19
Giu
2011

Tirannia fiscale/3: Frode linguistica, frode fiscale, e macelleria sociale

Continuiamo ad occuparci di fisco: dopo aver visto il sistema delle indagini bancarie e le lacune costituzionali che consentono la tirannia fiscale, è ora il turno della frode linguistica che si cela nella parola “accertamento”. Pubblichiamo volentieri a tal proposito una lettera di Aldo Canovari, direttore editoriale della Liberilibri. Nel catalogo della casa editrice compare, tra le altre opere dedicate alla questione fiscale, For Good and Evil di Charles Adams, lettura essenziale per comprendere l’influsso della tassazione sulla storia dell’umanità.

“ACCERTAMENTO: atto col quale si mira a stabilire la corrispondenza a verità di un fatto, mediante indagini e controlli.

ACCERTARE: riscontrare mediante controlli, verificare, la verità di qualche cosa.

Ergo: redditi accertati = redditi di cui si è stabilita la corrispondenza a verità.

Il ragionamento di Monsignor de Lapalisse non fa una piega, e le sue puntualizzazioni lessicologiche aiu­tano a renderci conto della frode lin­guistica e concettuale che da anni viene perpetrata – con il bovino concorso di quasi tutta la stampa nazionale – ai danni della intelligenza dei cittadini e della dignità di intere categorie socio-economiche.

Ineluttabili come ogni scadenza fiscale, implacabili come il tafano di Maremma, anche quest’anno, come sempre, i vari comandi della pur bene­merita Guardia di Finanza, ministri e Uffici finanziari al suon di grancassa dei Mass media, annunciano agli italiani l’ammon­tare del bottino recuperato al pubbli­co erario.

Come batterie finali dei fuochi d’artificio esplodono miliardi a deci­ne, a centinaia, a migliaia, in gioiosa varietà di colori che abbraccia ogni area dell’umano operare, ma che si concentra particolarmente sui settori dell’artigianato, dell’industria, dei commerci, delle libere professioni.

Ogni anno, il cittadino viene terrorizzato, e rassicurato, nel convincimento che il Nemico del popolo, il Devastatore del bilancio dello Stato è l’evasore fiscale. È lui la causa del dissesto dei conti pubblici. Le cifre, d’altronde, parlano chia­ro: con i 132 miliardi di euro evasi pari a oltre 26 miliardi di euro di maggiori imposte che il Fisco “accerta” ogni anno si potrebbero tappare tutti i buchi del deficit.

Idea! Basterebbe raddoppiare o triplicare il numero dei finanzieri in circolazione: pochi stipendi contro i possibili 26 miliardi recuperabili senza contare le sanzioni. Risolti tutti i problemi dell’economia nazionale!

Basterebbe… se non si trattasse­ – come dicevo all’inizio – di una vera e propria frode linguistica che consiste nell’impiego di un termine tecnico formalmente corretto, ma sostanzial­mente fuorviante e ingannevole se destinato ad un pubblico non specia­lizzato in diritto tributario.

In realtà le cifre da capogiro “accertate” non sono affatto redditi di cui “si è accertata l’evasione”, ma soltanto quel che il fisco pretende, ritiene, presume sia stato sottratto alla tassazione. Congetture, il più delle volte infondate e illegittime, che almeno nel 60%  dei casi non superano il vaglio delle Commissioni tributarie e dei giudici penali. Congetture il più delle volte costruite – così risultano poi all’esa­me dei vari gradi di giurisdizione – su ­semplici presunzioni, o frutto di spe­ciose interpretazioni di norme equi­voche.

Va una buona volta denunciato questo inganno. L’uso incauto ­anche se ineccepibile sul piano for­male del sostantivo “accertamen­to” e soprattutto del verbo “accerta­re” e delle sue voci al passato è una scorrettezza deplorevole da parte di chi conosce bene il suo vero significato.

Esso serve solo ad enfatizzare e ingigantire il fenomeno, pur reale e incontestabile, dell’evasione, per sviare l’attenzione dalle vere cause dei mali del Paese e ricreare una artificiosa nuova lotta di classe: lavoratori autonomi da un lato e lavoratori dipendenti dall’altro.

All’obsoleta utensileria linguistica ormai non più proponibile: “padro­ne-capitalista = sfruttatore”, si sosti­tuisce la nuova: “imprenditore-pro­fessionista-artigiano = evasore”. E poiché in una lotta di classe che si rispetti non possono mancare “sfrut­tati” e “sfruttatori”, non essendo più presentabile in modo credibile uno sfruttamento sul piano normativo e retributivo, questo viene ricreato per via tributaria: imprenditori, profes­sionisti, artigiani, artisti, essendo evasori, “sfruttano” i lavoratori.

Uomini di governo, Uffici finanziari, Mass media dovrebbero smettere di pre­starsi a questo gioco e di dare il loro apporto determinante alla Grande manovra diversiva.

Un modesto suggerimento: si fac­cia obbligo ad ogni organo tributario e governativo di riferire agli Italiani, insieme alle evasioni “accertate”, con chiarezza e con la stessa evidenza, anche gli esiti in sede di contenzioso tributario e penale di tali “accertamenti”.

Solo in questo modo si potrà par­lare di informazione corretta. E solo allora conosceremo qual è il reale ammontare dell’evasione nel nostro Paese, cioè qual è il bottino che quegli otto milioni di “mascalzoni” con partita IVA sottraggono alle tasche dei loro vicini senza partita IVA.

Altro punto ancor più importante e addirittura pregiudiziale è quello relativo al nesso causale fra pressione/angherie tributarie e propensione a evadere, tra sperpero di denaro pubblico ed evasione, tra imposte pagate dal cittadino e servizi pubblici erogati, tra parassitismo dei consumatori di tasse (tax consumers) e contribuenti (tax payers): tra vessazione tributaria ed evasione tributaria.

Una plurimillenaria esperienza storica e il più elementare common sense insegnano che laddove la pressione tributaria e le innumerevoli vessazioni del Fisco superano limiti ragionevoli, come accade nel nostro Paese, e laddove dai cittadini comuni, “i non beneficati”, si pretende che continuino a finanziare “i beneficati” (parlamentari, portaborse, alti burocrati, dirigenti e consiglieri di Enti pubblici e parapubblici, società partecipate, organi di vertice come CSM, etc.),  e li si addita al pubblico ludibrio come fossero essi la causa del dissesto del bilancio pubblico, si compie una operazione ipocrita, immorale, intollerabile (anche sul piano strettamente logico, invertendosi la causa con l’effetto) che può giustificare, citando John Locke, “l’appello al Cielo”.

E alla luce di ciò non può, a dir poco, che sconcertare l’espressione usata sull’argomento in una sua applauditissima relazione dal Governatore Mario Draghi, il quale, pur riconoscendone la rozzezza, ne evidenziava l’efficacia: “Io credo che gli evasori fiscali siano i primi responsabili della macelleria sociale…”. Espressione sconcertante (mai prima d’ora un Governatore della Banca d’Italia aveva usato un linguaggio simile), e al contempo serafica (per la sua totale astrazione dalle cause di questa pretesa evasione), e aberrante sul piano logico, economico e morale, in quanto scambia la causa con l’effetto, e perché implicitamente accoglie l’identità fra Accertamento ed Evasione (che per quanto sopra detto è una frode linguistica).

Quando si tenga conto di tutto questo, allora l’autodifesa del cittadino (attraverso l’evasione), ahinoi, oltreché comprensibile può anche apparire legittima e, per usare il rozzo ma efficace linguaggio autorizzatoci dal Governatore, io credo che le vessazioni fiscali siano le prime responsabili della macelleria sociale.”

Aldo Canovari

23 Responses

  1. STEFANO MELLONI

    e’ stato centrato alla perfezione il problema !
    Quello che mi chiedo e’ perche’ nessuno si renda conto di com’e’ la situazione e continui l’ipocrisia dilangante da parte di tutta la classe dirigente attuale ( sindacati e ministri compresi ) .
    Questo li ha portati ad essere lontani anni luce dal sentimento maggioritario nel Paese e , ad alimentare un progressivo conflitto sociale che prima o poi scoppiera’ !

  2. Piero

    ……………. sconcertare l’espressione usata sull’argomento in una sua applauditissima relazione dal Governatore Mario Draghi, il quale, pur riconoscendone la rozzezza, ne evidenziava l’efficacia: “Io credo che gli evasori fiscali siano i primi responsabili della macelleria sociale…”. Espressione sconcertante (mai prima d’ora un Governatore della Banca d’Italia aveva usato un linguaggio simile), e al contempo serafica (per la sua totale astrazione dalle cause di questa pretesa evasione), ……………

    detta così Draghi dice una bugia perchè cita solo 1 delle con-cause…

    oltre alla gigantesca massa di evasione che OGGETTIVAMENTE esite e contribuisce ad alzare l’aliquota su chi le paga (anche se molti giornalisti/lettori di Chicago spesso fan finta di nn vedere)..

    bisogna aggiungerci la corruzione che ha ormai raggiunto livelli superiori a quella di tangentopoli (ad aggravare questo punto… negli ultimi 15 anni l’impegno costante di Silvio è stato quello di Depotenziare il Falso in Bilancio ed altri reati… introdurre decine di Lacciuoli nel diritto processuale x allungare i tempi dei processi così poi da lamentarsi che son troppo lunghi x sfruttar le varie Prescrizioni Brevi)..

    e la spesa pubblica (costi politica, pensioni baby, provincie inutili, troppi dipendenti pubblici tra cui quelli d’oro di Bankitalia, clientelismi variamente colorati)…

    ma la vera ragione a monte… quella che le riassume tutte.. quella che ci ha portato sulla soglia del quasi-default … è lo stato Immoralità Civica della Gran-Massa degli Italioti..

    … let it be… aspettiamo gli eventi.. e divertiamoci..

  3. Mario

    @Piero
    Alla favola del ” paghiamo tutti e pagheremo meno ” non credo più, come chiunque dotato di un minimo di senso della realtà. E’ dalla riforma fiscale del 1972 che lo stato ogni anno ha aumentato i suoi incassi e, di conserva, le sue spese e i suoi costi. Alla corruzione, che non trovo diversa da quella di 50 anni fa, se non più costosa, aggiungerei anche la concussione, che pure e’sempre esistita. Draghi e’ certamente un’ottima persona, ma la demagogia a buon mercato e’ una tentazione per tutti. Circa il reato di falso in bilancio, che avrebbe arrecato si’ gravi danni a non so bene chi, La consiglio di informarsi meglio sulla definizione del reato, sia pre che post riforma.

  4. Piero

    @Mario

    se recuperano un pò di evasione forse sarà minore l’ULTERIORE aumento imposte che
    cmq mercato FORZERA’ causa debito 120 (+enti locali+aziende nn consolidate+ derivati)..

    falso bilancio era solo un esempio tra 1000 di un clima che negli ultimi 15 anni ha oggettivamente aumentato ulteriormente il tasso di corruzione del sistema a carico della fiscalità.. cmq conosco legislazione e se la conosci anche tu saprai pure che nn è certo stata fatta x snellire amministrazione..

  5. Mario

    Che senso ha il pensare oggi che un recupero di evasione, ammesso e NON concesso che si sia ai livelli strombazzati dall’amministrazione e amplificati da media ignoranti e servili, possa ridurre la ns quota da pagare per riportare il debito dello stato a livelli fisiologicamente sopportabili ? A quel 120 pc devi anche aggiungere il debito pensionistico, che non e’ compreso e non e’ poca cosa. Ormai si può fare ben poco per evitare il default. Tagliare le spese inutili e i rami secchi e soprattutto riprendere a produrre ricchezza, ristabilendo innanzi tutto un quadro di certezze giuridiche e tassazioni leggere. Senza ricostituzione di questi elementari pilastri, nessuno verra’ ad investire nel belpaese, la cui industria e’ essenzialmente di terzisti, ma chi e’ rimasto se ne andrà presto. Ci rendiamo conto di che danno subiremmo se FIAT se ne andasse ? Non si porterà certo dietro ne’ i suoi operai ne’ quelli dei suoi fornitori terzisti.

  6. Piero

    @Mario

    che l’evasione sia enorme e sia aumentata nn è questione di media o partiti + o – servili.. è un fatto che TUTTI conoscono “interiormente” (incluso Te e la Serena)..

    che il debito salga da 120 a 150 se aggiungiamo le poste che elencavo io… ed a 300 se aggiungiamo il debito pensionistico è vero.. la riforma delle pensioni sarà 1 dei molti bocconi amari da ingoiare…

    la crescita del pil nn ci sarà perchè le manovre inevitabilmente restrittive +tasse-spesa avranno ovvi effetti recessivi..

    aggiungiamoci x buon peso i tassi che aumenteranno.. ed il servizio del debito pure..

    ed ecco che la proiezione debito/pil è facilissima da prevedere..

    quasi tutti gli italioti di centro/destra (tendenlziamente evasori) e di centro/sinistra (tendelziamente spesa pubblica) dovranno X FORZA pagare prezzi pesantissimi prossimanente… (la corruzione/concussione/ecc. è decisamente + bitartisan)..
    temo prox anni i due blocchi si uniranno in piazza a rivoltar macchine contro il comune nemico esterno (la speculazione.. le agenzie di Buffet.. la Merkel cattiva.. ecc…)

    ciao stacco e chiudo x 1 settimana…

  7. romain

    se l’incasso fiscale (compreso il recupero delle imposte evase) è di 10, la spesa pubblica aumenta di 30, e quindi il deficit aumenta di 20; insomma il recupero dell’evasione fiscale non viene mai usato per abbattere il deficit, anzi lo aumenta; e poi, non capisco l’esultanza assoluta e acritica di tutta la stampa (compresa quella non di sinistra) ad ogni operazione e scoperta della pur benemerita GdF

  8. Mario

    Che l’evasione reale sia enorme e che tutti la conoscano ” interiormente ” mi pare un’affermazione gratuita e senza senso. Inoltre mi piacerebbe capire come, dopo 10 anni di records nel recupero dell’evasione, nei quali per altro la produzione di ricchezza non e’ aumentata, ma anzi probabilmente diminuita in termini reali, l’evasione e’ invece aumentata. Qualcosa non quadra ?

  9. fabio

    non ho mai scritto su questo blog…. ma visto l’argomento…
    c’è un solo e unico modo per far scoprire l’inganno a tutti…. eliminare il sostituto d’imposta!
    in questo modo tutti i cittadini italiani produttivi(non i dipendenti pubblici) si renderebbero conto di quella che io chiamo “la grande truffa”… e in un lasso di tempo davvero breve si arriverebbe ad una rivoluzione sociale.
    purtroppo le storture, le ingiustizie, le assurdità incredibili insite nel nostro sistema fiscale sono talmente tante che è impossibile che il cittadino medio che non sia un proffessionista possa comprenderle…….. e il tutto è appositamente concepito per essere incomprensibile ai più!

  10. giobbe covatta

    @Piero
    Ma lei continua a credere alla favola dell’evasione fiscale , e’ trent’anni che menano questa idea dell’evasione , tutte le volte per giusticare l’aumento delle tasse e la riduzione delle nostre liberta’ , vedi obbligo di pagamento con carta di credito , con assegni non trasferibili , con bonifici a cui poi detraggono il 5 % o il 10 % , l’obbligo per qualsiasi operazione di pagamento anche postale di esibire carta d’identita’ e codice fiscale , l’obbligo di avere sui libretti al portatore non piu’ di 15mila , piuttosto che 12500 piuttosto che 4999 euro ( i libretti postali sono libretti familiari e srvono per le spese di tutta la famiglia chi era ” libero ” si recava in posta a pagare bollettini o a prelevare per la spesa ) .
    Inoltre l’evasione recuperata nel 2010 e’ stata di 20 miliardi di € , diconsi ventimiliardi di € ossia 20.000.000.000 di euro = 40.000.000.000.000 di vecchie lire ( una finanziaria dei vecchi tempi ) fonti agenzia delle entrate ( ATTILIO BEFERA ) e dove cazzo li hanno messi questi soldi ?
    Non si era detto che gli introiti dalla lotta all’evasione ( grandissima stronzata si recuperano somme da PMI , artigiani e commercianti che hanno denunciato queste cifre ma che per la crisi non sono riusciti a pagare , ritrovandosi con somme triplicate per more interessi e aggi e che quindi per definizione non sono evasori ) sarebbero stati utilizzati per ridurre la pressione fiscale ?
    e allora perche’ la pressione fiscale non diminuisce .
    a mio parere ci stanno raccontando delle palle da 30anni !!!!
    e tu’ OCARONE te le bevi !
    Bravo continua cosi’ , alla fine ti meterranno allo spiedo e ti convincerranno che lo fanno per il tuo bene e per quello del paese altrimenti e’ il default e tu servi da cena a questi signori , ma e’ per il bene maximo della nazione , il tuo e’ un sacrificio che ci salvera’ !!!!
    Ma vedi di svegliarti bella addormentata nel bosco le favole sono finite , noi , la Francia , il Belgio , la Spagna , gli Stati Uniti , etc siamo ” messi ” come la Grecia e’ solo questione di tempo !
    Ma fino ad allora serviamo per essere spremuti da quei pochi delinquenti che stanno in parlamento o siedono nei ” bords ” delle banche al fine di procurargli le risorse , che trasferiranno nei paradisi fiscali , alla nostra faccia !!!!!
    Ma lo sai OCARONE che le regioni del sud italia hanno un’evasione fiscale pari al 65% in media , della base imponibile , mentre al nord l’evasione e’ al livello della Germania ( FONTI ISTAT coglione , prima di parlare a vanvera , almeno informati !!! ) .
    Quindi i tuoi post sono pieni di CAZZATE !!!!!!
    Mi sorge il dubbio che dietro il tuo nome PIERO , si celi uno STROZZINO LEGALIZZATO DI EQUITALIA piuttosto che UN DELINQUENTE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE o UN CORROTTO DELLA GUARDIA DI FINANZA !

  11. gelso

    @ giobbe covatta

    è dura dover ammettere che non pagate le tasse e non le volete pagarwe, è vero ? e questo stato va a rotoli anche per colpa vostra oltre che per i ladroni che ci governano… e poi togliti quel nome che lo usurpi, l’ho già segnalato una volta
    e poi sempre ad insultare, anche questo segnalato. ma insultare le forze dell’ordine e i pubblici ufficiali è un reato, attenzione a te e attenzione all’amministratore del sito. per una cosa così ve lo possono chiudere. io la segnalazione l’ho inviata.

    deve essere veramente dura la vita per te. tutta questa rabbia e questo rancore, questi insulti gratuiti…che pena.

    senti ma i “bords” cosa sono ? ma tu non eri quello che aveva montagne di titoli di studio con master in America…

  12. giobbe covatta

    @gelso
    MA TU’ LO FAI O CI SEI !!!
    PENSI VERAMENTE CHE TUTTI GLI IMPRENDITORI SIANO LADRI ?
    I PICCOLI IMPRENDITORI , QUELLI CHE PAGANO IL 70% DI TASSE SUL LORO UTILE LORDO ( = INTROITI – SPESE , PER FARTI CAPPIRE !!! ) , NON EVADONO UN CAZZO , COGLIONE , COMUNISTA DI MERDA !!!
    MA SMETTILA DI SCRIVERE LE SOLITA COSE DELLA PROPAGANDO VETERO COMUNISTA ED INIZIA AD USARE QUELLA COSA CHE HAI IN MEZZO ALLE ORECCHIE !!!
    I PICCOLI IMPRENDITORI , CHE PER LA MAGGIOR PARTE , SONO CONTOTERZISTI ( VALE A DIRE CHE LAVORONO SU COMMESSE DELLE ” GRANDI AZIENDE ” , HAI CIPITO COGLIONAZZO !!!! ) NON POSSONO EVADERE UN EMERITO CAZZO , PERCHE’ LE ” GRANDI ” PRETENDO LA FATTURA SU TUTTO !!!
    OLTRE A QUESTO GLI STUDI DI SETTORE ( SIC !!) TI IMPONGONO UN LIVELLO DI FATTURATO CHE DEVI FARE ANCHE SE IL TUO SETTORE E’ IN CRISI , HAI SENTITO PARLARE DELLA CRISI O STAVI IN SIBERIA A CONGELARTI IL CERVELLO ? PENA ADEGUAMENTO FORZATO O ESPROPRIO DI TUTTO QUELLO CHE HAI COSTRUITO NELLA VITA .
    EQUITALIA DOCET ( ALLE PRETESE DEL FISCO NON CI SI PUO’ OPPORRE O SI PAGA A SCATTA L’ISCRIZIONE A RUOLO CON LE CONSEGUENZE CHE NE DERIVANO = PIGNORAMENTO DI C/C , PIGNIRAMENTI PRESSI TERZI , ISCRIZIONI IPOTECARIE SU BENI AZIENDALI , CAPANNONI , CASE DI PROPRIETA’ , SENZA L’OBBLIGO DI COMUNICARLO , ESECUZIONI IMMOBILIARI ETC ) .
    TU DEMENTE , SEI SICURAMENTE IL RAPPRESENTANTE DI QUESTO STATO DI POLIZIA , COSA SEI UN GDF , UN AGENTE DELLE ENTRATE , UN ” FUNZIONARIO EQUITALIA ” CHE RAZZA DI COGLIONE MANTENUTO DA CHI LAVORA SEI ???
    ABBI IL CORAGGIO DI RISPODERE , MENOMATO MENTALE .
    TU PUOI FARE TUTTE LE SEGNALAZIONI CHE VUOI A TUTTE LE AUTORITA’ CHE VOUI , MA RIMANI UN’EMERITO CAZZONE !!!!
    IL PAESE VA A ROTOLI SOPRATTUTTO PER GENTE MESCHINA COME TE’ , CHE VEDE LA COLPA DI TUTTO IN QUELLO CHE FANNO GLI ALTRI E P0ENSA DI ESSERE L’UNICO DEPOSITARIO DELLA VERITA’ , DELL’ONESTA’ , DELLA MORALITA’ !
    QUANTE VOLTE NON HAI CHIESTO LA FATTURA AL MECCANICO , ALL’ELETTRICISTA , ALL’IDRAULICO AL MEDICO AL FARMACISTA , O HAI CERCATO DI APPROFFITTARE DELLA TUA POSIZIONE PER OTTENERE PICCOLI FAVORI SENZA PAGARE , COGLIOOOONEEEEEE !!!!
    DENUNCIAMI !!!!

  13. Joda

    Buon giorno sig. Giannino,

    saltuariamente ascolto la sua trasmissione perché percepisco in lei una persona difensore di principi senza servilismo alcuno e oggi vorrei togliermi alcuni sassi dalla scarpa.

    Se mi permette, vorrei concentrarmi su tre temi che riempiono fiumi di discorsi ma rimangono superficiali e lasciati a mera manipolazione di menti poco preparate : l’evasione fiscale, la vera imposizione fiscale e gli studi di settore.

    Non sarò prolisso ma le lascio alcuni spunti :

    1. L’evasione fiscale : nessuno può conosce bene l’ammontare, ma leggo che la stima si aggira sui 270 miliardi di euro ogni anno. Ho fatto una breve intervista tra amici e tutti hanno idee molto vaghe e confuse (e lo Stato ha tutto l’interesse a mantenerle tali…); tutti ritengono che la cifra sia dovuta alla mancata emissione di scontrini e fatture di artigiani o professionisti. Da un banale calcolo, 270 miliardi di euro evaso ogni anno diviso il numero delle partite IVA, circa 3.000.000, emerge una media di 90.000 € evasi per ciascuna P.IVA!

    Far supporre che ad esempio l’architetto che costretto a lavorare, di fatto come dipendente in uno studio, con partita IVA possa, oltre a quanto ufficialmente dichiarato, evadere 90.000 €, lo trovo non solo un’offesa alla mia intelligenza ma denota ignoranza di chiunque parli dell’argomento.

    Ma se iniziamo a ragionare, forse emerge che tra fatturato della criminalità organizzata, contrabbando di armi e droga, prostituzione, abusi edilizi, importazioni illegale, corruzione ecc… la cifra supera i 200 miliardi di euro. Ma ciò non sarebbe un’ammissione dello stato nell’incapacità di svolgere efficacemente il proprio ruolo e quindi riduce il problema alla manipolazione delle masse con la mancata emissione di fatture e scontrini ?

    2. Quando si parla di imposte comunemente si pensa al prelievo IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi sul 40%. Faccia due calcoli e verifichi a quanto ammonta il prelievo tra imposte dirette e indirette, accise varie, tasse e balzelli sui consumi, bolli e dazi, diritti e contributi ecc… ?

    Difficile quantificarlo, ma per ogni 1.000 € lordi, dopo aver pagato le imposte dirette, con ciò che rimane acquisto ad esempio un televisore su cui pago l’IVA al 20%, i dazi di importazione, il canone RAI, le tasse sull’energia elettrica; chi vende il TV a sua volta paga imposte, IVA ecc.. con il denaro percepito dalla vendita del mio televisore. Stimo che allo stato in un modo o nell’altro pervenga oltre l’80% del PIL dichiarato. Poi anche chi evade le imposte dirette viene comunque colpito da quelle indirette.

    3. Studi di settore :
    (a) chi apre una P.IVA non sempre ha il cluster che lo contraddistingue e asserire che un professionista debba, in media, percepire quanto il collega prossimo alla pensione è aberrante. (b) lo stesso soggetto che esercita a Milano deve, per congruità, dichiarare almeno il 25% in più del collega che esercita a Monopoli. Questo potrebbe far supporre che il dipendete pubblico di Monopoli percepisca il 25% in meno del collega di Milano, ma non è così.
    (c) se tra 9 soggetti dello stesso cluster, 3 dichiarano 100.000 € l’anno, tre 30.000 € l’anno e gli altri 3 15.000 € l’anno, gli ultimi dovranno chiudere o adeguarsi. Ma se gli ultimi 4 chiudono la P.IVA, gli altri 2 dovranno dichiarare un reddito più alto dettato dai primi 3 soggetti a 100.000 € l’anno.
    (d) alcuni soggetti hanno in essere contratti di assistenza pluriennali con pagamento iniziale; il lavoro deve essere svolto anche negli anni futuri senza percepire nulla.
    (e) pensi a chi progetta un centro commerciale e impiega tre d’anni. I primi due anni redditi bassi e non coerenti, l’ultimo il pagamento e quello è sì coerente.
    (f) dove sta scritto che un professionista debba ricavare es. oltre 50.000€ annui ? Perché lo fanno in media i colleghi ? Io preferisco guadagnarne 30.000 € e godermeli con i figli invece di lavorare 12 ore al giorno e non vederli crescere. Ma per GERICO sono un evasore di 20.000 € annui! Ma se lo dice l’algoritmo di un programma come devo gestire la mia vita, cosa devo fare ? Adeguarmi ?
    (g) la risposta alla fine è : “Si può sempre dimostrare il motivo della mancata congruità e coerenza. Chi ha la coscienza a posto non deve temere nulla”. Nulla di più falso. Sono milioni i contribuenti che si “adeguano” (si potrebbe usare anche qualche altra espressione) a pagare più imposte del dovuto, soprattutto, per piccoli importi perché poi li spendi di commercialista in contradditorio (spesa certa) con il rischio che la motivazione non venga accolta e ti contestino qualche altra mancanza tra le oltre 60.000 nuove disposizioni fiscali di ogni anno.

    Le storture sono migliaia e non posso, per mancanza di spazio, elencarle tutte, ma è vergognoso che si debba quantificare a tavolino il reddito dei contribuenti senza conoscere la realtà del singolo soggetto. I commercialisti li conoscono benissimo ma la paura di inimicarsi l’agenzia delle entrate con cui devono lavorare quotidianamente, li fa propendere ad alzare le braccia rassegnati.

    Provi a leggere qui e mi dica se l’accurato GE.RI.CO. non ne esce sbugiardato ?

    http://zener.blogspot.com/2007/06/studio-di-settore-bar.html

    http://zener.blogspot.com/2007/06/studi-di-settore-bis.html

    http://zener.blogspot.com/2007/05/studi-di-settore-edilizia.html

    Cordialmente
    Joda

  14. giobbe covatta

    senti ma i “bords” cosa sono ? ma tu non eri quello che aveva montagne di titoli di studio con master in America…
    Trattasi refuso : BOARDS .
    Ora hai capito !!!

  15. Piero

    @Mario

    quadra tutto… ed è semplicissimo… basta VOLERLO vedere..

    la spesa pubblica è sempre aumentata
    la tassazione è aumentata
    il pil è stazionario
    l’evasione % è aumentata quindi è aumentata anche l’evasione in valore assoluto
    la corruzione/consussione/altro ha raggiunto record storici
    il debito pubblico “formale” e ri-tornato al 120 (dopo la paura di inizio ’90 lo avevano tagliato alla bellemeglio di 20 punti)..

    ed ora tutti assieme.. DI FORZA… Pagheremo in varii modi… e Declineremo..

  16. Piero

    @gelso

    la rabbia di Giobbe Covatta mi sembra sincera.. ha patito molto x scrivere con questi toni.. potrebbe essere una delle vittime della triste regola “deboli con i forti e forti con i deboli” che il Fisco (e non solo) applicano.. se vive una situazione drammatica come quella che ci dice nn può vedere il quadro complessivo.. e forse nn è neppure giusto da parte nostra forzarlo pù di tanto..

  17. Piero

    @giobbe covatta

    Giobbe dice : Ma vedi di svegliarti bella addormentata nel bosco le favole sono finite , noi , la Francia , il Belgio , la Spagna , gli Stati Uniti , etc siamo ” messi ” come la Grecia e’ solo questione di tempo !

    ed io.. su questo punto concordo al 1000%..
    come ho scritto anche nell’ultimo post di Giannino sulla Grecia..

    PS: una battuta.. ti prego di nn arrabbiarti… nella Bibbia Giobbe era l’uomo che sopportava 10000 dolori procurati dal Tentatore x verificare la sua fede in Dio..
    alla fine lui resistette… e Dio lo ricompensò.. ma forse erano altri tempi..
    oggi Dio è diventato x noi solo il Danaro…

  18. Joda

    Buon giorno a tutti ,

    Se mi permettete, vorrei concentrarmi su tre temi che riempiono fiumi di discorsi ma rimangono superficiali e lasciati a mera manipolazione di menti poco preparate : l’evasione fiscale, la vera imposizione fiscale e gli studi di settore.

    1. L’evasione fiscale : nessuno può conosce bene l’ammontare, ma leggo che la stima si aggira sui 270 miliardi di euro ogni anno per qualcuno a 120 miliardi per qualcun altro. Ho fatto una breve intervista tra amici e tutti hanno idee molto vaghe e confuse (e lo Stato ha tutto l’interesse a mantenerle tali…); tutti ritengono che la cifra sia dovuta alla mancata emissione di scontrini e fatture di artigiani o professionisti. Da un banale calcolo, 270 miliardi di euro evaso ogni anno diviso il numero delle partite IVA, circa 3.000.000 (qualcuno sostiene molto di più, ma il 5% della popolazione nazione è più credibile), emerge una media di 90.000 € evasi per ciascuna P.IVA!

    Ora, far supporre che ad esempio l’architetto che costretto a lavorare, di fatto come dipendente in uno studio, con partita IVA possa, oltre a quanto ufficialmente dichiarato, evadere 90.000 €, lo trovo non solo un’offesa alla mia intelligenza ma denota ignoranza di chiunque parli dell’argomento.

    Ma se iniziamo a ragionare, forse emerge che tra fatturato della criminalità organizzata, contrabbando di armi e droga, prostituzione, abusi edilizi, importazioni illegale, corruzione nella P.A. ecc… la cifra supera i 200 miliardi di euro. Ma ciò non sarebbe un’ammissione dello stato nell’incapacità di svolgere efficacemente il proprio ruolo e quindi riduce il problema alla manipolazione delle masse con la mancata emissione di fatture e scontrini ?

    2. Quando si parla di imposte comunemente si pensa al prelievo IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi sul 40%. Faccia due calcoli e verifichi a quanto ammonta il prelievo tra imposte dirette e indirette, accise varie, tasse e balzelli sui consumi, bolli e dazi, diritti e contributi ecc… ?

    Difficile quantificarlo, ma per ogni 1.000 € lordi, dopo aver pagato le imposte dirette, con ciò che rimane acquisto ad esempio un televisore su cui pago l’IVA al 20%, i dazi di importazione, il canone RAI, le tasse sull’energia elettrica; chi vende il TV a sua volta paga imposte, IVA ecc.. con il denaro percepito dalla vendita del mio televisore. Stimo che allo stato in un modo o nell’altro pervenga oltre l’80% del PIL dichiarato. Quindi anche chi evade le imposte dirette viene comunque colpito da quelle indirette.

    3. Studi di settore :
    (a) chi apre una P.IVA non sempre ha il cluster che lo contraddistingue e asserire che un professionista debba, in media, percepire quanto il collega prossimo alla pensione è aberrante. (b) lo stesso soggetto che esercita a Milano deve, per congruità, dichiarare almeno il 25% in più del collega che esercita a Monopoli. Questo potrebbe far supporre che il dipendete pubblico di Monopoli percepisca il 25% in meno del collega di Milano, ma non è così.
    (c) se tra 9 soggetti dello stesso cluster, 3 dichiarano 100.000 € l’anno, tre 30.000 € l’anno e gli altri 3 15.000 € l’anno, gli ultimi dovranno chiudere o adeguarsi. Ma se gli ultimi 4 chiudono la P.IVA, gli altri 2 dovranno, con la media degli studi aggiornati, dichiarare un reddito più alto dettato dai primi 3 soggetti a 100.000 € l’anno.
    (d) alcuni soggetti hanno in essere contratti di assistenza pluriennali con pagamento iniziale; il lavoro deve essere svolto anche negli anni futuri senza percepire nulla.
    (e) pensi a chi progetta un centro commerciale e impiega tre d’anni. I primi due anni redditi bassi e non coerenti, l’ultimo il pagamento e quello è sì coerente.
    (f) dove sta scritto che un professionista debba ricavare es. oltre 50.000€ annui ? Perché lo fanno in media i colleghi ? Io preferisco guadagnarne 30.000 € e godermeli con i figli invece di lavorare 12 ore al giorno e non vederli crescere. Ma per GERICO sono un evasore di 20.000 € annui! Ma se lo dice l’algoritmo di un programma come devo gestire la mia vita, cosa devo fare ? Adeguarmi ?
    (g) la risposta alla fine è : “Si può sempre dimostrare il motivo della mancata congruità e coerenza. Chi ha la coscienza a posto non deve temere nulla”. Nulla di più falso. Sono milioni i contribuenti che si “adeguano” (si potrebbe usare anche qualche altra espressione) a pagare più imposte del dovuto, soprattutto, per piccoli importi perché poi li spendi di commercialista in contradditorio (spesa certa) con il rischio che la motivazione non venga accolta e ti contestino qualche altra mancanza tra le oltre 60.000 nuove disposizioni fiscali di ogni anno.

    Le storture sono migliaia e non posso, per mancanza di spazio, elencarle tutte, ma è vergognoso che si debba quantificare a tavolino il reddito dei contribuenti senza conoscere la realtà del singolo soggetto. I commercialisti li conoscono benissimo ma la paura di inimicarsi l’agenzia delle entrate con cui devono lavorare quotidianamente, li fa propendere ad alzare le braccia rassegnati.

    leggere qui ditemi cosa ne pensate

    http://zener.blogspot.com/2007/06/studio-di-settore-bar.html

    http://zener.blogspot.com/2007/06/studi-di-settore-bis.html

    http://zener.blogspot.com/2007/05/studi-di-settore-edilizia.html

    Cordialmente

  19. Alberto

    Lo stato ed il fisco, cosi’ come intesi nella cattocomunistissima Italia, sono certamente espressione del maligno, su questo non ci sono dubbi! Tremonti ed i suoi sodali, Bossi e Berlusconi e la classe politica intera, sono di certo i nuovi tiranni e vanno abbattuti al piu’ presto. Sul fatto che per provare la nostra fede in Dio dobbiamo sopportare i patimenti inflitti da satana, ho molti, seri dubbi. Credo invece che, a maggior gloria del Signore, sia nostro dovere abbattere i tiranni e fare trionfare quella libertà per la quale egli ci ha creati. Il Signore non si rivolge a noi come collettività o popolo (a dispetto dell’abuso tipicamente cattocomunista della locuzione “popolo di Dio”) ma ci dice che tutti i nostri capelli sono contati, quelli di ciascuno di noi, non quelli del popolo e per questo ce ne chiederà conto, singolarmente, non certo collettivamente. Nessun dio denaro, caro Piero ma è inutile e stolto negare l’importanza di quest’ultimo. A me il denaro serve per la mia famiglia, per garantire una vecchiaia serena ai miei anziani (che cosi’ non pesano sulle spalle della collettività), per consentirmi una buona assicurazione sanitaria (vedi sopra), per potermi fare una pensione (idem) ed infine anche per non fare sapere alla destra quel che faccio con la mano sinistra. Capisco che voi non capiate tutte queste cose, che sono le cose normali degli uomini liberi e sarebbe interessante sapere quanti, tra coloro che sproloquiano di solidarietà, si occupano poi davvero dei propri figli, della propria famiglia, dei propri anziani e non li abbandonano invece alla pubblica assistenza una volta che siano divenuti inservibili. Come vedi non vado molto lontano, non mi avventuro sui grandi temi della solidarietà globale e “totale”. Mi accontenterei di potermi occupare del mio prossimo che è appunto tale, prossimo, cioè vicino. Se ciascuno si occupasse del suo prossimo, sai tu, caro Piero, quanti meno problemi a quanto meno debito avremmo ? E quanto piu’ liberi saremmo. Mi rendo conto che è però impresa ardua parlare di libertà a che si è voluto fare schiavo.

  20. Mario

    @Piero, non per piacere di polemica, ma solo per capire.
    Mi scusi, ma qualcosa continua a non quadrare. Lei dice che la tassazione è aumentata e che il PIL è rimasto stazionario. Dice infine che l’evasione è aumentata.
    A me pare che, se i consumi + la spesa dello stato + gli investimenti + le esportazioni – le importazioni = PIL sono sono rimasti stazionari e il gettito fiscale è aumentato, l’evasione dovrebbe essere diminuita. Forse mi sbaglio ?

  21. Piero

    @Mario

    eccoti la spiegazione caro Mario..

    a) il Pil include anche un 33% di Nero (indi la Tassazione su Chi paga è ben oltre il 43%).. la Recessione ha spostato il Mix del Pil dal Chiaro al Nero.. lo si vede molto bente dal gettito Iva…

    b) se l’Aliquota Nominale Media sale dal 40% al 43% a Pil Kostante (i realtà il Nominale cioè l’Imponibile cresce) il Gettito dovrebbe aumentare del 3% (lasciamo perdere la progressività).. se il Gettito aumenta solo del 1,5% allora vuol dire che la Fedeltà Fiscale è diminuita…

    cmq questi son solo tecnicismi…
    INTERIORMENTE lo sappiamo tutti come gira la marena..

    cmq se ti può consolare..
    arriveranno Legnate durissime nn solo sulle Tasse..
    ma anche su chi vive di Spesa Pubblica…

    hai sentito del Flash Crash in Borsa Italiana (ma non sulle altre borse)..
    lo sai cosa hanno detto.. un errore dei computer..
    svegliatevi velocemente ragazzi.. o nn la raccontiamo più..

  22. giobbe covatta

    stato delinquente !!!
    Non rappresenta piu’ i suoi CITTADINI !!!
    Tutto il potere e’ nelle mani di pochi banchieri mondiali che fanno il bello e cattivo tempo , tenendo per le palle tutti i GOVERNI MONDIALI .
    Dobbiamo sveglarci Tremonti ci vuol far pagare i debiti dell’oligarchia bancocentrica europea !!
    Se vuole che li paghi lui i BANCHIERI , o saremo noi a buttare a mare l’on. Tremonti e tuuta la sua banda di incapaci .

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