12
Lug
2011

Contro il default vendere vendere vendere

I mercati finanziari non ci stanno dicendo nulla che non sapessimo. Ci ricordano, dolorosamente, che un individuo, una famiglia, un’azienda o uno Stato non può, contemporaneamente, essere sommerso dai debiti e continuare a spendere più di quel che guadagna. Ci ricordano, cioè, che abbiamo due problemi: l’eccesso di debito e l’eccesso di spesa (non dico, per ovvie ragioni, deficit di entrate). I due problemi si intrecciano – lo sbilancio di un anno è l’aumento del debito dell’anno successivo – ma vanno tenuti separati. Anche le soluzioni si intrecciano – meno spesa oggi vuole dire meno debito domani, e meno debito oggi vuol dire meno spesa per interessi domani – e pure loro vanno tenute separate. Per risolvere il problema della spesa, c’è l’imbarazzo della scelta. Per risolvere il problema del debito, una persona, una famiglia, un’azienda o uno Stato deve anzitutto fare una cosa: vendere il suo attivo patrimoniale per estinguere il debito.

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12
Lug
2011

Antonio Martino diventi il leader dell’attività riformatrice della maggioranza

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gionata Pacor.

Ho avuto solo una volta l’occasione d’incontrare il Prof. Antonio Martino, ad un evento organizzato da Daniele Capezzone il 29 settembre 2007 a Milano, nel quale si parlava, guarda caso, di flat tax al 20%. Dopo 4 anni il tema è tornato attuale e sia Martino che Capezzone parlano di flat tax sulla stampa. Read More

11
Lug
2011

L’Italia è nel fuoco, rispondere si deve: su-bi-to

Scrivo alla chiusura di Borsa di lunedì, ed è stato un nuovo bagno di sangue, con un meno 4% che è il peggio nell’eurozona. peggiore. Lo spread sui decennali pubblici tedeschi è oggi salito di 70 punti base totali rispetto a dove stava all’inizio della seduta di venerdì. Intesa e Unicredit si sono alternate tutto il giorno nella sospensione al ribasso. La Spagna ci ha risuperati nel differenziale sui Bund, zompando oltre quota 300 punti base. Ci siamo, c’è poco da fare. Per un anno e mezzo l’Italia ci era riuscita, a non entrare nella lista dei Paesi sfiduciati nell’euroarea, Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna. Tre grandi fattori internazionali, e tre circostanze italiane, in pochi giorni hanno fatto convergere i propri effetti. E’ il quadro è cambiato. Purtroppo per noi. O si risponde subito col massimod ella serietà, o è solo l’inizio di altri peggiori guai. Read More

10
Lug
2011

Dovremmo davvero mettere al rogo gli speculatori?

Da qualche giorno circola con sempre più insistenza la tesi secondo cui la speculazione starebbe mettendo in ginocchio le banche italiane e minaccerebbe addirittura la stabilità del bilancio statale. Se con l’espressione speculazione ci si riferisce al mercato finanziario internazionale, è sicuramente vero che nell’ultima settimana i titoli di Unicredit e di Intesa hanno ceduto molte posizioni, proprio mentre lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi (ad esempio) cresceva in maniera significativa.

Quando si usa il termine “speculazione”, però, s’intende dire assai di più. Read More

8
Lug
2011

Tasse: acqua pura, acqua chiara, voglio finalmente bere

Il bilancio complessivo degli ultimi due giorni è disastroso, per il governo. Lo scambio di epiteti tra ministri nella confertenza stampa di presentazione della manovra, l’effetto degli atti giudiziari provenienti da Napoli sull’onorevole Milanese collaboratore di Tremonti, l’intervista odierna a Repubblica di Berlusconi nella quale Tremonti è descritto come un vero e proprio nemico interno, le dichiarazioni ai magistrati del titolare dell’Economia in merito a lotte di potere tra due cordate della Guardia di Finanza una delle quali farebbe capo a Palazzo Chigi e che alimenterebbe gli attacchi ai suoi danni, l’annuncio del premier che la norma salva-Fininvest è stata scritta dal Tesoro e dalla Giustizia e verrà ripresentata in Parlamento. Tutto ciò fa ulteriormente perdere anche la parvenza di credibilità a un esecutivo sempre più minato, nel giudizio pubblico e nei sondaggi, da una crisi che è personale del premier, politica della sua compagine, e morale dell’intero orizzonte di valori e comportamenti che vengono posti in essere dal centrodestra mentre agli italiani si chiedono nuovi sacrifici impegnativi. Per chi, come noi, crede in mercato e concorrenza, in uno Stato più agile e concentrato nel poco che dovrebbe fare meglio, in un fisco meno oppressivo e dunque in meno spesa pubblica bruciata a vanvera, non è possibile ragionare in nome del “gli altri sarebbero peggio”.  Peggio di tutto è chi rende col suo operato impresentabile per anni a venire ciò in cui noi crediamo.  E poiché non siamo fatalisti ma crediamo nella forza dell’individuo e della società, bisognerà adoperarsi perché dal basso nasca nei prosismi mesi qualcosa che risponda sul serio all’esigenza di dare rappresentanza credibile a ciò che non può e non deve essere confuso con interessi personali, meschine compromissioni ed evidenti incompetenze, quali quelle che riempiono le cronache politiche in questa fase.  Io, almeno, la penso così. Ma non impegno alcuno che scriva qui, e m’interessa capire come la pensate voi, qualunque sia il vostro giudizio: non ne faccio questione di politica, qui tentiamo di evitarlo sempre, ma di concreti spartiacque sulle misure economiche da assumere per dare solidità alla finanza pubblica e far ripartire la crescita.         Read More

5
Lug
2011

Repetiva iuvant: NO a leggi ad personam e ad aziendam

Scrivo in breve perché ci ho già aperto la trasmissione stamane su radio24 e in proposito ho postato su Facebook. La mia più totale contrarietà e incredulità per la norma comparsa ieri pomeriggio nel testo della manovra inoltrato al Quirinale, in materia di deroga alla facoltà del giudice di sospendere nel processo civile l’esecutività di condanmne pecuniarie. E’ inaccoglibile per com’è scritta. Ed è un autogoal pauroso per il premier, il governo e il centrodestra. L’ennesimo. Sembra quasi paradossalmente scritta perché il governo vada a casa prima, e nel maggior discredito rispetto a quello già evidente comprovato nei sondaggi e nelle urne. Read More