11
Ott
2009

Morals and markets al Seminario Mises

Ieri al Seminario Mises, Benjamin Powell e Ed Stringham hanno presentato due paper molto interessanti, rispettivamente intitolati “The Role of Monetary Profits and Cultural Values in Promoting Productive Entrepreneurship” e “Entrepreneurship as Social Value“.  Entrambi si inseriscono in un filone di ricerca di crescente importanza, che utilizza diversi strumenti analitici (in molti casi, esperimenti di laboratorio) per ampliare la nostra comprensione delle motivazioni che spingono gli attori economici ad agire. Read More

9
Ott
2009

Pubblico è neutrale?

Ritorno in queste ore da due giorni passati a Magonza, sede della principale istituzione televisiva pubblica, la ZDF. Incuriosito dalle proverbiali lodi che in Germania ed altrove vengono profuse all’indirizzo della rete, decido di munirmi di taccuino e apposito biglietto per visitare l’intero complesso, peraltro proprio nel giorno della bocciatura del Lodo Alfano in Italia. Read More

9
Ott
2009

La meglio oil company del reame

Sberla del Financial Times, via Lex, a ConocoPhillips, la settima compagnia petrolifera al mondo per capitalizzazione di borsa (sesta, se si esclude Petrochina). Il gruppo guidato da James Mulva – le cui origini si possono far risalire alla fase eroica del greggio americano, nella seconda metà dell’800, e che ha assunto la sua struttura attuale tra il 2002 (merger tra Conoco e Phillips) e il 2006 (acquisizione di Burlington) – ha recentemente annunciato, assieme a un aumento del dividendo (la carota), la vendita di asset per un totale di circa 10 miliardi di dollari e un importante piano di contenimento dei costi (il bastone), allo scopo di puntellare il debito (circa 30 miliardi di dollari, contro una capitalizzazione di quasi 74). La mossa, pur apprezzata dai mercati, è il punto di caduta di una strategia discutibile. ConocoPhillips è anche una delle oil companies americane più sensibili (credo si dica così) ai temi ambientali, tanto da essere stata la prima in assoluto ad aderire alla Climate Action Partnership, un gruppo di aziende che chiedono agli Stati Uniti di adottare un piano di cap and trade per il controllo delle emissioni (vedi alla voce: rent seeking).

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9
Ott
2009

Prevenire i terremoti finanziari

di Luca Fusari

Leggendo l’articolo di Oscar Giannino “Banche centrali e governi, se l’uno annulla l’altro” si possono trarre alcune considerazioni, in merito alle differenze metodologiche e prospettivistiche dell’economia monetaria.
Partendo dall’articolo di Scott Sumner si possono confrontare gli indici di calcolo del moltiplicatore sul parametro friedmaniano e quello keynesiano,, verificando come il Pil reale al netto dell’inflazione è una considerazione più concreta del funzionamento articolato della moneta una volta immessa sul mercato, a differenza del Pil nominale keynesiano, un’astrazione idealista e teorica di chi non comprende il problema dei rincari, quale componente finale del prezzo (della massiccia presenza monetaria) in circolo. Read More

8
Ott
2009

Un punto su cui anche Walter Williams concorda con Obama

L’economista nero Walter Williams  è noto negli ambienti libertari per essere uno studioso libero da pregiudizi, controcorrente, intellettualmente indipendente. Gli stanno a cuore i principi e i problemi, più che gli schieramenti pregiudiziali. Per questo motivo non può stupire che, almeno su un punto, egli dia ragione al presidente Barack Obama, della cui impostazione ideologica non condivide quasi nulla. Read More

8
Ott
2009

Il conflitto di interessi, le leggi ad personam e il lodo Al…

Trovo del tutto inaccettabile che un importante uomo politico utilizzi il suo potere per promuovere leggi da cui lui stesso, innanzitutto, potrà trarre vantaggio. Credo sia un segno di profonda inciviltà il fatto che quest’uomo, approfittando della sua influenza sui media, riesca a sollevare una cortina fumogena che impedisce di distinguerne le reali intenzioni, riuscendo così a trasformarsi – agli occhi del popolo bue – nella vittima di un complotto ordito ai suoi danni dai poteri forti. Per tutte queste ragioni, penso che sia assolutamente inderogabile un colpo di reni da parte della società civile, da parte di tutti i cittadini liberi, per dire “basta” a questa inammissibile confusione tra politica e affari.

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8
Ott
2009

GermaniaFutura

Ieri e oggi grande spazio sui media per la nuova associazione di Montezemolo, “ItaliaFutura”. Il Corsera dedicava ieri una pagina intera al rapporto sulla mobilità sociale presentato a Roma. Il Foglio riporta oggi il testo integrale del discorso dell’ex presidente di Confindustria tenuto nella medesima occasione. Nel corso della presentazione di “ItaliaFutura”, tre proposte sono state avanzate per togliere il gesso al paese. Non avendo intenzione di analizzarle una per una mi concedo un brevissimo commento sulla prima: non era più semplice intervenire direttamente sulle borse di studio? Read More

8
Ott
2009

G5 batte G7, nel mondo nuovo

Gli andamenti dei Paesi del vecchio mondo avanzato – il G7 – divergono sempre più sostanzialmente da quelli dei Paesi leader – il G5 composto da Brasile, India, Cina, Messico e Sud Africa — del blocco precedentemente noto come Brics, che nel frattempo ha perso la Russia, troppo instabile e troppo dipendente dal solo andamento del prezzo energetico. La divergenza comporta conseguenze sulla exit strategy, ma non solo su di essa. Read More