo il quale le tasse risaliranno più di prima, per fronteggiare magari il deficit ulteriormente accresciuto. Per questo – assumendo come certo l’imperfettismo dell’uomo e l’inaffidabilità dei suoi impegni, e massime se è uomo politico – i tedeschi si sono messi un bel vincolo in Costituzione, al deficit e alle tasse. Io vorrei la stessa cosa.

Penso che la stragrande maggioranza degli italiani paghi altissime tasse senza rendersi conto davvero, di quanto immenso sia il debito pubblico e di quanto nulla si faccia per diminuirlo, e molto invece per continuare ad accrescerlo.  Per questo, a Berlino per esempio un analogo contatore sovrasta il portone di un’associazione di contribuenti, il Bund der Steuerzahler. Penso che da noi l’idea dovrebbe essere venuta ad associazioni d’impresa di tutti i tipi, industriali commercianti e artigiani, alle rappresentanze dei professionisti e dei lavoratori autonomi, delle partite IVA come agli stessi sindacati. Ma se non ce l’ha avuta nessuno, anche perché purtroppo la vita pubblica italiana è un continuo tentativo di assicurarsi per sé fette crescenti di risorse del contribuente con la scusa di questo o quell’incentivo, allora ci pensiamo noi.

Diffido e anzi dispero, che la politica italiana imbocchi la strada di una energica riduzione del debito pubblico e delle tasse. Le modalità concrete ci sono, ne abbiamo parlato e le abbiamo illustrate mille volte, dalla vendita del patrimonio all’uscita dal perimetro pubblico di grandi comparti di servizi che possono essere meglio roganizzati e offerti al pubblico se gestiti da privati e con personale privato, nel rispetto di rigorosi e semplici standard invigilati da autorità di settore.

Ma proprio perché la politica italiana non lo ha fatto finora e assai difficilmente lo vorrà fare ora, che a Berlusconi anzi si appioppa tra gli altri difetti anche quello di aver accresciuto di troppo poco il deficit pubblico, allora ecco a che cosa serve il nostro orologio. E’ un orologio del terrore che ci riguarda assai più da vicino di quello che misurava durante la Guerra Fredda il tempo che ci separava da una guerra nucleare. Di fronte al contatore del terrore fiscale italiano, una volta che le mettessimo in qualche piazza, ogni anno saremmo pronti a contarci il giorno in cui si finisce di lavorare per lo Stato ladro e corruttore, che spende e anzi in larga misura dilapida il 52,5% del PIl italiano. E a giurare ogni volta il nostro impegno a opporci, con parole e opere perché l’opinione pubblica capisca e reagisca, protesti e si ribelli. Saremmo in pochi all’inizio, inutile iludersi: ma è così che iniziano le rotture nella storia. Pochi apparenti pazzi, che svegliano con la loro testa dura il senno addormentato e rassegnato dei più. Perché non è lo Stato che fa l’uomo, come dannatamente si pensa ormai nel nostro Paese e i tutti quelli colpiti dall’ondata di statalismo keynesista, ma l’uomo lo Stato.

Ps: Una nota metodologica, per rassicurarvi su come sono elaborate le cifre dell’orologio del terrore fiscale. Abbiamo stimato il tasso medio di incremento stagionale, che correggiamo ogni mese sulla base dei dati Bankitalia del mese precedente. In sostanza partiamo dall’assunzione – rozza, per questo la dichiariamo – che se in passato il debito cresceva più nel mese x che nel mese y secondo gli andamenti del ciclo della spesa pubblica, anche in futuro probabilmente lo farà. L’errore però è contenuto perché, non appena esce il dato “vero” sul mese x, noi ne teniamo conto in 2 modi: a- correggendo manualmente il contatore (cioè se il dato vero è 100 e noi abbiamo stimato 99 o 101, inseriamo manualmente 100): in questo modo sappiamo che, qualunque errore dovesse essere riportato sul valore assoluto, non può durare più di un mese; b- usiamo il dato reale sullo stock del mese x naturalmente anche per correggere la stima sul tasso di incremento a venire.

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48 Responses

  1. Liborio

    mi chiedevo se fosse possibile inserire il contatore nel proprio profilo di facebook, per capirci nella colonna sotto la propria foto

  2. marco penazza

    un vecchio detto americano se vuoi capire con chiarezza i fatti “FOLLOW MONEY”, si credo che l’iniziativa del contatore in tempo reale del debito pubblico italiano possa scuotere dal torpore generale generato dalla confusione degenerante…condivido pienamente Dott. Giannino.

  3. Alessio

    Grande Oscar, complimenti bellissima iniziativa.
    Potete creare un’applicativo in modo da poterlo inserire anche in altri siti?
    Con immensa stima.
    Alessio Rampini

  4. Il fatto che, dopo l’installazione dell’orologio del debito pubblico negli USA, lo stesso sia quadruplicato nei successivi dieci anni, non mi conforta affatto! 🙁
    C’è il rischio che anche in Italia il debito possa crescere (non certo per questa lodevole iniziativa), nonostante sia il terzo del mondo.

  5. Stefano Viale

    L’idea è grande. Sappiamo però che gli statolatri, e quindi la gran maggioranza, daranno tutta la colpa per quelle cifre in esorabile crescita all’evasione fiscale.

  6. Caber

    una bella iniziativa!

    ci vorrebbe anche una manifestazione annuale nel giorno dal quale si comincia a lavorare per noi stessi.

  7. Anto

    Appoggio la proposta di Gaber. Facciamo una manifestazione l’anno, nel giorno in cui noi italiani cominciano a lavorare per noi stessi che parta dal sito dove è allestito il contatore.

  8. azimut72

    Dott. Giannino,
    dopo l’Argentina e il TARP tutto è possibile perchè niente è più credibile.
    FMI, Europa, Ocse, Banche centrali, etc. etc…sono solo tromboni che predicano bene ma hanno avallato la più grossa truffa finanziaria della Storia, ai danni dei cittadini e a beneficio dei finanzieri.
    Siamo nell’epoca del moral hazard…non le pare?
    Anzi, se l’Italia facesse la prima mossa, prima ancora di Grecia/Portogallo/Irlanda nel giro di 12 mesi vedremmo il PIL crescere a doppia cifra y/y….con il terrore dei nostri amici tedeschi.
    E ci libereremmo dell’euro, una moneta troppo continentale per una realtà mediterranea.

    Protezionismo? ma va là…il mondo sta dimostrando di essere troppo grande per i nostri amici europei. Ci sarà sempre un India, un Brasile, una Cina….un Iran…alla faccia dei principi occidentali..ahahahaha!!!
    E poi perchè la Sardegna non può diventare una regione off-shore come l’isola di Jersey?
    Anzi, facciamo di Napoli la nuova patria del segreto bancario…e si risolveranno tutti i problemi di quella città.

    Ovviamente sto parlando di fantapolitica…(o no?)
    azimut72

    Ps. consiglio ai naviganti. Mantenete sempre del contante a casa. Per ogni evenienza.

  9. Beppe

    Giannino, fate al più presto un widget che ognuno possa scaricarsi e mettersi sul proprio sito, profilo facebook, ecc.
    Avendo un po’ di tempo, si potrebbe anche pensare a una pagina con dati un po’ meno sintetici, tipo spesa pubblica, varie tasse, distribuzioni regionali…un po’ come fanno qui per l’attività solare: http://www.solarcycle24.com/
    da cui si possono capire molte cose sul clima…

  10. Luciano Lavecchia

    @Beppe
    @Beppe,

    Per avere il contatore BIG copia questo codice:

    Per avere il contatore SMALL copia questo codice:

    Poi incolla il codice copiato nel punto della pagina in cui vuoi che il contatore compaia

    @Carmelo Miragliotta: uno schermo lcd connesso ad un computer?

  11. Beppe

    @Luciano Lavecchia
    Non vedo i codici.
    Suggerirei anche di mettere queste informazioni in un PS all’articolo di Giannino, in modo che siano immediatamente visibili a chi lo legge.
    Magari anche in una pagina linkata dal contatore stesso, in modo che chi ci passa sopra col mouse veda una scritta “Se lo vuoi sul tuo sito clicca qui” e cliccando li ci si vada veramente.
    Il codice che adesso non vedo, lo posso usare anche su facebook?

  12. Rocco Todero

    Facciamo una manifestazione e proviamo a farlo diventare un gadget! Lo regaleremo provocatoriamente a tutti quelli che fanno parte del partito della spesa! All’on Fini lo regaliamo per primo, che grande uomo di destra!!!!!
    Io partecipo anche con money!

  13. Luciano Lavecchia

    @Beppe
    se vai sulla home page di IBL, cliccando sul contatore è spiegato il suo funzionamento e come copiarlo sul proprio sito web. Per facebook i tecnici sono al lavoro ma sembra non sarà una cosa facile…per adesso, puoi postare sul tuo wall un collegamento e pubblicizzarlo con i tuoi contatti..ciao

  14. “La rivoluzione della serietà italiana non può che partire dal basso”…Condivido pienamente ma è il come che mi lascia dubbioso.
    Dagli anni ’90 ho visto e partecipato ad iniziative di stampo liberale per coinvolgere i cittadini ma ogni volta si è tutto trasformato, (non voglio dare colpe a nessuno), in un giro di conferenze, convegni e similia dove chi era relatore ai primi faceva da spettatore ai secondi.
    Oggi è diverso? Lo spero e voi ne potreste essere una prova però resta la domanda? come far comprendere alla cosiddetta gente che, per esempio, la concorrenza, gli potrebbe solo che giovare?
    Io qualche idea l’avrei ma lascio la domanda aperta a chi, come voi, ha molta maggior esperienza.

  15. Ducas

    Non credo che tutti siano in grado o abbiano la voglia di interessarsi a complessi meccanismi e teorie economiche. Ma poi per andare dove? Verso un ennesimo partito? Non ce ne sono già troppi in giro? IMHO: influenzare le scelte dei decision makers come fine di un dibattito o dell’analisi di un problema.

  16. Luca G

    Buon Pomeriggio Dott Giannino,

    come sempre iniziative azzeccate ed efficaci, ho sentito anche in Radio che state cercando di far mettere il contatore in alcune città Italiane, volevo sapere come vi state muovendo, il mio interesse è legato alla possibilità-speranza di riuscire in tale operazione anche a Firenze, magari in Piazza della Stazione S.Maria Novella (senza pretendere piazze dove l’interesse storico-artistico potrebbe negarlo ex-ante).

    Cordiali Saluti
    L.G.

  17. Dott. Giannino, la sua analisi è tanto condivisibile quanto spietata, in particolare per l’assoluta consapevolezza che dalla sedicente “classe politica” non possiamo aspettarci nulla, se non di buono, almeno di non proprio pessimo.
    Mi auguro che il terrore ispirato dal vostro contatore scuota le coscienze (ed i portafogli), ma onestamente fatico a vedere una concreta via d’uscita, per non parlare di quale “meno peggio” scegliere alle prossime elezioni …

  18. Ugo Pellegri

    Bene dott. Giannino. Speriamo che qualcuno, in tutt’altre faccende affacendato, abbia il guardare e cercare di “fare”!

  19. Orazio

    Che vuol dire vendere il patrimonio ? Non le basta che giocatori vengano a richiedere la riscossione di una truffa bella e buona?
    Ora non è + possibile vendere nulla, anzi sarebbe da recuperare il maltolto, altro che vendere… e poi a chi, in base a quale “diritto”
    perchè hanno stampato volgare cartamoneta senza nessun controvalore ed hanno fatto credere che dietro ne avesse noi dovremmo ripianare il tutto…. Non è credibile.

  20. Adriano

    Detto così sembra il debito di qualcun altro. Provate a rappresentare il debito che ciascuno di noi ha contratto: la cifra sarebbe “più piccola”, ma l’impatto sarebbe maggiore. Non solo lo stato ha X miliadri di debito, ma anche “TU HAI 25.000 DI DEBITO”.
    Cordialità

  21. Caro Oscar, mi sembra una ottima idea quella di mettere un contatore del debito pubblico in un luogo molto frequentato e ben visibile. Questo dimostra la tua passione civile per l’amato Paese, altrimenti servirebbe ben altro. Ecco perchè molti amici di stanno proponendo come possibile vero riformatore, partendo dal PRI! Che ne dici ?

  22. Adriano

    Aggiungo due parole al mio post delle 19:22, perché nel frattempo ho letto un articolo del Financial Times che riporta un grafico del debito pubblico mondiale. Per chi è registrato a tale sito l’indirizzo è:
    http://www.ft.com/cms/s/0/bc1fb5f0-e057-11df-99a3-00144feabdc0,s01=1.html
    Leggere i dettagli è più terrificante che leggere la cifra globale. Avevo indicato come debito pro-capite 25.000, tanto per dare una cifra ragionevole. In realtà siamo a 40.900 $!!!

  23. Salve a tutti.
    Non so se qualcuno l’ha già detto ma, io il contatore lo installerei di fronte all’entrata del parlamento e del senato.
    Avrei anche una richiesta.
    Ammetto d essere ignorante in materia a livello universale però, mi potreste spiegare, cortesemente, che cos’è il “debito pubblico” italiano ?
    Quali sono le voci che ne fanno parte ? Io, da uomo della strada, so che se c’è un debitore c’è anche un creditore; chi sarebbe costui nel caso italiano ?
    Non pretendo una descrizione nei minimi dettagli.
    Mi accontenterei di sapere la sua composizione in grandi linee.
    Ad esempio se il debito è verso creditori esteri o nazionali e, eventualmente, in quale percentuale; se questo debito ha una scadenza prefissata oppure no; chi è il creditore principale per entità e rilevanza.
    Vi ringrazio anticipatamente per il tempo e la pazienza che mi dedicherete.
    Roberto C.

  24. Roberto

    Idea stupenda. Per far meglio comprendere il fardello aggiungerei anche, per esempio sempre nello stesso banner, il debito pro capite, o meglio, per famiglia.
    Spesso i numeri con troppi zeri non impressionano ed appassionano più. Ma se traducessimo ogni volta le “manovre” in costo per famiglia (quanto e’ costato salvare Alitalia a ogni famiglia? un viaggio a new york o le vacanze estive?) forse qualcuno ci penserebbe 2 volte a appoggiare la spesa.
    roberto

  25. Comp.

    post preso da un grande di icebergfinanza

    Chi glielo va dire ai politici italiani che ci costano (solo ufficialmente) 40 miliardi di euro all’anno, fra privilegi e prebende.
    Chi gli lo va a dire alle banche Italiane che sono le più costose e inefficienti d’Europa e con il loro intrigo di relazioni ingessano tutto il sistema.
    Chi glielo va a dire agli impiegati statali, che ci sono quasi due milioni di persone in eccesso, che dovrebbero essere mandati a casa.
    Chi va a dire ai cosi detti “liberi professionisti” e ai loro ordini che sono peggio di confraternite massoniche e che bisogna liberalizzare.
    Chi glielo va a dire ai “capitani coraggiosi” che sono un’associazione a delinquere che prospera su monopoli e privilegi, che il loro posto in realtà sarebbe una cella (stra-affollata) da dove guardare il mondo a scacchi.
    Chi glielo va dire ai sindacati che con la loro politica stanno favorendo un vergognoso sistema di bassi salari, che l’unico metodo per favorire il merito è licenziare tutti gli idioti nullafacenti. Come quelli che becchi in ufficio a leggere il giornale e se gli chiedi cosa fanno, ti fulminano con la classica risposta: rappresentante sindacale e sto “sto in pausa sindacale”
    Chi glielo va dire ai giudici italiani che costano quanto quelli Tedeschi ma che producono meno di un quarto.
    Se fate bene i conti arrivate a quasi 5 o 6 milioni di così detti lavoratori che con le loro famiglie fanno 1/4 della popolazione di questo paese.

    Chi gli lo va a dire ai rimanenti 3/4 della popolazione che nessuna persona vuole investire un soldo bucato in Italia e che stanno approfittando di questa crisi per mollare tutto quello che si può mollare e fuggire all’estero.

    Ogni giorno leggo di un giornalista che parla di volpi che hanno costituito una tavola rotonda per discuter e di come proteggere i polli.

    Un popolo fissato fra destra e sinistra, fra i si-berlusconi e i no-berlusconi, che pensano che ci sia qualcuno meglio di un altro.

    Non ho nominato i fantomatici 150 miliardi di euro di evasione fiscale, ne i 60 miliardi di tangenti e mazzette e ancora tanto meno i 150 miliardi che fatturano le nostre brave mafie, perché su questi punti mi scappa un ridere isterico, di quelli che potrebbero precedere la follia.

  26. salvatore masala

    Buona idea,nel mio piccolo contribuisco anch’io.Da sempre il debito personale,ma anche quello pubblico è il mio incubo,una spada di Damocle sempre più pesante,appesa ad un filo che si assotiglia sempre più.Su l’economist di qualche mese fà c’era un servizio speciale molto interessante, dedicato al debito nei suoi aspetti.Bisognerebbe tradurlo e inviarlo gratis a tutte le famiglie.Sarebbe più utile del resoconto dell’attività del governo in questi ultimi due anni.

  27. Piero

    bellissima iniziativa qull’orologio… e se vai sul sito di Pimco vedrai the Ring Of Fire.. se ti danno l’autorizzazione sarebbe bello usarlo come sfondo su cui visualizzare il count down..

    dissento invece su Silviuccio.. xrchè tra Aumento Evasione (ora corrono ai ripari.. ma i buoi sono scappati) + Libia + Alitalia (x finire di sputtanare Prodi che pur cattivo con Padoa aveva portato il debito a 105%) + Abolizione Ici (se proprio lo si voleva fare.. doveva essere circostritta ai meno abbienti e SUCCESSIVA al Recupero dell’evasione/tagli di costi) si è bricuato 20/30 mld euro cioè 1,5% di quel 120% che abbiamo sul groppone.. senza contare che piuttosto che divenire impopolare lascia affondare il paese sotto un debito da Piig…

    PS: e meno male che alle Amministrative il Tremonti si rifutò SUICIDARE IL PAESE (INCONSCIO DI SE’ STESSO) tagliando l’Irap senza copertura x un pò di voti… ed indi possibilità di carreghini & affari privati conseguenti..

  28. adriano

    Lodevole iniziativa,ma triste.Ha il sapore della resa.Quando dalle soluzioni si passa alla testimonianza,si certifica che esse non interessano o sono irrealizzabili.Mesta conclusione che lascia la rivolta come unica ipotesi per cambiare e sperare almeno di poter presentare il conto agli incapaci che hanno contribuito al disastro.Sventurata è la terra dove i somari credono di essere cavalli da corsa.

  29. Sergio

    Caro Oscar Giannino,
    la ascolto sempre su radio 24 e trovo le sue trasmissioni un’isola felice di competenza e chiarezza, grazie a Dio non condivido sempre le sue posizioni perchè altrimenti sarei un ammiratore e non mi piacciono gli ammiratori. Il mio non è un commento ma un appello. La situazione politica italiana è di notevole gravità per diverse ragioni, una è quella dell’emergenza economica, ma non solo, questa china che ha preso il dibattito e il comportamento politico ci sta portando verso una devastazione della vita democratica e quindi di una ennesima perdita di tempo, mentre noi abbiamo un estremo bisogno di mettere la barra a dritta e portare questo paese fuori dalla palude in cui si trova.
    Sentendo i commenti dei suoi ascoltatori sull’ennesima nefandezza compiuta dal premier vedo ancora un atteggiamento “calcistico” nel dibattito politico e vale a dire, piuttosto di darti ragione difendo l’indifendibile. E restiamo fermi immobili come due amici che vogliono ordinare una pizza e litigano ore perchè non si decidono se la vogliono quattro formaggi o capricciosa e non mangialo la pizza. Bene, è ora di ordinare la pizza margherita, una cosa cioè che vada bene a tutti, cerchiamo quello che ci unisce e non quello che ci divide, per mettere la barra a dritta è urgente prendere dei provvedimenti che non sono nè di destra nè di sinistra ma solo di buon senso: la riforma della pubblica amministrazione, la riforma della governance degli enti locali, della legge elettorale, e via via affrontando i temi che in questi anni hanno bloccato lo sviluppo italiano come il sistema del credito e delle fondazioni, i meccanismi all’intenro delle nomine di università e aziende ospedaliere, il rapporto col Vaticano e la questione della malavita organizzata. Questo è un appello a grandi giornalisti come lei affinchè vi attiviate, mobilitiate lettori per cercare figure nuove che votati da tutti gli italiani e per una legislatura, facciano pochi ma vitali cambiamenti, per poi tornare a dividerci e continuare allegramente a litigare sul tipo di pizza che vogliamo mangiare.

  30. Aldo Mario Fei

    Grandissima iniziativa, che coglie perfettamente il vero nocciolo delle questioni. Da integrare anche a mio avviso con l’ indicazione del debito pro capite, più vicino alle coscienze (tasche) dei singoli.
    Quanto di quello scorrere è imputabile alla gestione della sanità, dove lo spreco di risorse è al di là delle categorie del bene e del male? Un verminaio inestricabile dove la questua di risorse aggiuntive è quotidiana e imbarazzante. Io propongo di installare i counter anche davanti ad ogni azienda (!)ospedaliera e ad alcune grandi istituzioni “private” che si autocelebrano e fanno bella figura vivendo solo ed esclusivamente di risorse pubbliche.

  31. Anton

    Concordo con Giannino che la spinta per la riduzione del debito possa ormai venire solo dal basso, cioe’da tutti noi. Penso che gli italiani ricchi o benestanti dovrebbero dare un forte segnale in questo senso mediante il conferimento di una piccola parte della loro ricchezza superflua in un conto destinato esclusivamente alla riduzione del debito, in cambio di nuove leggi o norme che contribuiscano alla diminuzione della spesa pubblica.Per approfondimenti vedere: http://www.segesufossetremonti.blogspot.com
    Cordialita’
    Anton

  32. Concordo con Giannino che la spinta per la riduzione del debito possa ormai venire solo dal basso, cioe’da tutti noi. Penso che gli italiani ricchi o benestanti dovrebbero dare un forte segnale in questo senso mediante il conferimento di una piccola parte della loro ricchezza superflua in un conto destinato esclusivamente alla riduzione del debito, in cambio di nuove leggi o norme che contribuiscano alla diminuzione della spesa pubblica.Per approfondimenti vedere: http://www.segesufossetremonti.blogspot.com
    Cordialita’
    Anton
    P.S. Sono pronto a contribuire alla installazione dei contatori del debito pubblico: fatemi sapere come fare.

  33. silvio

    Ti ascolto tutte le mattine grande iniziativa questa.un orologio per il costo della politica che parte 01 01 2011?Mettiamocidentro tutto parlamento senato ……..e tutti i tira a campare…..

  34. marea

    Bellissima iniziativa. Sono convinto che già il solo fatto di stabilire per legge un limite massimo dello stipendio e delle pensioni dei dipendenti pubblici farebbe risparmiare tanto.Io ad esempio non posso accettare che si possa diventare ricchi con denaro pubblico. E’ una cosa indegna.

  35. Dr. Giannino l’iniziativa (simbolica, ca va sans dire) è apprezzabile, come molte delle sue idee, che io tutte le mattine ascolto durante il trans-trans giornaliero.
    Possiamo sperare in una rivoluzione? Probabilmente sarebbe tempo sprecato, visto che tutte le rivoluzioni iniziano per strada e finiscono a tavola.
    Mi perdoni per le frasi senza speranza (poco consone a noi Arditi) ma oggi sull’Agro Romano Impero non splende il sole.
    A proposito: come cantante non è il massimo, vero?

  36. marea

    @pensieriscorre
    No, non è una rivoluzione ma semplice trasparenza.
    Avremmo tanto bisogno di trasparenza, conoscere aiuta a decidere.
    Perchè non è il massimo come cantante? è abbastanza bravo

  37. Pietro Enrico

    Ottima idea la vostra e se per diffondere questi contatori nelle piazze Italiane occorre un contributo sono pronto a darlo. Vorrei anche dare un suggerimento. Proprio per l’ammontare di zeri che rende quasi irreale il totale e non permette di capire la velocità con cui ci avviciniamo all’iceberg, oltre al conyatore personale ne suggerirei almeno uno relativizzato all’unità di tempo: quindi l’incremento in assoluto e percentuale ogni ora o giorno o mese. Sono d’accordo con voi: é da brividi e bisogna assolutamente farli provare.

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