Nucleare, quaquaraquà. Di Antonio Sileo
Riceviamo da Antonio Sileo e volentieri pubblichiamo.
«Gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà». Ecco, spiace ricorrere a Sciascia (Il giorno della Civetta, 1961), ma sugli accadimenti atomico – parlamentari freneticamente succedutisi nei giorni scorsi ci pare che, insomma, con rispetto parlando per i pigliainculo, i quaquaraquà stiano proprio là dove in altri romanzi di solito ci sono i burattinai.