L’odiata IRAP, le parole e i fatti
Se dovessimo tenere un ideale referendum tra le imprese italiane sull’imposta più odiata, non c’è dubbio che l’IRAP vincerebbe la palma. Vincenzo Visco, che la inventò dieci anni fa unificando imposte diverse tra cui l’Iciap e l’ILOR, non è mai stato d’accordo. Il punto che lo lascia senza parole, è che senza Irap non ci sarebbe il pilastro regionale per finanziare la sanità, al di là dei trasferimenti nazionali al Fondo sanitario. Ma alcune caratteristiche dell’imposta l’hanno resa particolarmente odiosa. Colpisce più duramente quanto più manodopera l’impresa occupa. E lo Stato ne pretende il pagamento anche in caso di reddito negativo, quando l’impresa è in perdita.