5
Dic
2011

Manovra Monti: non mi piace quel che non c’è, e molto di quel che c’è è raffica statalista, rapina di libertà e crescita

La manovra varata dal governo Monti trova la sua giustificazione nella formidabile pressione alla quale è sottoposta l’Italia. Una pressione che il premier ha fatto bene a sottolineare ancora una volta, evocando la necessità he l’Italia non sia mai più il detonatore del possibile inabissamento dell’euro: la politica queste parole dolorose continua a non volerle sentire, perché coincidono con l’ammissione del proprio fallimento, scaricando su altri le proprie responsabilità. Non è passato giorno dacché il professor Monti ha ricevuto l’incarico, che Angela Merkel da Berlino non abbia  ripetuto, esplicitamente e ancor più chiaramente in via riservata, che solo se l’Italia assumeva decisioni durissime rispetto alle misure troppo a lungo rinviate e troppo insufficienti nel merito prese a luglio e agosto, solo in quel caso Berlino il prossimo 9 dicembre dirà sì a ciò che serve per difendere l’euro: procedure di bilancio blindate ex ante, e ampio margine agli interventi illimitati della Bce a sostegno dell’euroarea.  Questo spiega perché la manovra contiene misure che al lordo pesano per 30 miliardi, due punti di Pil. E ha fatto ancora bene Monti a far capire chiaramente ieri che non è affatto detto che basti. Probabilmente, infatti, non basterà. Ma la botta dura con la nuova manovra c’è. C’è eccome. E questo è un bene. Come che scontenti un po’ tutti, così che nessuno possa cantar vittoria sugli altri. Venendo al merito, però, è piena di cose che non piacciono al mio palato.Una raffica statalista rapinatrice di libertà e crescita.

Cominciamo dalla crescita. Nella manovra c’è un blocco di misure importanti, dal rilancio delle liberalizzazioni – per i farmaci C non è male – alla volontà seria di sbloccare gli investimenti in infrastrutture per 40 miliardi, agevolando il capitale privato che oggi resta lontano da opere e cantieri i cui progetti sono impugnabili a ripetizione. Sul ritorno della Dit, sono contrario perché  in passato è stata più un’agevolazione ai grandi gruppi – che se la sono vista poi sottrarre – che un incentivo ai piccoli, che pagano 30 punti di tax rate in più sul reddito lordo. E’ un bene invece il rifinanziamento del fondi di garanzia per le Pmi. Comprensibile la garanzia data ai bonds bancari, e che la Cdp diventi prestatrice di ultima istanza per le fondazioni, perché tra poco qualche banca italian potrebbe saltare eccome. Tuttavia manca ASSOLUTAMENTE quel cambio di passo drastico a favore della crescita, che sarebbe potuto avvenire rimodulando da subito energicamente il prelievo oggi troppo asfissiante per lavoro e impresa, puntando invece a più imposte indirette o anche alla patrimoniale ordinaria che aveva richiesto l’intero fronte delle imprese italiane. Su questo, il governo non ha osato. Ma così la crescita resterà troppo asfittica. A maggior ragione per gli aggravi fiscali contenuti nella manovra. Una diminuzione dell’Irap alle imprese per la componente lavoro tradotta in deducibilità per chi non ha Ires negativa non appare come una vera priorità.

Seconda delusione per me assoluta:l’abbattimento del debito pubblico. Non c’è. Non siamo mai stati tra coloro che a questo scopo indicano una superpatrimoniale, che si tradurrebbe in fuga di capitali ed effetti iper recessivi. Ma non si compie invece la scelta di drastiche cessioni del patrimonio immobiliare pubblico, affidandone valori per almeno 20 punti di Pil a un fondo immobiliare chiuso, volto a cessioni vincolate all’abbattimento del debito. E’ una questione molto seria, perché di soli avanzi primari fatti da strette fiscali depressive il debito non scenderà abbastanza, e resteremo esposti alla speculazione.   Se neanche i governi d’emergenza di professori e  banchieri fanno dimagrire lo Stato, chi ci deve pensare? Noi, impugnando libri inascoltati e fucili scarichi?

Veniamo ai punti positivi.

Primo, i costi della poltica. E’ positivo il cambio di passo su questa materia, il no alle doppie retribuzioni del personale di governo, lo sfoltimento radicale dei membri delle Autorità indipendenti, la riconduzione all’Inps di Inpdap ed Enpals, la misura assunta nei confronti delle Province. Quest’ultima risponde a una generale propensione maturata tra gli italiani, e smentita dai passi del gambero degli ultimi mesi. Se le Province ricorreranno alla Corte costituzionale si renderanno ancora più impopolari, mentre il trasferimento a unioni di Comuni e Regioni delle loro funzioni è ormai necessario. Al contempo, i tagli dei costi alla politica sono troppo pochi. I professori devono affondare il coltello. Il mancato stipendio di Monti ministro è polvere negli occhi: ha due laute pensioni e un vitalizio.

Secondo, la previdenza. Il governo Berlusconi non potè intervenire per via del veto della Lega a favore dei trattamenti di anzianità. E’ positiva oggi invece la sparizione delle anzianità, con il contributivo per tutti che a distanza di troppi anni diminuisce il privilegio degli “esentati” dalla riforma Dini, e che è una misura di equità intergenerazionale. Come lo è anche la fortissima accelerazione della parità di vecchiaia per le donne tra settore pubblico e privato, mentre l’aumento di fatto dei requisiti anagrafici di vecchiaia per gli uomini risponde alle aumentate attese di vita prima del meccanismo automatico varato dal precedente governo. Non mi persuade invece la sospensione dell’indicizzazione per le pensioni tranne le minime – resta al 100% – e quelle entro il doppio delle minime – al 50% – perché in un’economia che entra in recessione, anche se l’ha chiesto l’Europa, resta una carognata, se mi si passa il termine un po’ forte. Io avrei esentato solo i trattamenti da 2000 euro in su, accelerando ulteriormente l’innalzamento dei requisiti pensionabili. Capisco che dunque Elsa Fornero abbia versato lacrime. Tra parentesi, ricorrere a una sovratassazione dei capitali scudati per finanziare l’indicizzazione residua è una furbata politica – sono misure chieste dalla sinistra – ma non cancella il vulnus.

Terzo, il ritorno dell’Ici. Visto che qui di tagli incisivi alla spesa non se ne parla se non per sopressione di enti inutuili – vedremo la lista completa, ancora manca dal provvedimento, e vedremo soprattutto chi sopravviverà grazie alla difesa più che prevedibile in Parlamento, come sempre – è positivo anche se a molti non piacerà  che l’Imu entri in vigore subito con un’aliquota dello 0,4 % per la prima casa e dello 0,7% per la seconda con facoltà dei Comuni di abbassare o alzare l’aliquota entro una forbice contenuta, e  con una rivalutazione delle rendite catastali contenuta nel 5% come precedentemente stabilito per la prima casa, ma un aumento da 100 a 160 del coefficiente per calcolare l’imponibile UIci.  Anche se è una misura che genererà forte scontento sociale, l’abrogazione dell’Ici sulla prima casa in questa legislatura è risultato sia un lusso che non potevamo più permetterci, sia una ferita aperta per i Comuni che restavano scoperti di risorse proprie per troppi anni, col federalismo. Certo, la botta sulla casa frutta 11 miliardi, gli italiani spero vengano disincentivati all’eccesso di mattone che si mettono in pancia, ma la botta è clamorosa.

Quarto, no a  più Iperf. E’ positivo che il governo non abbia aumentato le aliquote sul reddito personale, visto che si sarebbe risolto  nel far pagare di più chi già strapaga, mentre è bene assumere sovrattasse su beni di iperlusso che, effettivamente, non riguardano il ceto medio. E’ un bene anche che i limiti alla tracciabilità non siano scesi sotto i mille euro. Scendere sotto, è solo compiacere una facile demagogia. Resta sospeso invece il giudizio sull’aumento di due punti dell’aliquota generale IVA dal 21 al 23% entro il 2012, annunciato a copertura dei 4 miliardi appostati dal governo precedente in caso di mancato esercizio della delega in materia di riduzioni delle deduzioni e detrazioni fiscali del nostro ordinamento. In questo modo, infatti, si procede con più IVA meramente a copertura dei saldi. Mentre, al contrario, alzare l’Iva può servire energicamente se lo si fa in una strategia concertata di sostegno alle aziende che esportano, ma a quel punto rimodulando energicamente al ribasso il prelievo sui reddito delle persone fisiche e giuridiche. Resto invece deluso e scandalizzato, alla nuova batteria di aggravi su bolli e conti bancari – l’estensione della minipatrimoniale-titlio di Tremonti –  accise e addizionali per le autonomie. Una raffica statalista e rapinatrice di libertà e crescita.

In intesi: il decreto è una botta forte, per esser nato in 18 giorni. E’ abbastanza perché i tedeschi non abbiano alibi. Ma su crescita e debito ancora non ci siamo. Mentre la protesta sociale sarà forte. Facile prevedere che la politica non ingoierà la pillola molto facilmente. Se poi il 9 dicembre l’eurovertice dovesse andar male, Dio ci salvi tutti perché entriamo in un mare ignoto.

 

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117 Responses

  1. “E’ un bene anche che i limiti alla tracciabilità non siano scesi sotto i mille euro. Scendere sotto, è solo compiacere una facile demagogia.”

    Scusi, ma mi può spiegare meglio perché?
    Non si lotta efficacemente l’evasione in quanto si impedisce anche piccoli pagamenti a rate a professionisti (dentisti, avvocati, medici) che sono ancora nella condizione di non fatturare? Certo, non sostituisce un giusto controllo (magari incrociato) delle contabilità e della fatturazione, ma – più che demagico – lo definirei “giusto” (detto da chi le tasse le paga in anticipo – leggi: dipendente privato).

  2. mauro marabini

    Non ci sono i tagli, drastici, alla politica: solo intervenendo a fondo sulla pletora di personale inutile, parassitario e superpagato che costituisce la casta, perché la casta esiste e non bisogna avere paura di denunciarla, il popolo italiano potrà ingoiare l’amara pillola.

  3. Luigi

    Ah , la reintroduzione dell’ICI va bene? Mi sembra una posizione più Lamalfiana che liberale e moralmente ed economicamente ingiustificabile ( come tutti gli altri balzelli).

  4. Fabio Cenci

    Caro Giannino,

    e’ una manovra aberrante, punto. Lo so che lei parzialmente la condivide, ho sentito il suo commento a Radio 24. Non sono d’accordo se mi permette.
    Sono sempre piu’ convinto, da NON dietrologo, che Monti serva altri interessi.
    Un liceale capirebbe che uccidendo il mulo non si fa ripartire un bel niente, da cui arguisco che lo scopo e’ di uccidere il mulo (le nazioni nella mia allegoria) per creare gli stati uniti collassati d’europa (minuscolo).
    Avere un continente come questo alla merce’ di chi conta e’ il sogno delle Goldman di questo mondo.
    Non scordiamoci di quali organizzazioni Monti e’ stato stimatissimo (e’?) “advisor”.

    Per me l’obiettivo e’ chiaro: la fine degli stati nazionali attraverso l’impoverimento dei popoli (che diventano molto piu’ malleabili quando perdono la loro indipendenza finanziaria).

    Non condivido NIENTE di questa riforma degna di Dracula.

    Niente taglio agli sprechi dello stato, niente tagli alle immense (si, immense) spese militari!! Ma ci rendiamo conto?

    Abbiamo ancora regioni a statuto speciale, a 60 anni dalla fine della guerra!

    Ma qualcuno si rende conto che questa e’ una manovra miserabile, nei contenuti e nel totale, che trova nelle “saccocce vuote” dei cittadini 20B Euro, quando all’Italia nel 2012 ne serviranno 150 (B) per sopravvivere????? 7 volte di piu’?

    Quindi, domanda da ignorante totale: come intenderebbe Monti & la frignona & la passerina TROVARE una somma 7 volte superiore, visto che gli “amici” yankees e “europei” si sono gia’ liberati della zavorra BTP???

    Qualcuno che e’ piu’ saggio e “well-educated” di me, me lo spiega per favore?

    Dottor Giannino, lei era scontento di Berlusconi che non faceva macelleria sociale, checche’ se ne dica, ed e’ contento di una manovra sconcia come questa che aumenta il carico sul mulo? E crede veramente che il Moloch dei mercati sara’ soddisfatto di questo sangue? E crede veramente che l’economia sara’ STIMOLATA da questa immondizia?

    Mi viene da piangere.

  5. Claudio Di Croce

    Da un governo di dipendenti pubblici non ci si poteva certo aspettare un taglio dei costi dell’apparato pubblico. E l’intervento sulle province – che tecnicamente non ho capito – mi è sembrato uno specchietto per le allodole , in questo caso i ” liberisti “.
    Per aumentare le imposte e le tasse a tutto campo non era necessario un governo dei ” tecnici , dei saggi , degli illuminati ” qualunque funzionario dell’Agenzia delle Entrate lo avrebbe saputo fare. Il difficile è favorire il passaggio da uno stato invadente, costosissimo, corrotto, a uno leggero , non sprecone, più efficente , meno corrotto . E non so se , ripeto , in governo di dipendenti pubblici lo saprà e lo vorrà fare.

  6. IDF

    La Manovra darà un’accelerazione alla recessione è folle,deleteria se non serve alle banche per fare cassa: c’è totale assenza di misure per la crescita e di quel segnale forte e vigoroso che ci si attendeva dal lato degli sprechi della politica.Non vedo poi traccia sul lavoro per i giovani,e o corsi,iniziative per rilanciare i 40/50/60enni che oggi non sono preparati alle esigenze di mercato.Si parla del Nero,Evasione per molti un secondo Lavoro è mandare i figlia scuola,almeno un 50% delle attività chiuderebbe e poi per dare a uno Stato che chiede,niente da e è in mano solo alla Finanza.Fa ridere che Monti rinunci al Compenso,lo stesso faceva Berlusconi,o se lo fa Passera è tutto sbagliato e solo per chiedere di più,ma non risolverà nulla(anzi)e lo vedrete.Sinceramente non mi sembra una manovra da Tecnici,ritengo che la poteva fare un buon Commercialista è solo che la Politica mai avrebbe potuto(perdeva voti)e mettere solo tasse(ti fa perdere).Il ritorno di una tassazione sui capitali all’estero che capisco possa far felice una parte della sinistra,mette fine alla serietà dei patti con lo Stato,giusti o sbagliati che siano e poi chi fa Economia più investirà,farà in Italia perchè non conviene,se non per venire come turista Il mio giudizio è assolutamente negativo per non dire folle.Bisogna vendere in 50% delle Riserve Aurifere,Beni dello Stato,uscire dall’Euro e a chi prende 1000 € al mese non chiedere niente di tasse,ma chi frega(galera e sequestro di tutto).Nessuna tracciabilità,ma solo 3 aliquote e chi ruba,aggira,sbaglia(ribadisco Galera e sequestro dei beni).Altro del Programma IDF è scritto e ora mai alle cronache.Se ci sono errori Grammaticali,di punteggiatura il Presidente mi da il testo,gli do una guardata e lo metto in rete,dove mi scuso(l’importante)che sia compreso il punto di vista. Un pensiero del Presidente IDF 80 mila amicizie in Facebook http://idfcambiareinsieme.blogspot.com/ Manager Personal Digital Dott Cristina Malavasi Gg

  7. Marco Paolini

    Domanda da ignorante: ma fatta questa manovra, e constatata ahinoi l’assenza (quasi) assoluta di tagli, dismissione del patrimonio pubblico e serie iniziative per il rilancio dell’economia… vuol dire che chiuso questo capitolo “d’emergenza”, non c’è ALCUNA speranza che fino al 2013 possano fare niente altro di buono (vedi sopra)…?

    Ditemi che non è così, illudetemi…

    Ciao!
    Marco

  8. Alessandra

    Buongiorno, sentendo oggi qualche notizia della “Manovra” mi gira in testa un dubbio: ma è giusto far pagare una tassa come l’ICI anche a chi sta ancora pagando il mutuo, e quindi non è in realtà pieno possessore della propria casa (cavilli giuridici a parte)? Io credo che come “immobili di proprietà” andrebbero considerati solo quelli non gravati da ipoteca.
    Si potrebbe poi parlare dell’ICI sulla terza, quarta, quinta casa…. ma questo è un discorso lungo, e triste.
    “Cambiare tutto, perchè nulla cambi”…

  9. Alessandra

    Ieri Monti ha espressamente risposto ad una giornalista che il lavoro di questo governo non è finito per quanto riguarda i tagli alla politica. Queste sono misure dettate dalla fretta che L’Europa giustamente richiedeva. Spero vivamente che nn siano le solite parole al vento ma da quanto posso capire è una caratteristica che nn riguarda il governo tecnico. Mi è piaciuto moltissimo invece, il metodo del libretto verde elettronico di cui parlava Monti da sostituire alla concertazione. La manovra è dura e cruda ma l’Italia ha un debito pubblico devastante. Diamo il tempo al tempo. Sono sinceramente fiduciosa.

  10. ivano

    sono tutte balle, Il sistema pensionistico era già in equilibrio. Qui invece si tagliano le pensioni per fare cassa, realizzando cioè un avanzo sui contributi pensionistici che verrà versato alla fiscalità generale. Infatti le pensioni verranno tagliate senza una corrispondente diminuzione dei contributi da versare.
    Dobbiamo fare subito un referendum per decidere se rimanere in europa,o tornare a fare noi i cinesi con la nostra liretta

  11. mario

    @ivano
    in equilibrio?
    Con la gente che va in pensione a 54 anni prendendo il doppio del montante versato
    e con gente come i co-co-pro che hanno il contributivo puro integrale che oltre a prendere la metà devono anche con le tasse finanziare i privilegiati.
    Con le professioni che versano la metà ma prendono tutto con casse che sono finanziate dalla fiscalità generale?
    Ci voleva Monti per ridurre i privilegi!
    Sulla riforma delle pensioni non poteva fare meglio, soprattutto se sistemerà anche le pensioni degli ordini

  12. mario

    @ivano
    vorrei chiarire che si passa al contributivo:
    si prende quello che si versa (se si vogliono pensioni più alte bisogna alzarli i contributi non ridurli)
    qua non è che si riducono le pensioni tenendosi i contributi, qua si danno esattamente le pensioni maturate bilanciando contributi e vita attesa.
    Purtroppo ci sono i “diritti acquisiti”, conosco un mucchio di gente in pensione da quando aveva 40 anni e che prende 800 euro al mese – di questi 800 euro il 20% sono i contributi versati e l’80% glieli paghiamo noi (che avremo pensioni da fame)

  13. lauro

    Oggi dopo che la manovra è arrivata alle borse debbo dare ragione alle persona e giornalisti che davano per scontato che il Prof.Monti era la mano delle banche e dei banchieri e questo si è visto stamattina…chi è salito in Borsa con percentuali altissime oltre 12/13 % solo le banche inoltre nelle altre borse cè stata più razionalità.
    Perchè abbiamo dovuto sopportare che il vecchio governo dicesse quanto l,italia fosse sicura e che ora in pochi giorni siamo in bancarotta????cosa dire di chi ha sputato in faccia alla povera gente con sprechi di soldi (anche se personali).chi ci fa pagare Milioni di Euro un Multe della Comunità Europea e poi ci chiede di tirare la cinghia … chi nasconde i soldi che la comunità ci dà per aiutare le Piccole aziende circa 50 Milioni di Euro e che grazie a striscia solo 8 sono Stati rimessi in giorco??fatemi sapere come hanno fruttato e dove questi Milioni di Euro che I politici avevano In cassa??
    Per favore Giannino almeno lei che stimo per le sue idee ponga questi quesiti
    anche se non servirà ma almeno la nostra piccolissima voce sia sentita.

  14. rob55

    L’Italia di Monti é una continuazione della presa in giro di lavoratori, pensionati, precari tale a ieri.
    La presa in giro di rinunciare a 12.000 €. e intascarne 60.000 é ridicola, siamo stufi di venire presi per i fondelli.
    Sindacati facciano il loro mestiere e si oppongano a questa ennesima farsa contro le fascie sociali più deboli.
    ICI sulla 1a casa é aberrante: in Italia non é un lusso ma la 1a forma di RISPARMIO!!!

    Torniamo SUBITO alla liretta e facciamo gli italiani furbi, non i cinesi pirla, per favore

  15. Platini Fabio

    Condivido quasi totalmente il giudizio di Oscar Giannino sulla manovra. Purtroppo 18 giorni hanno partorito una serie di provvedimenti che solo parzialmente affrontano i nostri problemi. Provo a dare una interpretazione a questo: l’obiettivo della manovra è stato quello di agire sul deficit cercando di raggiungere il pareggio di bilancio nei tempi previsti per tranquillizzare Europa e mercati. In un secondo momento ci si concentrerà sui provvedimenti per la riduzione del debito, vera palla al piede della nostra economia.
    Tra ciò che è positivo io metterei anche altre due cose: la prima è il fatto che il Presidente Monti abbia detto chiaramente che certe materie (ad esempio le pensioni) non ci sarà concertazione con le parti sociali (sindacati ma anche Confindustria; e difatti il timore di perdere il potere di interdizione ha fatto sollevare i sindicati che chiedono una trattativa…); il secondo è il fatto che sia stato detto che il debito pubblico non l’ha prodotto l’Europa ma l’Italia e quindi spetta all’Italia intervenire per porvi rimedio.
    Finisco con una considerazione sul ministro Fornero: solo chi non la conosce e fa della facile demagogia può pensare che la sua commozione fosse falsa, fatta a favore di telecamere o ipocrita. La prof.ssa Fornero oltre ad essere estremamente competente (come credo l’abbia dimostrato nella conferenza stampa spiegando la ratio degli interventi sulle pensioni) è anche armata di una passione civile non comune che la rende, secondo me, la persona più adatta ad affrontare questa situazione. L’appellativo di frignona che qualcuno in questo blog le ha assegnato è la cosa più lontana dalla realtà che ci sia.

  16. Platini Fabio

    @mario
    Purtoppo il problema è proprio questo: occorre comunicare il fatto che il contributivo è il sistema più equo che esista perchè lega l’ammontare delle pensioni erogate all’ammontare dei contributi versati. Quando questo non succede, si fa un regalo a qualcuno. Può essere giustificato, ma va chiamato con il suo nome.
    Mi auguro che il governo riesca a trasmettere questo messaggio; la competenza e la chiarezza della prof.ssa Fornero mi fa ben sperare a questo proposito.

  17. antonella

    Mi sarei aspettata dalla manovra anche dismissioni del patrimonio pubblico e diminuizione delle spese militari. Meno male che non c’è stato l’aumento dell’IRPEF! Per quanto riguarda le pensioni, capisco la necessità di cambiare e mi adeguo.Io avrei bloccato gli adeguamenti ISTAT alle sole pensioni di anzianità, salvando chi è andato in quiescenza a tempo debito.
    Non capisco Giannino che protegge chi vuole essere pagato con i contanti. Perchè dobbiamo tutti essere sottoposti ai ricatti del garagista o dell’idraulico o del dentista, che se chiediamo la fattura ci fanno un prezzo o un altro se non la vogliamo? E poi ci fregano il posto all’asilo nido perchè in graduatoria sono ai primi posti per il basso reddito. Quando stanno male vanno in ospedale pubblico e magari non pagano il ticket. Che dice Giannino di questo? Avrei spinto con la tracciabilità fino a 100 euro. Se non hai niente da temere perchè la paura della plastica?

  18. Anna Anna Maria Segalini

    delusa e scontenta! Ma invece di bloccare pensioni, rinviare il pensionamento, ecc. non si poteva lavorare sulle reversibilità? A partire dalla reversibilità di vitalizi e pensioni d’oro fino a quelle medio-alte: la pensione deve corrispondere al versato: chi non ha versato non ha diritti, quindi le reversibilità vanno gradualmente ma molto rapidamente abolite.

  19. paolo brianzi

    1 il tuo punto sull’indicizzazione delle pensioni sopra i 2000 euro è un bell’esempio: essere liberisti non significa essere di destra. è il contrario, e sono totalmente d’accordo con te.
    2 a chi dobbiamo rivolgerci per avere questo fondo di dismissione immobiliare? dobbiamo per forza andare a prendere i 30 euro dalle tasche delle nonnine?
    3 tutte queste tasse mi fanno essere ancora più arrabbiato e a pretendere tagli alla pubblica amministrazione, provvedimenti liberisti come la liberalizzazione delle professioni, apertura dei negozi, dei farmaci over the counter, delle licenze commerciali ecc. – ma il governo Monti si darà una svegliata?
    4 ti candidi per il 2013? sennò dov’è che possiamo sbattere la zucca?

  20. Arrivare al pareggio di bilancio entro il 2013 significa che nel breve volgere di 24 mesi occorre trovare i soldi per pagare quel 20% in più di debito rispetto al PIL che l’Italia ha. Vuol dire che 1 euro su cinque che abbiamo in tasca deve andarsene. In altre parole, se quello (il pareggio del bilancio) è l’obiettivo, tra due anni saremo tutti più poveri del 20%.
    Tutti no, perché ci sarà qualcuno che ci guadagnerà, ovviamente: le grandi banche, i grandi capitali, tutti coloro che sono legati alla finanza, e molti altri ancora.
    Quei soldi, peraltro, quel 20% del nostro PIL, non andrà distrutto: finirà semplicemente nelle tasche di altri, di stranieri. Le grandi banche d’affari, paesi come la Cina, anche qualche europeo che invece di aiutare l’Italia e l’euro stanno distruggendo l’una e l’altro. ogni riferimento alla Germania (sta accumulando i nostri soldi per pagare l’uscita dall’euro) e ad Angela Merkel (lei e Sarkozy passeranno alla storia come quelli che hanno affossato l’idea di Unione Europea) è puramente voluto.
    Per quano riguarda la manovra, le misure sono semplicemente oscene: dal ritorno dell’ICI all’aumento dell’IVA.
    Le liberalizzazioni? Scherziamo, quelle le ha fatte il mercato prima di Monti, sono anni che le aziende farmaceutiche lavorano alla costruzione di un nuovo tipo di mercato, ‘libero’ che loro possono fare quello che vogliono senza più agenzie del farmaco tra i piedi. Tanto lo Stato i soldi della quota dei ticket che gli spettavano glieli dava con enorme ritardo, tanto vale farsi un mercato a parte, come puntualmente hanno fatto.
    Non hanno toccato i costi della politica: peccao che abbiamo migliaia di semplici direttori genrali di comuni, assessori regionali, grand commis e robacca del genere che guadagnao più di Barack Obama! E non mi parlino di responsabilità!
    In conclusione, questa manovra è una oscenità dall’inizio alla fine. Porterà semplicemente all’impoverimento di milioni di persone. E presto seguirà il resto dell’Europa, che verrà infine fagocitata dall’Asia. Ma a Moni che gliene frega, lui i suoi soldi li ha lo stesso, e poi ormai non è più giovanissimo, può pensare a godersi la pensione. Lui che l’avrà e anche bella alta.

  21. Riccardo

    Curioso come a un osservatore scrupoloso e maniacale come Giannino sia sfuggita l’assoluta mancanza di riferimenti ai decreti attuativi in materia di federalismo che dovrebbero entrare in vigore a gennaio, decreti sui quali, come dice il prof. Ricolfi, non c’è nessun numero e nessun riferimento su quanto dovrebbero costare le siringhe siciliane, se diciassette volte quelle lombarde o un pò di meno.
    Strano che il gattaccio non abbia graffiato su questo versante, visto il silenzio del nuovo esecutivo che per tutta risposta al precedente ministero per l’attuazione del federalismo ha istituito un ministero per la coesione territoriale. Potremmo aumentare i dipendenti della regione sicilia, così, per diminuire il gap territoriale nord-sud. Più coesi di così….

  22. Michele Albo

    Concordo con te caro Giannino, solo con la vendita del patrimonio pubblico(immobili, azioni, beni artistici e storici) con un programma ventennale per almeno dimezzare il debito dello stato, questo Governo, che da noi liberalisti è stato salutato con un benvenuto, poteva dare un segnale forte di inversione della tendenza statalista.
    Anche Monti vuole mantenere nelle mani dello stato sprecone la gestione di Aziende, immobili e beni artistici-storici in rovina? Perché?
    Un capo Famiglia virtuoso non lascierebbe ai figli debiti superiori alle proprietà lasciate in rovina.
    Michele Albo

  23. fabrizio

    Caro Giannino,
    dato che la mia opinione non trova mai asilo provo in questo blog; dato che Lei è un tipo abbastanza controcorrente. Vengo al dunque: l’abbassamento della soglia del contante favorisce l’evasione, mentre il suo innalzamento la combatte. Sì avete capito bene: esattamente il contrario di ciò che tutti pensano. Se un malavitoso ha fatto dei soldi “neri” con i suoi sporchi traffici, se io gli impedisco di farci acquisti lui li userà per mandare avanti la parte illegale delle sue attività, ma se io gli consentissi di usarli per pagare un’ auto di grossa cilindrata da quel monmento in poi quei soldi pagherebbero le tasse (superbollo auto), se li usasse in parte per comprare un immobile da quel momento quei soldi pagherebbero l’ICI, se ci aprisse un’azienda quei soldi pagherebbero l’IRES. Noi dobbiamo “riconquistare” contante al sistema legale non espellerlo e relegarlo a pagare l’attività illecita. “Ma questo è riciclaggio!” dice il refrain, ebbene sì, benvenga il riciclaggio di soldi contanti che entrano nell’ufficialità, non ne possono più facilmenete uscire e pagano le tasse, anzichè lasciarli al di là della soglia della legalità, con normative assurde come quella della limitazione all’uso del contante, tanto gli evasori e i criminali sanno che farci con il contante ( le droghe non si pagano con i bonifici!). Se questo è troppo controcorrente anche per uno come Lei, pazienza, ma se l’ho convinta ne parli per favore, io non sono ascoltato.
    Fabrizio

  24. Nemo

    No ma davvero è tutto qui?
    L’ennesima prova che in Italia di gente con le palle non si trova.
    Ma dove sono i tagli, quelli veri, quelli che quando li vedi, alla mattina quando ti svegli pensi che le tue tasse non vadano in autoblu, in stipendi senza senso, in ristoranti, in opere pubbliche che finiscono nel deserto, in treni ad alta velocità che di veloce hanno solo l’aumento dei prezzi, così come la benzina….e molto altro ancora.
    Vi chiediamo solo una cosa CORAGGIO, CORAGGIO e CORAGGIO e sono sicuro che se Monti dovesse chiedere un sacrificio 10 volte superiore a questo la maggioranza lo faebbe senza fiatare, purchè il segno di cambiamento sia netto, CRISTALLINO.

    CORAGGIO!!!!

  25. gian

    Sono contrario a questa manovra per tanti motivi ma sopratutto per 2 ragioni:
    1) non ci sono tagli ai costi della politica(era un contentino, non la soluzione al problema,ma sarebbe stato un segnale)
    2) io sono come i tedeschi: non ci sto a pagare sprechi che hanno fatto altri! vuoi 1000€ da me? mi vendi, o ipotechi a mio favore, un pezzo di terreno demaniale, un quadro degli uffizi, 1 decimetro cubo del colosseo. sono stufo di vedere che i miei soldi se li sono mangiati le banche, i politici, gli amici dei politici, le municipalizzate e intanto non ho segnaletica stradale davanti casa… vi do 2000€ e mi tengo nel giardino di casa il leone di piazza san marco di Venezia: E’ MIO finchè non mi restituiscono i soldi

  26. magatz

    Giannino,
    mi spiega tecnicamente la sua avversione ai pagamenti tracciabili?
    Non riesco a capire se si tratti di una posizione ideologica, da puro liberista, oppure se c’è qualche fondamentale di teoria economica che mi manca ….

  27. Caro Giannino, purtroppo c’è eccome più Irpef: l’addizionale regionale viene alzata da 0,9 a 1,23 a decorrere dall’anno di imposta 2011, il che ovviamente vale su tutte le fasce di reddito e credo si tratti di qualcosa fra i 3 e i 5 miliardi.

  28. Gianluca Maltese

    DISTURBATE IL MANOVRATORE!!!
    Nella migliore tradizione veterodemocristiana, è stata salvata la chiesa e puniti i cittadini. Solo tasse e niente tagli. Si perpetuano i sovvenzionanti ai giornali, i “rimborsi ai partiti”, i trasferimenti alle imprese (30 miliardi di euro, Confindustria approva e ringrazia). Si tassa la casa, ovvero il patrimonio che i cittadini hanno costruito con il loro lavoro passato, ma non le rendite di posizione che nel passato i politici e i comis di stato si sono attribuiti ingiustamente: per loro sono diritti acquisiti e intoccabili.
    I professori, prima hanno preso tempo per studiare e già questo è un paradosso (dove sono stati fino adesso? vivevano su un altro pianeta?), per poi approntare una manovra che colpisce chi ha sempre pagato le tasse per mantenere i privilegi degli ultra garantiti. Altro che ora alla Patria, pretendono molto di più (Oscar Giannino, non ti indigni più?).
    Il professor Monti si è messo a disposizione della politica, correndo al capezzale dei moribondi (l’Apparatik), per drenare sangue fresco dal popolo e perpetuare la sopravvivenza del sistema.
    Come possiamo difenderci da chi attacca la nostra felicità costruita col sudore? Accettiamo supinamente o disturbiamo il manovratore?

  29. chiara galli

    so che a Lei, Giannino, questo argomento non piacerà
    concordo che è meglio non avere debiti che averli sia pur in casa e che il debito italiano vada ridotto in assoluto
    ma dal momento che non sarà cosa rapida perchè non affiancare agli interventi di riduzione anche quelli per riportare il debito nelle mani degli italiani? perchè la patrimoniale non può essere fatta in titoli di stato non vendibili fino a scadenza? questo è impossibile o semplicemente viola la libertà di mercato?
    nel secondo caso ritengo peggio essere ricattata

  30. alberto

    E’ da un pezzo che glielo vorrei dire, caro Giannino, che la trovo spento non poco. Capita, eccome se capita. Soprattutto se si lavora per la radio di Confindustria, capofila nella lotta dura senza paura agli autonomi ed alle partite IVA, ovvero agli evasori fiscali per definizione confindustriale e di quanti hanno uffici al Lussemburgo. L’intervista della scorsa settimana all’ineffabile Casini rimarrà negli annali del giornalismo ad angolo retto. Chi l’ha commissionata, la Signora Emma in persona ?
    I casi sono due: o non si è accorto che questa manovra è della stessa natura di tutte quelle che l’hanno preceduta e che, in definitiva, hanno condotto a questo stato di cose (ed è in fondo l’ipotesi piu’ benevola) o se n’è accorto ma non è piu’ in grado di richiamare la cambiale in bianco che ha aperto al governicchio del senatore dell’ultim’ora. Lascio a lei la scelta.

    La ciliegina sulla torta: la reintroduzione dell’ICI a lei va bene, par di capire. Mi faccia allora anche capire che razza di liberale lei sia, visto che questa tassa servirà ai comuni per mantenere inalterati tutti i loro potentati: dalle scuole comunali, agli asili, ai nidi, ai trasporti, alle partecipazioni nelle utilities etc. etc. etc. Tutte attività cioè che l’applicazione di un sano principio di sussidiarietà potrebbe e dovrebbe condurre nelle mani di soggetti privati e che invece rimarranno nella disponibiltà della corruzione dilagante nella mano pubblica che continuerà cosi’ a macinare debiti e distribuire posti e prebende agli amici e clienti. Complimenti, Giannino, non male per un sedicente liberale !

    E di quegli 8 o 9 milioni di persone che “infestano” il paese virtuoso nelle loro piccole e micro imprese che evadono il fisco, che ne facciamo ? le vogliamo far chiudere tutte una buona volta ? Par di capire che anche lei sia entrato nel club nobile degli Amato, dei Visco e dei Tremonti e dei Befera per cui di questa plebaglia, vera ed unica responsabile del disastro dell’Italia, non debba rimanere pietra su pietra. Dica che ne pensa: dopo quanto ha sostenuto in passato non ci dispiacerebbe sapere che ne pensa ora. Non è un delitto cambiare opinione, basta farlo con onestà. E, se possibile, con solidi argomenti.

    Un’ultima domanda: a che cosa allude ora il richiamo a Chicago nel suo blog ?

  31. rzampetti

    Signor Giannino ha riletto il suo articolo stampato sul Messaggero dove i dati riguardanti la rivalutazione degli estimi catastali sono tutti sballati! Lei che vuole essere sempre super informato e preciso!

  32. Claudio

    Questa volta non sono del tutto d’accordo con il mitico Oscar. E non tanto sulle argomentazioni critiche da lui portate, ma per il fatto che non si può disgiungere le scelte presentate in manovra con due fattori imprescindibili: il tempo e l’opportunità politica. Infatti é un miracolo aver redatto un testo per una manovra così dettagliata e poliedrica in solo 2 settimane e senza aver avuto tempo precedente per immaginarla. Inoltre non c’era un giorno di più a disposizione, e la reazione dei mercati l’ha dimostrato. Infine un pillolone di questa portata da far digerire alla classe politica nazionale, locale e le parti sociali era impensabile fosse perfettamente strutturato. Certi argomenti (leggi aumento IVA) lasciati in sospeso, li interpreto proprio come un affair à suivre, e cioè dobbiamo prevedere nei prossimi mesi un completamento di interventi ed iniziative che andranno meglio a drenare risorse da una parte ed alleggerire le imprese e le categorie sociali più deboli dall’altra. Diamo a questo governo i fatidici 100 gg. prima di giudicarlo.

  33. Giorgio Chiarva

    Dott. Giannino buon giorno,
    sono Giorgio Chiarva, quell’industriale che venerdì scorso Paragone nella trasmissione “l’ultima parola” non ha lasciato parlare.
    Avrei voluto infatti fare un intervento incentrato su tre aspetti delle manovre prossime future.
    Il primo, quella che ho accennato in trasmissione, e’ che se consideriamo lo Stato come un’azienda, il suo debito andrebbe riposizionato secondo un piano di rientro che preveda appunto il ripagamento (e non solo il rifinanziamento). Questo e’ quello che chiedono le banche alle aziende che vogliono evitare il fallimento.
    Il secondo e’ relativo alla “patrimoniale”, sconsideratamente proposta dalla Marcegaglia. Se questa “patrimoniale” e’ una ICI mascherata allora la sua utilita sarebbe estremamente marginale; se invece fosse una patrimoniale importante, tipo alla francese, potrebbe metter in gravi difficoltà le aziende che sarebbero costrette addirittura ad accedere al credito bancario che, tra l’altro, in questo momento e’ di estrema difficoltà.
    La mia proposta, quella che volevo proporre in trasmissione, era che, se di patrimoniale vogliamo parlare, che questa sia, anziché una tassa, un obbligo ad acquistare titoli di Stato da trattenere per un certo numero di anni che quindi restano nel patrimonio aziendale e che quindi non depauperano l’industria sottraendo pero’ una certa quota di debito statale alla proprietà estera. Non sara’ una gran cosa ma e’ meglio di niente.
    Il terzo aspetto e’ relativo alle pensioni. Il vero problema delle pensioni e’ dato dal costo di struttura dell’INPS, macchina mangiasoldi molto poco efficiente. Diamo per scontato che il sistema passi dal sistema attuale al contributivo, si cancelli l’INPS e si passi tutta la gestione delle pensioni ai sindacati, così come e’ stato fatto col TFR. I lavoratori avranno così la vera percezione sull’utilità, l’efficienza e la capacita del sindacato cui sono iscritti e, se dovranno esserci modifiche sapranno a chi rivolgersi.
    Ho cercato di essere quanto più sintetico possibile tralasciando particolari importanti ma, in questo momento, non indispensabili. Se le mie proposte le sembrassero interessanti sarei disponibile a discuterne con lei.
    La ringrazio dell’attenzione e la saluto cordialmente.
    Giorgio Chiarva
    giorgio.chiarva@me.com

  34. Bruno M.

    Come possiamo accettare che se un’azienda privata è in crisi ristrutturi, riorganizzi, tagli stipendi e tagli organici mentre la P.A. con la spesa pubblica che uccide il Paese, con la crisi che investe il settore produttivo continui quasi senza o con risibili conseguenze a bruciare risorse senza dare corrispondenti servizi ? Nel 1997 il ministro Bassanini avviò una riforma della P.A. al grido che il pubblico doveva diventare come il privato ed inventò le Indennità di Funzione. Queste sono tantissime e sono molto significative, sono state riconosciute senza obiettivi reali assegnati e erogati senza risultati di efficenza e risparmio raggiunti (e si vede!!), costituiscono uno stipendio aggiuntivo che fa sì che nel pubblico si guadagni più che nel privato con tutti gli altri vantaggi tipici quali posto sicuro, capi si fa per dire. Basterebbe una semplice riorganizzazione (affidata ad na società di auditing esterna) che riduca drasticamente queste figure finte e ci sarebbe un enorme risparmio sulla spesa corrente. Non si tratta di licenziamenti. Questo è solo un esempio di ciò che si potrebbe e dovrebbe fare anzichè bloccare l’indicizzazione a chi percepisce 1300 euro di pensione. Non parlaimo poi di regioni a statuto speciale e di comuni con 900 abitanti e 74 dipendenti. Che Monti non metta queste cose pubblicamente all’ordine del giorno è inaccettabile! Che i Sindacati non si pongano a difesa dei più esposti e siano per mantenere queste situazioni non stupisce ma è davvero vergognoso.

  35. Antonio

    Carissimo Giannino,

    avevo riposto grandi speranza nell’avvento di una persona preparata e seria come il prof. Monti.
    L’inizio però non mi pare dei migliori. Mi sarei aspettato altro, visto che a mio modesto parere l’unico modo per far ripartire questo Paese era proprio rimettere un po’ di liquidità nelle tasche degli italiani.
    E glielo dico dall’osservatorio di un piccolo esercizio commerciale di provincia, che sperimenta sulla propria pelle cosa significa vedere eroso (ancor prima delle norme Monti) il fatturato di percentuali a doppia cifra mese con mese mentre i costi fissi improduttivi continuano a salire; figuriamoci cosa accadrà (e già il mese di dicembre si presenta nei suoi primi giorni nefasto) nel 2012.
    Siccome l’ho sentita spesso parlare anche dei famigerati studi di settore, sono arciconvinto che questa situazione porterà ad un incremento spaventoso di quanti alla fine non saranno piu’ né congrui né coerenti.
    Perchè fin qui, nella marea di norme esistenti tali per cui dichiararsi non congruo e non coerente significava mettersi nei guai (perchè tanto alla fine qualcosa di fuori posto ti trovano), molti di noi già si sono dichiarati negli anni congrui e coerenti senza in realtà esserlo. Ora invece, visto che le nostre attività sono strettamente intrecciate anche economicamente alla nostra vita famigliare (quindi, nuove super-tasse sulla casa, figli da mandare a scuola o al nido, etc etc) non sarà più possibile.
    Monti sostiene poi che le sue norme antievasione (ho visto solo la soglia abbassata ai 1000 € che per me non serve a nulla, se qualcuno vuol fare del nero continuerà a farlo) saranno efficaci: io credo che invece, con tutti ‘sti balzelli da pagare, aumenterà anche. Visto che tra l’altro, già da anni il risparmio nelle nostre famiglie si è azzerato.

    Mi aspettavo qualcosa, visto che è stato commissario alla concorrenza, che aiutasse a colmare il gap tra grande distribuzione e piccoli negozi (i primi oltre alla loro potenza dimensionale non hanno studi di settore, sono esentati dall’emissione degli scontrini e quindi controlli, fanno cio’ che vogliono sulla gestione dei dipendentei, e potrei continuare), invece nulla, anzi i divari aumentano visto che i tartassati sono ancora i piccoli e non i grandi.

    POSSIBILE CHE NESSUNO ABBIA ANCORA CAPITO, TANTOMENO MONTI A QUEL CHE VEDO, CHE CHE ORMAI TASSARE CIO’ CHE NON C’E’ PIU’ (IL REDDITO DELLE FAMIGLIE E DELLE PICCOLE IMPRESE) FINISCE SOLO PER CREARE DIFFICOLTA’ INSORMONTABILI?

    P.s: . mi fa ridere il Pdl (che pure ho piu’ volte votato) che si gloria perchè non è aumentata l’Irpef sopra i 75000 di reddito. Ma non si rendono conto che ci sono tantissimi italiani che si farebbero aumentare l’Irpef del 10/20% se potessero avere un reddito di quelle dimensioni???

  36. christian

    Egregio sig. Giannino sono un libero professionista che lavora da circa 15 anni nel settore immobiliare su tutto il territorio nazionale e precisamente mi occupo di compravendita di attività e immobili commerciali nelle principali vie dei centri storici di città da 10000 ab.
    fino a Via Condotti o C.so V. Emanuele.
    Questo lavoro mi consente di avere una conoscenza trasversale a tutti i livelli(dal piccolo commerciante alla grande multinazionale tipo ZARA o importanti istituti di credito)dell’ esatto stato di salute della nostra economia reale credo come pochi altri oggi in Italia.
    La base operativa della mia attività è situata a San Marino.
    Fatta questa doverosa premessa sono a chiederLe:
    Anzichè fare manovre che non avranno altro effetto di comprimere i consumi,spaventare gli investitori e aumentare il desiderio di” nero” non era meglio dare la possibilità a tutti come il modello americano e sanmarinese di detrarre,magari entro ragionevoli limiti,tutte le spese(magari in parte anche l’ iva)dalla dichiarazione dei redditi di ciascun contribuente.
    Così facendo ognuno di noi diventa controllore dell’ altro e finalmente anche il povero pensionato non dovrà più sentirsi chiedere dal dentista o dall’ idraulico: ” se vuole la fattura sono……senza le posso fare uno sconticino!!!!!”.
    A San Marino il “nero” lo fanno solo con gli italiani perchè fra di loro gira tutto con documento comprovante l’ avvenuta operazione in acquisto o vendita.
    Dovunque io vada, al sud come al nord,qualunque sia il grado culturale del mio interlocutore e/o la relativa dichiarazione dei redditti sempre insiste la stessa domanda: perchè non possiamo detrarre i consumi e relative spese?
    Le sarei grato se ne parlasse nel corso della sua trasmissione e verificasse se questa esigenza sia diffusa o soltanto frutto della mia immaginazione.
    Chiudo facendole i complimenti perchè Lei è una delle poche voci fuori dal “MATRIX” in cui ci costringono a vivere.

  37. diana

    @ Riccardo:

    il precedente ministro per la coesione territoriale era Fitto…

    Piccolo remind a tutti: 160 milioni di euro (circa) – ossia il totale dei bond in scadenza tra gennaio e aprile 2012. In 20 giorni scarsi sfido chiunque a trovare una soluzione equa ecc. avendo questa spada di Damocle sulla testa. Spada di Damocle che non è apparsa all’improvviso questo novembre, aggiungerei…

  38. mario

    @ alberto

    Quoto al 100 pc. Caro Giannino attenzione.la credibilita’ si acquista con anni di lavoro serio e coerente, ma si puo’ perdere in un tempo incredibilmente breve. E’ certo che ne valga la pena ?

  39. emanuele

    Sig. Tolleranza :
    “E’ un bene anche che i limiti alla tracciabilità non siano scesi sotto i mille euro. Scendere sotto, è solo compiacere una facile demagogia.”
    Scusi, ma mi può spiegare meglio perché?
    Non si lotta efficacemente l’evasione in quanto si impedisce anche piccoli pagamenti a rate a professionisti (dentisti, avvocati, medici) che sono ancora nella condizione di non fatturare? Certo, non sostituisce un giusto controllo (magari incrociato) delle contabilità e della fatturazione, ma – più che demagico – lo definirei “giusto” (detto da chi le tasse le paga in anticipo – leggi: dipendente privato).

    Concordo, inoltre il benzinaio ucciso poche settimane fa durante una rapina avrebbe preferito vivere in un paese privo della circolazione del contante ma con tanta demagogia.
    I tartassati da equitalia in questa condizione grazie agli studi di settore avrebbero preferito essere stati pagati negli anni incriminati esclusivamente con moneta elettronica, essere privi di debiti (per tasse non pagate e denari non incassati) ma pieni di tanta demagogia

  40. emanuele

    magatz :Giannino,mi spiega tecnicamente la sua avversione ai pagamenti tracciabili?Non riesco a capire se si tratti di una posizione ideologica, da puro liberista, oppure se c’è qualche fondamentale di teoria economica che mi manca ….

    Anch’io gradirei se possibile un approfondimento

  41. Pasquale

    Sarei grato a chi mi fornirà notizie su altri governi tecnici (a parte quello di Ciampi e di Dini 1993 e 1995 sempre in Italia) in un qualsiasi altro Stato, sovrano o no, in Europa, Africa, Asia, Americhe ed Australia nell’ultimo secolo, indipendentemente dai regimi vigenti negli Stati, democratici o dittatoriali, repubblicani o monarchici.
    A me di governi “tecnici” per abdicazione della politica incapace di fare riforme strutturali, in altri Stati del pianeta, nell’ultimo secolo, non me ne viene in mente nemmeno uno. Per noi italiani, a partire dal primo cittadino all’ultimo, ammesso che un ultimo cittadino ci sia, il governo tecnico – sia presieduto da Ciampi governatore della B. d’Italia o da Monti professore – è considerata una istituzione salvifica e quindi da accettare e da approvare, nell’opinione pubblica come negli organismi rappresentativi più elevati quali il Parlamento e la Presidenza della Repubblica.
    Per me questa singolarità è il vero motivo per cui l’Italia e gli italiani debbano essere disprezzati nel mondo

  42. carlo grezio

    dai liberisti alle vongole che hanno sostenuto le più aberranti cialtronate leghiste e berlusconiane ci si aspetterebbe un filo di ritegno nel criticare monti…
    detto questo purtroppo nella manovra non vi è una convincente riduzione della spesa pubblica e nessuno parla di abolizione delle regioni che sarebbe la misura chiave per qualsiasi risanamento.
    del resto siamo in un paese popolato da italiani e quindi non si può pretendere più di tanto.
    certo per ora questo popolino ha un governo migliore di quello che si meriterebbe, ma naturalmente durerà poco… appena potranno gli italiani torneranno di corsa ai beneamati bagonghi, nani , imbecilli, leghisti, ballerine, mafiosi ed evasori.

  43. Roberto Castella

    E’ l’unica via duscita.

    La pretesa di unificare monetariamente gli Stati europei si sta dimostrando una idea fallimentare.
    Perché la Grecia, l’Italia e la Spagna stanno patendo più di altri paesi ?
    Parliamo di casa nostra. L’Italia fino alla metà degli anni 90 era la quinta potenza economica del mondo. Dal 1995 è iniziato il declino. Proprio quando la politica del nostro Paese ha iniziato le grandi manovre per rientrare nei parametri necessari ad aderire alla moneta unica. L’EURO. Ricordiamo tutti l’istituzione della tassa una tantum definita Eurotassa, proprio per le finalità che essa portava con sé. Far quadrare i conti per entrare nell’Euro. Ecco il primo passo falso. Una iniezione di denaro extra per essere in regola. Un artifizio finanziario dagli effetti temporanei. Svaniti gli effetti dopanti dell’eurotassa è iniziato inesorabilmente il nostro declino.
    Nel rapporto import export del nostro paese, ha sempre prevalso l’export. Meno per il settore della produzione industriale, ma tantissimo per il settore agroalimentare, moda-design, e soprattutto turismo. Certo, non si esporta il turismo, ma si importano i turisti.
    Siamo un Paese strutturato per essere economicamente e politicamente autonomo. Fino a quando è stato così abbiamo sempre brillato a livello mondiale. Dobbiamo tornare ad essere liberi di mungere le nostre mucche.
    La spiagge ed i campeggi pieni di operai tedeschi, francesi, olandesi, sono un ricordo. Loro ci portavano la loro valuta pregiata e ne spendevano a badilate. Eppure le nostre montagne, i nostri mari e la nostra arte continuano ad essere gli stessi. E’ cambiata la moneta. Venire in Italia in villeggiatura non conviene più. La bellezza dell’Italia non vale più il suo prezzo.
    Pensiamo a quanto esportiamo nel settore agroalimentare. Molto, se pensiamo al fatto che abbiamo una moneta costosa come L’euro. Pensiamo ora a quanto esporteremmo se avessimo la Lira e questa valesse per quella che è la struttura economica reale del nostro Paese. Data anche la elevatissima qualità raggiunta dal nostro settore agroalimentare e zootecnico saremmo certamente sul tetto del mondo.
    Queste due voci, turismo e agroalimentare, sono quelle che maggiormente hanno trascinato verso il basso la nostra economia.
    L’Italia è storicamente, culturalmente, politicamente, economicamente, paesaggisticamente differente dalla maggior parte degli Stati d’Europa. Specialmente da Francia e Germania.
    Date tutte queste difformità è impossibile concepire di avere la stessa moneta. Dobbiamo averne una libera di essere svalutata o rivalutata a seconda delle congiunture interne ed internazionali.
    A chi sostiene che l’entrata in Eurolandia ci ha consentito di abbassare l’inflazione e di ottenere tassi di interesse ridicoli rispetto a quando c’era la Lira, io rispondo che l’ 87% degli italiani si è comprato casa negli anni 80 quando c’era la Lira e i tassi di interesse oscillavano intorno al 10% con una inflazione costantemente intorno al 5%.
    Questo perché non so che farmene dei tassi di interesse prossimi allo zero se non riesco a mettermi da parte i soldi per l’anticipo di una casa. Non so che farmene di una inflazione al 2% se non posso comprare il pane.
    E’ il fatto stesso che siano calati i consumi a causa dell’Euro, ad aver fatto calare l’inflazione.
    Sleghiamoci finché siamo in tempo da questa Europa che ci ha avvinghiati nei suoi tentacoli paralizzanti. Siamo Italiani e dobbiamo poter essere liberi di agire secondo le nostre esigenze interne. Basta sottostare a regole fatte apposta per salvaguardare le economie che non hanno risentito del cambio di valuta. Mungiamo le nostre mucche, spremiamo le nostre olive, facciamo riempire le nostre spiagge ed i nostri alberghi di stranieri, torniamo ad aprire i nostri esercizi commerciali.
    Non dimentichiamo il fondamentale aspetto psicologico di un nostro ritorno alla lira. Torneremmo a far girare l’economia fondata sui nostri prodotti e a dare un freno all’economia fondata sui prodotti d’importazione. Spenderemmo più volentieri 6.500 lire per un litro di olio extravergine che non 1.750.000 lire per un iphone.
    Torneremmo a renderci conto di quanto guadagniamo e di quanto spendiamo così da regolare nuovamente il paniere dei prezzi alla reale economia famigliare. Siamo stati inebriati da una moneta che non abbiamo mai sentito nostra e che non abbiamo mai imparato a valutare. Spendiamo 2 euro per un giro in giostra da far fare ai nostri figli e ci pare poco. Però non avremmo mai speso 4.000 lire per la stessa cosa.
    Ci siamo rovinati con le nostre mani. Possiamo rimediare. Torniamo un Paese libero, fondato su se stesso.
    Il “sistema Paese” da 10 anni sta viaggiando “fuori giri” ed è prossimo a fondere. Il debito pubblico negli ultimi 10 anni è tornato a salire vorticosamente, per le stesse ragioni per cui una famiglia non ce la fa ad arrivare a fine mese e si indebita. Il nostro è uno Stato da Lira che usa l’Euro. E’ una idea sbilenca.

    Come uscire dall’Euro?
    1) Reintroduzione della Lira a partire dal 01-06-2012. In modo da sfruttare turisticamente l’estate.
    2) Periodo di doppia valuta fino al 31-12-2012 per dare modo alla Zecca di tirare abbastanza banconote.
    3) Monete da 50-100-200-500 lire, banconote da 1.000-2.000-5.000-10.000-20.000-50.000-100.000-200.000 Lire
    4) Cambio 1€ 3.000 Lire per ridurre automaticamente il debito del 30%
    5) Pagare il debito pubblico in Lire
    6) Il cambio a 3.000 lire farebbe schizzare le esportazioni e porterebbe vantaggio alla bilancia commerciale.
    7) Saremmo boicottati politicamente, ma non economicamente dal resto della UE. Non cambierebbe molto rispetto ad oggi.
    8) Ci sarebbe nuovo interesse del mercato internazionale per le nostre aziende quotate in borsa.
    9) Dato il vantaggio nel cambio, si incrementerebbero gli investimenti esteri nel nostro Paese
    10) Un operaio, da 1.250 Euro al mese, passerebbe a 3.750.000 lire con un effetto psicologico evidente.
    11) I prezzi in un libero mercato non si possono controllare, ma pochi spenderanno 7.000 lire per un Kg di arance ed i prezzi scenderanno da soli.
    12) Tutto, in meno di un giro delle quattro stagioni, tornerà alla normalità.
    13) Almeno dal punto di vista economico l’Italia ritroverà una sua stabilità.
    Ecco perché è necessario ritornare ad una moneta Nazionale autonoma e gestibile indipendentemente da quanto accade al di fuori dei nostri confini.
    Non siamo strutturati per avere un legame monetario con altri Paesi.

  44. Johre68

    Caro Dr. Giannino, la cosa piú deludente di tutta la manovra è il giudizio che lei ha della stessa.
    Lei è stato una bandiera del liberismo…che tristezza perdere un punto di riferimento così importante

  45. elena

    qualcuno può spiegarmi i vantaggi che l’Italia ha avuto ad entrare nella zona euro. non ditemi, come Prodi, che se non ci entrava era peggio !!!! questa risposta è assurda!, voglio vedere dei dati che mostrino come i paesi fuori dalla zona euro come Polonia Svezia ecc. sono stati penalizzati rispetto all’Italia.
    grazie ciao

  46. ateneosparta

    Anche Lei Dott.r Giannino con i beni di superlusso? la mia barca costa 5omila euro e pagherò 500 euro all’anno. La barca del mio vicino è più piccola e vale il triplo ma non pagherà nulla. In compenso la mia casa costa 140mila euro e pagherò penso 129 euro l’anno . Quindi? perchè tassare un bene di “superlusso” così definito a prescindere dal suo valore reale? per accontentare la pancia degli italiani per i quali uno è ricco in base alle sue scelte di vita indipendentemente da quanto valgono?
    Siamo seri suvvia e attenti ai concetti che usiamo altrimenti finiremo per tassare “giustamente” le vacanze all’estero le settimane bianche e chissà cosa altro ancora con mia grande felicità che non ne ho fruito per acquistare il bene di “superlusso” citato.

  47. Franco Bufalari

    Sig. Giannino, ho stima e simpatia per Lei. Non sono pero’ d’accordo su due punti.Trovo la manovra ” freddamente scialba”. Non credo portera’ ad una crescita economica ( non parliamo poi di quella etica ) . Per crescere c’è bisogno di ritrovare coraggio, entusiasmo, credere ed avere fiducia, altrimenti come si fa a fare inestimenti, a “mettersi in gioco; non ci sono le condizioni per credere in una ripresa vera.
    Secondo, i costi della politica: come si fa a mantenere certi privilegi e certi compensi a persone incapaci che non hanno prodotto nulla di buono. La politica ha perso e non ha pagato il conto.

  48. pietro27

    completamente d’accordo, purtroppo l’attenzione alla persona come fonte di vita e di rispetto è finita; e ci mettono pure la lacrimuccia….cose incredibili@Fabio Cenci

  49. pietro27

    condivido in toto, ma il problema è che ci devono rapinare alla grande, dopo aver venduto il nostro apparato industriale facendo ingrassare inglesi, francesi e tedeschi, adesso vogliono ancora di più. Ma dei veri discorsi politici quale la nostra presenza in europa, non se ne parla, c’è una censura totale, però dalla mattina alla sera tra giornali, tv, radio, non fanno che ripetere la manovra economica e alla fine il popolo sarà convinto a non fare alcuna opposizione…@Roberto Castella

  50. Claudio

    Oddio, ma come si può spiegare ai fautori del ritorno alla lira che:
    L’energia noi la importiamo e dovremmo pagarla in valuta, e non in lire, al 30% in più da subito.
    Che il nostro debito pubblico è finanziato dall’estero e se i nostri BOT tornassero in lire non ce li comprerebbe nessuno col rischio svalutazione maggiore del rendimento nominale.
    Che per le materie prime e le componenti con cui noi assembliamo prodotti finiti vale lo stesso discorso per l’energia e quindi non saremmo più così competitivi sui mercati.
    Che negli anni 90 un paese di nome Cina non era nel Wto e poteva essere imbrigliato con dazi protezionistici.
    Pensare di abbandonare l’euro per risolvere i nostri problemi strutturali e di malgoverno è la classica furberia italiana che non fa fesso più nessuno.

  51. Claudio Di Croce

    Io vorrei timidamente osservare che l’Italia è diventata un paese ricco con la lira e abbiamo dovuto sempre importare tutte le materie prime petrolio compreso. Quando è arrivato l’Euro i professori di allora – ma guarda chi si rivede- ci avevano spiegato che il rischio paese sarebbe sparito . Guardiamo come sono finiti Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna , Italia , tutti sotto il potente ombrello euro . I paesi che non hanno adottato l’euro – UK, Danimarca, Svezia,Norvegia – non mi pare se la passino peggio . Questo non vuol dire che non sarebbe traumatico un ritorno alla lira o all’euro di serie B , ma che dobbiamo diffidare sempre di quello che dicono i ” professori ” e gli ” esperti ” che non chiedono mai scusa delle loro previsioni sballate ( vero Mortadella ? )

  52. Michele

    Caro Giannino,

    da sempre la stimo, ma considero questo suo commento alla manovra piuttosto “morbido”.
    Monti aveva una grande occasione, la possibilità di agire senza nessuna paura delle prossime elezioni, la possibilità di sfrondare decenni di sprechi, privilegi e spese pubblihe aberranti. Invece ci ha confezionato una manovrina: 25-30 mld sono il solito brodino caldo ad un malato che necessita della chemioterapia: 80-100 mld di euro, pareggio di bilancio nel 2012 e avanzo di 60-80 mld l’anno dal 2013 in avanti.
    Oltretutto aumentare le aliquote irpef più alte, l’IVA, reintrodurre l’ICI son tutte misure recessive. L’IVA va ridotta al 10% su tutti i beni, esclusi quelli extra-lusso (barche oltre i 20m, ville con piscina, ecc) su cui si potrebbe portare al 30%. Stessa differenza tra beni “socialmente utili” e “socialmente dannosi”: 10% sulle auto ibride, elettriche e gpl, 30% sulle auto benzina e diesel, 10% su frutta e verdura, 30% su alcolici e sigarette, ecc.
    E poi tagli alla spesa pubblica: riduzione del 50% delle spese militari, stop immediato a tutte le missioni all’estero (anche se giuste e condivisibili, non ce le possiamo più permettere).
    Riduzione immediata del 10% dello stipendio a tutti i dipendenti pubblici, mobilità per 1mln di dipendenti pubblici, a casa per tre anni con 60% dello stipendio. Riduzione del 20% del budget acquisti a tutti gli enti pubblici. Eliminazione delle province, accorpamento di tutti i comuni sotto i 3000 abitanti. Privatizzazione di tutte le università.
    Tetto massimo delle pensioni a 5000 eur/mese, riduzione a tale cifra per tutte le pensioni superiori attualmente pagate.
    Azzeramento delle pensioni minime per chi ha contributii versati pari a zero.
    Passaggio retroattivo al sistema contributivo totale per tutte le pensioni pagate che con tale sistema rimangono superiori ai 2000 eur/mese, passaggio al contributivo al 70% per tutte le altre.
    Riduzione delle mutua a una paga base massima di 1200 eur/mese netti: se uno sta male il contribuente si aggravi del minimo per farlo sopravvivere, se guadagna 10.000 eur/mese, tornerà a incassarli quando guarito.
    Vendita di 500 mld di patrimonio immobiliare pubblico per abbattimento del debito.
    E mi fermo perchè sono le 00:53 ed ho sonno… ma ce ne sarebbero ancora parecchie…

  53. roberto th

    Ennesima manovrina all’italiana. L’euro ha i mesi contati, poi con la nostra liretta e un’inflazione galoppante sarà facile pagare il debito. E buonanotte al secchio.

  54. Luigi di Cecio

    Questa manovra la sapevo fare anche io e in più non avrei scritto la cazzata del prelievo sui conti coperti dallo scudo fiscale 🙂

  55. mrai

    Una quota (8%) di tutti gli stipendi viene accantonata ogni mese per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR o liquidazione). Parte di questa quota costituisce un prestito forzoso al datore di lavoro, che sarà restituito alla fine del rapporto, il rimanente viene gestito da finanziarie (gestite dai sindacati) come pensione volontaria.
    L’istituto del TFR è una prerogativa esclusivamente italiana. Cioè, i lavoratori italiani non sono in grado (come fanno i tedeschi, i francesi ecc) di gestire da soli i propri risparmi; devono essere aziende e sindacati a gestirli per loro.
    Se la finanziaria imponesse il pagamento immediato del TFR (a partire dalla busta paga di dicembre) si otterrebbe, praticamente a costo zero, un aumento immediato dell’8% di tutti gli stipendi con evidenti vantaggi per l’economia delle famiglie e per l’economia generale.
    Questo renderebbe quasi accettabili altri sacrifici. Perchè non ne parla nessuno?

  56. Francesco P

    Personalmente ritengo che Monti non potesse fare molto di più e di diverso in una quindicina di giorni, dovendo fare i conti con una maggioranza assai eterogenea e rappresentativa di un coacervo di interessi corporativi di dx, centro e sx.

    L’andamento dei mercati esprimeva l’assoluta necessità di agire immediatamente per riportare in pareggio il bilancio, anche a costo di introdurre ulteriori distorsioni o lasciare indietro pezzi importanti della manovra. Già oggi si sono visti alcuni benefici con un discreto recupero delle borse, una prima diminuzione dello spread e, cosa più importante, un appiattimento della curva dei rendimenti dei titoli di Stato. Sono benefici destinati a durare poco se il governo non agirà prontamente nelle prossime settimane nella direzione di completare le cose che avrebbe dovuto fare.

    Quanto il governo potrà fare dipenderà dall’atteggiamento delle varie corporazioni, compresi i sindacati. Prendiamo ad esempio l’esito degli annunciati scioperi. Se la partecipazione non sarà alta, allora potrà essere affrontato lo spinoso nodo dei contratti di lavoro con il superamento dei vincoli dell’art. 18.

    Per poter vendere il patrimonio pubblico bisogna garantire la possibilità per gli acquirenti di utilizzare il bene e occorre fornire un quadro fiscale stabile. La perversa battaglia per la patrimoniale (scatenata dalla sx come una sorta di vendetta verso i ricchi per far dimenticare le bastonate economiche subite dal proprio elettorato) aumenta l’incertezza per chi fosse interessato ad acquistare i beni pubblici.

    Io, sinceramente, sono abbastanza pessimista perché vedo il sistema Europa avvitarsi pericolosamente verso la recessione e non riesco a cogliere nell’attuale sistema di partiti neppure un lampo di intelligenza. Monti non potrà fare le cose più importanti dovendo navigare fra secche e scogli semi sommersi e temo che il Parlamento farà di tutto per rinviare iniziative qualificanti sul fonte delle modifiche costituzionali come l’obbligo di pareggio di bilancio, la cancellazione delle provincie, ecc.

    Spero solo di sbagliarmi.

  57. Dorian

    E’ ovvio che la manovra e’ stata fatta per accontentare e scontentare tutti i partiti politici e lo sfacelo che ne e’ risultato e’ dovuto alla totale assenza di idee politiche ed economiche dei partiti: pdl, pd e terzo polo. Monti avrebbe fatto sicuramente di meglio, ma al solito la politica ha fatto danni! Il Pdl terrorizzato dagli aumenti irpef ha calato le braghe sull’ici, accettando una revisione degli estimi catastali inaccettabile. Il Pd, continua a puntare sull’invidia sociale e su una lotta ridicola all’evasione, risultato ha portato a casa una riforma del sistema pensionistico che poteva evitarsi, ha azzerato la credibilta’ futura dello stato italiano con la tassazione sui capitali scudati e sulla tracciabilta’ continua ad insultare le persone senzienti. Il terzo polo come al solito non e’ riuscito ad ottenere alcunche’. Nemmeno per la famiglia. Tutti hanno fatto quadrato per non far toccare la spesa pubblica. Purtroppo e’ il Parlamento il nostro problema e di mezzo ci finisce il nostro futuro. La borsa ha gradito? Solo grazie alla copertura data alle banche. Che delusione per ora, ma ci spero ancora.

  58. Mario

    Qualunque governo avesse proposto una manovra come questa, sarebbe stato spellato vivo dai professori economisti di qualsiasi tendenza. L’ha proposta il Monti, ” uno di noi ” , sostenuto da quell’establishment dal quale ” anche noi ” tiriamo quattro paghe per il lesso, e allora critichiamo, si’, ma che la critica sia soft, che si cerchi la giustificazione – solo diciotto giorni – sottolineiamo la durezza che colpisce tutti – ma tutti chi? A me pare colpisca i soliti noti. Sara’ mai possibile in questo disgraziato paese che l’intellighenzia eviti questo tipo di prostituzione intellettuale? Possibile che nella manovra venga inserita la garanzia dello stato – e quindi dei contribuenti – alle passivita’ di banche ancora private e non venga data alla misura assunta l’opportuna esposizione mediatica ? Non era allora il caso di procedere ad una nazionalizzazione delle banche stesse, magari solo temporanea ? E per i tre ministri di banca intesa non si configura un conflitto di interessi ? Ma no, abbiamo tolto ogni alibi alla Merkel: da qui in avanti sara’ solo colpa sua. Il ns presidente ci dice che, senza la manovra, saremmo stati il detonatore della crisi europea: vorrei un presidente che facesse l’interesse del paese, senza preoccuparsi oltre misura degli interessi altrui. Tedeschi e francesi sanno benissimo salvaguardarsi da soli.
    Diciamocela tutta : la manovra non fara’ che deprimere ulteriormente l’economia del paese il che si tradurra’ in minore pil e conseguente minor gettito fiscale, fino all’inevitabile default. Ciò posto, non ha nessun senso essere continuamente spremuti; meglio mollare subito l’euro e le sue pastoie, pagandone il prezzo che sara’ inevitabilmente elevato, piuttosto che questo continuo stillicidio per arrivare comunque allo stesso epilogo. A qualche italiano rimarra’ forse qualche mezzo per ricominciare. Alla mia eta’ purtroppo non avrò il tempo di rifarmi.

  59. sergio

    Nessuno è veramente libero e i suoi beni al sicuro quando il Parlamento è riunito.
    La politica, e i suoi personaggi, è lo shock absorber degli odii e ambivalenze della Nazione:
    gli evasori e i faticatori identificano il nemico nel personale della Pubblico Impiego e nel cancro del Big Governement. Sono due fronti che se non fossero arginati verrebbero alle pugna devastando tipo Guerra dei Trent’anni. Questa è la ragione per cui Sinistra e Sindacati fingono di fare i tonti: non vogliono essere l’innesco di qualcosa di catastrofico e sanguinoso. E’ per questo che la Politica è ben stipendiata: è solo col prezzo elevato che il vino sembra più buono e dal corpo energico. In realtà, la politica, è un lenone bellimbusto che frega le vecchie sorelle Materassi che sono i due emisferi sociali, lottatori faticatori e colonie di funghi statoassistiti.

  60. Gli ultimi calcoli, ci dicono: 17 mld in entrata per tasse, 13 mld per riduzione spese.
    Troppo facile aumentare con certezza le tasse e “promettere” di ridurre le spese! Solo una vera potatura, molto drastica, delle spese potrà portare ad una riduzione del debito pubblico. Finora ho constatato sperpero di soldi pubblici in tutte le maniere, sia dai governi di dx e sia da quelli di sx.

  61. Caro Giannino, complimenti per la sua dissertazione. Sinceramente però se la poteva risparmiare. Il caos italiano è strumentale, come quello internazionale. Entrambi hanno la stessa radice. Occorre fare esattamente il contrario di quanto proposta dal Premier. Per far ciò consulti il mio blog. http://www.lambda-ridens.blogspot.com
    La prego. E se vuole può migliorala. Auguri. agan

  62. Mario Zoppoli

    Caro Oscar,condivido in pieno la tua analisi su quanto fatto da Monti & Co. Credo che 18 giorni siano davvero pochi per affondare il coltello in maniera seria e mirata. Il mio pensiero in materia è che abbiano bisogno di tempo per effettuare le analisi necessarie ad individuare le voci di spesa da abbattere.

  63. FEDE

    sul sito “farmacoLOBBY”.
    o leggetevi il libro “l’amara medicina”di volpi.una denuncia su come vogiono farci credere che l’aspettativa di vita si e’ allungata.
    in sintesi,l’articolo su” farmacolobby”vuole farci notare che nonostante la vita media si allunghi,in REALTA’ LA GENTE STA’ PEGGIO,ma la farmaceutica riesce molto abilmente a farti vivere piu’ a lungo pur stando male:in pratica impedisce soltanto “l’evento finale”.la realta’ dura invece e’ che ,qui parla una persona che lavora in ospedale,in reparti dove accedono moltissime persone aumentano i tumori,aumentano in maniera drammatica malattie autoimmuni ,allergie,intolleranze alimentari e morbo di alzheimer,diabete etc etc…..
    il resto potete leggervelo tranquillamente sul sito indicatovi all’inizio.

    quindi immaginatevi tutte le balle e le menzogne che ci hanno raccontato i nostri ricchissimi governanti e tutte le lobby a loro vicine.la manovra varata e’ di una iniquita’ straordinaria,le pensioni ……beato a chi ci arriva….ci hanno rapinati con nuove tasse,si riempiono la bocca con le generazioni future….!!!!ci hanno rubato i sogni di una vita,ma loro hanno mai lavorato 35-40 anni?sanno i sacrifici che si sono fatti per mantenere i figli a casa fino a 30-35 anni?per pagare l’universita’?lo sanno questi signori?e la fornero poteva anche fare a meno di lacrimare…….a lacrimare saremo noi, qualche milione di italiani,ma vi rendete conto cosa significa attendere i 66 anni per percepire quei 4 soldi di pensione?di contro lor signori hanno pensioni a 60 anni e vitalizio dopo 5 anni,una vergogna…!!!e la rabbia monta sempre piu’ quando si danno 6 milioni di euro di buonauscita all’ex presidente di finmeccanica che e’ indagato per appalti e altre cose,e quindi lo si premia ricoprendolo di soldi.e questa sarebbe equita?..giustizia?????serviva monti per fare una manovra del genere???????

  64. FEDE

    sulle malefatte di EQUITALIA,NON HO PIU’ SENTITO OSCAR GIANNINO……….FORSE HANNO FATTO TACERE PURE LUI?E POI……PER PIACERE NON FATEMI PIU’ VEDERE LA FACCIA DELLA MARCEGAGLIA,NON FATELA PARLARE..PERCHE’ OGNI VOLTA CHE PARLA ..LA CONFINDUSTRIA PERDE PEZZI.

  65. alberto ratti

    Di galantuomi nella vita politica italiana ne abbiamo avuti pochi (De Gasperi, Pella, Ciampi, Padoa Schioppa, Monti e qualcun altro che scrivendo di getto non ricordo).
    La frase “Il mancato stipendio di Monti ministro è polvere negli occhi: ha due laute pensioni e un vitalizio.” – caro Giannino – se la poteva risparmiare.

  66. Fabio Cenci

    Quando leggo i commenti come quelli di Michele, ispirati al “comune buon senso” e quelli umanissimi di FEDE, beh, sono una boccata d’ossigeno per me. Mi sembrava di essere l’unico lunatico che guidava contromano.

    Ma ci vuole tanto per attuare riforme dettate dal buon senso? Cosa potra’ mai ottenere una riforma ultra depressiva di SOLI 20 B Euro???

    Un massacro per ottenere briciole e mantenere privilegi e uno Stato pletorico? Massacrati in cambio di “peanuts”?

    Sono sempre piu’ d’accordo con Nigel Farage e con i Belgi. Fuori dall’Europa (questa Europa!), fuori dall’Euro (paghero’ volentieri), e NIENTE governo per almeno 540 gg, come in Belgio.

    Tra parentesi, un mio carissimo amico Fiammingo mi ha detto ieri che LORO possono andare in pensione (early retirement) a
    52 anni!!!! Ho chiesto all’amico di dirmi piu’ o meno quanto gli entrerebbe in tasca se facesse cosi’.

    Risposta da Bruxelles: 1500/1800 Euro/mese a 52 anni.

    Questa e’ l’equita’ europea. Noi invece dobbiamo accumulare 42 anni o 43 (ma li porteranno a 52-53 fra meno di dieci anni., garantito al LEMMON) per prendere, che so, 2500 Euro in media?

    Sapete che vi dico? Vado a fare il pescatore di salmoni nel Klondike, guadagno di piu’ e mangio roba sana e fresca.
    Lavorino gli extracomunitari clandestini per 42 anni (senza oviamente BUCHI nel curriculum altrimenti…….FAME).

  67. Marco

    @Claudio Di Croce
    Se e’ per quello io tornerei ai sesterzi… a quel tempo dominavamo il mondo conosciuto. 🙂

    Battute a parte, la crescita italiana non c’e’ stata finché c’è stata la lira. Il nostrano boom è avvenuto svariate decadi fa, e gli anni 80 e 90 non me li ricordo (ero ancora piccolo, è vero) con tutto ‘sto bengodi. Anzi… mi ricordo di oculatezza nelle spese, che oggi non vedo.

    E il mondo non è rimasto fermo da allora: tutto l’est asiatico, l’est europeo, il Brasile, la Turchia, etc… non sono piu’ paesi pieni di morti di fame senza lavoro. Adesso lavorano per noi (in tutti i sensi). I paesi del nord europa sono paesi con risorse in loco (e un’etica di base diversa…) che noi non abbiamo. Non è cosi’ semplice come la lira.

    Il problema è grosso. E io, da non economista, sono pessimista.

  68. Claudio

    8 ore di lavoro, scarse se ci mettiamo le varie pause, 2 giorni di riposo settimanali, 5 settimane di ferie più festivi, 14ma o più. Nel resto del mondo (compresi gli USA)? Orario: finché non hai finito; vacanze: 2 settimane al massimo; riposi: a dipendenza della necesità. I nostri padri contadini? all’alba mungi, poi sui campi; al pomeriggio: in fattoria a preparare, manutenere, rassettare; la sera: mungi e fai di conto. Il lavoro non é un’optional della nostra esistenza, ma una necessità. Se poi invece il vero scopo della nostra esistenza é stare alla Playstation o vedere il calcio alla TV (ogni giorno), beh, forse é il caso che ci resettiamo perché nel mondo ci sono 7 miliardi di persone di cui almeno 5 molto affamati e che prenderebbero volentieri il nostro posto. Quindi con che soldi andrebbero in pensione un domani i nostri figli se non avranno percipito stipendi per un tempo adeguato? Eppure molti quando vanno in pensione cominciano davvero a morire, molto prima di chi tiene la testa ancora attiva con un lavoro.

  69. FEDE

    HAI RAGIONE CARO FABIO,MEGLIO ANDARE A PESCARE LONTANO DA QUESTA ITALIA E DA QUESTI GOVERNI…..!!!
    IO DOVEVO ANDARE IN PENSIONE AD OTTOBRE 2010 MA PER 4 MESI MI SI E’ APERTA LA FAMOSA FINESTRA,DA CUI DOVREBBERO BUTTARCISI CHI DICO IO….,
    COSI’ SECONDO QUESTE CAZZ……O DI FINESTRE E FINESTRELLE MI AVEVANO DETTO AL PATRONATO CHE CI SAREI ANDATO A DICEMBRE 2012 E QUINDI QUALCHE MESE FA’ HO INOLTRATO DOMANDA DI PENSIONE,AVENDO QUASI 63 ANNI E AVER LAVORATO PERE 36 ANNI.ORA LA FORNERO…CON LE SUE LACRIME DI COCCODRILLO……..HA SFASCIATO TUTTI I SOGNI DI CHI LA PENSIONE POTEVA GODERSELA PER QUALCHE ANNETTO,ANDANDOSENE DALL’ITALIA IN PAESI PIU’ CALDI E DOVE LA VITA SCORRE LENTAMENTE,DOVE UNA CASETTA COSTA DAI 30000 AI 45000 EURO,E DALLA QUALE PUOI VEDERE IL SORGERE DEL SOLE CON IL SUO TRAMONTO SUL MARE TINTO DI ROSSO CON GRADAZIONI FINO AL VERDE SMERALDO,ECCO QUESTO ERA UN MIO SOGNO E MAGARI STARMENE 5-6 MESI LI E POI TORNARE…EHM…QUI.LA FORNERO E QUESTO GOVERNO E’ COME SE MI AVESSERO DATO UNA COLTELLATA AL CUORE FERENDOMI A MORTE RAPINANDOMI DEI SOLDI VERSATI CON TANTI SACRIFICI E CON TANTE SPERANZE CHE ORA NON HO PIU’ E CHE TANTI COME ME NON AVRANNO………………NON CE LA FACCIO A CONTINUARE…CONTINUATE VOI CARI AMICI………………………………………………

  70. Fabio

    Manovra recessiva. Patrimoniale reale ordinaria, assolutamente non progressiva, pesantissima per le persone meno abbienti. Pochi e non incisivi interventi per la dismissione del patrimonio inutilizzato dello Stato. Nessun intervento reale ed incisvo per la crescita. Abbozzo di liberalizzazioni (forse). Tagli minimi ai costi della politica.
    Bene soltanto la parte relativa alle pensioni, benchè ci siano anche quì gravi mancanze e casi particolari da gestire in modo diverso.
    Nel complesso uno manovra mediocre e iniqua, dettata dalla fretta e da pressioni esterne.
    Inizio ad essere stufo. E così dicendo mi limito.

  71. demetrio45

    Colgo l’occasione per solidarizzare con Giannino per il gesto di alta “democrazia” che ha dovuto subire presso la Cattolica di Milano. Evviva la democrazia all’Italiana.

  72. adriano

    Sono anch’io per il ritorno alla lira.Il saldo economico non credo che sarebbe catastrofico.In compenso potremmo riprenderci la sovranità che non ha prezzo.Non mi piace l’europa tedesca.Non mi piace dipendere da decisioni prese altrove.La manovra è inutile perchè,come dice Giannino,non tocca il debito e politicamente non alza la voce per ottenere dalla Germania ,non dall’Europa,le modifiche necessarie per fare dell’euro una vera moneta.Non credo che Berlino accetterà mai che la BCE sia prestatore di ultima istanza o se farà finta di farlo porrà condizioni ulteriori di cessione di sovranità nazionale inaccettabili.Non mi interessa la german way of life.Lasciamo ad altri questo indigesto pasticcio e ritorniamo alla nostra sana cucina.

  73. Matteo Pasquetto

    Ieri nel decreto è stato fatto un passo indietro sulla liberalizzazione dell fascia C, ovverossia essa sarà effettuata nelle parafarmacie site in centri abitati con più di 15000 abitanti. E quelle che non rientrano nel quorum (e sono i 2/3)? Che liberalizzazione è?

  74. maria teresa di maio

    ma perchè lei fa così tanto affidamento sull’europa? io credo che sai un direttorio, una combriccola a cui non aggiungo aggettivi….l’aumento dell’Iva è scandaloso!!!

  75. Iaacov

    Buonasera,
    in primis vorrei dire che la delusione è forte, proprio perchè il debito pubblico non viene abbassato con lo strumento più giusto e logico. la cessione degli asset. semplice, fresco, nuovo e ovvio, ma risponde all’ atavica passione italiana per il mattone che è ormai obiettivo per la vita. l’ italiano medio si indebita a vita per aquistare 4 mattoncini e lo stato fa esattamente la stessa cosa…. e di qui la massima delusione: aumento delle imposte sulla casa ( disincentivo al sovracquisto?) ma invece di dare il buon esempio ( cessione del patrimonio immobiliare sovrabbondante) il governo non ci prova neanche.
    Un governo dovrebbe tracciare un percorso, vogliamo aiutare i tanto nominati giovani?
    Ici ancora più alta sulle case diverse dalla prima, e doppia su quelle sfitte, risultato? Affitti e costi degli appartamenti più bassi, blocco alla cementificazione selvaggia, e vero federalismo fiscale con risorse adeguate per i comuni; finalmente, e qui finisco, ci sarebbe un forte trasferimento fra le generazioni a favore relmente di quelle più giovani che nel miracolo delle pensioni non credono e che stanno pagando i contributi ma che vivranno in un mondo molto diverso da quello attuale.

  76. Complimenti dr. Giannino per la tenacia con cui ricorda temi fondamentali per il rilancio del paese. I tagli alla spesa pubblica sono di fatto limitati alle sole pensioni. Troppo poco. E anche sul fronte liberalizzazioni la manovra è troppo timida. Meglio di prima, ma ancora troppo lontani dal cambio di passo necessario per rilanciare l’economia e gli investimenti.

  77. adriano

    La manovra evita il default.Affermazione temeraria visto che non c’è nulla per il debito.Bisogna essere solvibili non solo per gli interessi ma anche per il capitale Come si fa con una banca centrale zoppa?Si aboliscono i contanti e si autorizza il solo uso della moneta elettronica.I nuovi titoli per il rinnovo del debito in scadenza sono offerti con scadenza unica a un anno e con interesse fisso del 3,5% netto.Prendere o lasciare.Chi lascia viene rimborsato.Per la liquidità necessaria viene utilizzata quella disponibile mensilmente per stipendi e pensioni.Ai titolari viene liquidato quanto di competenza con i titoli a disposizione.Si autorizza la transazione fra privati dei titoli così accreditati in misura frazionaria a partire da un centesimo.Tutti sono contenti e nessuno si fa male.Con comodo si possono attuare le manovre di abbattimento del debito con dismissioni e risparmi di spesa.Non possiamo stampare moneta?La stampiamo virtualmente.Se il rappresentante della Wolkswagen non accetta questo tipo di pagamento pazienza.Comprerò una Fiat.Forse la signora Merkel avrebbe qualche problema.

  78. Rapetti

    Amministratori pubblici che hanno partecipato alla grave crisi economica del nostro paese. E non solo, Corte dei conti che non ha controllato; altrimenti, se lo avesse fatto, non saremmo al debito pubblico che tutti gli italiani conoscono per entità, circa 1900 miliardi di euro.
    Chiediamoci allora, se noi cittadini possiamo chiedere conto di questa cattiva amministrazione a coloro i quali, per incapacità o inerzia, l’hanno provocata. Quindi, diamoci un mossa, o piuttosto, cosa stiamo ad aspettare, forse altre bastonate? Facciamo partire una causa collettiva; d’altronde, nei tribunali c’é scritto: “La legge é uguale per tutti”! Mica l’ho scritta io!

  79. isabella

    A proposito di equità:
    1) cosa accade ai cosiddetti rimborsi elettorali?
    2) non si poteva limare l’8 per mille alla chiese?
    3) perchè aumentare il limite di cilindrata per il superbollo delle auto? (penso che chi possiede un Porche possa anche permettersi di pagare un po’ di più)
    4)è più equo non aumentare l’irpef sui redditi oltre i 150.000€ o bloccare l’adeguamento istat alle pensioni oltre i 1.000 €?
    5) le doppie e triple pensioni sono state toccate?
    6) Cosa accade a chi percepisce pensioni mensili dai 30.000€ in su? Siamo sicuri che riflettano i contributi versati?

  80. Mi sarei aspettato da un governo di tecnici una riduzione del debito pubblico di almeno 300 mld euro in un solo colpo. Questo avrebbe dato uno scossone ai mercati. Come si trovano? vendita immobili pubblici (i prezzi sono ancora alti), privatizzazione RAI, Poste Spa, Ferrovie Spa, eliminazione enti inutili, stop totale dei trasferimenti alle regioni a stauto speciale. La Sicilia deve dichiarare il default, i debiti devono essere annullati della regione e poi riparte come regione o statuto ordinario. Ci sono due modi per eliminare il debito: lo si ripaga o li stralcia. Prima che regioni come la Scilia affondino tutta l’Italia sarebbe il caso che spariscano con un commissariamento urgente e forte, in cui si stralcia il loro debito e si licenziano tutti i dipendenti pubblici della regione.
    Sul fronte elusione fiscale invece, si potrebbe inserire una norma che per tutte le operazioni immobiliari effettuate da società Lussemborghesi, sul territorio italiano, devono pagare le tasse in Italia. Per quanto riguarda le partecipazioni di società operanti in Italia ma sede in Lussemburgo, ci sono società di distribuzione che vendono solo in Italia con sede in Lussemburgo … le tasse le devono pagare in Italia… i nomi sono sia di operatori italiani che esteri.
    Le pensioni? la balla del diritto acquisito è scandaloso. Chi ha avuto ingiustamente una pensione dopo 20 anni di lavoro ( oggi i dipendenti regione sicilia continuano a prenderla dopo 20 anni, alla faccia del resto del paese) la pensione deve essere sospesa, fino al raggiungimento dell’età pensionabile ( senza farsi restituire il maltolto sino ad ora).
    Il costo del Quirinale non può essere di 1 mld all’anno per un Presidente che fra un pò porta il pannolone per incontinenza (ci vorrebbe una legge costituzionale che il presidente della Repubblica non possa avere piu’ di 70 anni!). Direi che 100 milioni euro anno sono sifficienti.
    Costa poco è si farebbe bella figura: zero tasse per le start up innovative sino al quinto anno di costituzione, spin off universitari. Per fortuna che questo è il governo dei professori! di quelli che vogliono i soldi pubblici ( per la Bocconi) per farsi chiamare Università privata ( sarebbe meglio che si definisse convenzionata).

  81. Complimenti Dr. Giannino. Condivido al 1000% le sue posizioni.
    Evidenzio solo un provvedimento a mio avviso sbagliato: tassare le auto oltre i 185Kw senza badare alla data di immatricolazione porterà il bollo annuale della mia auto al 20% del valore del veicolo. O forse al 100%, visto che che la valutazione post-manovra non potrà che azzerarsi.

  82. Sebastiano

    Il Paradisco fiscale è forse in Italia ? nelle nostre Banche ?
    Perché i risparmi in Italia hanno pesi diversi per il nostro Fisco ?

    Buonasera dott. Giannino, sono un dipendente di un’azienda privata onesto cittadino che da sempre paga TUTTE le tasse, che dopo anni di duro lavoro la scorsa primavera in tempi non sospetti ha deciso di acquistare un’auto sportiva usata.

    Grazie alla nuova manovra sul cosiddetto “lusso”, da un veloce conto, tutti quelli come me, che hanno speso 35.000 Eu per una macchina usata da 225 KW, dovranno pagare allo stato un ammontare di tasse all’anno superiore ai 3.000 Eu (bollo, tasse sul carburante e IVA su tagliandi, pedaggi autostradali, passaggio di proprietà ecc.), mentre per tutte quelle persone che terranno i 35.000 Eu in Banca dovranno dare allo stato all’anno meno di 250 Eu (quota sugli interessi maturati), conti alla mano più del 1.000% in più di tasse.
    Il nostro governo ci sta dicendo che 35.000 Eu risparmiati in una Banca o in una macchina, cosiddetta di “lusso”, hanno un peso diverso per il Fisco.

    Ma non sono sempre 35.000 Eu ?!?!?!

    Inoltre mi permetto di fare un’altra domanda, alle porte di una recessione, chi tiene i soldi immobilizzati in Banca non dovrebbe essere penalizzato e quindi pagare di più rispetto a chi muove l’economia e acquista un bene ?!?!? Con questa manovra stiamo facendo l’esatto contrario, colore che hanno contribuito ad aumentare il PIL, a muovere i consumi, si ritroveranno nuovamente ad essere colpiti e dover pagare il conto.
    Mi rincresce far notare un’ulteriore ingiustizia, a valle di questa nuova tassa il valore residuo della mia macchina, il mio risparmio, perderà irrimediabilmente valore con il rischio, essendo già usata, di non poterla rivenderla più. Chi “gestisce” il vero Lusso, l’auto da 225 KW, se la compra nuova e non usata. Al vero ricco queste tasse fanno ridere, anzi chissà come godono pensando che anche questo volta l’hanno fatta franca. Se proprio non se ne poteva fare a meno di questo superbollo, la manovra non poteva essere fatto solo sulle nuove immatricolazioni ?!?!?!   
    Per concludere se uno degli obiettivi di questa manivra era anche quello di “coinvolgere” il ceto più ricco del nostro paese, anziché puntare su un Superbollo, a questo punto mi lasci dire solo uno specchietto per le allodole, bisognava fare una patrimoniale, così tutti avrebbero pagato le tasse allo stesso modo in proporzione alla ricchezza. Così invece si è voluto nuovamente danneggiare la crescita del nostro paese e alcuni settori industriali, per non parlare poi della frustrazione degli italiani stanchi di questi sistemi tutto tranne che equi.

    Grazie e Buonasera
    Sebastiano

  83. Fabio Cenci

    I sindacati pagano l’ICI?? No WAY! Non pagano un tubo, ma sono intoccabili come le vacche sacre. Hanno decine di migliaia di immobili. Adriano: all’orizzonte non c’e’ la German way of life, c’e’ l’American way of “life”: da un amico e collega ….oggi:

    “We have no guaranteed pension, and though we have Social Security, the projections are still that the system will be bankrupt well before I would get to draw against it. So, no pension for me anyway. We have a 401K process, which is a self paid pension (this on top of the fact that we pay into Social Security as well), but even the 401K process is effectively a Banking driven program, that really benefits the banks and not the individual, I don’t expect my 401K to do much for me when I get old enough to draw from it.

    As for politicians, we need wholesale reform, nothing else is likely to work, but you can’t get wholesale reform without revolution, and I’m not really interested in starting one.”

    Got the message?

    Da ultimo: qualcuno ha mai letto “the case against the FED” di Murray Rothbard? Ecco, se qualcuno non lo ha letto, cerchi di capire come “funziona” la FED; il debito pubblico NON puo’ che aumentare per come “funziona”. La FED e’ l’unico ente in America che non risponde nemmeno al Congress. Nemmeno la CIA ha questo privilegio. Se lo leggete, capirete che gli USA non possono che implodere portandoci tutti via con loro…down the drain.

  84. Claudio Di Croce

    Oggi ho finalmente capito perchè il Chiar.mo Prof.Senatore a vita MARIO MONTI è stato nominato Presidente del Consiglio dei Ministri e acclamato da tutta Europa oltrechè dagli italiani .
    Ha messo a punto una manovra completamente nuova , di alto spessore ssscientifico , derivante da una ricerca di un gruppo di studio alla Bocconi da Lui coordinata :
    ha aunentato l’ACCISA sulla benzina e sul gasolio , su cui , udite , udite si applicherà anche l’IVA , naturalmente maggiorata .
    Di fronte a questa capacità sssscientifiche , io che di avevo nutrito dubbi sulle sue capacità , mi inchino sbalordito e ammirato ..
    W super Mario !!!!!!

  85. Edoardo Riccio

    Vede dott.Giannino,

    questa è una manovra imposta dalla signora Merkel per sue esigenze di ordine interno e penso non totalmente farina del sacco di Monti che dunque non può esser biasimato più di tanto. Nella speranza che almeno serva a rivedere in modo più logico la governance di un’Europa che non è certo entrata in crisi per colpa dell’Italia, la manovra è fallimentare per una ragione semplicissima: ci trasforma definitivamente in un Paese a socialismo avanzato. Lei dice che è un bene tassare il mattone e ognuno ha le sue opinioni a riguardo. Osservo però che non è reato possedere o aver investito in immobili e mi domando se abbia un senso reale, in un mercato le cui rese lorde sono infinitesimali introdurre un aggravio di imposizione ordinaria che porta gran parte di questi investimenti in una sorta di perdita strutturale. Si scaricherà il tutto sugli affitti? Crolleranno i prezzi? Chi comprerà gli immobili dello Stato? Quale di queste conseguenze è auspicabile? E ancora il piccolo dirigente che paga IRPEF come se piovesse e magari ha il lusso di aver ereditato una casa in montagna o una al mare deve forse pagare di più di uno che magari vive su un tesoretto di azioni o di btp? Di principio direi di no. Siccome poi logicamente ci sono asset che si possono agevolmente tassare e altri meno (anche se gli immobili non sono liquidi e questo si tradurrà pari pari in minori consumi), tutti potrebbero essere disposti a fare uno sforzo per la patria. Ma appunto al fine di ripianare debito o finanziare riduzione di imposte sulle imprese. Non quella cloaca di spesa pubblica improduttiva! Non le migliaia di dipendenti pubblici inutili! Non ancora i buchi di bilancio prodotti dalle amministrazioni locali soprattutto al Sud! Che ci si svegliasse: una cosa ottima scritta da Berlusconi nella lettera all’Europa era l’introduzione della cassa integrazione della pubblica amministrazione. Occorre pulire e sfrondare sia per eliminare complessità e burocrazia inutili sia per portare risparmi strutturali. Norme queste che tra l’altro avrebbero un impatto sociale molto minore della tassa sulla casa perchè mi creda che proponendo prepensionamenti col 70 per cento dello stipendio garantito ci sarebbero persone che farebbero la coda per averlo (vedasi esperienza recente Alitalia e non solo). Idem sull’evasione. Ci vuole tanto ad aumentare l’entità di spese deducibili o detraibili? Il beneficio sarebbe enorme sia in termini di equità sia in termini di ammontare (a parità di imposte dirette si incrementerebbe il gettito IVA. E si potrebbe proseguire. Questa è la manovra più semplice che si potesse operare tecnicamente ma non sfiora il vero problema che è l’abbattimento della spesa pubblica e lo smarrimento dello Stato. Stato, costi fissi che non ci possiamo più permettere. Le pensioni? Ah le pensioni. Sotto il profilo logico non fa una grinza. Però non dimentichiamoci che le pensioni in Italia sono anche un surrogato al sussidio di disoccupazione e che quindi non molto di quel risparmio diverrà reale senza una significativa crescita di posti di lavoro che oggi non è all’orizzonte.

  86. Fabio Cenci

    Vorrei allegare il puntatore alle dichiarazioni di Giulio Sapelli, un altro noto cialtrone economista Berlusconiano, deluso anche lui ovviamente:

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1275816/le-interviste-di-wsi/manovra-recessiva-e-deludente-spread-italia-non-scende-mica-per-merito-di-monti.aspx

    “La manovra è sostanzialmente recessiva, aumenta le tasse e non taglia in modo strutturale le spese. Sul fronte delle pensioni, l’aumento dell’età pensionabile è stato troppo drastico. Inoltre il sistema contributivo va a penalizzare di per sé i più poveri.”

    La Cina oggi ci boccia con la sua agenzia di rating.

    Sono sicuro che venerdi’ ci sara’ il redde rationem: se la sederona non cambia linea …tutti al rifugio antiatomico, anche se non so dove trovarne uno.

    Con misure come quelle Montiane si va dritto dritto nel cassonetto.

  87. Paolo

    Una manovra senza capo nè coda, colpisce i consumi e non prevede sviluppo ed incremento dell’occupazione.
    Se l’Italia è una grande famiglia lo sforzo maggiore debbono farlo i più abbienti, salvaguardando i diritti acquisiti, è sempre posibile usare i Buoni del Tesoro Pluriennali (senza interessi) per elargire una fetta più o meno consistente degli stipendi faraonici di dirigenti pubblici, parlamentari, ex parlamentari, amministratori pubblici locali e di aziende a partecipazione pubblica, stesso discorso per i pensionati di queste categorie.
    Se esistono abitanti della casa che posso vivere con 900-1.000 euro al mese altri possono sopravvivere sicuramente con il doppio ed il restante accantonato in debito a media lunga scadenza.
    Anche una patrimoniale che non tassi i patrimoni ma trasformi parte di questi in prestito alla “famiglia Italia” a media lunga scadenza.
    Ridicolo vedere Pdl e Pd affacendati a far capire ai propri familiari (che li stipendiano) che il Terzo Polo ha ragione e bisogna far passare questa pseudo manovra.
    Abbiamo dovuto scomodare il fior fiore dei tecnici di “famiglia” per partorire dei provvedimenti che anche l’ultimo diplomato in ragioneria con il minimo di punteggio avrebbe potuto fare.
    E’ proprio vero che c’è la fuga dei cervelli dall’Italia, questo è quello che ci è rimasto purtroppo.
    Stante questa situazione debbo valutare positivamente la proposta della Lega, e come tutti quelli che non hanno i soldi per una separazione effettiva, essere separati in casa, in fondo è di moda.

  88. tullio

    Sono un dipendente, non ho beni al sole, solo pochi risparmi di cui gran parte dissolti in borsa. Allora le società di rating ci dicevano di investire.
    Oggi, l’unico bene che ho è la mia libertà. Pochi giorni fà avevo aspettative di pensione e godermi la mia libertà. Dopo aver subito dall’87 ad oggi 6 scorpori di rami d’azienda pensavo fosse meritata.
    Sogno svanito.
    I miei soldi futuri sono stati “cartolarizzati” per altri 6 anni, e con essi la mia liberta.
    Ma cosa è successo in questi ultimi quattro anni a questa parte per meritare nove anni in più di galera? altro che gradino.

  89. Buonasera,
    io la seguo tutti i giorni su radio 24 ed ho molta stima di lei come giornalista anche se non sempre ci troviamo d’accordo, ma questo credo siano normale.
    Mi piacerebbe un suo commento su alcuni punti di questa manovra Monti e su alcune considerazioni personali:

    1) Come si pretende di far ripartire l’economia reale con tutte queste tasse (IVA, addizionale IRPEF, accise sui carburanti, ICI, aumento ticket sanitari, bolli, ecc.)
    Meno soldi in tasca, meno consumi, più spese per qualsiasi servizio.

    2) La cosa più preoccupante che non ho visto o forse mi è sfuggita in questa manovra e l’intervento sul mercato del lavoro a tutte le età, e non solo a chi ha meno di 35 anni, e l’estensione dei diritti (maternità, aspettativa, malattia, ecc.) a chi non ha un lavoro a tempo indeterminato.

    3) Più che andare a toccare le pensioni sopra i 960 euro, non si sarebbe potuto alzare il limite a 2500 e magari far pagare 3% di bolli ai capitali scudati.

    4) Perchè non si decide una volta per tutte di mettere in rete tutti i servizi della pubblica amministrazione abbattendo così i costi del personale e facendo pagare di più come bolli a chi va ancora agli sportelli fisici rispetto a chi fa’ la pratica in rete.
    Questo porterebbe secondo me un risparmio enorme di spesa pubblica in termini di personale, affitti degli uffici, carburante, perdita di tempo, perdita di giornate di lavoro, stress e chi più ne ha ne metta.

    5) Mi piacerebbe tanto poi avere anche se simbolicamente un apparato politico più snello; niente senato, 300 parlamentari, 0 provine, 0 comunità montane, 0 enti inutile mangia soldi(ISVAP), ecc. Dimezzare tutte le giunte comunali/regionali in termini di politici.
    Vorrei tanto dei mandati politici non superiori ai 2 a tutti i livelli(comunale, regionale, parlamentare), più ricambio meno favori, più serietà.

    6) Mi piacerebbe vedere privatizzati alcuni servizi municipali a scadenze non superiori a 10 anni se nza però penalizzare i cittadini.

    7) Mi avrebbe fatto piacere vedere in questa manovra, 90 miliardi di privatizzazione delgli immobili pubblici in 3 anni per superare questo momento difficile e non vedere toccata ulteriormente l’IVA le addizionali IRPEF o le indicizzazioni delle pensioni.

    8) Mi avrebbe fatto piacere dare poteri speciali ai comuni nella lotta all’evasione fiscale

    9) Mi avrebbe fatto piacere vedere delle agevolazioni fiscali(detrazioni/deduzioni) per le famiglie con figli per abbattere la pressione fiscale

    10) Mi avrebbe fatto piacere che l’8 per mille agli enti di culto fosse stato abbassato al 4 per mille e che il restante fosse ridistribuito agli enti con meno fondi(polizia, scuola, ricerca)

    11) Vorrei tanto vedere un giorno applicato il modello americano alla fiscalità per abbattere l’evasione fiscale

    12) Avrei voluto che le frequenze del DDT appena assegnate a costo 0 fossero ridiscusse

    13) Avrei voluto vedere un taglio definitivo al finanziamento pubblico all’editoria ed hai partiti

    14) Avrei voluto vedere sparire qualsiasi auto blu(65000 se non ricordo male) tranne che hai membri del governo ed una riduzione degli stipendi del 10% di tutti i politici a qualsiasi livello

    15) avrei voluto che il metodo contributivo fosse applicato a tutti i parlamentari e non questa buffonata di riforma presentata da Fini e schifani che di fatto non abolisce il vitalizio ma sposta solo negli anni l’erogazione e la percentuale in base agli anni di mandato

    16) Vorrei tanto che si introducesse la responsabilità civile e penale per i politici a tutti i livelli che contribuiscono ad aumentare i debito pubblico o che vengono presi a prendere mazzette o fare favori agli amici, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici

    17) mi piacerebbe vedere tanto un parlamento fatto di persone che durante il loro mandato non possona svolgere altri lavori, una sorta di aspettativa che salvaguardi il loro lavoro fino al termine del mandato, motivando di più chi ci governa a concentrarsi sul bene del paese

    18) vorrei tanto vedere meno spese militari per l’estero e più spesa per la nostra polizia

    Mi scusi tanto se sono stato asfissiante ma avevo voglia di sfogarmi, probabilmente non avrà mai tempo per leggere tutti questi punti e non pretendo che mi risponda.
    Un saluto e continuerò ad ascoltarla tutte le mattine in macchina su radio24.

  90. La manovra ha un unico obiettivo: ristabilire l’economia italiana agli occhi dell’europa e dei mercati internazionali..
    é ovvio che la tassazione dovrà aumentare la sua pressione visto il nostro debito pubblico che la ibl ci ricorda gentilmente..ma un ripristino ad una florida economia deve essere puramente guidato dalla voglia di crescita e non di recessione! per crescita intendo stimolare e incentivare la libera impresa..privatizzare e lasciare il meno carico possibile allo stato..che a differenza dell’imprenditore, non apporta interesse ma segue gli ingranaggi prefissati come una grande macchina..

  91. Antonio

    @FEDE

    Leggere il tuo commento mi ha dato una tristezza infinita…ti sono vicino col cuore. Stai su e spero tnto che le cose possano migliorare.

  92. stipe

    e. dott. giannino,
    ricorda quando dai microfoni di radio 24 disprezzava berlusconi perchè scarsamente liberale? ora si goda il liberalismo a tutto campo del prof. monti, imposto al paese in modo VIOLENTO (è dir poco) anche grazie a opinionisti snob come lei.

  93. Marcello Rubegni

    Sig Giannino, la stimo molto e la seguo quando posso.
    Detto questo non mi può dire che la manovra è equa.
    Su molti punti conscordo con lei, ma si tratta di poca cosa
    che fa pagare sempre e solo ai soliti noti, e non basterà !

    Per quanto riguarda la pensione d’anzianità , io sono tra
    quelle migliaia di persone che compiono 60 anni e 40 di contribuzione tra 2 mesi (2012) quindi passo da una situazione che mi obbligava a lavorare ancora poco più di 1 anno a 6 anni ! Tutto bene se avessi un lavoro ….ma come le migiaia di persone di cui sopra, molti di noi sono fuori dal mondo del lavoro e non ci posso rientrare.

  94. armando

    Signor Giannino,
    ho l’impressione che lei sia d’accordo quando viene rapinato l’orto del vicino ma si arrabbi se viene toccato il suo.
    Da parte nostra, ci ricorderemo di quali politici (e giornalisti) votano a favore della manovra e di quali contro al momento delle elezioni….se mai ci saranno ancora (le elezioni).

  95. William

    Ciao Oscar, la banca d’italia a stimato le riserve d’oro a 132 miliardi al prezzo attuale.Siamo la 3 o 4 nazione come riserve d’oro(la cina ne ha pochissimo) cosa ne facciamo in cassaforte se il malato stà morendo? A questi livelli l’oro per me sarebbe da vendere(50 miliardi?) fare cassa dare ossigeno un pò a tutti e prendere per le orecchie varie amministrazioni che sprecano spesso aiutate anche da leggi molto contorte che non aiutano nessuno.Se la cosa si stabilizza tra 1 anno o 2 ci ricompriamo l’oro a un prezzo migliore, se le cose vanno male e rompe i livelli 1800/1900 vuol dire che tutto stà andando a rotoli veramente. L’oro lo vedo come la valvola di una pentola a pressione, quando sale la pressione e il vapore inizia ad uscire il valore dell’oro sale e le cose vanno male.

  96. Tiziana

    noi popolo italiano perchè non protestiamo contro l’aumento delle tasse che non genera sviluppo e perchè non ci battiamo per diminuire le spese?!? … forse perchè abbiamo bisogno di un leader che guidi il popolo!!! Oramai i leader dei partiti non sono più visti come guida del popolo…perchè non ci guida lei: Oscar Giannino?

  97. laura bendel

    Reputo che questa situazione assolutamente inaccettabile sia dovuta, in parte, alla realtà europea burocratica e mittente costante di pezzi di carta e poco altro.
    A ciò si deve aggiungere l’ignavia di un paese l’italia, dove la dignità personale, l’etica è pochissimo percepita. Monti non ha titolarità con il suo governo, non è stato delegato dal popolo x la costituzione SOVRANO, inoltre ha fatto ciò che avrebbero potuto fare sia PD che PDL esseri senza nessuna dignita!, ha aumentato le tasse agendo sui soggetti più deboli che sono anche meno consapevoli dei loro diritti.

    Chi riceve una pensione di c-.a mille euro è già stato penalizzato negli anni e non tutti hanno percepito la pensione approffitando di leggi da governanti da ‘animal farm’ alcuni hanno combattuto con poco risultato per molti e molti anni e4 se i loro soldi fossero stati investiti regolamente sarebbero ora milionari!
    Mi ricordo una volta alla Lukoil a Ekaterimburg, mi chiesero se fossi sola a condurre la trattativa, mi voltai e dissi ‘ con me c’è la mia ombra’.
    Se mi ricordo bene, Dante pose gli ignavi nel profondo dell’inferno.

  98. PERCHE’ NON SI PARLA PIU’ DELLA FLAT TAX?
    Caro Oscar, a parte le pensioni, nella manovra non mi sembra vi sia un rigo sulla riduzione effettiva e concreta della spesa pubblica (52% del PIL contro il 30% nel 2000 o giù di li); cosa serve tassare case, automobili, posti barche (vedremo quanti stranieri verranno ad ormeggiare nei porti turistici itaiani la prossima estate – V. Legge Regione Sardegna 11 maggio 2006, n. 4 – incostituzionale) se non si riduce drasticammente la spesa, ma non con tagli orrizontali che non servono a NULLA (Tramoni docet) ma riqualificandola, ad es. quella dal well fare; faccio un esempio, a chi possiede un consistente “patrimonio” immobiliare, aerei, elicotteri, imbarcazioni oltre una certa stazza; a chi, mi spiego meglio, può permettersi una serata al Billionare, invece di tassargli i beni si dovrebbero far pagare PER INTERO i servizi, ad esempio le prestazioni sanitarie senza possibilità di dedurre fiscalmente i costi; insomma perché non viene presa in considerazione la FLAT TAX proposta dal Prof. Martino? Auspico che questo Governo sia in grado di riformare dalle fondamenta le leggi fiscali e tributarie.

  99. Josef

    Buongiorno Oscar,
    Riguardo la manovra nutro anche io dei forti dubbi che sia sufficiente quello che è stato fatto ma sia solo un buon passo d’inizio; ritengo che il punto 4 cioè l’aumento dell’irpef non sia stato intaccato unicamente perchè il governo non ha dati certi su quello che potrà essere il gettito 2012 dell’IRPEF e attenderà quindi le prossime dichiarazioni dei redditi per decidere se e come muoversi. Per il resto la vedo “triste” la classe politica europea non vuole una unione politica che gli toglie spazi di potere all’interno del prorio “orticello stato” e sempre e solo in concomitanza di spinte esterne quali quelle imposte dai mercati concedono o concertano qualcosa ma sempre in forma ridotta e mai sufficente a dare forza e vigore al progetto di Satiti Uniti d’Europa. Il resto del mondo non aspetta certo noi, lo snellimento dello Stato in Italia e in Europa e della sua presenza con la conseguente diminuzione del debito pubblico e della spesa corrente sono l’unica via percorribile per una crescita dell’economia e per un futuro dignitoso per la mia generazione (47 anni) e soprattutto per quelle future.

  100. Andrea Ross

    Manca un commento sulla mancata introduzione dell’ICI per la Chiesa Cattolica Cristiana (si potrebbe evitare l’aumento dell’ICI), del CARCERE per chi evade le tasse, dei tagli delle numerosissimi enti locali o a partecipazione pubblica che lavorano poco e spendono troppi soldi.

  101. stipe

    noi italiani abbiamo il vizietto del ‘patto d’acciaio’. dolorosi e sanguinosi risorgimenti e resistenze non ci hanno guarito, anzi: a ogni celebrazione del 25 aprile ho la sensazione che chi celebra provi il brivido, segreto e inconfessabile, di trovarsi ancora una volta di fronte allo stesso nemico, di subire ancora una volta le stesse violenze. ed eccoci alla replica: un nuovo patto d’acciaio, sempre con lo stesso “alleato”, e poi scopriremo che il gioco è a distruggerci, allora diserteremo, e finiremo di nuovo sotto la “giusta” punizione – finché gli odiati inglesi ecc. taglieranno un’altra volta la testa del drago. non mi meraviglio che il popolino sia masochista, mi meraviglio che ci ricaschino dei conclamati ‘anglosassoni’ come lei, dr. giannino.

  102. marco leofrigio

    gentilissimo dr Giannino,
    concordo con la sua critica al dr Befera sulle dichiarazioni di ieri al Corsera. Ed aggiungo sulla scorta della precedente esperienza lavorativa con la soc. informatica delle Camere di Commercio che la tecnologia per avere la lista delle aziende dell’edilizia (che Befera nell’intervista citata addita come tra i maggiori evasori) che sono ‘cessate’ e vengono ‘riaperte’ con nuove ragioni sociali, esiste da tanti e tanti anni, si fornivano con gli storici nastri magnetici; mentre dal 1996 si ottengono queste liste in pochissimo tempo ben prima dell’avvento di google, interner, ecc.. Quindi non opponiamo problemi tecnologici alla lotta all’evasione su scala massiccia, sono scelte che competono alla politica fiscale ed alla politica in generale, mica siamo degli allocchi qui:-), cordialmente, marco leofrigio, roma

  103. Emilio46

    Egregio dottor Giannino,
    da un po’ di tempo non mi trovo molto in sintonia con lei. Chissà chi ha cambiato posizione? Credo sia il classico esempio della bottiglia mezza piena e mezza vuota. E’ anche da aggiungere che scrivo dopo la riunione di Berlino del 9 dicembre e, quindi, sono in possesso di alcuni dati non noti all’atto della stesura del suo scritto.

    1) come era presumibile a Berlino non si è concluso nulla, rimandando tutto ad una futura modifica dei trattati che, in realtà, chissà quando sarà compiuta, dovendosi mettere d’accordo 26 paesi on economie, necessità, storia, usi e costumi assai diversi, per non dire contrastanti (a riprova è di ieri la notizia che Moody’s prevede di abbassare il rating dell’eurozona, proprio perché a Berlino è andato in onda solo un inconcludente teatrino).
    L’unica cosa che traspare è la volontà di una riduzione della sovranità nazionale. Il popolo sovrano (secondo comma dell’articolo 1 della nostra costituzione, quella definita “la più bella del mondo”) potrà avere il diritto di decidere o dovrà subire passivamente come per l’introduzione dell’euro? Non è accettabile che decidano per me la Merkel (che, come tutti gli ex comunisti di qualunque nazione, ha idee molto confuse sui valori del mondo occidentale) o il novello sedicente Napoleone, tale solo per statura.
    Di fatto, con l’uscita dell’Inghilterra, si è fatto un ulteriore passo verso la sperata disgregazione dell’euro. Non sono un economista, ma non capisco la sua elezione ad idolo. Si sostiene che ha prodotto grandi benefici, compreso un contenimento dell’inflazione. ma, al di là di affermazioni apodittiche, prove documentali zero. Per contro chiunque, esclusi pochi superbenestanti, ha facilmente potuto notare e subire la drastica riduzione del proprio potere d’acquisto, tanto è vero che si è dovuta introdurre la barzelletta dell’inflazione reale e di quella percepita. Piccolo aneddoto. Il figlio di un amico ha acquistato una “licenza taxi” per 140 milioni di lire. Circa 4 anni dopo, a scempio provocato dall’euro avvenuto, la ha rivenduta a 140 mila euro. I conti sono banali.

    2) “E ha fatto ancora bene Monti a far capire chiaramente ieri che non è affatto detto che basti” la manovra che ha appena varato.
    Francamente mi sembra la scoperta dell’acqua calda. Se non sbaglio, questa è la terza manovra dell’anno (o la quarta? Ne ho perso il numero) e come le altre non concluderà nulla. Qualcuno dovrà dare spiegazioni attendibili di come si possa fermare la speculazione tenendo presente che, almeno pochi giorni or sono, la sola Apple possedeva una liquidità superiore a quella del tesoro USA. Del resto il giorno in cui il MIB perse il 6,8% quelle che persero di più furono le banche italiane e non quelle tedesche o francesi piene di carta straccia, le emissioni greche: qualcosa non torna.
    In aggiunta esiste un precedente clamoroso. Anni or sono, quando fummo costretti ad uscire dal “serpentone monetario” un altro genio italico, mente eccelsa ed inarrivabile, fulgido esempio, ecc. ecc., bruciò inutilmente da 40 mila a 100 mila miliardi (la cifra esatta non è mai stata chiara perché, ovviamente, il contribuente, a questo punto il suddito, devo solo pagare senza null’altro sapere.

    3) “Comprensibile la garanzia data ai bonds bancari e che la Cdp diventi prestatrice di ultima istanza per le fondazioni”?
    Si, se non è gratis, posticipando, forse, il pagamento del servizio a tempi migliori, ma senza scappatoie. Io i servizi li devo retribuire tutti. Del resto non capisco perché debba sborsare soldi per l’allegra finanza delle banche (vedi, solo per facile esempio, liquidazione di Profumo). Incomprensibile, poi, se non per insipienza, ma di certo non mia, questi problemi delle banche, considerato l’enorme divario (mi risulta non abbia paragoni nel mondo occidentale) tra interessi attivi e passivi, tralasciando, solo per semplicità, il costo delle commissioni, altro record.

    4) puntare “invece a più imposte indirette o anche alla patrimoniale ordinaria”?
    Monti ha avuto pure la sfacciataggine di affermare che l’IVA italiana era inferiore a quella delle altre nazioni europee. A parte il fatto che di questo specifico argomento, non mi può importare di meno ciò che fanno gli altri (è banale l’affermazione che considerazioni sulla tassazione devono essere fatte sul globale e non su una sola voce), il Monti ha bellamente sorvolato su due punti basilari. Il primo è che il raffronto deve essere fatto sul rapporto servizi/tasse è qui si sarebbe dovuto ritirarsi con ignominia. Il secondo è che la nostra Costituzione, all’articolo 53 afferma che “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” e sfido chiunque a dimostrare che qualsiasi imposta indiretta, IVA compresa, sia congrua con il dettato della Costituzione. Siamo alle solite. Tutti (in primis il signore che osannò la repressione russa in Ungheria nel 1956) si riempiono la bocca con essa, salvo il fatto di infischiarsene allegramente in base alle proprie comodità. Oltre tutto il popolo è sovrano, ma a sovranità assai limitata (vedasi, ad esempio, la dichiarazione di inammissibilità del referendum sul pagamento diretto per tutti dell’IRPEF, quando si gabellò per fatto economico una banale modalità di pagamento)
    Quanto alla patrimoniale presumibilmente non mi toccherà, almeno secondo le cifre sinora girate, da cui sono assai lontano. Però, sino alla prova provata che sono frutto di evasione fiscale, i patrimoni sono da ritenersi costruiti su ciò che è avanzato da imponibili già tassati, cioè sono un risparmio. Ed allora come la mettiamo con l’articolo 47 della Costituzione che recita “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”?

    4) “i costi della politica”.
    Per quanto riguarda la riduzione delle prebende dei parlamentari Fini ha richiamato subito le prerogative e la dignità del Parlamento di cui, stranamente, ci si ricorda solo quando si parla di quattrini e non nel caso di crisi extraparlamentari, ultima compresa, o dei vari tavoli di concertazione che, di fatto esautorano il parlamento. Né mi paiono molto dignitose le dichiarazioni, pubbliche, di essere contrario ad una legge, ma di votarla per disciplina di partito. Visto i precedenti non è da essere ottimisti su un’autoriduzione seria.
    Il Fini ha dichiarato che il decreto governativi è scritto male ed è da ritenersi che abbia ragione poiché non è stato smentito da nessuno.
    Successivamente in una dichiarazione congiunta Fini e Schifani hanno affermato che affronteranno in tempi brevi la questione. Però, visti i precedenti, non è da essere ottimisti né sui tempi, né su un’autoriduzione seria
    Tra l’altro Monti si è bellamente dimenticato del sottobosco politico/sindacale (portaborse, comunità montane, enti inutili sciolti solo sulla carta, distacchi sindacali retribuiti, assoluta opacità dei bilanci dei sindacati ed altre mille situazioni)
    In altre parole ha tentato di colpire solo quelli più in vista e più criticati ed ha furbescamente ignorato le altre caste politiche e non (ancora i sindacati cui sei iscritto automaticamente a meno di espresso diniego – giuridicamente un orrore -, il mondo della magistratura, gli alti gradi militari, chi ha acquistato appartamenti pubblici a prezzi irrisori rispetto a quelli di mercato, i dipendenti pubblici che guadagnano più di quelli privati – fatto, pare, unico in quell’Europa cui si fa continuo riferimento, gli assurdi emolumenti stratosferici dei dipendenti di Camera e Senato – un banale commesso, cioè un porta bicchieri d’acqua, guadagna molto di più di dirigenti dell’industria o del commercio senza averne le relative responsabilità -, i pensionati dell’ex Inpdai che hanno ricevuto pensioni insostenibili, salvo farlo confluire nell’Inps quando doveva portare i libri in tribunale –cosicché l’Inps, cioè noi tutti altri ci siamo ritrovati con un debito che mi pare si aggirasse sui 500 milioni di euro, le cooperative – soprattutto quelle del campo edile e della grande distribuzione – che troppo spesso non sono altro che depositi di funzionari di partito, ecc. ecc.)
    Alla faccia dei tecnici allora! Ed alla faccia di chi non deve avere timori perché non deve rispondere ad elettori.

    5) “riconduzione all’Inps di Inpdap ed Enpals”.
    A parte il non risibile dubbio che Inpdap fosse in attivo e che, quindi, questo accorpamento sia solo una manovra per far cassa, si è scoperto che non tutti debbono entrare nel gregge Inps, ancora una volta i dipendenti di Camera e Senato, ad esempio. Ridicolo!

    6) “la misura assunta nei confronti delle Province”.
    A parte l’indecoroso balletto, da scenetta dei fratelli de Rege, tra quanto annunciato e quanto scritto nel decreto, ancora una volta si è avuto il “coraggio” di colpire ciò che è da un pezzo richiesto, trascurando, tra l’altro uno studio della Bocconi (di cui non pare che Monti sia l’ultimo arrivato) che giunge alla conclusione che l’abolizione delle provincie risulta essere un aumento di costi. Non è detto che sia esatto ma un minimo di riflessione dovrebbe essere fatta da un così grande professore.
    Per contro nulla si è detto, come ho già scritto su comunità montane e sulla miriade di altri enti simili.

    7) “sparizione delle anzianità”.
    Non mi riguarda direttamente, ma mi si vuol spiegare perché sono un obbrobrio? Basta che siano commisurate a quanto versato (compreso gli interessi composti frutto di una buona gestione) ed alle aspettative di vita, naturalmente al netto di decorosi oneri di gestione, non certo quelli attuali assurdi dell’Inps. Poi ciascuno sarà libero di decidere, senza che lo faccia per lui il primo che passa.

    8) “sovratassazione dei capitali scudati”
    Non rientro nel caso, ma questo è ignobile, da repubblica delle banane o da magliari, come si preferisce. Uno stato serio non può barare sui patti sottoscritti. E la pagheremo in un’ulteriore riduzione dei già modesti investimenti esteri. Chi mai può fidarsi di uno stato del genere? Oltretutto c’è già stato un precedente, voluto da un altro incommensurabile genio, di un prelievo forzoso sui depositi bancari (a proposito oltre al governo Amato ed ai ladri chi entra nottetempo in banca per prelevare denaro non suo?). E’ notorio che a seguito di questa brillante azione gli investimenti esteri calarono non poco.
    Oltretutto sia la Corte dei conti, sia la ragioneria di stato dubitano assai che questa ignobile azione si possa realmente fare. Bei tecnici al governo. Essendo un tecnico, pur in un settore assai lontano dall’economia, mi sta sorgendo il dubbio di tenere ben celato questo mio stato per non essere deriso.

    9) “il ritorno dell’Ici.
    A parte che evidentemente non si ha neppure il coraggio delle proprie azioni e perciò si è inventata una nuova sigla, come la mettiamo con il citato articolo 47 della Costituzione tassando la casa di abitazione?. Perché, essendo l’80% degli italiani proprietari della casa in cui dimoran, si tratta di un’evidente forma di risparmio.
    Né vale scrivere di “ferita aperta per i Comuni che restavano scoperti di risorse proprie per troppi anni, col federalismo”. Bastava emanare i decreti attuativi, naturalmente a imposizione totale costante e non con oneri ulteriori come è ora.

    10) “sovrattasse su beni di iperlusso”
    Chi l’ha detto che “effettivamente, non riguardano il ceto medio”? C’è un’automobile che costa meno di 30 mila euro eppure ha più di 185 kW. E’ un superlusso? E sono un superlusso vecchie potenti auto che non hanno più alcun valore? Oppure è molto lussuosa una vecchia barca usata del valore di circa 10 mila euro anche se più lunga di 8 metri? Per contro esistono barche di valore di 80÷100 mila euro che non subiranno nessuna tassa di stazionamento perché poco più corte della misura discriminante. E poi qual è l’acume di tassare allo stesso modo, a parità di dimensioni barche a motore ed a vela? Le prime hanno un costo fortemente superiore alle seconde.
    E’ solo una manovra demagogica a fronte di un gettito risibile, meno di 300 milioni di euro.
    E non ha insegnato nulla il precedente della Sardegna da cui tutti sono scappati. Così avverrà in Liguria, in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia (ammesso e non concesso che non sia interessata anche la Toscana), cosicché, in realtà, si creerà un buco dovuto ai minori introiti di tutto ciò che ruota attorno alla nautica, turismo compreso. Ancora grandissimi tecnici!

    11) “limiti alla tracciabilità”
    Stiamo scherzando? I grossi patrimoni sono già all’estero o stanno scappando anche per la manfrina sulla patrimoniale annunciata da tempo. Non mi sembra che chi ha grosse disponibilità e, quindi, ferrati studi professionali economici, abbia particolare problemi a trasferire il proprio patrimonio in paradisi fiscali. Se poi andasse male basta concordare con l’Agenzia delle entrate e pagare molto meno del dovuto ( i casi sono numerosi e noti a tutti).
    E’ un’azione da stato di polizia e per giunta con comportamenti da bullo. poiché pretende, per le cartelle esattoriali, l’ignobile solve et repete, mentre sono notori i numerosi e macroscopici errori di Equitalia. A me è stata inviata una di queste cartelle per un presunto mancato pagamento della Tarsu. Poiché qualcosa non mi tornava, sono andato a chiedere lumi. Effettivamente c’era un errore: l’avevo già pagata non una ma due volte e mi si chiedeva che la pagassi ancora. Il problema era modesto sia per entità della somma che per la dimostrazione dello sbaglio di Equitalia e perciò è stato sanato immediatamente. Ma, se avesse riguardato una situazione più complessa e la somma richiesta fosse stata molto maggiore, che facevo? Vendevo la casa in cui abito?

    12) “nuova batteria di aggravi su bolli e conti bancari”
    Tutto questo, compreso qualsiasi limite di tracciabilità, è solo un regalo alle banche. Da dove arrivano Monti, Passera e accoliti sparsi?
    Volevo acquistare alcuni titoli del Tesoro per contribuire con una briciola a superare i problemi, ma questo stato non lo merita. Oltretutto avrei dovuto aprire un deposito titoli ed avrei dovuto pagare un balzello per aiutare lo stato. Pazzesco!
    Sono sempre più convinto a disinvestire tutto ed a tenere il minimo indispensabile sul conto corrente, facendomi dare il corrispettivo in assegni circolari da tenere ben chiusi in cassaforte.

    13) “il decreto è una botta forte, per esser nato in 18 giorni. E’ abbastanza perché i tedeschi non abbiano alibi”
    Non vale l’alibi dei 18 giorni, sia perché Monti si è agitato in modo scomposto, senza un briciolo di bon ton, ben prima di ricevere l’incarico per formare un governo, gabinetto Berlusconi ancora in vigore, sia perché un genio di siffatta forza ben doveva conoscere a priori tutti i problemi.
    Quanto ai tedeschi è pura utopia il pensare che non abbiano alibi e debbano mutare atteggiamento. La Merkel persegue i propri interessi, non è chiaro se della Germania o se i propri elettorali.
    Per altro se i governanti italiani tutti, anche quelli precedenti agli attuali, avessero un briciolo di spina dorsale, si sarebbero dovuti far valere ben di più. Nel caso attuale basterebbe far presente a tedeschi e francesi sia che hanno voluto l’euro ed ora se lo tengono con tutto ciò che è non gli torna comodo, sia che se crolliamo noi ci seguono a ruota Francia e Germania.
    Trascuro poi le ridicole affermazioni dei governanti USA che hanno la faccia di bronzo di dare lezioni agli altri, facendo finta di non ricordare che l’origine di tutta la situazione attuale ha un luogo ben preciso: gli Stati Uniti d’America.

    In definitiva se questi sono i tecnici, ridateci i politici. E’ una bella gara a chi vale di meno, ma alla fin fine i secondi appaiono migliori.

  104. Claudio Di Croce

    @Emilio46
    Sono d’accordo sulla maggior parte delle sue osservazioni . Lo Stato italiano è inaffidabile, ladro e corrotto da sempre . Mi fa piacere che Lei ricordi quella mente fulgida , grande esempio di ” servitore dello Stato “, che ha bruciato quarantamila miliardi di lire in una difesa assurda della lira . E quando funmmo costretti a svalutare il Premier dell’epoca andò in TV a dire che non era la lira che aveva svalutato ma il marco che si era rivalutato . Vogliamo ricordare i nomi di questi fulgidi esempi di ” Servitori dello Stato ” dell’epoca ancora vivi e vegeti e che hanno fatto una bellissima carriera ulteriore ?
    Il governatore della Banca d’Italia di allora era Azeglio Ciampi e il premier era Giuliano Amato, quello del furto nottetempo dai c/c dei sudditi . Non so quanto prenda Ciampi di pensione o come si chiamano i soldi da lui percepiti , non so se prende più o meno di Amato che poverino si accontenta di trentamila euro netti al mese,quasi quattrocentomila euro netti all’anno.
    In un altro paese questi due figuri sarebbero finiti sotto processo per manifesta incapacità .

  105. armando

    Mi piaceva il Giannino di una volta, quello che diceva che prima di recuperare l’evasione bisognava sistemare lo stato e la politica, altrimenti si sarebbero mangiati anche quegli introiti e poi saremo stati daccapo….
    Ma forse poi, al Giannino è cambiato datore di lavoro e con esso la direzione dei suoi interventi?
    È forse cambiata la sua fonte di guadagno?
    Abbia cambiato le sue idee?
    Mhà!
    Fatto è che l’impressione finale è che vada tutto bene finchè viene razzolato dai cinghiali l’orto del vicino.
    Ho scoperto intanto, tornando alle cose importanti, che stanno organizzando uno sciopero dei consumi……SAI CHE BOTTA ALLE TEORIE DI GIANNINO SE DOVESSE RIUSCIRE!

  106. Claudio Di Croce

    Non credo che OG abbia cambiato opinione : il fatto è che da innamorato tradito ha dato tutte le colpe dei guai italiani, europei e mondiali a SB Adesso si trova con dei prof. che utilizzano la loro ssssscienza per aumentare le imposte e le tasse , cosa che qualunque ragioniere dell’ufficio delle imposte saprebbe fare e , udite udite, hanno saputo aumentare l’accisa sulla benzina , non sa bene cosa dire . L’ho sentito alle varie trasmissioni tv a cui è ormai sempre invitato ( rende bene essere contro SB ) e mi ha colpito il tono mite ,umile, riguardoso che ha avuto per esempio con Barca , parlando di tasse . Fosse stato qualche mese fa con un interlocutore del precedente governo ,il tono sarebbe stato molto più deciso per non dire aggressivo .
    Si vede che, da buon italiano ,segue il vento.

  107. AndreaN

    Gentile Dott. Giannino,
    oggetto: ici – rivalutazione rendita catastale – aumento – mutui passivi

    Mi permetto una proposta: hanno (re) introdotto l’ici sulla Ià casa, hanno aumentato di fatto l’ici del 60%, ma se vogliono essere corretti riducano il tutto del mutuo che le famiglie hanno.

    ps: almeno il boccone è meno amaro e più giusto (anche se ci sono altre cose che gridano allo scandalo e sono già state tutte dette)

  108. Renzo

    Concordo con quasi tutte le Sue osservazioni sulla manovra del governo Monti. La stangata è veramente forte, ma va accettata. Ora noi cittadini dovremmo batterci, come dice Tiziana, per diminuire la spesa e anche i costi della politica e gli sprechi. Lo stato deve vendere buona parte dei suoi beni, bisogna liberalizzare quasi tutto. Quando i nostri politici ed amministratori hanno aumentato il nostro debito pubblico, noi cittadini abbiamo assistito inermi. E’ un errore da non ripetere. Noi cittadini possiamo “spingere” affinchè vengano prese misure incisive per ridurre il debito pubblico e rilanciare l’economia. E se molti prenderanno coscienza di tale condizione, potremmo raggiungere questo obiettivo. Altrimenti se il governo tecnico non dovesse fare queste cose, la stangata fiscale, ancora una volta, non servirà a nulla. E grazie per l’impegno profuso su queste tematiche e per la cifra del debito pubblico presente sul blog.

  109. Luigi De Simone

    Egr. Oscar Giannino, sono un suo ammiratore ed ascoltatore, ma non capisco perché, a proposito di liberalizzazioni, non si parli mai, né da parte sua né di altri, della liberalizzazione della corporazione dei medici della mutua.Sarei molto lieto di una sua risposta. Luigi De Simone.

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