28
Apr
2011

Acqua: due NO dagli Amici della Terra

Oggi gli Amici della Terra hanno diffuso un ampio comunicato stampa sui due referendum sull’acqua. L’associazione ecologista – che ci ha abituati alle sue posizioni coraggiose e interessante più all’ambiente che all’ “ambientalismo politico” – invita amici e sostenitori a pronunciare due sonori NO ai quesiti che rischiano di mettere a repentaglio la (fragile, inadeguata, incoerente) infrastruttura giuridica che regge i servizi idrici. Il documento si conclude con una serie di proposte su cui sarebbe bello aprire un dibattito: mi propongo di farlo dopo il referendum. Per ora, quello che ci unisce è infinitamente più grande e profondo di quello che ci divide. Quello che ci unisce è la consapevolezza – più che il timore – che l’eventuale vittoria dei sì non produrrebbe benefici né economici né ambientali, ma metterebbe solo e sempre più potere – arbitrario, discrezionale, irresponsabile – nelle mani della Casta. A tutto questo, noi diciamo NO e NO. E per dirlo più forte e più chiaro, riporto integralmente il comunicato degli Amici della Terra.

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28
Apr
2011

Parmalat, i negozi chiusi, l’acqua. Perché l’Italia non capisce il mercato

Parmalat, l’apertura dei negozi il primo maggio, i due quesiti referendari sull’acqua. Che cosa unisce queste tre vicende, apparentemente distinte e distanti per origini, sviluppi, attori in causa e conseguenze su tutti noi? Una cosa c’è. Importante, ed amara. E’ la distanza che continua a sussistere nel nostro Paese tra una corretta nozione del mercato, delle sue libertà e dei suoi benefici, e ciò che pensano invece vaste aree dei ceti dirigenti e dell’opinione pubblica italiana. Read More

28
Apr
2011

Imprese che resistono – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Possono sperare di sopravvivere aziende sottoposte a un carico fiscale che in Italia si aggira intorno al 70%? È questa la prima domanda che la politica dovrebbe porsi. E, seconda domanda: se il comparto della piccola imprenditoria (PMI) costituisce l’80%, dell’intero settore industriale e assorbe il 70% dell’occupazione (di cui 30% per imprese con meno di 10 addetti) e risponde di circa il 70% del fatturato e fornisce un valore aggiunto tra il 65 e l’85%, perché soffocarne il contributo decisivo all’economia con una imposizione fiscale insostenibile? Read More

27
Apr
2011

La Fiom e il giudice corporativo



C’è un’exit strategy imprevista e insieme ormai coerente a molti sviluppi italiani, per un sindacato che si trovi sempre più discorde nel suo antagonismo rispetto alle altre confederazioni. E’ l’exit strategy giudiziaria. L’idea è quella di impedire la flessibilità o per leggi rigide dettate da una politica amica e altrettanto antimercato, oppure  per pronunzie cogenti della magistratura. E’ l’esatta antitesi della libera concertazione, è una concezione da Stato corporativo in cui  la è legge e non l’ intesa tra parti, a regolare i negozi economici. Read More

26
Apr
2011

Latte politico, latte di mercato

Quanti sanno che una delle crescenze più famose in Italia è già francese? E quanto sanno che proprio questa crescenza è del gruppo Lactalis, al centro delle polemiche per la scalata Parmalat? Il sapore per i consumatori non è cambiato, ma evidentemente per la classe politica “l’invasione francese” ha un retrogusto amaro. Read More

26
Apr
2011

L’Opa francese su Parmalat e la risposta giusta

Tutti i media italiani rimbalzano la notizia dell’OPA lanciata da Lactalis su Parmalat come una “sorpresa”. Francamente, non capisco perché sorprendersi.  Oppure si pensa che Lactalis dopo essere giunta al 28,9% del capitale di Parmalat attendesse pianamente e disciplinatamente un qualunque esito comprensibile del  confuso assieparsi di soggetti italiani al tavolo Parmalat? E cioè della  politica, la CDP e il Fondo strategico annunciato per parte pubblica, per parte privata banche e imprese concorrenti come Granarolo, o altri imprenditori chiamati a raccolta dalle banche in nome dell'”operazione di sistema” e in realtà disinteressati al core business. L’OPA non è affatto una sorpresa. A mio modo di vedere, esiste una sola modalità davvero corretta e utile, al’azienda e ai suoi soci come più estesamente all’Italia, per rispondere a questa francese, che è un’operazione di mercato a tutti gli effetti. Read More

23
Apr
2011

Nucleare, quaquaraquà. Di Antonio Sileo

Riceviamo da Antonio Sileo e volentieri pubblichiamo.

«Gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito…  E infine i quaquaraquà».  Ecco, spiace ricorrere a Sciascia (Il giorno della Civetta, 1961), ma sugli accadimenti atomico – parlamentari freneticamente succedutisi  nei giorni scorsi ci pare che, insomma, con rispetto parlando per i pigliainculo, i quaquaraquà stiano proprio là dove in altri romanzi di solito ci sono i burattinai.

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21
Apr
2011

Voglie dirigiste aeroportuali

Contro qualunque piano degli aeroporti. Potrebbe essere uno slogan, ma è purtroppo un’affermazione necessaria da fare.

L’idea del piano che fu anche dell’ex Ministro dei Trasporti comunista Alessandro Bianchi e torna periodicamente di attualità. La necessità di pianificare può essere facilmente confutata dai numeri dello stesso Ente Nazionale dell’Aviazione Civile.

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20
Apr
2011

Minoranza a chi?

Parmalat, Generali, Telecom: sotto a chi tocca. Perché fra la lobby dei consiglieri indipendenti, il piccolo esercito dell’ Assogestioni targata Siniscalco e gli investitori stranieri si stanno aprendo nuovi varchi nella governance dei totem della finanza e dell’industria. Read More