4
Mag
2012

Bloomberg batte Fornero due a zero

Sono testuali parole pronunciate dal sindaco di New York Michael Bloomberg, il 24 aprile scorso. Per annunciare il veto alle due delibere assunte dal City Council di New York, in materia di salari minimi e aumenti contributivi per migliorar e il mercato del lavoro. Quando le ho lette, ho pensato immediatamente di dedicarle a Elsa Fornero, il ministro del Lavoro. Perché la batteria di pesantissimi aggravi disposti dalla sua riforma per praticamente tutti i canali di ingresso nel mercato del lavoro diversi dall’assunzione a tempo indeterminato, quegli aggravi sono esattamente la stessa cosa e hanno gli stessi effetti di quelli disposti dal Comune di New York a cui giustamente il sindaco Bloomberg si è opposto. Nascono dalla fervida fantasia di politici che pensano di affermare miglior vita e più generosi diritti per i lavoratori, obbligando le imprese ad aggravare il costo e le condizioni d’impiego del lavoro. Per di più, i fervidi idealisti dello statalismo occupazionale di solito si scatenano nei loro interventi aggrava costi esattamente quando le crisi alzano il numero di disoccupati. Con il bell’effetto di accrescerne ulteriormente il numero, distogliendo le imprese a impiegare coloro il cui costo si è alzato per volontà della politica e dello Stato. Ma abbeveriamoci di Bloomberg, per consolarci. Read More

4
Mag
2012

Domenica Armageddon antiMerkel, e noi risaliamo verso 500 di spread

Non abbiamo simpatia per i tassa e spendi, per gli apparati pubblici obesi nella spesa e tossicodipendenti di tasse, cioè “tassicodipendenti” . Non possiamo essere confusi con gli assatanati difensori dello Stato anche quando è pessimo proprietario, pessimo regolatore e peggio che pessimo spenditore e tassatore. Come in Italia. Ma detto che in Italia le cose vanno da farci star male, visto che neanche il governo tecnico ha impresso la svolta che secondo noi serve, temo sia venuto il momento di tirare un bilancio anche fuori da casa nostra. Sulla guida europea di questi anni di crisi. Cioè sulla leadership europea di Angela Merkel. Noi che vorremmo un’Italia capace di tagliare spesa e tasse e di rilanciare produttività nelle aziende come fecero i tedeschi tra il 2002 e il 2007, non abbiamo pregiudizi ostili. Ma va detto: la leadership della Merkel presenta un bilancio pessimo. La colpa non è solo sua. I guai sono quelli dei Paesi eurodeboli, Italia in primis purtroppo ben compresa. Ma la storia a un certo punto compie delle accelerazioni. Che equivalgono a giudizi sui leader. Senza appello. Ecco allora le dieci ragioni più gravi della requisitoria che la storia sta pronunciando su una leadership fallimentare. Quella tedesca, appunto. Read More

3
Mag
2012

Agenzia delle uscite: il tempo è arrivato – di Enrico Zanetti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Enrico Zanetti.

La nomina di Enrico Bondi a supertecnico dei tagli di spesa non sortirà effetti miracolistici se non sarà accompagnata anche dall’attribuzione di superpoteri.

Servono poteri coercitivi, responsabilità chiare e conseguenze sanzionatorie rilevanti e veloci per eliminare sprechi ed inefficienze delle pubbliche amministrazioni centrali e di quelle periferiche.

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3
Mag
2012

Chi vince (e chi perde) al gioco del lotto unico? – di Ivan Beltramba

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Ivan Beltramba.

La Commissione UE vorrebbe che i servizi di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro venissero affidati con procedure ad evidenza pubblica, con pubblicazione sulla GUCE (principalmente le Direttive UE 2004/17 e 18, il Regol UE 1370/2007, cd. Settori “speciali” ex –“esclusi”).

Come spesso succede, ogni stato membro “interpreta” queste prescrizioni a proprio modo. In Italia, la materia è demandata agli Enti concedenti il servizio: Regioni (e Province Autonome) per i servizi ferroviari e Regioni/Province/Comuni per i servizi autofilotranviari ed eventuali metropolitane, con ampia facoltà di scelta delle procedure, fino all’affidamento “in house”.

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1
Mag
2012

Per festeggiare il Lavoro, non regalate soltanto Leggi

“In Italia siamo tanto pronti a batterci per le tutele formali del lavoro, per i diritti del lavoratore, quanto pronti a chiudere non uno, ma due occhi su tutto quel lavoro irregolare e su tutte quelle persone che il lavoro non ce l’hanno”. Così ricordava (cito a memoria) Pietro Ichino in una conferenza qualche mese fa. Quello che dovremmo ricordare oggi, nella Festa dei lavoratori, è che tutte quelle tutele formali contenute nelle leggi del lavoro, create per difendere il lavoratore dalla disoccupazione, garantirgli un salario non troppo basso e difenderlo dai “ricatti” del datore di lavoro, semplicemente non sono bastate.  Read More

30
Apr
2012

Spending review vintage

Nel giorno del debutto della spending review 2012, segnalo la spending review vintage del 1981:

Art. 32 legge 30 marzo 1981, n. 119:
È istituita, presso il Ministero del tesoro, una Commissione tecnica per la spesa pubblica. La Commissione opera, sulla base delle direttive del CIPE con il compito di: Read More

30
Apr
2012

Tagli di spesa, peggio ancora

E’ ‘ peggio di quel che immaginassi. Non soloper i tagli alle spese  c’è il commissario tecnico – al quale faccio gli auguri di cuore, per Bondi inteso come Enrico lavorerei gratis a vita e l’unica cosa giusta è che l’Italia pubblica è fallita con disonore per via della politica come la Parmalat cui si occupò fallì spogliiata da e depredata dai Tanzi –  al governo dei tecnici che così affermano la propria incompetenza o impotenza: come la vecchia Dc,  i ministri tecnici conferiscono a commissari e commissisoni esterne le responsabilità che non vogliono esercitare.  Non solo si conferiscono incarichi esterni a Giavazzi – così la pianta di criticare, ma ben vengano i tagli ai trasferimenti  a fondo perduto alle imprese, su questoi la penso come lui – e Amato – voglio vedere che cosa taglierà ail finanziamento dei partiti, il coraggiosissimo commissario del Psi craxiano che fece finta poi di  non conoscerlo.  Soprattutto, Monti  aggiunge indispettito che l’IMU si può al massimo sostituire con una patrimoniale sulle ricchezze, mica con tagli alle spese, così gli statalisti son contenti e Lerner già inneggia. Da oggi, per chi vuole seguire ls atrada di meno tasse meno spese ogni velo è caduto. Questo governo è politico, e ha deciso di sposare e difendere  lo Stato ladro. E’ un giudizio aspro, me ne rendo conto. Ma la depredazione d’Italia lo è ancora di più. Se Bondi e Giavazzi sono coerenti come spero, pur non avendo responsabilità politiche dirette e dovendo fungere da scudi e parafulmine a difesa di una insospettabile mancanza di decisione, mi auguro facciano proposte toste senza tener conto del premier stizzito e inconigliato a difesa di una spesa e di un fisco indifendibili.

30
Apr
2012

Tagli, che farsa…

Non voglio credere a nessuna delle indiscrezioni che circolano sul Consiglio dei ministri. Se dopo cinque mesi il governo dei tecnici chiama un altro tecnico come Enrico Biondi a occuparsene come commissario straordinario, è una commedia perché Bondi è un tagliatore aziendale eccezionale e io lo stimo e conosco da decenni come uomo integerrimo alieno da interessi impropri pubblici e privati, ma fatto sta che di bilancio pubblico ne sa nulla e dunque per l’ennesima volta si comincia daccapo. Se poi si nomina una commissione, allora è ben noto che in Italia si fa così per rinviare le decisioni. E se poi tutto questo è per 4-5 miliardi e senza restituzione fiscale, passiamo dalla commedia alla farsa e vuol dire che il governo tecnico ha proprio perso il senso della misura, rispetto alle sue esose pretese fiscali che atterrano l’Italia. Per questo dico: no, non ci voglio credere! E aspetto di capire. Ma prima vi avviso. Perché alle farse malriuscite si risponde coi pomodori  tirati sul palco!