Una battuta sul Concordato e… la Fiat
Consentitemi una battuta sulla questione del Concordato, dell’ora di religione, e di tutto ciò che rientra nel regime di accordo preferenziale con la Chiesa cattolica espresso anche dal Nuovo Concordato, dovuto a Bettino Craxi e negoziato da Gennaro Acquaviva. Una battuta che deriva dalla mia storia personale. Da adolescente e giovane dirigente politico che teneva i campi estivi della propria organizzazione insegnando a ragazzini ancora più piccoli canzoni anticlericali risorgimentali – tipo “bruceremo le chiese e gli altari/ bruceremo le ville e le regge/ coi budelli dell’ultimo prete/impiccheremo il papa e il re…”, finirò tra pochi giorni, all’ultimo giorno del meeting di Rimini, a parlare di don Giussani al popolo ciellino. Mettiamola così, la teoria della libera concorrenza applicata alla religione non solo non fa una grinza, sarebbe con ogni probabilità il first best. Ma le norme e le autorità antitrust nascono e si affermano solo dopo secoli di mercato, dunque…











