21
Mag
2012

La legge delle conseguenze non previste – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Quando la regina Elisabetta I d’Inghilterra chiese al suo consigliere economico, Thomas Gresham di raccontarle come mai erano diminuite le riserve di metalli preziosi nel regno provocando una crisi valutaria, il ministro le spiegò che era stata la conseguenza della politica monetaria attuata dal padre Enrico VIII, il quale, per finanziare il governo senza ricorrere a tassazione diretta, aveva deciso di riconiare lo scellino con un contenuto d’argento minore. Imprenditori e mercanti fusero le vecchie monete, esportarono il metallo dove era maggiormente quotato e utilizzarono all’interno del paese la moneta “depravata”. La scomparsa del metallo era dovuta alla sua differenza di valore, l’aggio, con la nuova moneta legale. Quando due monete di pari valore nominale entrano in circolazione con cambio non fisso e con differente titolo, quella che ha potere d’acquisto minore finisce per eliminare dal mercato l’altra con potere maggiore. La spiegazione prese il nome di legge di Gresham, secondo la quale “la moneta cattiva scaccia quella buona”. L’iniziativa di Enrico VIII provocò una reazione inaspettata e opposta a quella che si era proposto aggravando la crisi finanziaria del paese.

Read More

18
Mag
2012

Se anche Will Smith si stupisce delle tasse europee

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Cristiano Bosco.

Nella sua lunga esperienza ha avuto a che fare con invasioni aliene, insurrezioni di robot e  orde di zombie. Il poliedrico attore Will Smith, nel corso della sua pluriennale e pluridecorata carriera cinematografica, ne ha viste di ogni tipo, e dovrebbe essersi ormai abituato a stranezze e bizzarrie. Eppure, solo qualche sera fa, sul suo volto si è manifestata una espressione di sincero e spontaneo stupore.

Read More

16
Mag
2012

L’aumento delle tasse e l’austerity

Sinceramente è deprimente continuare a sentire le solite frasi, quali “la Grecia o l’Italia si trovano nella situazione in cui si trovano a causa dell’austerity”.

L’altra mattina discutevo su Rai Tre (dal min.25) con il professore Brancaccio  sul fatto di queste politiche che la Germania sta imponendo all’Europa. Sostenendo lui la tesi che la Grecia era in quella situazione a causa delle decisioni della Troika, gli ho chiesto se l’aumento dell’IVA di 10 punti percentuali o se andare in pensione a 50 anni per i parrucchieri per maneggio di sostanze pericolose corrispondeva all’austerity.

Siamo ormai all’assurdo. Non si parla di tagli alla spesa pubblica se non con la spending review, che puntualmente viene posticipata a nuova data da definire. Come ricorda perfettamente Oscar Giannino nel suo articolo, l’aria filo-statalista soffia sopra di noi.

Read More