15
Nov
2010

Crisi politica, istruzioni per l’uso

Con le dimissioni dei ministri finiani appartenenti a Futuro e Libertà, comincia di fatto la crisi di governo. E’ il caso di darsi alcune esplicite istruzioni per l’uso di questo blog, nel rispetto delle convinzioni di ciascuno. Tre semplici regolette, dichiarate ex ante come piace a noi e come vorremmo si facesse sempre e dovunque, per evitare discrezionalità ex post e consentire a tutti gli attori e contributori del blog nonché lettori di condividere i criteri.

Primo. Questo non è un blog nato per dare giudizi meramente politici, nel senso che la politica ha in Italia purtroppo, cioè alleanze, barocchismi istituzionali, tempi eterni alla ricerca di decantamenti, accelerazioni improvvise dettate da maschere e pugnali, alleanze impossibili in nome di emergenze virtuistiche, fratricidi e gossip. Chicago Blog Rispetta le convinzioni di ciascuno, a cominciare da coloro che non si riconoscono in pressoché nulla dell’offerta politica attuale come il sottoscritto, visto che vorrei meno Stato meno spesa meno tasse e più spazio a mercato bene e poco regolato. Capisco chui pensa che a sinistra non ci sia quasi nulla che pormetta bene per quel che pensiamo di individuo, famiglia e impresa nel mercato. Capisco cgi è deluso a morte del governo Berlusconi e di lui in prima persona. Capisco chi nonl’ha mai votato. capisco chi ce l’ha con Tremonti coi suoi tagli lineari invece di scelte prioritarie epr la crescita, e pel rinvio alle calenmde eterne della riforma fiscale. Capisco anmche chi pensa che a maggior ragione la scelta è tra meno peggio, e la santa alleanza tra opposti in nome della virtù e delle procure non gli piace per niente. In ogni caso, vi chiedo di rispettare la regola di non scrivere qui opinioni e post che argomentino pure preferenze politiche rispetto alla situazione in corso. Noi non siamo nati per far questo. Non mancano nella rete altri blog e siti su cui farlo.

Secondo. Ciò non significa che ad alcuno sia inibito l’esame e il giudizio anche più tagliente rispetto a tutte le posizioni, proposte e analisi economiche, regolatorie, fiscali, di mercato, di organizzazione dell’amministrazione e della spesa pubblica etc avanzate nel tornado politico che da oggi prende le mosse – e Dio solo sa quanto durerà, e a quali abissi di instabilità esporrà il Paese e la sua economia. Noi come l’Istituto Bruno Leoni siamo nati per questo: tentare di ancorare il dibattito pubblico a numeri e analisi concrete, su fatti e scelte e proposte concrete. Dal nostro punto di vista, quello appunto diffidente di Stato e statalismo di ogni colore, sapore e deriva culturale, visto che nel mondo post crisi (post?, nell’area euro non direi proprio, io la penso come il Munchau odierno, l’euro così è esposto a un serio rischio di rottura) lo statalismo da Washington  a Pechino, da Mosca agli Emirati coniuga e declina le ascendenze più eterogenee.  C’è tanto da fare sui fatti, senza qui perdersi dietro le cervellotiche evoluzioni delle leadership personali che si affacciano nel post Berlusconi (post? lo decideranno gli elettori questo post, oppure sante alleanze parlamentari appese a pochi senatori bandoleros?). Quando e se le leadership e le loro evoluzioni e combinazioni si chiariranno per proposte concrete, allora qui saremo a parlarne, come sempre.

Terzo. Ci sia maestra, la delusione per le promesse mancate e per ciò che i delusi e oppositori di Berlusconi in politica anc0ra non sanno offrire. La nostra battaglia è per le teste e le coscienze, non per i seggi e per i posti. Di Stato malato e marcio ce n’è troppo in giro in Italia, per credere che alla politica non faccia gola occuparlo secondo la regola aurea “scostati tu che mi ci metto io”. E’ questo il nostro nemico, in qualunque schieramento si annidi, e comunque si travesta. “+ P – S” c’è scritto sulla mia bandiera, più Pil e meno Stato. Non la vedo in pugno a nessuno. Dovunque in politica qualcuno abbia anche solo minor distanza da questo, vi invito a dircelo e a ragionarne con noi. Ma sono le teste della maggioranza degli italiani, quelle che vogliamo cambiare noi. Non quelle dell’eventuale maggioranza  parlamentare antiberlusconica di oggi e domani: perchè quelle teste lì son già formate, e di sicuro sappiamo che non ragionano come noi, minoritarissimi ma  tenaci, vorremmo che ragionassero. Volesse il cielo, che in Italia si svegliasse qualcuno disposto a metter denari e fatica per un rpogramma meno lontano dal nostro. Ci andrei a far Tea Parties gratis. ma anche se sappiamo che non sarà così, noi la nostra bandiera non l’abbassiamo, perché le teste su cui lavorare dei cittadini c’interessano più delle formule che quelle teste eleggeranno col loro voto.

48 Responses

  1. maumen

    ELEZIONI ANTICIPATE!! Prima cambiamo la legge sui rimborsi elettorali.
    Scusate se ripeto: le elezioni anticipate si faranno sicuramente e tutti i partiti sono d’accordo perché incasseranno una montagna di quattrini, come previsto dalla legg……e sui “rimborsi” elettorali. Che andranno ad aggiungersi ai “rimborsi” …per le elezioni del 06 e del 08. Dai, mettiamoci assieme e facciamo girare questo: “elezioni anticipate? prima la casta cambi la legge sui rimborsi elettorali”.
    Le sole elezioni politiche del 2008 sono costate ai partiti 110.527.757,19 euro ma se ne sono fatti rimborsare 503.094.380,90, senza calcolare le europee e le regionali. Bisogna abrogare questa folle legge dei governi D’Alema 1999 e Prodi 2001 prima di riparlare di urne

  2. Carlo Sala

    L’esito delle primarie milanesi attesta che il Pd non è in grado di fare da perno del centrosinistra, di fatto è una vittoria di Vendola e in prospettiva elettorale dello stesso Berlusconi.
    Al Pd non resta che sostenere surrettiziamente Albertini contro la Moratti per arrivare a dimostrare che PdL e Lega non sono più autosufficienti neanche nella città del predellino, un accordo esplicito non farebbe che accrescere il seguito di Sel & C, impraticabile lo scioglimento della sola Camera, con potenziale maggioranza diversa da quella del Senato, il postberlusconismo per il Pd oggi passa solo da un improbabile governo di decantazione con Fli e Udc, in attesa che Albertini assesti il colpo a Milano e sempre col rischio di vedersi scivolare gli elettori verso Sel

  3. Carlo Sala

    L’esito delle primarie milanesi attesta che il Pd non è in grado di fare da perno del centrosinistra, di fatto è una vittoria di Nichi Vendola e in prospettiva elettorale dello stesso Silvio Berlusconi.
    Al Pd non resta che sostenere surrettiziamente Albertini contro la Moratti per arrivare a dimostrare che PdL e Lega non sono più autosufficienti neanche nella città del predellino, un accordo esplicito non farebbe che accrescere il seguito di Sel & C, impraticabile lo scioglimento della sola Camera, con potenziale maggioranza diversa da quella del Senato, il postberlusconismo per il Pd oggi passa solo da un improbabile governo di decantazione con Fli e Udc, in attesa che Albertini assesti il colpo a Milano e sempre col rischio di vedersi scivolare gli elettori verso Sel

  4. leonardo

    Oltre che dichiararmi assolutamente daccordo con il sig Maumen, per quanto riguarda i rimborsi elettorali, faccio solo presente quanto i miei problemi (di piccolo imprenditore e commerciante) siano lontani anni luce da quelli del sig. Fini del sig. Berlusconi, ed anche da quelli di tutta la combricola politica .
    Sono dieci anni che non voto , e credo che se mai mi venisse in mente di tornare alle urne , forse prenderei in esame un voto a coloro mai avrei pensato di votare , per distanza culturale , per diffidenza , per amore di un Italia unita , ma forse la lega è rimasta almeno coerente a se stessa , e la coerenza è merce veramente rara in questo paese.

  5. Stefano

    Stimatissimo Oscar Giannino,
    ma perchè non si candida Lei? Non penso potrebbe vincere, ma almeno io saprei per chi votare.
    Cari saluti
    Stefano Gargano

  6. Larry

    Gli unici da sostenere sono i Radicali.

    Ecco una delle ultime loro proposte:
    “Da oltre due anni giace in Parlamento una proposta di legge radicale (C. 1611, primo firmatario Maurizio Turco) intitolata “Delega al Governo per l’introduzione di una disciplina in materia di restituzione dei contributi previdenziali che non danno luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico”. La gran parte dei contributi previdenziali versati all’INPS da para-subordinati e precari, o da coloro che non appartengono agli ordini professionali, sono a fondo perduto: se non si raggiunge il minimo per la pensione, sono soldi persi per sempre. Si tratta di una colossale ingiustizia, che allarga il fossato esistente tra garantiti e non garantiti, fra giovani e vecchi: solo la metà dei trentenni attivi ha versato sinora da uno a quattro anni di contributi. Noi chiediamo, con la nostra proposta di legge in Parlamento e con la nostra petizione in strada, che, su richiesta, siano restituiti agli aventi diritto o ai loro eredi i contributi previdenziali versati nel corso dell’attività lavorativa che non abbiano portato alla maturazione della pensione”

  7. gregorio

    In aggiunta alle considerazioni giuste di Maumen, chiedo: noi popolo come potremmo influire affinché la classe politica diminuisse il numero di rappresentanti alla camera ed al senato prima del prossimo giro elettorale? Che modalità di appello abbiamo per chiedere più efficienza da subito?
    Se dopo 16 anni di seconda repubblica non possiamo sperare più in nessun cambio, che ci venga almeno concesso il diritto di “comprimere” lo status quo.

  8. Marco Maglio

    Caro Oscar,

    sono con te in questo disperato tentativo di essere ragionevoli in un ambiente dove il sano equilibrio è andato da tempo a quel paese.

    continuo a seguirti dalla Francia,
    Marco

  9. Massimo74

    gregorio :
    In aggiunta alle considerazioni giuste di Maumen, chiedo: noi popolo come potremmo influire affinché la classe politica diminuisse il numero di rappresentanti alla camera ed al senato prima del prossimo giro elettorale? Che modalità di appello abbiamo per chiedere più efficienza da subito?
    Se dopo 16 anni di seconda repubblica non possiamo sperare più in nessun cambio, che ci venga almeno concesso il diritto di “comprimere” lo status quo.

    Non c’è modo per noi come popolo di cambiare le cose,non attraverso lo strumento del voto almeno.Del resto è da anni ormai che sentiamo tanto a destra quanto a sinistra parlare di ridurre i costi della politica,tagliare il numero dei parlamentari,ridurre le indennità dei politici ma ad oggi si è visto poco o nulla.
    Del resto basterebbe ricordare cosa è successo per il finanziamento pubblico ai partiti abrogato nel 1993 da un referendum radicale in cui votarono per il sì oltre il 90% degli elettori.
    In poche parole se i politici non rispettano nemmeno la volontà referendaria significa che della volontà del popolo(di cui però si riempiono la bocca continuamente)non gliene importa nulla.
    Per questo io dico che se si vuole veramente pensare di cambiare qualcosa in questo disgraziato paese ci vogliono iniziative forti e coraggiose come ad esempio uno sciopero fiscale di massa.

  10. Piccolapatria

    Bene, anzi male, ovvero di male in peggio. Berlusconi si era presentato tre lustri addietro con promesse liberali , niente di ciò abbiamo avuto o poche cose. L’uomo ha le sue colpe, ma anche qualche attenuante su cui è inutile disquisire ormai. A questo punto non ho bisogno di chiedermi che qualità di governo l’armata che avanza ci propinerà, ho la risposta nei fatti di queste ore. Il Presidente della Camera, quale capopartito attivo, dà il ben servito al proprio governo, costi quel che costi all’Italia, va all’opposizione in nome della legalità e presenta una mozione di sfiducia mentre si appresta a fissare il calendario della discussione pro domo sua. L’esito della mozione si sa fin da ora, per cui egli verrà convocato dal Presidente della Repubblica per il consueto squallido balletto che la nostra magna costituzione prevede, nella spudorata duplice veste di P.d.C. e di capopartito direttamente o per delega poco importa. La beffa è palese suffragata dal silenzio (solidale?) del garante che sta sul Colle. Bisogna recuperare l’onestà, la dirittura morale, la legalità, il rispetto per i cittadini abbattendo il massimo del male, questi gli alti verbi menzogneri di costoro. Per non dimenticare che ci promettono , non dicendoci con che mezzi (tasse?), la ripresa dell’economia proprio loro che mai, dico mai, hanno guadagnato il proprio pane, in quanto da decenni vivono delle prebende e dei finanziamenti che i contribuenti sono costretti a sborsare. E di questa conventicola fa parte anche l’american-radical-liberale Della Vedova , prodigo di enunciazioni che smentiscono il suo vissuto recente e passato! E i cittadini che lavorano e faticano, tapini una volta ancora, se la dovranno prendere sul di dietro. Ho sempre avuto molte riserve su Berlusconi, qualche speranzina episodica, aspettative deluse tante tuttavia confidando che non tutto fosse perduto. Ho anche praticato l’astensione per mancanza di entusiasmo e fiducia. Ma, costoro non ci deluderanno ahinoi, se avranno partita vinta con l’ammucchiata indecorosa del governo con tutti dentro a spendere e spandere, ci porteranno in una situazione in cui dovremo dirci: ” si stava meglio quando si stava col male berlusconiano ” e/o ” eravamo felici e non lo sapevamo” . Vengano le nuove elezioni, pagheremo anche queste; con mio rammarico la Lega avanzerà di molto e qui nel Nord è palpabile ; il debito crescerà ancora e ancora tutto sul gobbo di viventi e nascituri. Ma questa volta non mi asterrò, dovrò turarmi il naso se necessario per votare “contro” il ritorno al costoso passato spartitorio e partitocratico che toglie veramente ogni speranza.

  11. xxxmen

    Quello che non comprendo è perchè si debba far passare questa crisi, come una crisi del Berlusconismo. Questa è una crisi istituzionale, perchè anche se dopo 62 anni si è arrivati all’ingovernabilità del paese, non per colpa di Berlusconi o del sistema elettorale.
    Siamo in questa situazione perchè degli ALCOOLIZZATI (non posso trovare altre spiegazioni) hanno votato una costituzione folle che già all’inizio era distinata a creare disastri.
    In Italia non è possibile governare perchè la costituzione dimentica totalenete di elencare una serie di poteri al Primo Ministro che permetta di governare in tranquillità, con date certe di elezione e scadenza di mandato.
    Da noi non c’è un presidente che governa, ma 950 persone elette che per decidere si devono trovare in accordo. Non ci si riesce in un piccolo condominio, figurarci 950 lupi famelici. Ci sarà sempre chi non ha una poltrona e che si lamenta, disposto a buttare tutto all’aria per suo tornaconto personale, 62 anni 60 governi mi sembrano una prova tangibile.

    I FINIti, del resto sono tutti gli AN che non avevano poltrone, Baldassari in primis.

    Non è vero che non è mai accaduto che si votasse per una sola camera, all’nizio le scadenze del mandato elettorare per camera e senato avevano scadenze differenti. FOLLIA PURA.

  12. Piero

    @xxxmen

    * un piccolo esempio.. le AutoStrade (regalate dal tuo nemico Dalema) salvano Alitalia.. ed un mese dopo il tuo amico Silviuccio rinnova la Concessione Trentennale con questo cavillo aggiuntivo: se aumenteremo le tariffe dicendo che servono x far nuove strade ma poi quelle strade non le facciamo.. ci possiamo tenere cmq i soldi degli aumenti.. ed il Presidende di Autostrade mesi dopo si lascia scappare questa affermazione: non avremmo mai salvato Alitalia se non avessimo avuto altre contropartite.. e due ore dopo smentisce ciò che ha detto 2 ore prima..

    * secondo piccolo esempio… Mondadori condannata a pagare 180 milioni x evasione.. e poco prima della sentenza della cassazione.. leggina… ne paga solo 8 milioni.. lei ne risparmia 170 milioni… che ce li metti te..

    * ma queste cose che ho scritto sopra son solo strumenti ploemici con cui potrei mettermi sullo stesso suo piano delle tue argomentazioni.. sarebbe una storia infinita di repliche e controrepliche..

    ***** alle cose “grosse ed importanti” sul Debito Pubblico ti ho risposto nel post sull’Orologio..

  13. Piero

    @xxxmen

    PS: non avevo letto ultima tua riga sulle elezioni separate camera / senato.. 1) in passato Prodi fu sfiduciato solo da una camera e Berlusca chiese ed ottenne elezioni totali… ora vorresti cambiare prassi xrchè non ti conviene più ?
    senza contare che il Porcellum fu definito tale proprio da chi lo creò (fregandosene del fatto che non essendo di rango costituzionale poteva cambiarsi la legge aproprio favore in corsa).. prima meglio cambiarlo su preferenze e premio di maggioranza (governabilità o… ma 15% è troppo..

  14. Cominciamo a farci sentire. Non possiamo lasciare che questi scellerati deturpino il nostro splendido paese.
    Purtroppo anche io sono un liberale ( vero ) e quindi, politicamente ( Mamma e Papà stanno benissimo ) orfano! Un bravo ad Oscar per il coraggio e per la dedizione alla cusa liberale!!

  15. Luca Segafreddo

    @xxxmen
    Caro amico, parole sante. Bravo! Non scrivo altro perchè, anche se trovo un po’ di conforto in questo blog, sono veramente sconsolato per quello che sta accadendo.

  16. Berlusconi e la crisi. Mai fare i conti senza l’oste e l’oste è la sentenza Mills e la sicura bocciatura del lodo Alfano a cui si dovrà sommare un qualsiasi (non importa chi) premier di transizione. Con la sentenza scatta la condanna e con la condanna l’impossibilità per SB di accedere a qualsiasi carica pubblica. In altre e più semplici parole: SCACCO MATTO.

  17. Alessandro

    Riforma fiscale, maggior dinamismo degli stipendi dei dipendenti privati-mi chiedo sempre perchè a fronte di un lordo, in media di 1500 euro me ne entrano in busta netti 1100, 1150 se va bene, quando i miei contributi inps andranno ad ingrassare burocrati e altro; e allora maggiore libertà d’impresa sgrassando la burocrazia, che ancora esiste in modo soffocante,che già intimidisce chi vorrebbe mettersi in proprio,a cominciare da quei carrozzoni che sono le camere di commercio.Di conseguenza migliore welfare per reali e giusti servizi sociali. Almeno questo ho chiesto e continuerò a chiedere al centrodestra con o senza Berlusconi-sicuramente fra qualche mese senza Fini che deve imparare qualcosa di economia-o quei partiti che vogliono essere riformisti. Sarà dura ma ritenteremo. Grazio Giannino per i sempre e puntuali giudizi che aiutano a capire quello che accade in questo paese pieno oltre misura di politici fann…ulloni, furbetti e opportunisti che se ne infischiano del bene comune. Detto da uno che si ritiene quanto meno liberaldemocratico. Mi vanno bene anche gli opportunisti ma che facciano anche gli interessi e sostengano il bene comune del nostro Paese.

  18. mauro

    Bravo Giannino,condivido parola per parola quello che scrive.
    L’Italia,soprattutto in questo momento di cui sembra che la maggior parte dei commentatori non senta l’effettiva gravità,ha bisogno di fatti,e non di parole o di opinioni in libera uscita di sedicenti,o meglio credenti,commissari tecnici.
    Avanti tutta.

  19. federico

    bizantinismi,giri di valzer, strizzatine d’ occhio. cosa e’ cambiato oggi rispetto a ieri nel deprimente e depressivo scenario politico italiano. l’ Italia si sta sfaldando sotto il martello dei tempi, superata dalla velocità dei cambiamenti. servizi inesistenti, politiche industriali assenti, sistema bancario preda di logiche di potere e distante anni luce dalle realta imprenditoriali nostrane, giustizia (?) condizionata da sottili fili che si attorcigliano attorno a sistemi di gestione arcaici e polverosi. vogliamo proseguire?? forse e’ meglio spengere la luce perché i sogni sono la culla delle ultime e poche speranze che ancora ci restano

  20. Matteo

    Grande Oscar!
    ma perche non si candida? io lo voterei subito,si proponga anche per un governo tecnico!

  21. stefano

    @Piero
    Il problema è che questa crisi nasce proprio con l’obiettivo, imho, di cambiare la legge elettorale. Ma non per favorire la governabilità, bensì per tornare ad avere, come con il proporzionale, tutti i partitini in parlamento con la possibilità di mettersi di traverso per non cambiare le cose. Ribadisco, dovremo toccare il fondo.
    Relativamente alla candidatura di Giannino, io non lo voterei. E proprio per la stima che ho di lui. Non lo manderei in mezzo a certe mezze figure, ometti di una meschinità imbarazzante, sempre pronti a giustificare qualsiasi loro atto con i più alti e nobili ideali, ma in realtà attaccati ad ogni tipo di privilegetto ed onore possibile e immaginabile. Qui mi fermo perché vorrei evitare querele. Sono qualunquista? Può essere, ma mi pare che i nostri beneamati politici abbiano accuratamente evitato di fornirmi molte ragioni per non esserlo.

  22. anto

    @Massimo 74
    “Per questo io dico che se si vuole veramente pensare di cambiare qualcosa in questo disgraziato paese ci vogliono iniziative forti e coraggiose come ad esempio uno sciopero fiscale di massa.”

    Parole sante, che sottoscrivo. Però. Nel nostro Paese le tasse sono pagate per la maggior parte da lavoratori dipendenti attraverso lo sciagurato istituto del Sostituto di Imposta”. E allora, come si potrebbe fare uno sciopero fiscale di massa?

  23. Andrea

    Non sia mai che tornino gli exDC e gli exPCI della Prima Repubblica alleati pure con gli exMSI per affossare la Seconda Repubblica!!!

  24. xxxmen

    @Piero
    Caro Piero,
    PRRRRodi non aveva più la maggioranza nel paese, se si andava alle elezioni solo al senato, avremmo avuto una forte maggiornaza alla camera di SX ed una forte maggioranza al senato di DX, se invece ora si va a votare rischiamo di avere poi una forte maggioranza di DX alla camera e un casino al senato, grazie alla polpetta avvelenata lasciata di Ciampi, che prevede premi di maggioranza su base regionale, FOLLIA PURA che dimostra quanto a certa gente interessi la governabilità di questo paese (Ciampi, Casini,…).

    Alitalia, sei sicuro che quanto fatto da Silvio su Alitalia sia veramente così negativo e che costi così tanto di più al contribuente, rispetto alla soluzione AF.
    Guarda che una clausola richiesta a PRRRRodi da AF, dava la possibilità di permettere o meno la creazione di nuove linee da operatori concorrenti sul suolo italiano. FOLLIA. AF non voleva concorrenti, come non li ha in Francia ed Olanda, per questo una compagnia assolutamente non sicura e disastrosa a livello competitivo, non trova grandi difficoltà, lavora in un mercato protetto.
    Vai a vedere quante compagnie aeree low cost atterrano in Francia, Ryanair, Air Berlin, German Wings, Wizz Air,……
    In Italia i prezzi dei biglietti sono mediamente 1/3 di quelli in Francesi, grazie alle low cost, che loro hanno in piccolissima parte.
    Ora fatti un conto di quanto spendono i Francesi per volare e di quanto risparmia il contribuente italiano per volare, vedi che alla fine rimanendo liberi dalle decisioni di Parigi, il conto è comunque a favore del viaggiatore italiano, in più ci sono enormi benefici sul turismo.

  25. Paolo Silvi

    Crystal clear, come si direbbe da qualche altra parte, ma noi poveri cristi a cui non è dato partecipare se non per quello che riusciamo ( o ci illudiamo!! ) di capire dalle notizie che ci vengono somministrate cosa possiamo fare ? Quello che Lei scrive ai punti 2 e 3 è ampiamente condivisibile ma dove prendiamo le informazioni utili per imparare a ragionare sui fatti veri e non sui fatti costruiti ad hoc ? Dott. Giannino trasformi una parte ( decida Lei se grande o piccola ) di questo blog in un giornale diverso ispirato da quanto descritto ai punti suddetti chiedendo anche un contributo per la preparazione a tutti noi che la leggiamo proprio nella convinzione di poter accedere a notizie vere. Anche questa sarebbe una piccola/grande rivoluzione !! Anch’io come Lei sarei disposto a lavorare gratis per un progetto del genere anche se non mi attribuisco alcun tipo di competenza organica alla necessità. La leggo ed ascolto sempre con piacere.

  26. anonimo

    I Radicali???
    Non capisce, o fa finta di non capire?
    Gia che c’e perche non suggerisce di votare direttamente per Soros o a caso scegliendo tra i Rockefeller, Murdoch, Rothschild, o altri speculatori?
    Perche votare per gli ambasciatori (i Radicali) di questi sopra quando si sa per conto di chi parlano?

    Che suggerimento aspettarsi da uno che si firma Larry?

  27. adriano

    Purtroppo piu’ le idee sono valide e geniali,piu’ sono inutili ,se non si tenta di realizzarle.Non si puo’ sperare o aspettare che a farlo siano coloro che non le condividono.Bisognerebbe ritrovare il coraggio di sporcarsi le mani,altrimenti il piu’ lestofante e truffaldino dei politici brillerà di gloria al confronto,come per gli angeli del limbo.

  28. Se il Faraone e’ diventato una Mummia, state attenti alla vendetta della Mummia.
    Ma tutto cio’ mi interessa relativamente, torniamo ai veri problemi dell’Italia:
    Il DEBITO PUBBLICO e la SPESA CORRENTE.
    Ci vuole una iniziativa POPOLARE per cambiare qualche cosa in questi ambiti, non credo che alcun partito politico abbia la forza e la voglia di intervenire seriamente in queste materie.
    Per approfondimenti vedere: http://www.segesufossetremonti.blogspot.com
    e http://www.electricgeniuses.blogspot.com
    Grazie per l’ ospitalita’ e buone fortuna a tutti.
    Anton

  29. Mario Zulberti

    (Oscar for President)
    … ma nessuno di quei burloni che siedono in Parlamento e al Senato butta mai l’occhio sul contatore del debito pubblico? A nessuno vien mai l’angoscia a pensare all’enorme debito che preme sul nostro Paese? A nessuno viene in mente che oltre a Giustizia&mignotte c’è da parlare di lavoro, impresa, competitività, fiscalità …?
    A NESSUNO!
    Oltre alle solite parole, NESSUNO è disposto a rischiare di presentarsi agli elettori con un programma concreto …..

    @xxxmen: su Alitalia. I biglietti costeranno un terzo rispetto alla Francia, ma i quattro e pussa miliardi di costi – dovuti certamente anche alla scellerata gestione del passato – ce li stiamo pagando noi contribuenti! Ancora!

  30. anonimo

    I Radicali???
    Non capisce, o fa finta di non capire?
    Gia che c’e perche non suggerisce di votare direttamente per Soros o a caso scegliendo tra i Rockefeller, Murdoch, Rothschild, o altri speculatori?
    Perche votare per gli ambasciatori (i Radicali) di questi sopra quando si sa per conto di chi parlano?

    Che suggerimento aspettarsi da uno che si firma Larry?

    I Radicali contro determinate guerre ma a favore delle secessioni di stati est europei??
    I Radicali della Bonino al CFR europe??
    I Radicali dell eutanasia (forse ammissibile) ma il cui vero fine ultimo e il suicidio assistito perche ce la scusa (patetica) della sovrapopolazione ed i potenti han paura delle grosse masse?
    I Radicali degli (ex)terroristi che mandano i compari ad assaltare le carceri?
    I Radicali che cambiano schieramento ed appoggio esterno a seconda che.si faccia o meno favore per gli speculatori?
    I Radicali che forse vedono tutti noi come Goym vista la loro vicinanza al Sionismo (ed assoluta lontananza con le poche cose buone dell ebraismo)?
    I Radicali che decidono di attaccare seriamente la chiesa proprio nel momento in cui il Satanismo comincia ad “uscire allo scoperto”?
    I Radicali…

    Per dovere di cronaca: nell E-CFR ce anche D Alema, Padoa Schioppa, Orlando, Scognamiglio e guarda caso Fini.
    I supporter dell ecfr
    http://ecfr.eu/content/entry/who_supports_us/

  31. D’accordissimo come sempre con la razionale e lucida analisi di Giannino e con le regole da seguire su questo blog. Un solo appunto e una richiesta di indicazioni concrete (che probabilmente mi sono sfuggite o rimandate ad altro post):
    dunque, noi restiamo coerenti alle nostre idee liberali liberiste e libertarie, pronti a fornire progetti, analisi e supporto a chi vuol portare avanti tali idee, mantenendosi distaccati dal caos politico attuale. Giusto?
    Ma se tutti quelli in gamba come Giannino si ritirano sull’Aventino a parlare di economia o di come potrebbe essere l’Italia se avessimo un sistema politico-istituzionale più simile a quello di altre democrazie liberali nel mondo o ad osservare con attenzione e competenza ciò che succede negli U.S.A., piuttosto che in Cina….chi fermerà le brame autodistruttrici degli attuali politici italiani, che litigano mentre la barca affonda (sull’orlo di una cascata) per chi dovrà occupare le prossime poltrone ed andare ad aumentare il debito pubblico creando ulteriore deficit (pro domo sua) ed affossando ogni possibile ripresa con tasse e balzelli alle (piccole) imprese? Restiamo a guardare ed a lagnarci dalla nostra torre d’avorio, o non è forse tempo di oliare i fucili prima che sia troppo tardi? (ovviamente è una metafora, non un incitamento Bossiano)

  32. Luigi

    Non capisco dove sia questa sinistra statalista e questa destra liberista.
    Le privatizzazioni e le maggiori liberalizzazioni le hanno fatte Prodi e Bersani. Da 10 anni il governo non fa altro che tentare di limitare la spesa pubblica. Anzi, la sinistra dati alla mano ci è riuscita meglio della destra. In Italia non c’è nessuno che invochi aumenti della spesa pubblica, a differenza degli USA dove invece ci sono economisti di fama come Stigliz e Krugman che invocano politiche Keinesiane.
    Il problema, semmai, è che in Italia si spende male, malissimo. Che ci sono troppe regolamentazioni al mercato, molte delle quali fatte per favorire i monopoli, troppi sussidi e troppa evasione fiscale.
    Io lancio tre proposte provocatorie:
    1. Abolire la trattenuta in busta paga. Tutto lo stipendio va al lavoratore dipendente che poi paga le tasse con la dichiarazione dei redditi. Si avrà l’effetto immediato di aumentare la liquidità dei consumatori, stimolando i consumi.
    2. Aumentare le possibilità di detrazione fiscale dei lavoratori dipendenti. Basterebbe poter detrarre le spese che detrae una normale partita IVA, per aumentare i consumi individuali di una bella percentuale.
    3. Utilizzare i fondi che attualmente si usano per gli ammortizzatori sociali in modo produttivo: invece di stare a casa e prendere il sussidio, ti pago di più, ma vai a fare lavori socialmente utili (tappare i buchi nelle strade, potare le aiuole, pulire le strade, manutenere i mezzi pubblici ecc. ecc.)

  33. Riccardo

    I radicali? a me risulta che i radicali hanno fatto referendum sulla responsabilità dei giudici già nei lontani anni 80, hanno fatto i referendum contro l’azienda sostituto fiscale, per il rinnovamento dell’art 18, contro il finanziamento pubblico dei partiti (per non ricordare divorzio e aborto negli anni 70).
    I radicali all’Italsider di Taranto negli anni 80 proponevano di chiudere tutto il fallibile, dare un salario minimo e formazione a chi rimaneva disoccupato per trovare un nuovo e più produttivo lavoro.
    Se queste vi sembrano battaglie sbagliate!!

  34. Massimo74

    anto :
    @Massimo 74
    “Per questo io dico che se si vuole veramente pensare di cambiare qualcosa in questo disgraziato paese ci vogliono iniziative forti e coraggiose come ad esempio uno sciopero fiscale di massa.”
    Parole sante, che sottoscrivo. Però. Nel nostro Paese le tasse sono pagate per la maggior parte da lavoratori dipendenti attraverso lo sciagurato istituto del Sostituto di Imposta”. E allora, come si potrebbe fare uno sciopero fiscale di massa?

    Per esempio sostenendo la battaglia di Giorgio Fidenato,l’imprenditore agricolo friulano che sta facendo una battagli proprio contro il sostituto d’imposta e dai primi mesi del 2009 ha deciso di versare ai propri dipendenti lo stipendio lordo,comprensivo cioè delle tasse e dei contributi che poi i dipendenti dovranno versare per conto proprio all’erario e all’inps.
    Per maggiori informazioni comunque puoi visitare questo sito: http://www.movimentolibertario.it

  35. Mattia

    Dott.Giannino,
    a quando una sua candidatura.
    Io credo che sia dovere, e vorrei rimarcare questo termine, dovere di coloro che hanno, vuoi per studi o per innato senzo liberale, una capacità superiore diversa dalla media di raccogliere analizzare interpretare dati oggettivi e proporre nuove idee, o per meglio dire hanno una nuova idea di stato di CANDIDARSI.
    Dott. Giannino lei oltre a queste indubbie qualità ha, a mio avviso, una capacità che ultimamente non solo non si trova più ma viene anche il dubbio che sia mai esistita, IL BUON SENSO.
    Forza, che non sarà solo. Mai

  36. Piccolapatria

    #Luigi#
    1- Negli anni ’90 ci fu una richiesta di referendum per abolire la trattenuta fiscale alla fonte ( radicali+lega) e, se non ricordo male, fu dichiarato inammissibile… (per esperienza famigliare so che anche in USA e in Inghilterra si opera la trattenuta alla fonte sugli stipendi, parlo di dipendente universitario; quindi non è un sistema solo italiano)
    2- Forse non lo sa ma i lavoratori autonomi hanno già un trattamento fiscale più pesante rispetto al lavoratore dipendente e un trattamento pensionistico inferiore a parità di contribuzione. In quanto alle detrazioni la sfiderei a provare quanto di più resta in tasca al lavoratore autonomo, alle partite IVA, che non hanno ferie pagate, indennità di malattia, TFR, tredicesime ecc.. rispetto al lavoratore dipendente di pari reddito.E forse non sa anche che le minime imprese sono soggette agli studi di settore che le costringe ad “adeguarsi” quando il loro reddito, pur regolare e risultante da documentazione fiscale, viene ricalcolato in base alle tabelle di riferimento e non risulta ” congruo”.Ciò significa che spesso si pagano imposte aggiuntive non dovute, pena possibili visite fiscali che significherebbero, per tempo dedicato, incombenze varie, spese per consulenti, bizantinismi burocratici ecc.. costi non quantificabili sia per l’attività normale che verrebbe limitata, sia per l’incertezza dell’esito. Il piccolo è soccombente quasi sempre di fronte alla voracità dell’Erario, anche se ha ragione.
    E, poi, ha conoscenza che esiste un’imposta chiamata IRAP, regionale non detraibile con la quale si finanzia il sistema sanitario nazionale, che tassa per esempio anche gli ammortamenti, gli interessi passivi e i salari che vengono dati ai dipendenti che fino a prova contraria sarebbero spese? Ne deriva che chi ha fatto debiti per investimenti per esempio ampliamenti e chi dà lavoro a un maggior numero di dipendenti paga di più. E’ una mostruosità fiscale che il governo Berlusconi ha sì ereditato dai precedenti ma ha il demerito di non aver mai posto correzione equa.
    3- Sì, sì ha ragione del tutto su questo punto e non capisco proprio che resistenze ci siano per non prendere questa strada.
    Cordiali saluti.

  37. Francesco

    Dottor Giannino, si candidi Lei, insieme al Prof Martino e ai giovani del Bruno Leoni. Avrete il mio voto e, nel mio tempo libero, un aiuto per la campagna elettorale (libertariamente a titolo puramente volontario).

  38. Luigi

    @Piccolapatria.

    1. Lo che è inammissibile, ma la mia è una proposta provocatoria, come ho scritto.
    2. Io non dico che le partite IVA stiano meglio dei lavoratori dipendenti (io ho la partita IVA!!), maùi riferisco solo alla possibilità di scaricare dalle tasse più spese possibile. Prendo le P.IVA come esempio perché so quello che posso scaricare io e quello che non può scaricare mia moglie (lavoratore dipendente). Poter scaricare dalle tasse le spese (benzina, telefono ecc.) è un incentivo ai consumi.
    Io credo fortemente che questa sia una crisi da mancanza di domanda e se non si incrementano i consumi non vedo come si possa superare la crisi. Di certo non ci penseranno i grandi capitali, che a parità di condizioni investono ovunque piuttosto che in Italia.
    E cmq, non credo che la ragione di questi mancati investimenti sia il debito pubblico, ci sono 1000 ragioni per un imprenditore di non investire in Italia. I problemi legati al debito pubblico penso siano vicini al 900° posto.

  39. Linda

    Bravvissimo Oscar Giannino,stamatttina, come non mai, avrei voluto poterLe parlare…solo per dirLe “grazie, ci fa sentire meno stupidi e meno soli”

  40. marco

    D’accordo sulle tre regole, solo poche sentite parole:
    non scherziamo, le promesse sono solo palle, cosi come qualsiasi sortita estemporanea sia sulle tasse che sulle infrastrutture. Il problema di fondo e di principio e’ che nessuno ha la minima idea di cosa vogliamo fare perche’ non ha la minima idea di dove dobbiamo/vogliamo andare, siamo semplicemente persi, non abbiamo teste ne’ volonta’. Tutto il resto sono gargarismi.
    Prima lo capiamo meglio e’.

  41. @maumen
    Elezioni anticipate: se dovessero cambiare solamente il rimborso elettorale, cambierà ben poco. L’attuale legge elettorale consente di beneficiare dei voti sia il capolista e sia il politico che veramente conosce i problemi del suo territorio. Solamente un radicale cambiamento, in positivo, dell’attuale legge elettorale potrà portare giustizia e benefici del nostro voto. Sia la dx e sia la sx non hanno fatto alcunché per modificarla, e non si dimentichi che Calderoli, dopo averla approvata, la definì una “porcata”|

  42. luigi

    Dr. Giannino,

    è un preciso dovere civico capire che tra i politici italiani, non parlo solo dei “capibastone”, Silvio, Gianfranco, Peirluigi etc etc, dobbiamo sostenere.
    La sua affermazione, “non mi riconosco in nessuno dei nostri politici2, equivale al vecchio e populista “è tutto un magna magna, sono tutti uguali!…”

    Io l’ho fatto, sostengo i parlamentari Radicali che portano avanti lotte che dovrebbero essere care anche ad un liberale come lei, vedi l’iniziativa di Rita Bernardini sui costi della Camera dei Deputati.

  43. Stasera ci sarà l’ultima puntata di Saviano-Fazio.
    Giochiamo anche noi a fare le liste?
    I settori di cui la politica dovrebbe cominciare a cedere il controllo:
    – energia
    – servizi locali
    – trasporti
    – televisioni ed editoria
    – assicurazioni e previdenza

    Ma ci rendiamo conto in quale direzione stiamo andando in questo paese?

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