28
Ago
2012

Monti, basta errori

Mario Monti si appresta domani a incontrare Angela Merkel e, prima del Consiglio della Bce, il prossimo 6 settembre, di nuovo anche il presidente francese Hollande. La cancelliera tedesca ieri ha risposto ai falchi della Csu che hanno tacciato Mario Draghi di essere uno “spacciatore di moneta a dei tossicodipendenti da debito”. Ma le critiche della Bundesbank restano, come permane l’incertezza per la decisione che verrà assunta il 12 settembre dagli otto giudici componenti la Corte Costituzionale tedesca, in merito alla coerenza del fondo salva-Stati con la Legge Fondamentale tedesca. I mercati finanziari continuano con prudenza a credere che alla fine la Bce terrà fede alle parole di Draghi “faremo tutto il possibile”. Ma in Germania lo Spiegel ha rivelato che ormai la cancelliera pensa a lanciare in campagna elettorale l’idea di un nuovo Trattato, mettendo nero su bianco quei passi avanti verso l’unione politica e il coordinamento di bilancio che lasciano fredda Parigi.
I fattori di incertezza sono dunque numerosi e preoccupanti. Motivo in più per cui il governo dovrebbe muoversi con accortezza. Per evitare di lanciare segnali fuorvianti ai mercati, ai partner internazionali e agli italiani Se c’ è una materia scivolosa è quella di dar consigli a chi non ne chiede, eppure è giocoforza rivolgere tre considerazioni al governo, dopo quanto avvenuto nella breve pausa agostana e nel Consiglio dei ministri di venerdì scorso.
Primo: evitare annunci a vuoto, mezze promesse seguite da immediate smentite e passi all’indietro. E’ accaduto con le dichiarazioni relative al cuneo fiscale, presentato finalmente e giustamente come il maggior ostacolo alla creazione di occupazione. Come con l’ipotesi di abbattimento dell’Iva sulle opere pubbliche. Ipotesi entrambe freddate in poche ore dal Tesoro. Forse era il caso di pensarci e consultarsi prima di dirlo. L’emergenza permanente in cui versa l’economia italiana dovrebbe obbligare a una maggiore considerazione delle aspettative. L’indicatore di fiducia delle famiglie italiane è ai minimi dacché viene rilevato, cioè da ben 16 anni. Suscitare aspettative per poi repentinamente deluderle è esattamente il modo attraverso il quale generare sfiducia aggiuntiva. Abbattimenti fiscali e contributivi sarebbero essenziali. Ma impongono che il Tesoro acceleri tagli alla spesa che finalmente si possano retrocedere in meno entrate, non solo a copertura di nuove spese o di nuove tasse promesse, per coprire i l fatto che il debito pubblico continua a salire al ritmo di 157 milioni al giorno in questo mese.
Secondo: trarre esperienza dagli errori già compiuti. O dalle malaparate, se vogliamo usare un termine meno abrasivo nei confronti della suscettibilità governativa, visto che a volte le intenzioni erano anche buone all’inizio, comunque migliori del risltato finale dopo l’esame parlamentare dei provvedimenti. Ci riferiamo per esempio alla delicata materia delle liberalizzazioni. L’enfasi iniziale del cresci-italia, che seguì la manovra tutta tasse dello scorso dicembre, dagli italiani è stata vissuta con delusione. Motivo per il quale occorrerebbe oggi evitare il bis. Se l’intervento sull’offerta sanitaria privata intramoenia diventa solo un giro di vite contro tale tipo di prestazione, condita da dichiarazioni del ministro per il quale la sanità italiana è ai vertici mondiali invece di porsi il problema che in una sola Regione italiana il bilancio sanitario è in attivo da 11 anni, e dall’ introduzione di nuove tasse sulle bibite gassate improntate all’idea di uno Stato “etico” che predica virtù coartando libertà individuale e mirando solo agli incassi, è ben difficile presentare tutto questo come una liberalizzazione.
Terzo: prestare attenzione ai particolari, perché notoriamente è lì che il diavolo tende tranelli. Ci rieferiamo qui alle annunciate accelerazioni sul versante delle dismissioni pubbliche, sulle quali ieri il Messaggero ha ieri rivelato ai suoi lettori le nuove linee su cui si starebbe muovendo il governo. Il Tesoro ha fatto trapelare che l’intenzione sarebbe di procedere verso dismissioni di 15-20 miliardi di euro l’anno. Noi promotori dell’appello e del programma in dieci punti che trovate sul sito www.fermareildeclino.it, dopo anni di studio ci siamo convinti che sia possibile realisticamente perseguire dismissioni pubbliche fino a 35 miliardi l’anno per cinque anni.
Ma agli occhi giustamente diffidenti del mercato e dei partner internazionali, come al fine di evitare effetti indesiderati sui valori di mercato delle classi di asset da dismettere, la differenza tra il dire e il fare sta tutta nel realismo e nell’irreversibilità delle procedure, e nell’identità, competenza ed estraneità a Stato e politica di chi dovrà gestire il processo. Da scegliere con una gara internazionale, non da identificare all’interno del perimetro pubblico. Perché altrimenti non ci crederà nessuno. E quanto agli Italiani, se solo immagineranno che lo Stato pensa a questo fine ad attingere forzosamente quote aggiuntive del loro risparmio e patrimonio, l’ effetto recessivo si manifesterebbe ancor prima che il provvedimento prendesse forma. Non è un rischio da correre.

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64 Responses

  1. Claudio Di Croce

    Sono stupito che OG si dia ancora pena di valutare l’operato di MM o peggio di dargli consigli. MM è un burocrate , professore , appartenente alle Caste ultraprivilegiate del nostro paese ,allo stesso livello dei politici o dei magistrati . A parte la ” fiducia ” e il ” prestigio ” valori immateriali molto frutto dell’adulazione per non dire peggio della casta dei giornalisti , quali sono i dati concreti dopo oltre nove mesi di MM : disoccupazione aumentata, PIL diminuito, debito pubblico aumentato, spread che aldilà della propaganda si mantiene su livelli insostenibili ,fiducia delle imprese e dei sudditi al minimo da cinquantanni . ecc. ecc..
    L’unica cosa certa e sicura è un aumento spropositato del furto fiscale dello stato a danno dei sudditi .
    L’enfasi guerresca sull’evasione fiscale nasconde la mancanza di volontà di fare le uniche cose che veramente servirebbero :
    – drastica riduzione della spesa pubblica;
    – drastica dismissione di parte almeno delll’immenso patrimonio pubblico , fonte di sprechi e di corruzione e quindi di enorme potere nelle mani della Casta sopradetta.
    E non capisco come faccia il buon OG a pensare che un governo Bersani, Penati, Vendola, Camusso, Ingroia, Visco, Santoro,Bindi ,Franceschini e co..possa miogliorare le cose .
    Chissà se avrà la bontà di spiegarmelo .

  2. Marco Tizzi

    Caro Oscar,

    colgo l’occasione per esprimerle qui un pensiero un po’ OT, ma che voglio comunque farle presente sperando in una sua risposta: sono rimasto sinceramente un po’ disturbato dalla sua trasmissione di ieri con Enrico Letta.
    Capisco il rispetto per un ospite (e forse un amico personale), ma nel merito la trasmissione ha lasciato davvero molto amaro in bocca.
    Innanzitutto si è lasciato il nobile nipote tirare tre volte di fila la supercazzola sulla legge elettorale cercando di far credere che la governabilità non sia data dal sapere o meno alla fine degli scrutini chi governa, ma chi ha vinto. A me di chi vince le elezioni non me ne può fregar di meno, caro Oscar, a me interessa chi comanda. A lei no?

    Poi si è lasciato che un alto esponente del PD dicesse che il M5S, l’unica formazione politica che ha al momento un programma (che può piacere o meno, ma è chiarissimo e pubblicato), “non si sa cosa voglia”. Che detto da loro che la pensano in due maniere diametralmente opposte su TUTTI gli argomenti, economici o “sociali” che siano, fa davvero ridere. E lei, invece, zitto.

    Infine il buon Letta ha augurato che FiD diventi “finalmente un partito, perché ce n’è bisogno”.
    E qui, sinceramente, io son rimasto davvero basito.
    Ma come, FiD non nasce per invertire la tendenza drammaticamente regressiva che questo Paese ha intrapreso negli ultimi 20 (30?40?) anni? E il PD non ne è una delle massime espressioni?
    E’ vero che in un partito che dice tutto e il contrario di tutto ci saranno sicuramente anche alcuni antistatalisti, ma la tradizione culturale del partito è radicata in ciò che FiD cerca, almeno a parole, di combattere.

    Invece di prendere in giro il M5S, caro Oscar, io proverei a farci quattro chiacchiere: si renderà conto, a mio modestissimo parere, che ci sono tantissimi punti di contatto. E che, per fermare il declino, il primo passo è togliere di mezzo tutti quelli che spingono giù per la discesa da tanti, tantissimi, troppi anni.
    Di sicuro il PD non è escluso.

  3. Fabio Tartari

    Caro dr. Giannino,
    Sono rimasto sconcertato dall’ammissione di Macaluso, ieri sera da Mentana, che ha detto che sin dal 1965 ci sono stati contatti e rapporti tra stato e mafia. Rapporti, immagino, di non belligeranza e di partecipazione da parte della mafia, di fatto, alla politica italiana. Mi ha fatto tornare in mente un pensiero che espressi in classe alle medie nei primi anni 70, quando sia lei che io si era poco più che bambini. La mia considerazione fu che, essendo il vero potere di comando quello della mafia, la mafia si sarebbe dovuta fare stato al sud, diventando di fatto una società con sue regole ed ordinamento. Fui massacrato verbalmente dal professore.
    Col senno di poi, mi rendo conto che ero un precursore delle autonomie e del federalismo, ma avevo capito che il potere nascosto, quello che vive alle spalle, quello parassita, è un cancro che non può essere debellato con le parole o con i finanziamenti (tipo cassa del mezzogiorno o trasferimenti agli enti locali gestiti da politici che hanno padrone), perché è di quello che si nutre.
    Purtroppo in 40 anni non è cambiato niente. Anzi, in 67, dalla fine della seconda guerra mondiale. Anzi in 150 anni, dall’unità d’Italia. Se di unità si può parlare. Perché culturalmente esistono almeno tre Italie.
    La prima e la peggiore è quella centralista romana, direi clero politica. L’Italia clero politica è quella che da 2000 anni esiste a Roma, ovvero un insieme di potere centrale che vive di prebende, summiclizie, balzelli e tasse sulle periferie. Interconnessioni tra vaticano, banche, politica, Ior, otto per mille. Il fantastico articolo Mr Costato goes to Rome, spiega esattamente quello che voglio dire. Nessuno, come dice Costato, riesce a non cedere al richiamo della sirena. Compresi gli pseudo duri e puri, tipo Bossi e Di Pietro, si fanno ammaliare. Capiscono infatti rapidamente che “pecunia non olet”…
    La seconda è quella del sud. Dove comandano i poteri nascosti, e dove il potere perverso romano ha fatto e fa affari. Non si può cambiare con le buone. Tomasi di Lampedusa fa dire al principe di Salina : “La Sicilia non cambierà mai. I siciliani, gli uomini, individualmente presi, sì, possono cambiare. Ma qui tutto cambia per non cambiare niente, la Sicilia non cambierà”. Un veggente.
    La terza è quella del nord. Quella veneta, lombarda, emiliana, romagnola, toscana, ecc. Gente che come, cito Costato, è abituata ad essere comandata. Gente che paga le tasse, che lavora, e che ha mantenuto il paese.
    Sono 150 anni che pochi idealisti hanno provato e provano ad unire un paese che più diviso non potrebbe essere. La storia insegna che non si esporta la democrazia, né in Iraq, né in Afganistan, né al sud. Infatti il timore dei padri fondatori, Cavour e Minghetti era proprio questo : “ Poco prima di morire il Minghetti commemorò a Torino l’anniversario della morte del grande Conte: parole commosse, anche se equilibrate e sorvegliate, nelle quali tuttavia traspare, assieme all’ammirazione per l’audacia del suo maestro, la consapevolezza che negli anni 1859-1860 tutto era accaduto troppo in fretta: il ceto moderato, che aveva subito l’egemonia del Cavour, si sentiva preparato a governare uno Stato nell’Italia settentrionale, magari con le Romagne e anche la Toscana, ma poi la spedizione dei Mille e la conquista regia avevano reso più arduo ed estremamente difficile il compito di governare l’Italia unita. E il grande Conte era morto improvvisamente il 6 giugno 1861 . (Nicola Matteucci)”.
    Il risultato di 150 anni di unità d’Italia è che il 97% delle attività produttive, quelle che creano denaro, sono al centro nord (Toscana e Marche comprese). Il 3% al centro sud (Lazio compreso).

    Ora Le chiedo: ma cosa può seriamente fare Monti, che è uomo di sistema (bancario e partitico)? Può Monti essere solo un onesto tecnico che taglia spese inutili, vende assets non strategici, e decima i parassiti? Cambia la cultura delle tasse ? Dove, in Sicilia dove si costruiscono senza permessi ville sulle spiagge, o al nord, dove per fare un buco nel muro dentro casa tua la gente chiede la Dia ?
    E ai suoi sponsor ABC che cosa va poi a raccontare ?
    Il sistema, il vecchio sistema non cambia e non cambierà. Il tacchino non anticipa il Natale.

  4. Fra

    Io ci andrei piano con il criticare Monti. Non può risolvere con un anno problemi di almeno 30 anni tutti italiani oltre a quelli internazionali. Il Professore avrà i suoi difetti ma rispetto a quello che c’è intorno e c’era prima è tutta un’altra storia. Se le cose sono peggiorate ulteriormente è a causa dei Governi precedenti. Le regole del gioco sono importanti o ci stanno tutti o non c’è nessuno. Questo ancora non l’hanno capito alcuni. Meglio essere più furbi in modo italico specialmente. Vi ricordo infine che Monti non si è candidato. Questo non è il suo programma economico ma una continua mediazione. Sarà d’incentivo a far partecipare attivamente la classe dirigente sana di questo paese in politica. Visto che salvo sporadici periodi è rimasta a guardare. Il problema non sarà tanto l’elezioni quanto la classe dirigente e il suo programma. I prossimi 20 anni saranno anni tosti. E l’Italia parte in deficit. Sarebbe opportuno attrezzare ora il Parlamento con gente in grado di reggere la sfida dei mercati globalizzati.

  5. LucaS

    1) Questo governo, seppur non raggiungendo i picchi di indegnità del precedente, un vero disastro! L’unico consiglio utile da dare a MM è il seguente: “fai l’unica cosa positiva che puoi fare per il tuo paese: dimettiti!”. A quel punto l’Italia sarà COSTRETTA MANU MILITARI, a presciendere dalle idiozie di politici sindacati dipendenti pubblici e caste assortite a fare le riforme in poco tempo avviando il big bang di cui abbiamo bisogno… Per questo motivo MM è il nemico numero 1 di chi vuole le riforme: finchè sta li non le farà mai e impedisce al mercato di costringerci a farle….
    2) La cosa peggiore che vuole fare il governo è il nuovo concorso per insegnanti!!! E’ una roba asssurda e che grida vendetta: ne abbiamo già troppi e voi vole te assumere altri statali inutili, illicenziabili a vità e che ogni anno se non gli aumenti lo stipendio fanno pure le vittime con scioperi a raffica e, per non perdere troppo stipendio, falsi certificati medici??? Hanno inventato l’e-learning accidenti! Sarebbero sufficienti non più dell’1% degli insegnati attuali e voi invece che licenziare i rimanenti ne assumete degli altri… vergognatevi!!!

    3) Non riesco a capire molto bene cosa vuole fare la Germania e perchè tolleri, o peggio ancora continui a congratularsi, col NULLA di MM? Solo loro possono salvarci: spero che comincino a dire le cose in faccia a Monti e pubblicamente che magari, punto nell’onore, l’unica cosa a cui questo megalomane tiene… magari si smuove un attimino! E soprattutto che blocchino ogni gioco delle 3 carte del “falsario” Draghi… è ora di finirla con questo teatrino!
    4) Secondo me il programma di Fermareildeclino.it, pur essendo in linea di principio corretto… è anch’esso insufficiente e troppo moderato, della serie “volemose bene…”! Qui occorrono cose molto più spinte tipo licenziamento/esternalizzazione di almeno il 50% dei dipendenti pubblici (si può fare senza ridurre di uno 0, i servizi!) e revisione delle pensioni pagate OGGI, non solo dell’età pensionabile di quelle future!! Capisco che questo non genera certo simpatia e voti ma è necessario!

  6. LucaS

    X Fra

    1) Nessuno pretende che Monti risolva in pochi mesi i problemi che si sono accumulati in decenni! Però magari che COMINCI a farlo si! Invece non solo non ha mai cominciato ma li ha ancora di più AGGRAVATI!!! Lasci perdere le idiozie che scrivono i giornali… di riforme MM non ne ha fatta nessuna tranne forse quella delle pensioni che ancora una volta fa pagare ai giovani anzichè ai privilegiatissimi vecchi! Per il resto un disastro assoluto a cominciare dal pieno di tasse che ci ha fatto… per fare questo bastava il vecchio Tremonti..

    2) L’alternativa non era tra Monti e il nulla! L’alternativa era tra Monti e intervento in forze della troika che IMPONESSE le riforme… Per questo motivo io ero contrarissimo a Monti fin da subito e spero che cada/si dimetta al più presto lasciando il mercato libero di farci il cosiddetto…! Con MM la casta, sindacati, dipendenti pubblici, sud.. insomma tutti i parassiti che ci stanno distruggento pensano di continuare la pacchia soffocando l’Italia produttiva… e lei mi viene a dire che più di cosi non poteva fare? Semmai è l’incontrario: peggio di cosi non poteva fare!!!

  7. Marco Tizzi

    @LucaS
    Spera nel solo FMI, non nella Troika, Luca.
    Più tasse più spesa è la ricetta della Troika e non funziona. Vedi Grecia, Portogallo e Spagna.
    L’Irlanda è l’unica che si salva perché ha mandato a cagare BCE e UE tenendosi solo il FMI.

    E temo che a questo punto il FMI sia davvero l’unica dolorosissima salvezza.

  8. Marco Tizzi

    Marco Tizzi :

    Spera nel solo FMI, non nella Troika, Luca.
    Più tasse più spesa è la ricetta della Troika e non funziona.

    più tasse MENO spesa intendevo. pardon

  9. LucaS

    X Fra

    Stavo dimenticando 2 punti importanti:

    1) lei dice che questo non è il programma di Monti ma il frutto di una continua mediazione…. Ma questa non può assolutamente essere una scusante!
    Tanto per cominciare nessuno ha obbligato MM ad accettare! e le ricordo che ci ha messo un bel po per accettare e fare il governo (molti giorni… alla faccia dell'”emergenza”). Secondariamente nessuno ha obbligato MM a questo vergognoso mercanteggiamento tra le diverse caste sul come massacrare ulteriormente l’Italia produttiva: poteva dire “io voglio fare cosi, se vi va bene ok altrimenti arrangiatevi voi coi i mercati, la Germania, la Bundesbank e il totale discredito che avete nel paese! O mi approvate il decreto legge (non infinite discussioni) oppure tanti saluti…da domani saranno ca… vostri!” Quello che ha fatto o non fatto è sua piena responsabilità! Altrimenti: 1) non doveva accettare 2) doveva dimettersi

    2) Al di la di quello che ha fatto che può essere stato più o meno condizionato dai partiti (perchè LUI ha lasciato venisse condizionato!) la cosa più grave di MM è che NON HA DETTO LA VERITA’ al paese! E questo è la prova della sua malafede! Per dire la verità non aveva bisogno del voto di fiducia, del beneplacet dei sindacati e cosi via… se non l’ha fatto è perchè lui per primo NON VUOLE FARLO! E per questo va considerato alla stegua dei parassiti, o dei loro protettori, che dobbiamo abbattere il prima possibile! “ABBATTERE” “TEAR DOWN” come diceva Reagan, non dialogarci o farci riformine soft!

  10. Americo Urbinati

    @Fabio Tartari

    Sottoscrivo, parola per parola, la sua serena analisi.Che è, di fatto, una di quelle diagnosi che qualcuno – in medicina – chiama “sentenza di morte”.

  11. LucaS

    X Marco Trizzi

    Quello è il programma standard ma nel caso italiano ovvero tasse stellari e servizi pubblici da terzo mondo non credo proprio che aumenterebbero le tasse, anzi probabilmente loro il cuneo fiscale lo ridurrebbero! Discorso diverso per paesi tipo Grecia con evasione fiscale diffusissima e welfare omnicomprensivo..

  12. nick1964

    x LucaS
    Sottoscrivo parola x parola al 100% quello che hai scritto negli ultimi due post su MM, lo vado anch’io ripetendo da mesi nelle discussioni con gli amici; purtroppo lo scandaloso comportamento della cricca di giornali-mass media cerca di propinare agli italiani tutta un’altra realtà.
    x Fabio Tartari
    Uno scritto bellissimo il suo, oltre che profondamente realistico, che ci deve portare ad un’altra grande questione di questa tragica attualità: può l’Italia continuare ad esistere così comè?
    Quindi può il nord/centro produttivo ed avanzato continuare ad essere tassato-massacrato come negli ultimi anni?
    Non è venuto il momento di proporre seriamente una secessione di questa parte d’Italia dal rimanente, concedendo al massimo un successivo stato federale con un potere centrale limitatissimo ed autonomie statali-federali amplissime?

  13. Mario45

    @LucaS
    Solo un piccolo appunto: cosa intende quando dice che solo la Germania può salvarci ? Se ci aspettiamo salvezza dai tedeschi, campa cavallo. E, se anche succedesse, chi ci salverà poi dai ns salvatori ?

  14. Maurizio

    Ieri sul Corsera c’era a pag 3 un intervista a Patron Griffi. Ha testualmente detto: ” Questo governo ha fatto riforme strutturali …..mai realizzate prima, come le liberalizzazioni notarili e forensi….” Mi chiedo cosa beva al posto del latto il nostro ministro.

  15. erasmo67

    Egregio dott. Giannino,

    concordiamo sul fatto che il problema principale di competitività dell’impresa italiana è l’insopportabile cuneo fiscale.

    Però secondo me va abbassato e basta ! Senza fare funanbolici calcoli di copertura.

    La riduzione di 10 !! punti del cuneo fiscale da dividersi al 50% tra aziende e lavoratori si ripaga da solo per:

    – Aumento consumi quindi aumento gettito IVA
    – Aumento occupazione quindi aumento gettito IRPEF
    – Aumeento della produzione industriale quindi aumento gettito IRES
    – Aumento PIL quindi riduzione del Deficit/PIL e Debito/PIL

    E’ una scommessa , e l’Italia la può vincere.

    Ma per farlo serve un governo di statisti non di EUROZERBINI che se la fanno sotto di fronte ai virtuosissimi tedeschi.

    Perchè i virtuosissimi tedeschi (che per inciso fino ad oggi non ci hanno dato un Euro bucato) l’ultima cosa che vogliono è dara all’Italia la possibilità di ritornare competitiva sui mercati internazionali dove proprio loro sono i competitor.

    Ma se al governo avessimo persone con una visione nella testa e gli attributi, invece che enormi conflitti di interessi, avremmo la possibilità di fanculizzare Anghelina ed i suoi guardiani teutonici della Buba, visto che se l’Italia esce dall’Euro mandando in default il debito ESTERO e sfasciando l’Euro i cari nipotini del III Reich si ritroverebbero in mano un “cerone” acceso da un Trilion. (Tra Target 2, liabilities varie ed asset in default)

    Altro che FMI

  16. LucaS

    X Mario45

    Nel senso che loro possono “costringerci” a fare le cose giuste! Quelle che noi autonomamente non abbiamo mai fatto e mai faremmo! Senza un vincolo esterno le cose che su questo sito si propongono non diventeranno mai realtà in Italia. Da noi ci vogliono le “cattive”.
    Perchè dice salvarci dai salvatori in riferimento alla Germania? Proprio non capisco!

  17. erasmo67

    @LucaS

    Secondo me , rispettosamente, lei è anti-Italiano e , agiudicare dalle sue valutazioni / proposta, anche , sempre rispettosamente, poco intelligente.

  18. LucaS

    X Erasmo67

    A parte il ragionamento sul cuneo fiscale che condivido…. mamma mia che visione antiquata che hai sulla Germania! Tu ragioni come se la Germania potesse arricchirsi unicamente a spese di qualcun altro, nella fattispecie l’Italia! Io invece penso esattamente il contrario: se ristrutturiamo il nostro sistema produttivo possiamo guadagnarci entrambi facendo crescere molto l’interscambio. Per es già oggi quanti turisti tedeschi vengono in italia? quante aziende italiane producono per quelle tedesche? Lo vede che sia noi che la Germania guadagniamo di più se interscambiamo di più? Poi è chiaro che i paesi sono in concorrenza e meno male che c’è! Se qui in Italia per non sfiorare le caste e i parassiti si vuole massacrare la piccola impresa ben venga la Germania, la Svizzera o l’Austria ad accoglierle! Se se ne vanno è solo colpa nostra! mica di questi paesi che giustamente fanno i loro interessi e non sono scemi come noi!

  19. Fabio Tartari

    @ A.Urbinati. Grazie, purtroppo sono certo che il problema è la cultura, la cultura di vita di un territorio, le abitudini, il modo di vivere. Questo non può cambiare se non alle strette quindi alla frutta, o coercitivamente (vedi Singapore, paese enormemente corrotto 40 ani fa, una Svizzera adesso).

    Sulla Germania. La Germania ha ragione. E’ disposta ad aiutare, ma chiede chiarezza. Non si può permettere una crisi di fianco a casa, ma vuole serietà.
    Vuole che i soldi dati ai paesi come la Grecia non siano spesi per creare stipendi pubblici, ma aziende produttive. In altre parole vuole il controllo delle uscite.

    Lo stato centralista è fallito perchè non ha mai avuto il controllo delle uscite, è sempre bastato aprire il rubinetto e i soldi arrivavano, e non ha mai sviluppato il sud, dato solo camionate di soldi, generalmente a politici immanicati col malaffare.
    Adesso la festa è finita.

    Dice la Germania : io si soldi ve li do, ma voglio sapere dove vanno. Ovvero : basta sprechi e create delle aziende e lavorate !!!
    Ora vi chiedo: Chi ha sempre vissuto senza fare niente è in grado di cambiare attitudine ?

  20. LucaS

    X Erasmo67

    Dimenticavo un altro punto importante:

    I tedeschi a certe condizioni sono anche disposti ad investire da noi! portando denaro fresco (quello che le italianissime banche negano alle imprese) e posti di lavoro… Es. Ducati, Ansaldo Energia?, Alfa Romeo? ecc…. Bisogna sputarci sopra solo perchè sono tedesche? Guardi cosa sono riusciti a fare i tedeschi nell’europa dell’Est e lo sviluppo che hanno portato in quell’area… certo se noi pretendiamo che paghino i nostri debiti e ci mantengano in eterno che non la prendano proprio bene mi sembra il minimo!

  21. erasmo67

    @LucaS

    In una fase in cui il commercio mondiale è entrato in una fase secolare di contrazione il concetto non è valido.

    Noi abbiamo enormi problemi a livello industriale e i nostri imprenditori piccini piccini, industrialmente e moralmente ne sono l’ alfa e l’omega, ma hanno enormi potenzialità se si pensa alla ricchezza che hanno saputo creare tra gli anni ’50 e gli anni ’90.

    Per la Germania siamo un pericolo non una opportunità.

    Per la Germania l’opportunità è acquistare a saldo pezzi d’Italia e venire in vacanza in Italia (che di bello in Germania non c’è nulla) con gli Italiani che ritornano a far loro da servi come ai bei tempi del DM.

    Lo sanno anche i Tedeschi che se li mandiamo affanculo i nostri porblemi finiscono e cominciano i loro.

    Comunque siete sempre i soliti … i Tedeschi fino a 10 anni fa avevano un’economia in “difficoltà” ma stavano bene oggi sono forti e satanno male.

    In germani c’è stato un imponente trasferimento di ricchezza dal basso verso l’alto di dimebsioni impressionanti.

    E’ proprio vero che gli stati vanno bene quando la popolazione sta male

  22. LucaS

    x Erasmo67

    Dipende da cosa significa essere anti-italiani! Se essere anti-casta e anti parassiti vuol dire essere antiitaliani ebbene lo sono senza ombra dubbio! Dire antiitaliani non significa proprio niente! Per me quello che conta sono le persone non certamente lo stato o i contenitori formali inventati da politicanti e burocrati… quindi per me l’Italia non esiste nel senso che ci sono differenze enormi tra alcune aree e del paese ed altre! Non solo economiche, che sarebbe anche normale, ma proprio culturali! Da libertario che vive nel terzo millennio, che ha studiato e parla inglese mi sento veramente poco italiano! Ma non solo io che potrei essere un caso isolato, molti altri giovani hanno una mentalità ormai internazionale e non sono ingabbiati in questi preconcetti sulla nazionalità.. Riguardo all’intelligenza pensi pure quello che vuole, sopravviverò, mi spiace solo perchè cercavo di fare un discorso serio.

  23. alexzanda

    @claudiodicroce
    Claudio io concordo al 100% con te su tutto quello che hai scritto, ti voglio solo dare la mia spiegazione sul perchè OG continuia dare consigli a MM.
    a mio parere OG, pur pensandola più o meno come me e te, sta volutamente stemperando i toni da qualche mese a questa parte perchè ritiene che con un atteggiamento e toni più moderati e riflessivi il suo movimento politico avrà maggiori possibilità di intercettare il ceto moderato italiano e non solo quello liberale (che cmq è già suo probabilmente), potendo forse contare di più e sperare di realizzare qualcosa di quello che si propugna di fare………
    in alternativa, si può pensare che anche il buon OG si è già fatto ammaliare dalle sirene romane, ma a questo per ora non credo.
    sarebbe bello se lo stesso OG ci desse un suo cenno in merito ma non credo lo farà, in ogni caso non vedo tutto ciò come un fatto negativo, è tutto sommato giusta come strategia elettorale (e a questo punto abbiamo la certezza che OG si candiderà), poi però vedremo come tutto questo verrà tradotto in azione politica concreta: la mia paura è di essere nuovamente ingannati (dopo SB) da un liberale che appena si accorge di non poter fare molto si adagia, sapendo benissimo che non farà nulla ma prendendo i voti dichiarando che non accetterà compromessi, salvo poi farlo continuamente pur di restare al vertice (del nulla)

  24. LucaS

    X Alexzandra

    Forse hai ragione ma questi calcoli non mi piacciono! Mi ricordano quelli usati con Tremonti a Berlusconi a suo tempo.. quando non mi capacitavo che un liberale potesse scrivere certe cose. Poi ha aggiustato il tiro ma non è una cosa che ti fa guadagnare in credibilità secondo me! Bisogna differenziarsi totalmente da chi ha governato finora e un modo chiaro di farlo è prendere posizioni nette e coerenti sul disastro MM. Il politichese lasciamolo ai politici di professione.

  25. francine

    @LucaS
    Sono perfettamente d’accordo.Aggiungerei che il problema Italia e’ tecnicamente irrisolvibile con la situazione attuale.Era forse affrontabile nel lungo periodo se saggiamente dal 90 in poi i vari governi(soprattutto Berlusconi)avessero con lungimiranza pensato che bisognava usare i vari tesoretti per comprimere e far scendere il nostro enorme debito sotto il 100%.Ora non abbiamo nessun margine.Chi dice che la spesa pubblica si puo’ ridurre vuole negare che la maggior parte delle uscite sono per gli stipendi e le pensioni..A meno che non si voglia dire ai vari milioni di dipendenti statali e para statali che bisogna licenziarne meta’ o dare meta’ stipendio..Temo che quest’ultima sia l’unica via possibile ma temo anche che ci si arrivera’ alla fine di un lungo periodo di agonia e dopo che qualcuno ci avra’ puntato una pistola alla tempia.Sono d’accordo..a questo punto meglio che Monti si dimetta e che quel gruppo di imbecilli che restano costringano il mondo a metterci a dieta seria,una volta per tutte.

  26. francine

    Un’ultima cosa:oggi hanno annunciato in Francia un programma di 150.000 assunzioni statali principalmente per frenare la galoppante disoccupazione giovanile..Complimenti!!!Hollande ci vuole raggiungere e superare..Povera Europa..

  27. Mario45

    @LucaS
    Perché ogni volta che invitiamo qualcuno a risolvere i ns problemi, poi e’ difficile disfarsene, anzi, il solutore diventa padrone. L’ultimo esempio e’ del ’92, quando in molti hanno pensato che la magistratura ci avrebbe liberato dai politici della prima repubblica. E’ sotto gli occhi di tutti il risultato: non si può fare alcuna legge che disturbi il potere dei liberatori che non venga dichiarata in qualche modo incostituzionale.
    Non ci sono scorciatoie ne’ illusioni: i ns problemi dobbiamo risolverceli da noi.

    @ Fabio Tartari
    Sono d’accordo su tutta la sua analisi, con un’unica esclusione: proprio non mi risulta che la Germania abbia mai offerto il suo appoggio finanziario disinteressato.

  28. paolo

    @LucaS
    caro lucaS…..condivido la tua analisi parola per parola…MM pur di restare attaccato alla sua poltrona tira a campare mentre non fa nulla per bloccare , anzi far diminuire il debito pubblico che cresce a vista d’occhio…Doveva imporre un piano di brutale riduzione della spesa pubblica senza farsi ricattare dalla masnada di irresponsabili ed incompetenti che lo sostengono in parlamento e che sono tra le cause del disastro di questo disgraziato Paese ….

  29. Marco Tizzi

    @LucaS
    Luca, + tasse – spesa è la ricetta tedesca, fattene una ragione.
    L’hanno applicata in Grecia, Portogallo e Spagna, ci hanno provato in Irlanda e so stati fanculizzati, di sicuro non cambiano idea per l’Italia.

    Se vuoi – spesa, – tasse e privatizzazioni a nastro devi tifare starsandstripes.

  30. Aldus

    Direi proprio che quanto scritto da Claudio di Croce va confermato e sottoscritto completamente. Probabilente MM sa di non poter fare di più, teme il taglio della canna di “ossigeno” (i voti). Poveri noi, com’è triste la consapevolezza della “end” !

  31. LucaS

    X Fabio Tartari

    In base ai ragionamenti dell’intelligentissimo Erasmo67 anche lei è un anti-italiano! Evvai siamo già in 2.

  32. LucaS

    X Francine

    1) Infatti è proprio quella la mia proposta principale: taglio del 50% degli statali e riformare completamente il contratto di lavoro e il welfare per i rimanenti… a chi non sta bene che si trovi pure un altro lavoro se ne è capace! Sottolineando che si può farlo senza minimamente ridurre i servizi… questo è fondamentale dato che appena si parla di tagli qui in Italia si comincia a parlare di “macelleria sociale” o di negare l’istruzione e la sanità ai poveri… niente di più falso! però questo messaggio fa sempre presa rendendo i tagli (davvero ridicoli) ancora più difficili e impopolari da attuare! E significativa riduzione delle pensioni ATTUALMENTE erogate! Ciò non toglie nulla alle altre proposte di Fermareildeclino.it ma senza questi 2 passaggi fondamentali penso non si risolverà molto…
    2) Ha fatto benissimo a sottolineare le follie di Hollande! Io infatti l’ho scritto in molti altri posts precedenti dicendo che per me, in prospettiva, la Francia è messa molto peggio di noi e proprio non capisco come faccia la Germania a non preoccuparsi di questo! Anche perchè a noi forse qualcosa riescono ad imporcelo ma ai francesi non gli puoi imporre niente… loro diventeranno come la Grecia senza che nessuno possa permettersi di aprire bocca… Come faranno? Semplice! In quel momento consentiranno alla BCE di monetizzare tutto e di più… vedremo come reagiranno i tedeschi! Per me la Germania dovrebbe uscire dall’euro in modo concordato e allo stesso tempo camuscire dall’UE per creare un area di libero scambio con l’Europa del Nord e l’Est europa, ognuno con la propria moneta! A sud e ad ovest che continuino pure col loro socialismo-reale!

  33. mario

    caro Giannino la seguo da diversi anni nei blog, nei programmi che conduce o è ospite e sono quasi (dico quasi) totalmente d’accordo con lei su che cosa si SAREBBE dovuto fare x questo paese in modo da non trovarci in questa situazione o perlomeno da uscirne.. ebbene dobbiamo ricordarci che siamo in ITALIA, che siamo stati governati e siamo governati da italiani e che nessuno fà gli interessi di questa nazione ma solo quelli di bottega.. per trovare delle vere riforme che abbiano contribuito allo sviluppo ed al benesserre dell’Italia e dei suoi cittadini dobbiamo tornare al 19650/1960 dopo il buio totale x 40 anni… ORA ASPETTIAMO IL BOTTO!!!

  34. Giovanni Bravin

    A Taranto città e nello stabilimento ILVA ci sono seri problemi di salute e sicurezza sul lavoro, oltre che di occupazione. L’unico Ministro a non essere presente o fare dichiarazioni su Taranto è stato proprio Balduzzi, Ministro della Salute. Balduzzi, ha istituito nuove tassazioni su prodotti che “danneggerebbero” la salute. Non uno sgravio è stato proposto sui prodotti che aiuterebbero la salute (frutta e verdura p.e.).
    Intanto, è notizia di oggi, che molti articoli proposti da Balduzzi saranno “spacchettati” perché ritenuti anticostituzionali dagli altri Ministri.
    Monti ci ha presentato il suo staff, come tecnici. TECNICI in che cosa? Perché finora ci hanno ampiamente dimostrato di non essere ADEGUATI alla loro mansione, e per la quale ricevono una paghetta.
    Monti, Fornero, Passera, Balduzzi etc. etc.

  35. Paolo 54

    @LucaS
    questa è una colossale sciocchezza. Non è con licenziamenti di massa che si risolvono i problemi e denota una notevole mancanza di considerazioni economiche, come del resto la solita affermazione che le colpe non sono di Monti ma del governo precedente. Certo che sono dei governi di coalizione degli ultimi 50 anni. Coalizione di centro sinistra, quasi sempre, statalista ecc.
    Ma Monti, dopo aver fatto il suo balletto di “corteggiata ritrosa” avere tutte le possibilità di dire “per sistemare l’economia bisogna tagliare questa e quella spesa, subito, vendere subito questo e quello, non aumentare le tasse ma razionalizzarle perchè un aumento deprime l’economia”.
    Avrebbe potuto senza problemi porre un ultimatum a cui nessuno avrebbe potuto dire di no.
    Invece cosa ha fatto ? Ha dimostrato una totale ignoranza di economia, condita da una arroganza una supponenza e un cinismo superiori a quelli dei suoi omologhi Amato e Prodi.
    E come quelli aumentando le tasse non ha risolto proprio nulla, lasciando però un paese distrutto perchè ne ha distrutto le capacità di crescita.

    Sul suo non essersi candidato poi avrei molti dubbi. Il balletto è lo stesso dello scorso anno e se la sua area di supporto democristiana lo “chiamerà” vedrete che si “sacrificherà”

    Purtroppo ho avuto ragione a suo tempo più o meno nell’80 – 84 a vedere i semi della disfatta, ragione nel vedere i disastri senza costrutto di tangentopoli, visto tutte le aziende che ho avuto come clienti essere comprate dall’estero.

    Gli statali sono un falso problema come l’evasione fiscale. Ambedue fanno molto comodo. Posso parlare perchè ho avuto tante forse tutte le esperienze lavorative. Gli statali in alcuni casi lavorano poco perchè questo è il risultato dei sindacati, che governano politicamente all’interno degli uffici, non perchè siano peggio. E spesso in realtà lavorano solamente rispettando veramente tutte le normative di sicurezza.

    Quanto all’evasione: ma chi ha mai autorizzato lo stato a spendere i soldi che non aveva in tasca ? Mi fa inc… quando sento dire che “questo non si può fare perchè c’è l’evasione fiscale” come se io dicessi che non posso comparmi una spider perchè lo stipendio non mi basta e pretendere un aumento

  36. nick1964

    x erasmo67
    Mi sembra proprio che sia lei ad essere anti-tedesco, in buona compagnia peraltro, ma questa sua incattivita avversione mi risulta solo infantile, sgangherata e, soprattutto, ingiustificata.
    Fino ad oggi tutti gli Stati partecipanti all’euro hanno ceduto a organismi europei sovranazionali SOLO la sovranità monetaria; per tutto il resto ogni stato europeo è rimasto pienamente sovrano ed indipendente, quindi responsabile al 100% di ogni sua fortuna o disgrazia.
    Le ricordo anche che la SCELTA dell’euro fu fatta da ogni stato in piena libertà (infatti Inghilterra e Svizzera, ad esempio, non la fecero), e l’Italia + Italiani la vollero con convinzione assoluta ed entusiasmo sfrenato.
    Oggi per colpe totalmente nostre NOI CHIEDIAMO AIUTO alla Germania e agli altri paesi virtuosi, tramite la BCE; e loro sarebbero colpevoli di “volerci imporre questo o quello”?
    Invece di trovare i “cattivi e perfidi” all’estero guardiamo in casa nostra, e iniziamo a risolvere i nostri problemi che purtroppo sono numerosi, enormi e gravissimi; se ci dovessimo riuscire non ci sarà Germania, USA, Cina, UFO o Dio che ci potrà far del male.

  37. mario unnia

    Il governo è come un neonato: un canale alimentare con un grande appetito a un’estremità e nessun senso di responsabilità dall’altra (Ronald Reagan)

  38. marco

    Già in campagna elettorale diamo consigli a Monti? Miei prodi, come mai per 20 anni nessuno ha detto che un premier è troppo bizzarro a far le corna in foto o cucù per strada colla cancelliera o a guardar le ragazze che fan ginnastica a Tokio sopratutto se fa gaffes a raffica, promesse a vanvera e parla di industria ed economia come un camionista al ristorante VAGAMENTE sulla base di sentito dire…..magari qualche italiano timido si sarebbe reso conto anni prima del grande bluff? forse
    Adesso Monti non lo si consiglia fumosamente, lo si accusa di non aver fatto giustizia di privilegi assurdi lascianddo Grillo a presidiare la nausea montante, di non aver proposto col vigore delle sceelte irrinunciabili (quindi da VOTARE SOLLECITAMENTE anche da squalificati e beceri “onorevoli”) tagli risolutivi e dismissioni oltre a una ristrutturazione dello stato che riducendo la classe politica dovrebbe elevarne la qualità. Secondo me con risolutezza si può cercare di fermare il declino, non con vaghezza e giri di valzer. Monaco fu una beffa e il concilio di Trento un salto all’indietro, cerchiamo di tenerne conto

  39. Gianfranco

    Spero tanto di sbagliarmi, ma la situazione e’ un po’ piu’ grave di cosi’.

    La grande scommessa e’ che la Germania e la Francia ed il mondo scambino per solvibilita’ cio’ che in realta’ e’ diventata rapina a mano armata da parte dello stato.

    Non credo che sara’ vinta visto, come primo indicatore, l’andamento dell’economia. Se il governo avesse avuto una credibilita’ differente saremmo gia’ ripartiti in quarta e siamo ben lontani da cio’ che viviamo ora.

    La mia paura e’ che Francia e Germania stiano semplicemente accordandosi su come fare fuori Italia, Grecia, Spagna e Portogallo che, a quel punto, diventerebbero dei semplici stati satellite con un’economia annientata, un’inflazione a 3 cifre e l’impossibilita’ materiale di uscire dalla voragine. Chi paragona Argentina ed Italia dovrebbe comprare un’atlante DeAgostini.

    Fatti fuori i catto/greci e con l’apertura all’est, l’europa centrale stara’ molto meglio. E scommetto 1 euro che a quel punto anche madame Inghilterra fara’ una scelta.

    Cordialmente
    Gianfranco.

  40. adriano q

    Non vedo incertezze sulla decisione del 12 settembre.Attualmente non è nell’interesse della Germania il crollo del mercato secondario per cui la compatibilità sarà sostanzialmente riconosciuta.Per i consigli al Sig Monti mi astengo.Concordo con chi dice che l’unica cosa buona che può fare è dimettersi.Siamo un pò in ritardo.Si doveva votare quando l’amato presidente decise dopo dieci secondi dalle elezioni scorse che l’odiato Berlusconi era il male assoluto.Le prossime saranno vinte con il 99% di probabilità dal partito delle imposte.L’unico dubbio riguarda la riforma della legge elettorale.Se verrà confermato il premio al partito,sorprese sono possibili e il movimento cinque stelle può vincere.Se chi dice di astenersi non lo farà,essendo le aree di consenso dei due partiti maggiori inferiori al 20%,tutto è possibile.Nel nostro futuro c’è quindi quasi certamente una nuova stagione di tasse patrimoniali.Se fossero gestite seriamente potrebbero essere anche una soluzione,tanto l’unico mezzo per crescere,a mio avviso,è il ritorno alla lira (escludendo la terza guerra mondiale) e dato che si dice sia impossibile,è impossibile anch’essa.Vista l’attualità dell’argomento , in previsione del pasticcio che i nostri eroi stanno cucinando e considerando che il programma di Giannino a questo proposito è in cerca di autore,consiglierei il sistema maggioritario,con collegi uninominali, a turno unico.Vecchia proposta radicale e disattesa indicazione di antichi referendum.

  41. giani tieni

    Oscar sono pienamente d’accordo con l’analisi dell’articolo che ha scrittto ma come sempre credo non si troverà nessuno che possa applicare queste semplici regole per uscire da una situazione oramai insostenibile

  42. Fra

    @LucaS

    Concordo in parte. Ad esempio la riforma delle pensioni è vero che non tocca le inefficienze delle vecchie generazioni già disordinate, ma non è nulla paragonato al problema debito pubblico. E non sarà con la cessione di patrimonio pubblico che si sistema tutto. Resta che questa non è una scusante per aver fatto la riforma in questo modo. A maggior ragione serve un nuovo Parlamento. Io mi sarei offeso di più con Monti per le sue parole verso gli over 40 e over 30…

  43. Claudio Di Croce

    @alexzanda
    Io spero che tu non abbia ragione : se veramente OG vuole entrare in politica significa che non ha capito nulla della mentalità italiana che trapela anche da questo blog che dovrebbe essere ” liberale ” . La nostra cultura è impregnata di statalismo : il fascismo,il socialcomunismo , la dottrina ” sociale ” della Chiesa e altre ideologie hanno fatto presa sulla stragrande maggioranza degli italiani che non amano essere liberi perchè non si sentono all’altezza di affrontare i rischi che la libertà comporta e preferiscono una ” mamma ” che dice di assisterli – anche se non è vero e li deruba alla grande – anche se questa ” assistenza ” comporta la perdita della libertà.
    I partiti della prima repubblica che si ispiravano alla dottrina liberale – PLI e PRI – non hanno mai contato un ca..zo ,perchè avevano % alle elezioni ridicole . Sono però sempre entrati nei ministeri per occupare poltrone anche loro rinunciando alle loro idee.
    Io spero che OG non si comporti così , anche se le sue prime esperienze politiche mi pare siano state nel PRI.

  44. Marco Tizzi

    @Claudio Di Croce
    Forse hai ragione.
    Ma non dimenticarti che a questa tornata il 50% degli elettori sono “indecisi”. Che significa che non ne possono più delle attuali facce e non vogliono più votarli.
    Tradizionalmente alle politiche almeno l’85% va a votare.
    Vuol dire che il 35% degli aventi diritto, quasi la maggioranza, sta aspettando facce nuove.

    Per me a questo giro contano più i candidati dei programmi e delle idee.

  45. LucaS

    x Paolo 54

    Spesso la polemica sugli statali è fuorviante! Nel senso che si parla quasi sempre dei cosiddetti “fannulloni”, cioè di chi lavora molto poco, di chi non si presenta ecc… Tutto questo è vero ma credo non sia il problema principale! Per me il problema principale è che ci sono tantissimi statali che pur lavorando in maniera diligente non servono assolutamente a niente! però siccome vengono pagati da chi crea valore, tramite le tasse, ne consegue che un ammontare enorme di valore viene buttato via ogni anno! Quello che conta non è il numero dei dipendenti ma il valore che creano! Se i cosiddetti fannullani anzichè stare a casa andassero al lavoro non cambierebbe proprio niente: non produrrebbero di più e lo stato spenderebbe lo stesso! Per produrre più valore e spendere meno e aiutare l’economia privata l’unica strada è tagliare tutti gli statali improduttivi, molti dei quali sono persone serie che lavorano correttamente! e ahimè sono moltissime: diciamo almeno il 50% del totale. Adesso mi comprende meglio?

  46. erasmo67

    @LucaS

    E perchè diciamo il 50% ,, ma perchè buttate numeri a caso senza nessuna cognizione di causa?

    Ma cosa ne sapete di amministrazione, di cosa serva per far funzionare un azienda, una ente, un servizio ?

    Smettete di parlare e scrivere a vanvera, documentatevi e scrivete dopo.

  47. francine

    @LucaS
    Esatto.Il concetto e’ che il lavoro non si crea con la bacchetta magica.Bisogna creare le condizioni fiscali normative etc tali perche’ i privati stessi generino lavoro.Fatto per decreto invece porta al disastro poiche’ distrugge ricchezza da altre parti.Dal momento che lo stipendio e la successiva pensione va pagata i soldi devo ben prenderli da qualche parte.Da qui aumento di tasse,balzelli,debito ove tasse etc non siano sufficienti.E il disastro sta davanti ai nostri occhi.Purtroppo a questo punto irrecuperabile poiche’ questi ultimi 20 anni hanno soprattutto fatto il danno piu’ grosso costruendo mentalita’ ormai abituate a delegare responsabilita’,a credere che sempre ci sara’ qualcuno(lo Stato o altri)che risolvera’ i nostri problemi etc..E poi(come dargli torto)quale giovane vede nel lavoro imprenditoriale una vera opportunita’?Un tempo cio che creava valore viene visto con timore dal momento che non solo non garantisce nulla ma probabilmente porta a risultati negativi.Il posto fisso invece e’ assurto alla posizione di vincente quando ancora fino a qualche anno fa potevamo sperare per noi e i nostri figli una carriera “in proprio”.Insomma la distorsione delle coscienze.Cio’ che dovrebbe essere bianco e’ diventato nero e viceversa e chissa’ ancora per quanto durera’..

  48. alexzanda

    @claudiodicroce e @marcotrizzi
    ma allora se è come dici tu Claudio non c’è più nulla da fare, solo emigrare.
    probabilmente è così, ma io dico lasciamo provare chi ha il coraggio di farlo, se poi devia e non rispetta le promesse pazienza, noi lo capiremo lo stesso e agli altri pobabilmente andrà bene così.
    io la vedo come Marco Trizzi in queste elezioni, anche per me c’è spazio per delle “sorprese”, pesano di più le facce nuove delle idee, se fosse per quelle i veri liberali sarebbero spacciati come sempre in itaglia

  49. Paolo 54

    @LucaS
    beh tirare a indovinare parlando del 50% è qualunquismo. La situazione (lo dico perchè ci sono dentro da qualche anno, pur se grande di età, e provenendo da 20 anni di piccola imprenditoria) è molto più complessa.

    Il problema non è il personale ma il lavoro. Molto spesso si ha l’impressione che venga creata burocrazia solo per generare del lavoro. Invece è ancora peggio.
    La realtà del nostro stato e della nostra società, basata su un eccesso di umanesimo antico distorto, è che in ogni cosa si cerca la perfezione normativa, il rispetto del singolo caso, ecc creando invece una complicazione assurda.
    Si cerca poi di non avere responsabilità singole e poi invece la cosa si mescola con assurde possibilità di arbitrio contro cui il cittadino non ha difese.
    Noi abbiamo certamente un rapporto di dipendenti più alto rispetto ad altri paesi ma non dimentichiamo nemmeno che il blocco del turnover estremo sta provocando un invecchiamento mentale della pubblica amministrazione che rischia di essere ancora peggiore
    Chiediamo un rinnovamento ma come se di persone giovani mentalmente non ne prendiamo ?

    I problemi sono tanti
    – i dipendenti pubblici che hanno un doppio lavoro non sono evasori ?
    – le pensioni cumulate dei grand commis dello stato sono giuste in presenza di un divieto di cumulo per gli altri ? Una pensione di invalidità ti viene sospesa se guadagni più di 4.500 euro/anno !!!!!
    – le pensioni d’oro dello stato cosa sono ?
    – ma peggi i lavori inutili per milioni di euro cosa sono ?

    Lo stato con la burocrazia riesce a farsi male da solo
    Solo il ritardo assurdo nei pagamenti provoca un rialzo dei prezzi

    La revisione della spesa andrebbe fatta da persone competenti e capaci non in questo modo e non da grandi e inutili professori beneficati da pensioni d’oro. E mai con un criterio del “-10% a tutti”

    Pensa solo ai danni di un simile criterio
    chi si è dato da fare per razionalizzare la spesa e migliorare l’efficienza viene trattato come chi invece non ha badato a spese, anzi peggio. Già perchè se uno ha speso a vanvera avrà un margine poi dal taglio mentre chi è stato efficiente si troverà in difficoltà.
    Bel premio alla capacità e al merito !!!!!
    La cattiva gestione della pubblica amministrazione, credimi, viene dall’alto e dai sindacati

  50. nick1964

    Di nuovo concordo con LucaS sui dipendenti pubblici, poi se invece del 50% il “Taglio” dovrebbe essere del 40%, o del 55% o del 60% non cambia il concetto del discorso, che è fondamentale per cambiare questo disgraziato paese.
    Toglietevi le fette di prosciutto degli occhi: coloro che producono la “torta” che poi mangiano tutti gli italiani sono ormai troppo pochi, troppo deboli, troppo scoraggiati.

  51. Rinaldo Sorgenti

    Caro Oscar,

    Approfitto del contatto di questa mattina su Radio24 in merito al tema: Sulcis per trascrivere qui sotto qualche breve nota su:

    IL “PROGETTO INTEGRATO SULCIS”

    In questi giorni i media sono pieni di articoli che raccontano dell’iniziativa dei minatori del Sulcis che si sono asserragliati all’intrno della miniera di Nuraxi Figus a Carbonia.
    Per consentire a chi non è un esperto della materia di meglio comprendere le motivazioni di tale loro azione e comprendere in cosa consiste il “Progetto Integrato Sulcis”, riepilogo qui di seguito i punti sdalienti che lo caratterizzano:

     Il Progetto del Sulcis, in itinere ormai da troppi anni, è un progetto sinergico e tecnologicamente avanzato al top della tecnologia mondiale per il settore della produzione elettrica.
    Si tratta di riavviare lo sfruttamento dell’unica miniera ancora disponibile nel ns. Paese e l’utilizzo di un Carbone certamente non ottimale ma che, grazie alle moderne tecnologie, oggi può essere utilizzato senza gli inconvenienti (alto contenuto di zolfo) del passato. Se poi si volesse fare un semplice e banale confronto con la Lignite abitualmente utilizzata in Grecia, Romania, Turchia, ecc., ebbene il Carbone del Sulcis sarebbe “super”.

     Il Progetto prevede inoltre la costruzione – a bocca di miniera – di un nuovo e modernissimo gruppo termoelettrico alimentato dal Carbone del Sulcis (solo od in miscela con l’abituale carbone di importazione a seconda della tecnoligia impiegata nel nuovo impianto termoelettrico) e l’impianto sarebbe dotato delle modernissime tecnologie di “Cattura della CO2” che verrebbe poi stoccata nel sottosuolo, nelle vene di carbone che si trovano, fuori costa, ad oltre 800 mt. di profondità. Questo consentirebbe – con la tecnica ECBM “Enhanced Coal Bed Methane” (abituale negli USA, in Australia, ecc.) di recuperare il Metano, sempre presente nella microporosità del Carbone, in quanto la CO2 si fisserebbe al suo posto nella matrice Carbone, come natura vuole. Insomma, una tecnica quanto mai opportuna, perchè consente di recuperare un combustibile dall’attività di sequestro, compensandone così i costi.

     Per la dimensione del Progetto, non eccessivamente grande, e le caratteristiche dell’insieme, si tratta di un Progetto ideale ed all’avanguardia a livello mondiale, che ‘Italia ha il dovere di favorire, soprattutto considerando che l’area del Sulcis è particolarmente depressa ed il lavoro in quella zona non è proprio fiorente. Inoltre questi minatori comunque costano una discreta somma alle casse pubbliche, perchè la limitata attività loro concessa finora ovviamente non consente di recuperare sufficiente valore per pareggiare i costi. Insomma, si tratta anche di interrompere un’emorragia che dura ben dal 1972 !!!

    30.08.2012 Rinaldo Sorgenti

    Sarebbe molto opportuno organizzare un sereno dibattito di approfondimento del tema energetico ed in particolare la grave situazione italiana che riguarda la Produzione Elettrica, che necessita urgentemente di essere diversificata ed equilibrata per tentare di allinearla nel medio termine alla Media Ue27 ed in linea con i principali grandi Paesi ns. concorrenti e parte del G8.

    Fammi cortesemente sapere se e quando poter organizzare tale dibattito.
    Grazie e cordiali saluti.

    r.sorgenti@tiscali.it

  52. Paolo 54

    @nick1964
    vero ma andiamo a guardare tutti i parassiti che gravano sul sistema produttivo. 20 da microimprenditore mi hanno lasciato tante cicatrici al riguardo nel confrontarmi con un collega inglese della stessa dimensione.
    Il problema burocratico Italiano purtroppo non si limita alla PA propria ma si estende. Nulla si può fare se non rivolgendosi a costosi professionisti.
    L’amico inglese preparava le buste paga dei suoi 5 dipendenti compilando un modulo del Buffetti locale, tutto qui. Non gli costava 30 euro/mese/busta
    La contabilità sotto controllo erano se non erro 3 anni non 12 (qui ti serve una stanza solo per tenerla)
    Poteva andare dal commercialista solo a fine anno e non pagarli questa tassa impropria di centinaia di euro/mese.
    Il suo contratto elettrico era standard e non lo guardavano come un marziano per aver chiesto la trifase (udite udite !) in un locale ufficio-laboratorio.
    Non si è sentito certo rispondere che l’alimentazione sarebbe stata collegata nel giro di qualche mese (!?) esitata una gara d’appalto per una serie di collegamenti (una quindicina di metri dal punto di prelievo al contatore, risolti facendo il lavoro da soli)
    Lo stesso per l’acqua.
    Per i permessi di costruzione poi non ne parliamo. 15 mesi solo per ottenere il rinnovo della licenza.
    Ma uno che fà ? Compra uno stabile e poi tiene il capitale fermo 24 mesi per aspettare le grazie di questo o quell’altro ?

    Ti cambia il nome della strada e devi pagare il notaio ?!

  53. Marco M.

    Caro Giannino,
    oramai dovrebbe essere chiaro che il governo Monti in quasi un anno ha già speso tutta l’energia e le idee spendibili.
    Non è ragionevolmente pensabile che possa fare in qualche mese ciò che non è riuscito a fare in un anno. Il socialista Monti (perchè di ciò si tratta) ha fatto l’unica cosa che poteva fare per cultura e per contingenza politica: alzare le tasse e/o toccare le pensioni dei più deboli.
    Nessun ridimensionamento di quel leviatano che è lo stato è stato portato avanti.
    Caro Giannino è ora di accorgersi che viviamo in uno stato socialista (dove una banca tecnicamente fallita che dovrebbe portare i libri in tribunale come MPS è tenuta a galla con soldi dei contribuenti senza alcuna contropartita !) con leggi socialiste e con un futuro socialista (l’europa per come è concepita nei trattati di maastricht e lisbona).
    Il primo problema è l’architettura dell’euro e le motivazioni che ne hanno decretato la nascita (che non sono quelle di pace e benessere per tutti come ancora molti gonzi sono portati a credere).
    Caro Giannino La stimo come persona e per le sue idee autenticamente liberali. Non faccia l’errore di virare verso un vetero democristianesimo come purtroppo mi sembra stia facendo il suo movimento al quale ho subito aderito entusiaticamente. Spero di non ricredermi.

  54. giancarlo

    non ho neppurep iù la forza di ragionare su questa povera Italia e su noi poveri italiani. Le lacrime e sangue che ci hanno estorto con tre devastanti manovre nel 2011 non hanno certo impedito (credo che abbiano favorito) l’accelerazione della crisi, la riduzione del PIL, l’aumento dei disoccupati (760.000 in più rispetto ad un anno fa), il calo dei consumi etc…. non si vede nulla di buono all’orizzonte.

  55. Paolo Tavano

    Mi viene un dubbio atroce… Non è che alla Germania faccia molto comodo avere Spagna, Italia e Grecia che tengono artificiosamente l’euro a bassi livelli (favorendo le LORO esportazioni e permettono ad essa di finanziarsi a tassi negativi??? Diciamoci alla verità. Alla Germania conviene avere i PIGS, perché così si possono finanziare a tassi negativi (cioè addirittura guadagnandoci) e possono tenere alto il loro livello di esportazione. Ecco perché i politici tedeschi fanno a gara a rilasciare dichiarazioni che mantengono l’euro debole e gli spread alti. Ai tedeschi non sembra vero che si sia prodotta una situazione così a loro favorevole al punto che tentano di mantenere lo status quo ad libitum. Un gioco che definirei non esattamente corretto.

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