4
Mag
2012

Non poteva non succedere!

Ciò che è accaduto ieri all’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia (BG) non poteva non accadere; c’è solo da meravigliarsi che sia accaduto solo ieri e che resti un fenomeno isolato:
• la pressione fiscale è troppo elevata e viene percepita in modo espropriativo – in un momento in cui è quasi un privilegio riuscire a guadagnare qualcosa, tra tributi diretti, tributi indeducibili, tributi locali, anticipi, acconti e contributi vari se si arriva a trattenere il 30% è un miracolo;
• l’ossessione fiscale è drammaticamente disorientante – la normazione frammentaria, caotica, complessa, continuamente reiterata ed eccessivamente dinamica, anche quando dovrebbe semplificare, costituisce una grave complicazione, distrae dalle ordinarie occupazioni produttive, alimenta l’incertezza e la paura ed è divenuta anche intellettualmente insostenibile;
• l’oppressione fiscale è palpabile e scoraggiante – le innumerevoli presunzioni legali (a partire da quelle più note scaturenti dall’applicazione del redditometro, dello spesometro, degli studi di settore e dalle indagini finanziarie) utilizzate maldestramente finiscono per creare reddito da tassare dove non c’é e travolgono soprattutto i ceti medio-bassi;
• l’atteggiamento degli Uffici finanziari è sempre più insensibile ed inumano – soggiogati al raggiungimento dei budget annuali dei recuperi tributari, allettati dagli incentivi in danaro e favoriti dagli strumenti accertativi basati sulla presunzione di evasione del Contribuente fino a prova contraria (spesso impossibile da fornire) trasforma in vittime del sistema anche i veri evasori e ne alimentano in modo preoccupante la propensione all’infedeltà fiscale disattendendo completamente alla funzione rieducativa della repressione dei fenomeni evasivi;
• i proclami demagogici di chi governa non convincono più nessuno – per distrarre l’attenzione sui problemi reali del Paese e sulle soluzioni più efficaci che riguardano la riduzione drastica dei costi di funzionamento dell’apparato istituzionale e politico e di quello burocratico, si continua a enfatizzare la lotta all’evasione introducendo strumenti accertativi tipici dei regimi dispotici ed illudendo la Gente di perseguire i “veri ricchi” che appaiono “fiscalmente poveri” per poi procedere ad un vero e proprio esproprio nei confronti della maggor parte dei Cittadini.
E’ ora di finirla! Le Persone operose non ne possono più! La Gente è esasperata, sfiduciata ed ovunque risuona lo stesso grido: “basta!”.
Possibile che si finga ancora di non vedere? Cos’altro deve ancora succedere? In cosa deve sfociare la rabbia così pericolosamente univoca e diffusa?
Certo non si possono condividere episodi come quello capitato ieri, ma non si può neanche tacere che le manovre degli ultimi dieci mesi hanno aiutato la recessione già in atto da tempo, bloccato il mercato interno, incrementato solo la disoccupazione e creato disaffezione all’intraprendenza; quelle in corso di approvazione vanno nella stessa direzione.
Le parole magiche “liberalizzazioni”, “innovazioni”, “ricerca”, “riforme”, “investimenti”, “incentivi” … che tutti i giorni sentiamo in bocca agli esponenti del governo ed ai vari politici di turno (sempre gli stessi, nonostante la loro inutilità conclamata dai fatti) non servono a niente se non si restituisce alle Persone operose la voglia e la passione per il lavoro, se non si finisce di sfornare regole nuove destabilizzanti, se non si smette la caccia a chi spende i propri soldi, se non si liberano le risorse finanziarie ancora disponibili nelle famiglie, se non si liberalizza l’uso del danaro contante e se non si allenta la morsa ossessivamente opprimente di una atmosfera poliziesca.
Di questo passo ci sarà anche dell’altro che non potrà non succedere!

Avv. Manuel Seri

40 Responses

  1. Marco Tizzi

    Vorrei porre l’attenzione sul fatto che quel signore sta rischiando 8 anni di galera, mentre chi ha causato il disastro economico del Paese è – e resterà – a piede libero.

    Comunque la si pensi, perché si può essere keynesiani o liberisti, ma non mi risulta che esista una teoria economica che prevede l’aumento delle aliquote fiscali durante una recessione.

  2. john galt

    @Tizzi
    Sicuro? A memoria, direi, invece, che Keynes lo prevedesse tra le azioni da intraprendere, in modo da contrastate la tendenza all’eccesso di risparmio da parte dei privati (pure ed a maggior ragione in caso di depressione: se non spendono i privati, diceva quel genio, sarà lo staro a spendere i loro soldi).A questo va aggiunto che la stampa di danaro, predicata sempre dal genio, è, di fatto, tassazione implicita.

  3. Marco Tizzi

    @john galt
    Allora mettila così: non lo dicono i neo Keynesiani.
    E il fatto che la stampa di moneta sia una tassazione implicita è un’idiozia, perché allora anche una diminuzione del tasso di riserva lo sarebbe e una diminuzione del tasso di sconto.
    La verità è che quando in Italia l’inflazione era al 7% i conti correnti paagvano il 10%, quando era al 2% pagavano lo 0% lordo (quindi alla fine costava depositare denaro).

    Comunque non volevo riaprire questa diatriba: se mi linki dove e quando Keynes ha detto che durante una recessione si devono aumentare mi fai un favore.

  4. “Certo non si possono condividere episodi come quello capitato ieri, ma non si può neanche tacere che le manovre degli ultimi dieci mesi hanno aiutato la recessione già in atto da tempo, bloccato il mercato interno, incrementato solo la disoccupazione e creato disaffezione all’intraprendenza; quelle in corso di approvazione vanno nella stessa direzione.”

    Se non si possono condividere non si scrive nemmeno un post con questo tono, non vedo la coerenza.
    (Si può essere d’accordo con le osservazioni, ma non con l’atteggiamento verso l’episodio che si commenta).

  5. Marco Tizzi

    @Ivana Di Carlo
    Capisco che per un’esponente del PD questa cosa proprio non entri in testa, ma l’episodio di ieri è la prima reazione naturale ad uno Stato di polizia che sta cercando di sottrarre ricchezza privata per rattoppare ai propri errori.
    Sarà il primo di una lunga serie ed è OVVIO che sia così.
    Se non le piace allora faccia pressione all’interno del suo partito per cambiare le cose: non se la prenda con chi fa urlare le sirene di allarme.

  6. Emilio

    @Marco Tizzi
    Caro signore, la stampa di moneta per coprire i buchi di bilancio statale crea inflazione a due cifre (storia italiana), l’inflazione poi procede in modo geometrico provocando svalutazione della moneta, che possiamo paragonare all’effetto di una maggiore tassazione (= meno reddito disponibile).
    E’ questa l’idiozia?

  7. Angelo

    buona sera , visto che ormai una cosa semplice come salutare non è più cosi scontata..
    Io mi reputo una persona “ignorante”,nel senso che non sono mai entrato nei meccanismi di questo essere chiamato politica.Ho 27 anni e solo da 4/5 ho iniziato a pormi una domanda :Ma come mai l’italia è sempre la stessa da 30?!
    Fino a quel momento la risposta a tutti i problemi era “sono tutti uguali ,quindi non vado a votare “…era una cosa come dire istintiva, senza tanta informazione di base.Iniziando a leggere e quindi documentandomi , ho fatto un semplice calcolo mentale 1+1..Pensate, un paese con un dittatore enorme e con una forte autostima , quasi invincibile..”la politica italiana”.Per il resto non sto a ripetere le stesse cose che già dice di giono in giorno il sig.Oscar Giannino , perchè sono daccordissimo.
    In tutto questo , avendo anche girato tutta l’italia per due anni come camionista , il famoso padroncino , attività che ho mollato solo a mio padre vedendo la cruda realta del camionista OGGI …bisognava lottare per il lavoro, per la strada, con la polizia, e con le aziende che ci trattavano come pezze da piedi…Fortunatamente ho trovato un lavoro come dipendente , manutentore elettromeccanico , da sempre il mio mondo (diplomato in elettrotecnica)..Una breve esperienza che mi sta tutt’ora bruciando a livello fiscale , anche per scelte azzardate ….ma meglio cosi ,perchè il futuro che già avevo intravisto era molto più nero…
    Però , tornando al discorso iniziale, una sensazione cosi’ bella è indescrivibile…ho visto la vera italia , quella terra stupenda che con semplicemente le persone giuste al posto giusto potrebbe vivere come una regina .Adesso non rimane che estirpare questa malattia che è dilagata ovunque , è fino a quando non sarà debellata non ne verremo fuori.La nostra più grande fortuna è , avere tantissima gente intelligente che la pensa come noi, ma soprattutto l’informazione libera che finalmente mette sotto la luce di tutti quello che già in molti sapevano , ma come diceva Tommaso :”Se non vedo non credo”!
    In merito a tutto quello che sta succedendo , certe volte sento l’angoscia e la rabbia per tutte quelle persone che non si meritano questo ,fortunatamente ci sono anche tante famiglie unite come la mia (ripeto per fortuna ) , perchè è uno dei migliori sostegni al mondo contro qualsiasi crisi , e depressione…
    Vorrei scrivere ancora, ma non voglio fare un “comizio “…siamo in tanti che voglimo raccontarsi,e condividere…..grazie

  8. Marco Tizzi

    @Emilio
    Quindi la diminuzione del tasso ufficiale di sconto o del tasso di riserva obbligatoria sono da considerarsi una tassazione?
    Perché la cosa che non torna nel suo discorso è il fatto che un aumento di massa monetaria dovuto allo Stato (stampa di moneta) sia in qualche modo diverso dall’aumento di massa monetaria attuato dal sistema bancario.
    E’ lo stesso identico errore che fanno i tedeschi. A parole, perché poi nei fatti spendono in deficit anche quando crescono.

    Il buco nel suo discorso è che il reddito diminusica: negli anni ’70/’80 in Italia non è stato così, addirittura c’era la scala mobile.

    Poi, ripeto, il mio commento non intendeva riaprire questa gigantesca diatriba perché si stava parlando di altro.

    Voglio dire solo che sia che si parli con Stiglitz che con Ron Paul nessuno dei due dirà che aumentare le tasse e diminuire la spesa pubblica possa in qualche modo aiutare l’economia italiana, ma anzi che non può fare altro che infilarla nella spirale del debito, dalla quale non si può uscire.

  9. @Marco Tizzi
    Caro signore, c’è molta confusione nei suoi paragoni; dobbiamo procedere con le stesse unità di misura per capirci.
    1) cos’è la moneta?
    Risposta: la moneta è un’idea; la più grande idea, la sola idea che rende possibile il confronto di valore istantaneo tra le patate ed il petrolio (al tempo t = 4 maggio 2012).
    Come tutte le idee possono essere buone, cattive, inutili.
    Il denaro rende realizzabili queste idee. Ammettiamo che lei consegni il suo reddito a suo fratello per un’idea comune; suo fratello realizza l’idea di soddisfare gli istinti eterosessuali e paga le prostitute che hanno soddisfatto il suo bisogno -tradendo, però, la sua fiducia.
    Per non deluderla, riproduce una quantità di moneta superiore al reddito da lei consegnato, per evidenziare, così, anche il suo contributo fraterno.
    Lei si accorgerà dell’inganno solo quando, al mercato, le verranno riufiutate le sue monete.
    2) cos’è il tasso di sconto? E’ il costo del denaro.
    3) cos’è il tasso di riserva? E’ il costo della <>.

    Se accetta questi parametri si può bloggare, altrimenti è eristica.

  10. Marco Tizzi

    @emilio
    Ripeto: non è mia intenzione continuare questa discussione perché non porta da nessuna parte: in questo blog, in merito, si è già discusso fin troppo.

    Ripeto solo che né Stiglitz né, ovviamente, un qualsiasi liberista, dice che da questa situazione si possa uscire aumentando le tasse e tagliando le spese.
    Punto.

  11. Stefano Nobile

    Magari sbaglio, ma…
    O al governo abbiamo dei perfetti idioti, e allora rassegnamoli a vederli pendere da una forca prima o poi,
    O al governo c’è gente che sa benissimo che sta provocando il caos.
    Se non addirittura una sollevazione popolare.
    Se è il secondo caso, e sospetto che sia così, è tutto calcolato.
    Dopo un buon numero di morti ammazzati, gli stessi che hanno pianificato il caos si proporranno per risolvere il tutto.
    Con una bella dittatura.

  12. Massimo74

    Marco Tizzi :
    Vorrei porre l’attenzione sul fatto che quel signore sta rischiando 8 anni di galera, mentre chi ha causato il disastro economico del Paese è – e resterà – a piede libero.
    Comunque la si pensi, perché si può essere keynesiani o liberisti, ma non mi risulta che esista una teoria economica che prevede l’aumento delle aliquote fiscali durante una recessione.

    Pensa che la camorra, in ossequio alla massima di Svetonio secondo cui il buon pastore deve tosare le pecore ma non scorticarle, sta riducendo del 30% le proprie richieste di pizzo ai commercianti campani soffocati dalla crisi economica per evitare che questi chiudano bottega.
    Forse Grillo non ha tutti i torti ad affermare che lo stato in molti casi si comporta e agisce peggio della mafia.

  13. se vogliamo una vera rivoluzione la gente DEVE essere costretta a PAGARE le tasse.
    per gli evasori le tasse non sono mai alte, loro non le pagano.
    lo status quo, quello venduto dalla banca di Berlusconi&Tremonti che diceva in TV di una Italia di ristoranti pieni e aerei prenotati, non fara’ mai la rivoluzione.
    solo avendo milioni di gente incazzata e sfasciata di tasse si cambiera’.
    ma sia chiaro che la catastrofe togliera’ una volta per tutte la seconda truffa piu grande al mondo dopo il cristianesimo, ovvero la democrazia.

  14. Marco Tizzi

    @Massimo74
    No, no, Grillo non ha per niente torto: al momento per chi può scegliere tra Stato e mafie la seconda opzione è molto più conveniente.
    Questo è il vero dramma, che a Roma non riescono a capire nemmeno i bocconiani.
    Che del resto Roma l’hanno sempre frequentata, quindi se non colpevoli sono almeno complici…

  15. Erwin

    Le aziende in crisi falliscono e i fornitori non vengono pagati.

    Le aziende finora non fallite hanno serie difficoltà sopratutto di liquidità perché piccole e prive di risorse proprie quindi le banche non concedono più credito o perché altre aziende clienti o sono fallite o hanno a loro volta serie difficoltà di liquidità ( e non sono solo quella della P.A.). Le aziende devono però pagare dipendenti, tasse e fornitori. Le tasse devi pagarle altrimenti ti fanno fallire (la macchina di Equitalia è collaudata), quindi quel poco di denaro che rimane (se te ne rimane) devi decidere di pagare o i dipendenti o i fornitori. Seconda la logica che cambiare un fornitore è più semplice che cambiare un dipendente chi non viene pagato è il fornitore.
    Ora in questa spirale, con cosa quest’ultimo paga a sua volta le imposte che lo Stato da lui esige ? Lo stato li vuole e basta è molto semplice, se non paghi sei anche diventato un evasore.
    Secondo voi, tra tutti quelli che si trovano in queste condizioni, quanti vanno fuori di testa ?

  16. libero

    @Tizzi
    oltre che ad avere le idee confuse, sei anche maleducatuccio ed arrogantello (chi sei tu per decidere su cosa discutere e cosa no)?

  17. Cenife

    @Marco Tizzi
    Questa è uno schiaffo alle vittime della Mafia. Forse se dovessi dare ragione a Grillo, la darei quando ricorda ai cittadini che lo Stato siamo noi. Questo dovremmo ricordare ai nostri governanti e dovremmo farlo alle prossime elezioni. Ma sino ad oggi quando è stato il momento di votare siamo stati presi da strane forme di amnesia.

  18. @Cenife
    lo stato NON SIAMO NOI
    su questo si poggiano tutti i regimi utopici, disumani, terroristi, che succhiano risorse e vita agli uomini.
    l’Italia e’ una nazione, lo stato e’ un’altra cosa.
    la democrazia e’ un sistema marcio e FALLITO ovunque nel mondo, dal Giappone alla Spagna.
    con la democrazia si premiano i peggiori, i mediocri, i ladri, i raccomandati, i demagoghi.
    lo stato crea tasse, regole, distorsioni debito pubblico > 100% e ruba la vita alle generazioni future, compra voti regalando soldi che ruba con tasse e debito pubblico ad altri umani.
    lo stato e’ il saccheggiatore della vita dei cittadini, e’ il male assoluto subito dopo la chiesa cristiana.
    lo stato e’ il nostro nemico.

  19. Marco Tizzi

    @Cenife
    Ancora!!!!!!!!!!!!!!!!

    Caspita, ma questa cosa davvero non ha senso.

    Se io dico che lo Stato è peggio della mafia IO do uno schiaffo alle vittime della mafia?
    Non è FORSE lo STATO che da uno schiaffo a quelle vittime?
    Perché se lui fosse stato uno Stato degno di questo nome le vittime non ci sarebbero state! Le vittime della mafia ci sono perché LO STATO NON SIAMO NOI. LO STATO SONO LORO. E’ UN’OLIGARCHIA ARMATA CHE SI DIFENDERA’ FINO ALLO STREMO, CON QUALSIASI TIPO DI BROGLIO, CANCELLANDO LE ELEZIONI OPPURE METTENDO IN CAMPO L’ESERCITO.

    Continuate a prendervela con i messaggeri, porca miseria! Noi stiamo solo sventolando bandiere e urlando “signori, così si va allo sfascio!” e la colpa è nostra?

    Se vedo uno che va in overdose e si salva per miracolo e gli dico “hey, guarda che l’eroina ti fa male” e quello continua a farsi le pere quando muore è colpa mia?

  20. Marco Tizzi

    @libero
    IO discuto di quello che pare a ME. Non ti sta bene?
    Ringraziando il cielo questo blog è completamente libero, potete fare quello che vi pare.
    Ma IO non rientro nella centomilionesima discussione sui sistemi monetari.
    Posso o mi metti una nota sul registro?

  21. DomenicoLippa

    Il governo Monti rappresenta ,per antonomasia,il governo del nominato tra i nominati e la sua missione è quella di portare a compimento il salvataggio delle banche superindebidate e intossicate dai derivati e dai bond a scapito del mondo produttivo e dei cittadini più deboli per garantire il funzionamento di un sistema che permette agli usa di continuare ad essere il paese più indebitato e di trasferire questo debito all’europa con l’attacco all’euro,moneta sostanzialmente senza uno Stato.

  22. takanis

    @Marco Tizzi

    Mi spiega Marco Tizzi come mai con l’inflazione a 7 i c/c pagavano il 10 e con l’inflazione a 2 pagano zero? Io ho fatto la stessa osservazione ma non me lo spiego. Non credo perché le banche prima erano sceme e oggi furbe….

  23. Marco Tizzi

    @takanis
    Sinceramente è un mezzo mistero anche per me. Ma è un fatto assodato: nel 2006 vivevo in sudafrica e anche lì l’inflazione era intorno al 7% e i conti correnti pagavano il 10-11%.

    Potrebbe essere dovuto al fatto che la riforma Draghi del ’98 ha consentito alle Banche di diventare in effetti delle finanziarie e che quindi il semplice prestare denaro non sia più il loro business principale?
    Potrebbe, ma non torna con il fatto che le BCC che non fanno speculazione comunque facciano fatica a dare interessi sopra l’inflazione.
    Adesso coi conti deposito ce la fanno a malapena.

    Forse molto semplicemente l’economia era in una tale espansione che loro potevano permettersi a loro volta di prestare ad interessi altissimi, quindi il loro guadagno ce l’avevano.
    Nella mitica scena di “tu mi turbi”, Benigni va in banca per chiedere i famosi “100 milioni” e il direttore gli chiede il 20%. Il film è del 1983.
    (rigodersi la scena su youtube vale sempre la pena youtube.com/watch?v=xz1d3bQmjNA)

  24. Alessandro

    Alla fine è venuto fuori che questo “signore” ha fatto una irruzione armata alla Agenzia delle Entrate mettendo a repentaglio la vita di 9 persone e sequestrandone 1 per circa 8 ore per 9 anni di canone Rai non pagato (1400 Euro). Complimenti, bravo, e se prendeva anche un paio di multe per un autovelox cosa faceva li ammazzava tutti?

    A mio avviso questo “galantuomo” o è un malato di mente e di conseguenza va internato o è un delinquente e va incarcerato: Qualunque disquisizione pseudo psicosocioeconomica su questo episodio credo sia inutile e ridicola.

  25. Ecate

    @Alessandro
    L’episodio mi ricorda un giorno di ordinaria follia con M. Duglas. La sua analisi psichiatrica è ineccepibile, tant’è che dovrebbe spiegarmi come mai, e non solo in guerra, a tanta brava gente danno un fucile in mano dicendoli vai uccidi e lo hanno fatto senza fiatare. Tutti delinquenti da incarcerare ? Ovviamente non è la stessa cosa con quello che è successo, ma cosa trasforma un tranquillo padre di famiglia in una belva ?

    Lei considera inutile e ridicola qualunque disquisizione sull’episodio, io faccio una riflessione diversa condannando l’episodio (ci mancherebbe altro..) e stupendomi pure della reazione del dipendente l’ha sfidato “cosa fai se non mi siedo a terra..”. Ma cosa spinge una persona ad ammazzarsi, anche dandosi fuoco, se non riesce a pagare le tasse ? Pacifico che se fosse un evasore non avrebbe certo avuto problemi per tali importi. Ergo non tutti sono evasori nell’accezione del termine o come molti credono quelli che non pagano sono evasori e quindi ricchi. Qual è la scintilla scatenante ? E’ solo stupidità, un violento delinquente latente da decenni che ora si è manifestato per quello che è, uno disperato che è andato via di testa, un novello improvvisato crociato che vuole porre attenzione ad un problema in modo diverso quando il pacato confronto nelle sale di un talk show non cambia nulla o cos’altro ? Lei saprebbe dirmi quale potrebbe essere la sua reazione se la mettessero seriamente con le spalle al muro, ovviamente per qualcosa per lei più importante di 9 canoni rai non pagati oppure per ciascuno ci sono diversi limiti di sopportazione oppure solo i delinquenti arrivano a tanto.

  26. Alessandro

    @Ecate
    Buongiorno Ecate, proverò a replicare alle sue:
    1) L’episodio mi ricorda un giorno di ordinaria follia con M. Duglas. La sua analisi psichiatrica è ineccepibile, tant’è che dovrebbe spiegarmi come mai, e non solo in guerra, a tanta brava gente danno un fucile in mano dicendoli vai uccidi e lo hanno fatto senza fiatare. Tutti delinquenti da incarcerare ? Ovviamente non è la stessa cosa con quello che è successo, ma cosa trasforma un tranquillo padre di famiglia in una belva ?
    RISPOSTA: Non so cosa passi per la testa di un soldato in guerra né cosa trasformi un padre di famiglia in una belva ma cercare di cercare delle ragioni in questo episodio stile un giorno di ordinaria follia a me sembra incomprensibile.

    2) Lei considera inutile e ridicola qualunque disquisizione sull’episodio, io faccio una riflessione diversa condannando l’episodio (ci mancherebbe altro..) e stupendomi pure della reazione del dipendente l’ha sfidato “cosa fai se non mi siedo a terra..”. Ma cosa spinge una persona ad ammazzarsi, anche dandosi fuoco, se non riesce a pagare le tasse ? Pacifico che se fosse un evasore non avrebbe certo avuto problemi per tali importi. Ergo non tutti sono evasori nell’accezione del termine o come molti credono quelli che non pagano sono evasori e quindi ricchi. Qual è la scintilla scatenante ? E’ solo stupidità, un violento delinquente latente da decenni che ora si è manifestato per quello che è, uno disperato che è andato via di testa, un novello improvvisato crociato che vuole porre attenzione ad un problema in modo diverso quando il pacato confronto nelle sale di un talk show non cambia nulla o cos’altro ? Lei saprebbe dirmi quale potrebbe essere la sua reazione se la mettessero seriamente con le spalle al muro, ovviamente per qualcosa per lei più importante di 9 canoni rai non pagati oppure per ciascuno ci sono diversi limiti di sopportazione oppure solo i delinquenti arrivano a tanto.

    Risposta:
    Mi sembra di capire che lei stia affermando che vi sarebbero delle motivazioni oggettive (Eccessiva pressione fiscale?) che causerebbero comportamenti di tipo suicidario o aggressivo e che tutti, portati alla esasperazione potrebbero reagire così. Se ho interpretato bene la cosa, l’ipotesi a me pare un po’ debole, non tutti i disperati diventano assassini o suicidi.

    Io sto solo dicendo che per un debito di 1900 Euro non si fa una cosa del genere e che non mi sembra il caso di cercare ragioni più o meno nobili a giustificazione di un episodio di violenza che ritengo sia solo da condannare.

    Cordiali saluti, @lessandro

  27. Nel blog di Angelino Alfano ho letto certi Ferruccio che lo stimola a tirar dritto nel sostegno a Monti. Ho obiettato; il sostegno a Monti si da sulle proposte sostenibili. se questo governo si mette pure a fare le pulci al Pdl il sostegno non lo merita più. i giochi sono aperti e Monti s’è schierato dalla parte ostile a Berlusconi. Alfano deve giocare all’attacco contro stato di polizia fiscale e le politiche illiberali adottate. Angelino deve URLARE senza tentennamenti, quanto SB voleva adottare: CONCORDATO FISCALE SUBITO. Bersani era salito sui tetti per contrastare SB SU TUTTO assieme agli studenti; a Se non ora quando? all’art. 21; al Mov Viola; alle procure, agli Indignati. Non temere(neppure Napolitano), il Concordato Fiscale offre l’uscita dalla disperazione di migliaia di privati (privati anche della dignità di persone) e fa incassare soldi freschi allo Stato. Basta tasse; Basta Stato di polizia; Basta Stato Illiberale;Avanti con CONCORDATO O MEDIAZIONE FISCALE a tutti i livelli. anche su mille euro.
    mn

  28. Ecate

    @Alessandro
    Mi sembra di capire che la sua verità sia quella giusta. Ben per lei.

    La mente umana è molto più complessa di quello che lei possa immaginare. Se la mente ritiene che qualcosa possa minacciare la propria sopravvivenza ciascuno reagisce in modo diverso: qualcuno non sopporta la minaccia, soprattutto se non ben identificata, e cadono in stato di depressione e come ultima loro soluzione non trovando altra uscita si uccide, qualcun altro deve individuare, per lui, un colpevole e questo fa fermato. Ovviamente non tutti sono uguali e qualcuno reagisce agli stessi stimoli in modo diverso. Meccanismi complessi vengono spesso semplificati con stereotipi o luoghi comuni differenti. Legga qualche intervento nel blog e lo scoprirà.

    Per rispondere al secondo punto: esistono sempre motivazioni oggettive (perdita di lavoro, perdita partner, impossibilità di pagare le tasse) chiamati fattore di stress che soggettivamente vengono elaborati in modo diverso. La propaganda che stanno facendo sulle tasse, l’evasione ecc.. è per molti terrificante, purtroppo però colpisce tutti indistintamente soprattutto i meno colpevoli iniziando dalla signora pensionata di 78 anni che ha disdetto il telefono pensando che il canone di 48 euro al bimestre possa essere la prova di evasione, al negoziante terrorizzato dal fatto che ha “limato” la lunghezza del bancone del suo bar di 50 cm negli studi di settore. Quello che lei ritiene una tesi debole significa solo che lei in quelle condizioni non reagirebbe nel medesimo modo, ma non può sapere come reagiscono gli altri ai medesimi stimoli non sapendo cosa scateni in altri il fattore di stress. Infatti per lei 1.900 € non sembrano motivo sufficiente e giustificabile, come non lo sarebbe uccidere per un parcheggio o per gli apprezzamenti, anche pesanti, che qualcuno potrebbe fare alla sua compagna o fare una strage con i vicini di casa rumorosi; eppure accade. Il suo equilibrio è apprezzabile, però non ha capito la mia domanda : come si comporterebbe se qualcuno violentasse sua figlia e la giustizia lo assolvesse ? Certo mi direbbe le situazioni non sono commensurabili, quello è andato fuori di testa con un fucile per 1.900 €. Il punto non è un paragone tra entità tra azione / reazione, il punto è quando l’azione, la provocazione, il suo fattore di stress supera i suoi di limiti, lei cosa fa ?

  29. Alessandro

    @Ecate

    Buonasera Ecate,
    a dire la verità non pretendo che la mia tesi sia verità assoluta e non so come reagirei se venissi provocato oltre i miei limiti, probabilmente molto peggio di quanto lei possa immaginare.

    Quello che contesto è la tesi dell’articoli “Non poteva non succedere” che afferma la pressione fiscale troppo elevata, l’oppressione fiscale palpabile e scoraggiante e quant’altro citato nell’articolo sia causa diretta dell’episodio alla Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia per il tipo di tributo (canone rai), per l’importo e sopratutto per la reazione spropositata.

    Credo che quindi la mia tesi sia chiara ma provo a sintetizzarla per ulteriore chiarezza: per un piccolo debito verso l’erario non ci si può comportare così e non vi può essere alcuna attenuante/giustificazione sociologica a tale comportamento.

    Io accetto il che lei possa non essere d’accordo con me e che contesti la mia affermazione, è ciò che normalmente accade quando ci si confronta con gli altri, non mi è chiaro però quale sia la sua tesi sull’argomento e sarei curioso che me la esponesse.

    Chiudo il mio intervento con alcune domande alle quali mi piacerebbe, se ne avesse voglia, che lei desse una risposta: Lei cosa farebbe con questo signore? lo rimanderebbe a casa? Sarebbe tranquillo se fosse un suo vicino di casa? Gli affiderebbe serenamente i suoi figli? Se di notte tenesse il volume della TV a tutto volume andrebbe a suonare alla sua porta per dirgli di piantarla?

    Cordiali saluti

  30. Ecate

    @Alessandro
    “se venissi provocato oltre i miei limiti, probabilmente molto peggio di quanto lei possa immaginare.”

    Ecco per l’appunto diventando una persona a cui io non affiderei serenamente i miei figli e a cui non verrei a suonare il suo campanello se tiene il volume della TV troppo alto. La differenza tra lei e lui è solo il motivo per cui andate via di testa.

    Per il resto non mi sembra il caso di insistere perché vedo che ha idee molto chiare.

  31. Marco Tizzi

    @Alessandro
    Il Governo ha in mano 60 milioni di corde e sta tirando con tutta la sua forza: alcune si spezzano prima, altre si spezzeranno dopo.
    Alcune si spezzano sparandosi in testa (3 solo nel weekend) altre si spezzano imbracciando i fucili e occupando una sede dell’Agenzia delle Entrate.
    O mandando una bomba a Equitalia.

    I nostri parlamentari e governanti sono ben protetti da guardie del corpo e poliziotti, altrimenti penzolerebbero già giù dagli alberi.
    Vedi Fassino e Bersani al primo maggio.

    Se continuano a tirare le corde i prossimi passi sono le bombe, le molotov, i rapimenti e gli omicidi.
    Penso che Monti l’abbia capito, ma non so se avrà le palle e la voglia di fare qualcosa.

    Ora sta a lei decidere se pensare che io giustifichi i pazzi oppure che tenti umilmente di sventolare una gigantesca bandiera con scritto “Attenzione! Pericolo!”

  32. Alessandro

    @Ecate

    Buonasera,
    la sua maniera di argomentare è alquanto strana, lei ha insistito a proporre 2 volte una domanda provocatoria tipo: “Come mi comporterei se mi provocassero ogni limite come ad esempio se violentassero mia figlia e la facessero franca?”

    Per come ha posto la domanda la risposta poteva essere solo analoga a quella che le ho dato, provo a riformulare: DOMANDA: Cosa fai se ti portano a superare il tuo limite? RISPOSTA: Supero il mio limite!

    Quando poi le ho dato la risposta che si aspettava è passato immediatamente a darmi dell’inaffidabile e del fuori di testa.

    Non intendo perdere altro tempo a discutere con lei e le suggerisco di non perdere tempo a scrivere una replica che non sicuramente non leggerò.

    P.S.

  33. Alessandro

    @Marco Tizzi

    Buonasera Marco,
    non discuto la sua analisi che mi sembra lucida, né le sue intenzioni che mi sembrano veramente delle migliori.

    E’ il singolo episodio di Romano di Lombardia (BG) che viene portato a dimostrazione della tesi dell’articolo che, per il mio modo di pensare, per la mia personale visione del mondo, sembra essere una forzatura che, purtroppo temo, possa portare a pericolosi episodi di emulazione.

    Cordiali saluti

  34. Ecate

    @Alessandro
    Voglio risponderle lo stesso perché sono certo che leggerà la mia risposta.

    La mia è stata una provocazione che non ha compreso come tale. Come lei forse anch’io reagirei per cose che reputo gravissime come “se mi toccassero la figlia”, anzi non voglio neppure pensarci. Ma non per questo sono o siamo dei pericolosi psicopatici a cui nessuno affiderebbe in serenità i figli. E come lei certamente non minaccerei qualcuno con un fucile per dei canoni TV non pagati. Ma perché ? E’ questa la domanda che mi sono posto su cui ho voluto riflettere con lei e a cui il sig. Tizzi ha risposto molto meglio di me. Perche la nostra scala di valori, di educazione, il senso delle proporzioni è equilibrato e le nostre azioni sono sotto controllo. Perché sappiamo che andare da un funzionario e minacciarlo per quello che devo pagare non solo è completamente sbagliato e assurdo, ma condurrebbe a conseguenze ben più gravi di una sanzione amministrativa. Ma perché c’è ancora la lucidità mentale che ci fa comprendere l’assurdità e la sproporzione di tale azione, ci sono freni che ci fanno tacere e mordere la lingua anche quando hanno modi arroganti e sufficienti perché dipende dal loro potere. Forse quando manca la lucidità mentale, il senso della proporzione nelle cose come a quel signore che si scaricato su altri le proprie frustrazioni (ed è ovvio che per questo condanno la sua azione), qualcun altro, purtroppo numerosi casi anche in questi giorni, l’hanno scarica su di sé.

    La finisco qui. Considero la vita delle persone più importante di banali giudizi e discussioni.

    Ad maiora

  35. Manuel Seri

    @Alessandro
    Gentile Sig. Alessandro,
    comprendo perfettamente le Sue perplessità ed ovviamente darei alle domande da Lei formulate le Sue stesse risposte. Il punto però non è questo e mi spiace che non sia riuscito a trasmetterlo nel modo giusto.
    Se si astrae dal caso specifico (che, dalle notizie circolate e col beneficio del dubbio di una non corretta o non completa informazione, sembrerebbe rappresentare un insano gesto di un soggetto perturbato) e si tenta di verificare come è stato percepito dall’opinione pubblica nella sua immediatezza non si può non aver notato un certo diffuso senso di soddsfazione fra le Persone. E’ infatti palpabile la sensazione di sgomento, indignazione e rassegnazione che si sente esprimere in giro ad ogni livello e che spesso si traduce in battute che esprimomo fantasiosi atti di ribellione che tutti sappiamo essere impraticabili; per questo la notizia del fattaccio ha in relatà dato una sveglia ed ha suscitato intimi apprezzamenti in molte Persone.
    D’altra parte, sarà pur vero che viviamo male ed in modo sbagliato e che siamo vocati alla follia, ma i numerosi suicidi per motivi economici e fiscali (superata la soglia dei 35) la dicono lunga sullo stato di esasperazione o di disperazione in cui versano le Persone: se riesce a spingere a gesti così gravemente autolesionistici da uccidersi, non si possono di certo escludere altri gesti ancor più insani e drammatici.
    Bisogna perciò augurarsi che chi tutti i giorni pontifica e proclama attraverso i mass media sguazzando nei privilegi della politica e chi governa il Paese con o senza il loro appoggio abbia l’umiltà di capire i bisogni e le difficoltà della Gente (così lontani dalla loro condizione sociale agiata) ed abbia anche la sensibilità per farsi carico di soluzioni adeguate senza aspettare che la tensione salga a livelli incontrollabili.
    La follia, quando non è una alterazione genetica, ben può essere il risultato di un disagio inespresso o incompreso per troppo tempo, ma non giustifica affatto chi non ha capito di dover intervenire prima o, peggio ancora, chi non ha voluto intervenire prima.
    Cordiali saluti.
    Manuel Seri

  36. @Marco Tizzi
    Io non ho alcun ruolo all’interno di nessun partito, tanto per essere precisi, non so se Le risulta diversamente, nel caso ha informazioni sbagliate. Voto PD, ma non ha nulla a che vedere con l’osservazione che ho fatto.
    Se condivide il post mi fa piacere per lei, resto convinta di poter esprimere la mia contrarietà invece indipendentemente dall’appartenenza politica, che è proprio irrilevante…

  37. Marco Tizzi

    @Ivana Di Carlo
    L’appartenenza politica quando si parla di politica non mi pare un dettaglio.
    Poi è ovvio che si possa esprimere qualsiasi opinione.
    Per me la libertà di espressione è talmente sacra che ritengo chiunque abbia diritto di parola.
    Senza eccezioni.

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