8
Ott
2011

La “Repubblica degli struzzi” malata di ipertensione fiscale

Non sarà una “Repubblica delle banane” (come dice l’On. Calderoli), ma è di certo una “Repubblica degli struzzi” che cercano nel buio con la testa infilata sotto la sabbia e non si vogliono rendere conto che il problema principale di questa nostra Italia è il Fisco prepotente, ossessivo, oppressivo, prevaricatore ed irrispettoso della dignità dei Cittadini.

Sull’enfasi della lotta all’evasione, propagandata come il male supremo del nostro Paese di proporzioni enormi (stimate non si sa come) e sostanzialmente costanti nel tempo (sono anni che il volume del sommerso viene indicato in 250 Miliardi di Euro a cui corrisponderebbe una evasione di imposte di 125-150 Miliari di Euro), è stata ingenerata nell’opinione pubblica la convinzione che servisse un potenziamento dei poteri di indagine di accertamento e di riscossione dell’Amministrazione finanziaria sull’illusione che i malfattori da colpire fossero solo le Imprese e i Lavoratori Autonomi: chissenefrega se il Fisco si può avvalere di assurde presunzioni legali che scaricano sui Contribuenti l’onere di dimostrare il contrario (spesso impossibile da adempiere), tanto sono sempre gli Altri e sempre gli Autonomi che evadono i tributi e quindi ben gli sta.

Poi però, pian piano, la Gente si è accorta che questa lotta all’evasione sempre più accanita riguarda tutti i Cittadini, che bisogna stare attento a quanto si spende e a come si spende il proprio denaro, che anche i risparmi e le risorse finanziarie depositate in banca o alle poste o investite in titoli o in polizze alimentano il sospetto di evasione, che chi ha avuto la sfortuna di doversi relazionare con gli Uffici finanziari ne è uscito con le ossa rotte perché alla fine ha dovuto comunque pagare “qualcosa” all’Erario e pagarsi il consulente ed è iniziata a diffondersi una giusta sia pur tardiva preoccupazione ad ogni livello sociale aggravata oltretutto da una grave crisi economica di proporzioni mondiali.

Risultato? Da quando nel 2007, a seguito dei noti Decreti Visco-Bersani, è iniziata la caccia alle imprese edili e a tutto l’indotto che ha coinvolto anche gli acquirenti e che ha dato forte impulso alle indagini sui conti bancari, legittimando vere e proprie scorribande nelle posizioni dei Contribuenti ed alimentando volumi di presunti maggiori redditi esagerati, sproporzionati ed irreali basati per lo più sulla oggettiva impossibilità di difendersi, la Gente si è spaventata ed ha cominciato a non fare più investimenti ed a ridurre sensibilmente la spesa per i consumi, aggravando ancor più la crisi del mercato già in atto, e chi può sta portando valigette di soldi all’estero dove esistono banche che assicurano la riservatezza e che hanno perfino esaurito le cassette di sicurezza disponibili.

Esistono rilevanti risorse finanziarie congelate che non vengono impiegate per paura di finire sotto la lente del Fisco, perché ormai hanno capito tutti che si sta organizzando un vero e proprio esproprio di stato in danno dei risparmi dei Cittadini, senza più distinzione di starti sociali: spesometro, redditometro, rapporti bancari, operazioni extraconto, studi di settore, telematizzazione delle procedure, informatizzazione delle banche dati sempre più cariche di dati personali, … coinvolgeranno e travolgeranno tutti e consentiranno allo Stato di poter rastrellare, anche indebitamente e con metodi a dir poco medioevali da caccia alle streghe, quello che gli serve per ridurre il debito pubblico, tendere al pareggio di bilancio e mantenere gli sperperi, gli sprechi, i privilegi e i costi esagerati degli apparati istituzionali. E’ tutto estremamente facile perché il Governo indica all’Agenzia delle Entrate un determinato budget di recuperi d’imposta, promettendo incentivi agli operatori dei vari Uffici finanziari periferici; Equitalia deve riscuotere le somme anche ingiustamente accertate minacciando fermi auto, ipoteche e pignoramenti ovunque risulti qualcosa da aggredire e la Giustizia tributaria (che verrà riformata completamente introducendo Magistrati in carriera pagati con le risorse recuperate dal Fisco e dunque sostanzialmente dipendenti dell’Erario) sarà indirizzata a dar torto ai Contribuenti (come già sta facendo da alcuni anni la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione in barba alla imparzialità ed alla indipendenza delle sue funzioni).

Nel delineato contesto, per tentare di emergere dalla situazione certamente difficile in cui il Paese si trova, è necessario prioritariamente liberare le risorse esistenti: il danaro che non viene speso per paura di suscitare le attenzioni del Fisco di cui nessuno si fida più non produce ricchezza per nessuno, rallenta i consumi, deprime il sistema produttivo, provoca disoccupazione ed impoverisce sempre di più la Nazione ed i Suoi Cittadini. Bisogna entrare immediatamente in una fase di tregua fiscale, rassicurare la Gente che non deve temere di spendere i propri danari, ridisegnare il sistema fiscale che si deve basare sulla contrapposizione degli interessi tra le parti in modo che l’uno si possa giovare del documento fiscale emesso dall’altro e sulla detassazione dei redditi derivanti dal lavoro in senso lato (dipendente, autonomo e d’impresa) perché è intollerabile che una Repubblica fondata sul lavoro non abbia una normazione premiale nei confronti delle Persone che vivono del proprio Lavoro e che per questo rivendicano il diritto al gusto ed alla passione per il loro lavoro.
Queste sono le soluzioni immediate ed improcrastinabili da perseguire con l’imminente decreto sullo sviluppo del Paese. Per capirlo i nostri Governanti e i nostri Politici dovrebbero però togliere la testa dalla sabbia, dimenticarsi per un momento della loro posizione di immeritato privilegio, guardarsi intorno e magari, in un impulso di umiltà, informarsi dalla Gente che tribola tutti i giorni e che merita di essere ascoltata.

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15 Responses

  1. Paul

    tutto vero, andrebbe però fatto capire a chi ci governa ora ed ai prossimi che ci governeranno e che temo saranno persino peggiori degli attuali (anche se può sembrare impossibile)

  2. Bob Oush

    “il sistema fiscale che si deve basare sulla contrapposizione degli interessi tra le parti in modo che l’uno si possa giovare del documento fiscale emesso dall’altro e sulla detassazione dei redditi derivanti dal lavoro in senso lato”.
    Ma questo porrebbe davvero fine, o almeno un serio limite, all’evasione (che è e resta una vergogna: quando ero membro della giunta esecutiva di una scuola era ben noto a tutti i componenti che chi aveva diritto al sussidio per l’acquisto dei libri perché dichiarava reddito zero, di norma veniva a ritirarlo in Cayenne). Forse per questo non si vuole farlo, nonostante se ne parli da anni: perché conviene continuare a utilizzare il richiamo all’evasione come strumento retorico, leva per scatenare guerre tra poveri (divide et impera) e pretesto per vessare i cittadini onesti (anche a danno dell’erario e dell’economia: è ovvio che l’imposizione di una minimum tax, a chi ha redditi bassi, lascia solo la scelta tra passare al nero o abbandondare del tutto l’attività).

  3. Innanzitutto i Parlamentari ricevono nel loro compenso un quid che è girato al loro “portaborse/aiutante”. Soltanto una minima parte di costoro figura regolarmente assunta e quindi paga le tasse di coseguenza. Non ho dimenticato che il Min. Tremonti pagava € 4.000 per il suo alloggio romano, ovviamente senza contratto d’affitto, perciò presumo in nero! Equitalia sta in tutti i modi di ottenere somme da me. L’Ufficio IVA mi dice che ho ragione, ma Equitalia insiste nel volere calcolare interessi+mora+notifica etc. La cifra spesa in raccomandate supera il “reclamato” da Equitalia ma così non va, magari fossimo nella Repubblica degli struzzi, purtroppo penso che facciano di tutto per crearci difficoltà ed indurci in errori, ovviabili e prevenibili a monte, con un minimo di buona volontà. Cito come esempio il Modello Unificato MINI, che doveva semplificare la vita a chi deve dichiarare poche cose. Perché ha VENTIQUATTRO pagine di istruzioni? Hanno inventato i CAF, chissà perché, ma hanno sbagliato la mia dichiarazione DUE volte in due anni… In Gran Bretagna, negli anni 1972/1975 ero in grado di compilare la mia dichiarazione dei redditi, DA SOLO, senza istruzioni e per di più straniero!

  4. Franco Bufalari

    Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
    Tecnicamente e’ tutto valido e fattibile, ma coloro ce ci dovrebbero rapresentare, hanno pensieri di accanimento e non proprio di tregua fiscale per il Popolo Italiano.
    L’altro giorno un illustre economista francese (consulente dell’Eliseo ) parlando appunto della situazione italiana ha detto:” L’Italia ha uno stato povero in un paese ricco”.
    Purtroppo pero’ questo commento che condivido, credo che tra poco diventera’:
    L’Italia ha uno stato povero in un paese povero.

  5. Pietro Barabaschi

    Verità sacrosante che, purtroppo, non posso commentare: rischierei il carcere.
    Pietro Barabaschi

  6. @Marcello mazzilli
    La mia lettera “Sono INDIGNATO” partirà la prossima settimana. Avrei dovuto farla prima, ma ho avuto problemi di salute. Vedo che alcuni sindacati si stanno muovendo, e qualche politico dell’opposizione, ma tutti in maniera disordinata e non concordata. Non so a quali risultati porti questa mancanza di unione!

  7. @Bob Oush
    Verissimo quello che dice! GLi evasori fiscali, oltre ai vantaggi ottenuti “risparmiando” sulle tasse che gli altri pagano, riescono ad ottenere ulteriori sconti. I miei genitori (81 e 84 anni) pensionati, ovviamente, non hanno (grazie al cielo) gravi patologie, ma come si evince dall’età, diversi non lievi acciacchi. Il loro reddito supera l’esezione del ticket sanitario di qualche centinaia di euro, e solo nel mese di settembre, ne hanno gia pagati più di 400!!!

    Tornando al tema del post “Pagare meno, Pagare tutti!!”

  8. Massimo74

    @Roberto

    I tuoi genitori quasi certamente godono di una pensione che supera il totale dei contributi effettivamente versati nella loro vita lavorativa e come tali pur non essendo ricchi,sono sicuramente dei privilegiati,quindi direi che hanno ben poco da lamentarsi.

  9. Roberto Fioretti

    Ma quando sarà che ci barricheremo daventi alle Camere e manderemo a casa questi signori che non si meritano niente. Ci dicono che l’evaione in Italia è spaventosa rispetto agli altri paesi. E’ solo una scusa per perpetrare un nuovo salasso agli autonomi. Ma andiamo a vedere quant’è la tassazione media degli altri paesi. ma aniamo a vedere come sono forniti i servizi e l’assistenza pubblica negli altri paesi, ti vien da dire ma io perché pago? Sono anni che ci dicono che per diminuire le imposte sul lavoro e sui contribuenti in genere bisogna recuperare gettito dall’evasione. Ma scusate, vi ricordate parimenti, che sono anni che a natale la Guardia di Finanza nonché il MEF sciorinano numeri ridondanti di recuperi ed “INCASSI” milionari di gettito dall’evasione fiscale, “MA VOI AVETE VISTO LA RISPETTIVA RIDUZIONE DELLE IMPOSTE?” Il fatto è questo CONDOMIO in cui viviamo ci costa una valanga di soldi. Lo Stato ci dice di pagare le imposte nel frattempo fa cocnorrenza alle nostre imprese (andate a vedere tutte le società commerciali che controlla) e con il nostro gettito va a sanare e coprire le perdite e/o i deficit conseguiti in questi Enti spesso per cattiva gestione o iperizie varie. E allora tutti ma tutti tiriamo fuori la testa dalla sabbia. Roberto Fioretti.

  10. Davide

    @Giovanni Bravin
    Spett.le Sig. Giovanni,
    condivido pienamente il fatto che tutte queste proteste fatte così, in ordine sparso non fanno capire veramente quale sia e quanto sia tutto questo malcontento così diffuso.
    Da una parte le piccole e medie imprese,viste sempre come gli evasori più spregiudicati…
    dall’altra la pa, visti come i soliti assenteisti, spalleggiati in ogni caso dai sindacati…
    E ancora, precari, ricercatori, studenti… Ognuno con le proprie ragioni, però quello che non viene detto o fatto è che è proprio giunto il momento di una vera manifestazione pacifica tale da coinvolgere la più vasta società civile… Alla luce di ciò che sta accadendo, beh mi auguro che si riesca a cacciare via tutta questa classe politica di inetti e faccendieri depravati.
    Le chiedo gentilmente se potrebbe postare la Sua lettera pure sul blog
    http://www.ImpreseCheResistono.org
    Buonasera

  11. Schwefelwolf

    Temo che l’analisi, per quanto giusta, parta da un’ottica errata: cioè dall’ottica di ciò che dovrebbe essere se… se il sistema (politica in primis) volesse realmente rimettere in carreggiata il Paese disastrato. La realtà dell’Italia è, a mio avviso, esattamente all’opposto: il sistema (cioè l’amministrazione del Paese) si basa su presupposti “storici” consolidati e intoccabili (clientelismo, assistenzialismo, voto di scambio, corruzione – e relative “strutture” ausiliarie). Modificare questi presupposti comporterebbe la rinuncia al potere da parte di una casta che lo monopolizza e se lo divide da piú di 50 anni. Pertanto il “sistema” (questo “sistema) deve essere salvato a qualunque costo. Di conseguenza è imperativo finanziare questi “costi” – in un modo qualsiasi: le modalità sono un aspetto secondario. Nel momento in cui questo finanziamento non può piú essere realizzato con il debito, diventa inderogabile trovare fonti integrative/sostitutive: ipotizzando di ricattare gli altri Paesi dell’area euro (vedasi progetto “Eurobonds”) e cercando – piú direttamente e concretamente – di spremere ancor di piú la massa dei contribuenti italiani, sostanzialmente indifesi. Il “paziente” si indebolisce ancor di piú? Si avvicina al collasso? Temo che questo aspetto non sia di interesse primario. Ciò che interessa in prima istanza, inderogabilmente, è il mantenimento delle prebende e guarentigie della “casta” e delle sue (immense) clientele, quindi del “sistema”. Tutto il resto è sacrificabile. E si continuerà cosí, con alti e bassi, fino al collasso – come con un tumore.

  12. fede

    forse i nostri governanti,ma credo la maggioranza dei politici destra e sinistra etc….,sanno bene che il vero problema dell’italia e degli italiani e’ quell’ente di riscossione statale chiamato,si fa’ per dire,….EQUITALIA.LA ROVINA DI FAMIGLIE,PENSIONATI E PICCOLISSIME IMPRESE.IL COMPORTAMENTO DI QUESTO ENTE DI RISCOSSIONE STA’ SCATENANDO NEI CITTADINI ITALIANI…UN ODIO PROFONDO PER LA DISUMANITA’ DI QUESTO TERRORISMO TRIBUTARIO,EQUITALIA….NON SE LA PRENDE MAI COI GRANDI EVASORI,CON CHI HA PORTATO MILIARDI ALL’ESTERO E FA UNA VITA DA NABABBO…MA SE LA PRENDE CON CHI OPERA E LAVORA DALLA MATTINA ALLA SERA CON PICCOLE AZIENDE CHE VERAMENTE NON CE LA FANNO A PAGARE PIU’ TASSE E LE ALTRE GABELLE…CHE PAGANO IN RITARDO E CIO’ COMPORTA SANZIONI DA USURA,COSI’ CHIUDONO.CI VUOLE UNA RIFORMA FISCALE SERIA IL FISCO DEVE TORNARE A PARLARE COI CITTADINI,BASTA CON QUESTI MINISTRI DELL’ECONOMIA CHE PREDICANO BENE E RAZZOLANO MALE……..BASTA CON QUESTI MANAGER E FINANZIERI CHE RUBANO TUTTO PER MANTENERSI I MOLTI PRIVILEGI DI CUI GODONO.VEDI TERMONTI…PROFUMO ETC…….MA NON E’ UNO SCHIFO TARTASSARE I POVERI CRISTI CHE FATICANO AD ARRIVARE A FINE MESE????????

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