9
Mag
2012

La Spagna segue la Grecia?

E la fine arrivò. Bankia, quarta banca spagnola per attivi, è molto vicina al fallimento. Erano anni che andavo dicendo che il punto debole spagnolo erano le cajas ed in particolare Caja Madrid.

E Bankia è Caja Madrid, poiché nacque dalla fusione tra l’entità madrilena e la valenciana Bancaja. Un matrimonio politico come quasi sempre si è visto nella ristrutturazione bancaria spagnola.

Prima di riprendere la storia veniamo ai fatti.

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8
Mag
2012

Monti su imprenditori suicidi: in-com-men-ta-bi-le!

Mi risulta incommentabile, il giudizio odierno espresso dal premier Monti sui suicidi ormai quotidiani, e più che quotidiani, tra piccoli imprenditori, commercianti, artigiani e partite IVA.  Incommentabile perché su casi così dolorosi non voglio pronunciare parole aspre, come quelle che mi sono venute d’istinto dal profondo del cuore. Da due settimane animo su radio24 una campagna d’informazione sul tema, abbiamo aperto un indirizzo disperatimai@radio24.it, abbiamo ricevuto e riceviamo migliaia di lettere disperate per davvero, che descrivono non incalliti evasori, ma imprenditori travolti da pretesa fiscale in aumento verticale, banche che chiedono di rientrare sui fidi, Stato che non paga i suoi debiti e non compensa i crediti fiscali dopo aver preteso l’anticipo su Iva e Ires quando fatturi ma non incassi.  E’ un quadro terribile, quello della frattura di continuità in atto nel capitalismo molecolare italiano.  Mi e ci è sembrato giusto dare voce e orecchio a questo grido di dolore che resta senza risposta. E sono andato letteralmente fuori dai gangheri vedendo che non una sola parola dai vertici istituzionali del Paese è venuta venerdì, una parola di comprensione e sostegno al corteo silenzioso delle vedove e dei parenti dei suicidi, a Bologna. Ora Monti afferma che ai suicidi deve pensare chi non ha risanato il Paese. E’ pura polemica politica, da incallito uomo di livorosa fazione politica, non mi pare degna di un premier tecnico chiamato a risolvere l’emergenza. Berlusconi e il centrodestra hanno sicuramente tutta la pesantissima responsabilità di non aver fatto quel che si doveva, come destra e sinistra hanno condiviso la crescita verticale di spesa e tasse.  Ma è chi rappresenta le istituzioni oggi, a non pronunciare una sola parola di solidarietà, e a non capire che i 100 miliardi di debito commerciale e di compensazioni fiscali che lo Stato deve alle imprese – 100 miliardi! – si possono saldare con titoli pubblici e anticipi bancari ricorrendo in garanzia prosoluto a CDP, che non fa deficit e debito pubblico aggiuntivo secondo i criteri europei. Questo è quanto occorrerebbe: su-bi-to!. Io ci aggiungerei anche un’idea simbolica, un memoriale italiano dedicato insimee agli impenditori suicidi, come a tutti i dipendenti che fanno la stessa cosa trovatisi senza lavoro, come a tutte le vittime da incidenti sul lavoro. Non capire che in gioco sono la solidarietà umana e la coesione sociale e nazionale, e limitarsi a dire che la colpa è di Berlusconi, è qualcosa che non mi sarei aspettato neanche dal più incattivito partitante in servizio permanente effettivo.

8
Mag
2012

Che spazzatura la tassa sul junk food

Prima il Ministero della salute cerca un accordo con una dozzina di associazioni imprenditoriali per ridurre il contenuto di zuccheri, sodio e grassi idrogenati nei cibi e adottare l’etichettatura nutrizionale obbligatoria entro il 2016, poi fa saltare il banco e tira di nuovo fuori l’idea di una tassa sul junk food. Read More

7
Mag
2012

Dove vuole andare l’Euro?

Cade la Grecia, cade la Borsa di Atene e l’Europa non sta molto meglio. Le elezioni di ieri hanno mostrato l’estremizzazione del voto e delle sorprese arriveranno anche dall’Italia.

In poche ore la Borsa ellenica ha registrato una caduta del 10 per cento, causata dall’incertezza politica e dall’impossibilità dei partiti denominati “pro-euro” di formare una coalizione. La situazione è difficile da sgarbugliare, perché Nuova Democrazia, il partito di centro-destra (che tra le altre cose è stato al potere fino al 2009 ed ha affondato la Grecia) ha ottenuto meno del 19 per cento, con poco più di 100 deputati. L’altro grande sconfitto è Papandreou, leader storico del PASOK, il partito socialista greco, che ha ottenuto meno del 14 per cento, quasi 30 punti percentuali in meno rispetto alle ultime elezioni. Proprio Papandreou ha chiesto di fare a Samaras, leader di Nuova Democrazia, di creare una grande alleanza per salvare la Grecia.

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6
Mag
2012

Spending review o spending parade?

Come si dice spending review a Berlino? Forse kostenkontroll o forse, semplicemente, spending review. Ciò che sappiamo con certezza è che a Berlino il controllo dei costi pubblici è un dato di fatto, non un’intenzione sbandierata dal governo (in Italia da oltre un trentennio) verso l’opinione pubblica. Lo si può documentare con l’ausilio del Graf. 1 il quale riporta per Germania e Italia la spesa pubblica per consumi finali in rapporto al Pil dal 1995 ad oggi. La spesa per consumi finali è l’insieme delle voci di spesa che il settore pubblico sostiene ogni anno per produrre ed erogare i servizi pubblici non di mercato, siano essi a domanda collettiva (ad esempio giustizia, sicurezza, difesa) o a domanda individuale (ad esempio istruzione e sanità). Sono quindi escluse le erogazioni in denaro, quali quelle delle prestazioni previdenziali e assistenziali. Read More

6
Mag
2012

“Hunger Games” e i sacrifici umani allo Stato padrone

È da poco uscito nelle sale cinematografiche “Hunger Games”, film tratto dal romanzo di fantascienza di Suzanne Collins. E’ la storia, ambientata in un’epoca futura non meglio identificata, di un gruppo di giovani sudditi di uno Stato molto potente, Panem, in nome del quale vengono sorteggiati per un sacrificio esemplare che serve ad allietare con uno spettacolo crudele gli abitanti della capitale e per manifestare l’incondizionata potenza del governo centrale sulle comunità periferiche e dissuaderle dal ribellarsi.

Il film trasmette un messaggio libertario: se ne è discusso molto negli Stati Uniti. Read More

5
Mag
2012

Ipocrisia o disinformazione?

La recentissima lettera del Direttore Attilio Befera ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate dopo il grave episodio di Romano di Lombardia (BG) (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-04/lettera-attilio-befera195251.shtml?uuid =AbgXPqXF) è certamente un atto dovuto del Capo, ma per chi ha a che fare con gli Uffici finanziari dimostra Read More

5
Mag
2012

Spending review? Forse è meglio fare le riforme

È la novità degli ultimi giorni ed ancora una volta è una parola inglese: spending review. Dopo la parola spread che è entrata nei vocabolari di tutti gli italiani in pochi mesi, ora è il turno di un altro termine di origine anglosassone.

Lo spread ha angosciato gli italiani e messo sotto pressione un’intera classe politica, mentre il nuovo termine dovrebbe essere un sollievo per i contribuenti.

Ma è davvero così? Come ci ricorda Oscar Giannino non è tanto il fatto che i tecnici siano commissariati dai tecnici a stupire, quanto il fatto che il Governo Monti ricorda che i tagli non serviranno a ridurre le tasse.

Si parla di meno di 5 miliardi di tagli, su una spesa pubblica che supera il 60 per cento del PIL e che in termini reali sta per abbattere gli 800 miliardi di euro: quisquiglie dunque.

Una cifra irrisoria nei confronti degli italiani che ormai pagano la benzina più cara d’Europa e che molto probabilmente subiranno l’aumento dell’IVA a partire da settembre fino a toccare il 23 per cento. Read More