23
Nov
2012

“Redditest-orsione”

Una mole incredibile di dati personali è già confluita nella banca dati dell’Anagrafe Tributaria e molti altri dati arriveranno a breve quando sarà stato definito il software per la trasmissione di tutti i rapporti e di tutte le operazioni di natura finanziaria: ciascun Contribuente sarà spiato in ogni aspetto della sua vita lavorativa, familiare, ricreativa, … per stimare quanto dovrebbe guadagnare all’anno per poter fare ciò che al Fisco risulta aver fatto; se qualcosa non quadra, dovrà

andare a giustificarsi davanti a qualcuno interessato soltanto a raggiungere il budget annuale assegnato al suo ufficio e a maturare gli incentivi economici legati ai maggiori tributi recuperati.
L’economia sta andando a rotoli, il danaro circola sempre meno, gli insoluti non si contano più, la produzione cala inarrestabilmente, i disoccupati aumentano giorno per giorno, i più fortunati tirano avanti perché utilizzano i risparmi accumulati nel tempo, i meno fortunati non arrivano neppure alla metà del mese e non sanno dove sbattere la testa e lo Stato che fa? Si inventa il “redditest”, liberamente fruibile da tutti i Contribuenti per verificare se risultano virtuosi o se debbono considerarsi evasori. … Proprio adesso che il Paese sta andando a picco!?!
Per carità, tranquillizza il Direttore dell’Agenzia delle Entrate (che con quello che guadagna certamente non ha problemi col “redditest”, come del resto tutto quel popolo fortunato dei vari parlamentari, amministratori, dirigenti, superpensionati, …): l’eventuale situazione di anomalia non vuol dire che fa scattare automaticamente l’accertamento tributario! Certo, quando sarà vittima dello “spesometro” o del nuovo “redditometro” il Contribuente verrà prima chiamato dal Fisco per giustificare come mai si è verificata quella incresciosa situazione e troverà certamente qualcuno che comprenderà …, ma non potrà fare nulla perché mancherà il pezzo di carta adatto o perché la direttiva interna dell’Ufficio non lo consentirà o perché la circolare lo vieterà. Alla fine del teatrino si troverà nella cassetta della posta un bell’accertamento tributario con tanto di sanzioni (il minimo è sempre pari al 100% dei tributi richiesti!) con un bel po’ di soldi da pagare all’Erario e con un sacco di istruzioni su come tentare di farsi ridurre la pretesa con gli appositi strumenti deflattivi del contenzioso (tentativo di adesione o mediazione obbligatoria). Meno male, così forse ci sarà qualcuno più disponibile che magari annulla tutto! Ricomincerà un altro teatrino simile a quello precedente dove però il povero Contribuente si troverà nella condizione di dover scegliere se accettare la proposta dell’Ufficio (che pure riterrà ingiusta, ma almeno ridurrà ad un terzo l’importo delle sanzioni ed eviterà di dover affrontare un Giudizio comunque oneroso) oppure se impugnare l’accertamento davanti al Giudice accettandone tutti i rischi, pagandosi il difensore chissà per quanti gradi di Giudizio e intanto versando, prima di cominciare, un terzo dei maggiori tributi richiesti che poi, se avrà ragione, gli sarà restituito. Un bel compromesso con la coscienza che vorrebbe ribellarsi, ma che alla fine, se la pretesa non sarà esagerata, cederà al ricatto con l’amaro in bocca e con tanta rassegnata delusione.
Tutto questo accadrà nella assoluta legalità, perché è la legge dello Stato ad aver creato un sistema adatto per poter esercitare legittimamente un vero e proprio potere estorsivo in nome della lotta all’evasione, enfatizzata dalla propaganda di un sommerso che non sente crisi (275 miliardi di euro dicono oggi, ma erano altrettanti anche nel 2006, quando il duo Visco-Bersani hanno iniziato la caccia ai Lavoratori Autonomi! Com’è possibile?). Se non ci fosse la legge, forse, ci sarebbe l’art. 629 c.p. secondo il quale “chiunque, mediante … minaccia, costringendo taluno a fare … qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione …”.

53 Responses

  1. Jack Monnezza

    Ottimo articolo, tutto verissimo e tristissimo.
    Ore di trasmissioni, tutti a parlare e a divertirsi col giochino informatico.
    Pochissime parole – ignoranza o rassegnazione – su questa ormai legalizzata estorsione di Stato.
    Forza Monti che senza di te le cose andrebbero peggio….dicono in molti….

  2. livio

    E’ ora che le forze vive di questo paese, divise da mille interessi, facciamo per una volta fronte comune a questo scempio giuridico, culturale ed etico.

  3. TERZO STATO

    Agli occhi di un nord europeo tutto questo deve apparire incredibile, per non parlare degli anglosassoni che non denunciano più tramite i loro giornali (WSJ o FT) le stranezze italiane. In realtà sanno tutti che quello che sta avvenendo in Italia contro gli autonomi e PMI, nei loro paesi porterebbe ad un immediata sollevazione di massa fino ad una guerra civile.

    Da noi molti si chiedono perchè accettiamo supinamente questa tirannia assurda e grottesca.
    Io sto cercando di trovare una risposta.
    La più immediata è che buona parte del paese è colluso con questo stato ladro e corrotto. Ma a mio avviso il freno più forte alla rabbia attuale è l’evasione.
    Altrimenti mi dovreste spiegare come fanno per esempio i Veneti a rimanere con l’Italia quando potrebbero stare meglio della Svizzera? O mi trovate una spiegazione antropologica oppure siamo nella follia.

    Ergo senza l’evasione ci sarebbero le ghigliottine in ogni piazza.

  4. Jack Monnezza

    @TERZO STATO

    Due punti molto interessanti.

    Anch’io ho notato il torpore della stampa anglosassone nel coprire l’ultima Italia di MM. Perché ?
    Quello che è’ stato inserito nei nostri codici o succede nei nostri tribunali passa in gran parte sotto silenzio oppure viene giustificato come male necessario per combattere il nemico evasione. Eppure apriti cielo se solo o Russia o Cina o Brasile torcono un capello allo stato di diritto. Perché ?

    C’è, immagino, un po’ di ignoranza e pigrizia. Poco si sa di cosa sia il nostro codice civile e di cosa veramente succeda nei nei nostri uffici tributari e tribunali. I nostri media ne parlano poco ed è meno faticoso e piu’ appariscente scrivere articoli sul bunga-bunga. È molto meno faticoso prendere per oro colato i dati ISTAT su evasione.

    C’è’ poi l’assuefazione. I corrispondenti esteri vivono a Roma e Bruxelles ultracoccolati dal regime. Il sistema viene visto in maniera diversa quando si beneficia in prima persona dei fasti dell’eurocrazia. Anche Calderoli e compagni andarono a Roma per cambiaria, ma fu Roma a cambiare loro. Si trovarono benissimo nell’appartamento al Gianicolo e dal Bolognese.

    C’è forse anche che i media anglosassoni non sono più quelli di una volta. Nixon andò’ a casa per una cimice messa tre livelli sotto di lui in un ufficio di terz’ordine. A BHO non viene neanche chiesto cosa stesse facendo il pomeriggio di Benghazi – poverino era impegnato in comizi – e per quale motivo per due mesi ha raccontato l’incredibile balla del video youtube su Maometto.

  5. pietro

    Da questo articolo sembrerebbe che il software in questione comunichi qualche dato all’agenzia delle entrate, o che la sua compilazione avvenga direttamente attravesro una qualsiasi forma di comunicazione con la stessa.
    Ora io non sono un esperto, ma sono in grado di usare firewall e software che controlino i tentativi di trasmissione di dati attraverso la rete, e sono assolutamente certo che il software in questione che è installato localmente e i cui dati inseriti dall’utente rimangono sul computer locale non comunica nessun dato all’ agenzia delle entrate.
    Un minimo di competenza specifica e di controllo delle notizie potrebbe essere utile prima di considerare una cosa sostanzialmente innocua come il redditest una terribile violazione della privacy quando poi il reditometro e lo spesometro di Tremonti-Berlusconi sono passati sotto un omertoso silenzio da parte di molti critici del duo Visco-Bersani, forse essere bastonati, spiati e maltrattati da un leader della propria fazione politica è meno doloroso?

  6. Manuel Seri

    @pietro
    Ha ragione quando ricorda che il “redditest” ha valenza soltanto privata e non serve per comunicare nulla all’Erario; purtroppo però la relativa simulazione anticipa, in modo quantitativamente più contenuto, quello che sarà il risultato dello “spesometro” o del ben più elaborato “redditmetro” la cui applicazione darà vita agli effetti narrati nell’articolo. Per speditezza e semplicità di esposizione ho omesso il collegamento, ma la sostanza non cambierà perché la premessa riguardante l’enorme mole di informazioni reperibili nella banca dati dell’Anagrafe Tributaria dimostra come il Fisco non abbia bisogno di “rubare” le informazioni dal redditest che peraltro si presta anche alla mera sperimentazione speculativa.
    Per quanto riguarda l’allarme e gli effetti anche ingiusti dipendenti dallo “spesometro” e dal “redditometro” sarebbe utile rileggere altri precedenti interventi su questo e su altri blog risalenti all’epoca della loro introduzione (cfr. “http://www.soslavoratoriautonomi.blogspot.it/2011/06/riforma-fiscale-tremonti.html”, “http://www.chicago-blog.it/2011/10/08/la-%E2%80%9Crepubblica-degli-struzzi%E2%80%9D-malata-di-ipertensione-fiscale/”, “http://www.chicago-blog.it/2011/09/07/terrorismo-fiscale-liberticida/”, “http://www.chicago-blog.it/2012/05/31/lettere-di-cortesia-dal-fisco/” …) per verificare che non sono stati fatti sconti a nessuno. Nonostante le mie personali simpatie politiche, quando si tratta di mettere le mani nelle tasche della gente destra o sinistra “… per me pari son”.
    La ringrazio comunque per le Sue utili precisazioni e per l’attenzione che mi ha dedicato nel leggere e commentare il mio articolo.

  7. giuseppe 1

    @Jack Monnezza
    E’ sempre successo così. Mi ricordo Presidenti del Consiglio che facevano la morale agli Usa per la Baraldini, mentre in Italia usavano il pugo duro coi contestatori italiani che, al contrario della Baraldini (era andata a rompere in un altro paese) avevano tutti il sacrosanti diritti di protesrtare nel proprio paese. Dalla parte opposta, mentre ci si accaniva a chiedere l’estradizione di qualcuno al Brasile, non si aveva nesun ritegno ad assumere estremisti di destra. Una banda di peracottari.

  8. Marco Tizzi

    @Manuel Seri
    Manuel, una domanda che mi ronza per la testa: nel redditometro, come nello studio di settore, come fa l’AdE a capire l’ammortamento degli asset?
    Mi spiego: il redditometro/spesometro/studio di settore nasce dal presupposto: come può un anno uno che ha guadagnato 100 spendere 120?
    La risposta può molto semplicemente essere: perché l’anno prima ha fatto un investimento e adesso lo sta ammortizzando a termini di legge.
    Insomma: per le partite IVA la cassa non è mai pari al reddito, come fa l’AdE a fare presupposizioni riguardanti il reddito guardando la cassa?
    Grazie mille se può rispondermi.

  9. alexzanda

    @Marco Tizzi
    ti rispondo io Marco, l’AE lo fa dicendoti che la presunzione è semplice, cioè può essere superata da una controprova a carico del contibuente.
    ora, per esperienza professionale, ti assicuro che dimostrare di non aver guadagnato una certa cifra perchè per esempio ci si è indebitati o si è ridotto il proprio patrimonio non è affatto semplice, ancor più quando stiamo parlando di cose avvenute 3 o 4 anni fa.
    un esempio per chiarire meglio: nel 2009 dichiaro 100 ma viene calcolato un mio reddito presunto (desumendolo da determinate spese, tipo casa, auto, etc.) di 140. non ho alcuna possibilità legale di dire che per mantenere quella determinata auto io spendo meno di quanto calcolato dall’AE, però posso dimostrare, se riesco, che avevo 500 di patrimonio in banca all’inizio di quell’anno e che alla fine ne avevo solo 460, con ciò giustificando lo scostamento di 40 di cui sopra.
    ti assicuro che in decine di casi che ho seguito in materia, non ne ho mai visto uno che sia riuscito a provare questo, anche perchè l’AE vuole che sia dimostrata anche la consecutio temporale tra i disinvestimenti e le spese, quando non proprio la prova che quelle somme disinvestite siano esattamente quelle poi usate.

    una chicca: lo sai che se hai una casa con un mutuo viene presunto in maniera assoluta che guadagni un importo pari ai mq della tua casa moltiplicati per 25 euro, più le rate di mutuo annuali rimborsate, il tutto (la somma dei due attenzione) moltiplicato per 4 o per 5? come dire che se hai un mutuo da 1000 euro al mese e casa da 150 metri solo per questo devi avere un reddito di oltre 60 mila euro…..

    ma attenzione, la cosa schifosa è questa, che tu non puoi dimostrare o sostenere che non spendi 60 mila euro l’anno per la tua casa (+ chissà cos’altro per le altre cose che possiedi o compri), no, questo è un dato inconfutabile giuridicamente, tuttavia lo stato ti dice che la presunzione è relativa e non assoluta perchè tu puoi sempre dimostrare che non guadagnavi quelle somme o che le guadagnavi e non le dichiaravi per altri legittimi motivi.

    capito? non puoi dimostrare che non guadagnavi 60 mila euro (già di per se probatio quasi diabolica) ma devi dimostrare che se non li hai guadagnati li hai erosi dalle tue disponibilità pregresse, diminuendo il tuo patrimonio complessivo e devi devi farlo mostrando a dei funzionari che non ti credono e che mettono cavilli su tutto che il saldo totale dei tuoi averi, tra immobili, mobili, ricchezza finanziaria, è diminuito almeno di quanto manca per completare la differenza tra il reddito presunto e quello dichiarato.

    io non ho mai visto nessuno farcela, anche perchè immagina cosa significa mostrare questo sui beni e conti del 2009, o del 2008, chissà quanti conti, quanti movimenti.

    chi viene preso dall’ingranaggio non ha scampo credimi, alla fine deve sempre pagare qualcosa, anche solo per ricostruire le posizioni perde tantissimo tempo e denaro e non è mai creduto.

    questo è il nostro fisco, morale, fa schifo e merita di essere schiacciato per esempre e additato come esempio di tortura

  10. TERZO STATO

    Lo spauracchio dell’ “incredibile” evasione italiana è degna del Minculpop.
    Quando si dice che viene evaso il “27%” del PIL è ovvio che si pensa a cifre enormi.

    Ma capire come questo dato viene calcolato è indispensabile per comprendere la reale e paradossale situazione italiana.

    Partiamo dalle cose fondamentali: come viene calcolata la percentuale di evasione? Con una formula aritmetica semplicissima:
    La percentuale di tasse richieste dallo stato – Le tasse ottenute dallo stato = la percentuale di evasione.

    Per chiarirci se lo stato vuole incassare 3 e incassa 2 la percentuale di evasione sarà 1.

    Ora che però abbiamo capito la formula è importante capire quanto lo stato italiano vuole incassare.

    Secondo i dati della banca modiale lo stato italiano ha avuto nel quadriennio 2007-2011 una percentuale di tasse richieste sulle attività economiche dal 68 al 76% con una media del 70%.

    Questo è il dato fondamentale e che fa capire molte cose: lo stato italiano vorrebbe incassare il 70% di quanto i cittadini producono.

    Tutto ciò che incamera meno viene considerato: evasione.

    Quindi i calcoli sono molto semplici:

    Lo Stato Italiano incassa il 43% di quanto viene prodotto in italia (terza percentuale più alta al mondo dopo svezia e finlandia).
    Ma volendo incassare il 70% dichiara che ha una “evasione” del 27% (che è appunto il 70% che lo stato vorrebbe e “solo” il 43% che riesce ad incamerare).

    Per rendere meglio l’idea di questo gioco:
    la francia incassa rispetto al pil il 42% ma ha un’evasione stimata del 13% questo perchè il francia le tasse richieste sono del 56% e non del 70% (sempre dati banca mondiale).

    Se l’italia invece di richiedere il 70% richiedesse il 56% come la francia, avrebbe un’evasione stimata dimezzata.

    Se richiedesse direttamente il 43% avrebbe un’evasione stimata pari a Zero.

    Link ai dati della banca mondiale:
    Total tax rate (% of commercial profits)

    Caro Befera, quando al cospetto di Dio di verrà chiesto che lavoro facevi, cosa risponderai?
    XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
    Un popolo che non si ribelli merita di essere schiavo.

  11. Marco Tizzi

    @alexzanda
    Grazie Alex.
    Era come sospettavo: dallo sceriffo di Nottingham non ti salvi.
    Speriamo arrivi un Robin Hood in fretta, altrimenti qui c’è solo la fuga.

  12. Jack Monnezza

    @alexzanda

    Sono d’accordo che la situazione e’ drammatica e che il contribuente e’ totalmente alla merce’ dei voleri dei funzionari, indifeso.

    Però, a me, nei casi che ho seguito – per la verita’ pochi – di spese giustificabili, o con altri redditi fuori irpef documentabili, o con eredita’ documentabile, o con riduzione di patrimonio (documentabili dagli estratti conto/movimentazioni), le cose sono andate a posto abbastanza subito…..
    Sarò stato fortunato……
    Poi adesso che dovrebbero avere a disposizione la totale situazione patrimoniale bancaria non possono più’ dire che il contribuente nasconde qualcosa….

  13. Jack Monnezza

    @TERZO STATO

    Qualche tempo fa mi capitarono un paio di studi su come viene stimata l’evasione da ISTAT e compagnia bella.
    Vi risparmio i dettagli ma mi venne abbastanza da ridere.
    L’unica stima che mi sembrò avere parvenza di una qualche scientificità fu quella dell’evasione IVA. Su certe zone/categorie-merceologiche e’ possibile fare degli incroci su quanto incassato e quanto effettivamente venduto in base ad altre fonti……ed estrapolare…
    La stima dell’evasione IRPEF e’ invece un castello di sabbia che si basa su improbabili stime di PIlL sommerso e/o criminale e sulla totale sottostima del fatto che tante spese sono finanziate col patrimonio e non col reddito corrente.

  14. Manuel Seri

    @Marco Tizzi
    Mi associo alla esauriene risposta già fornita da “alexzanda” che condivido in toto e che ringrazio per avermi preceduto sgravandomi dal relativo onere.
    Il problema di fondo risiede nel presupposto: il contribuente è considerato evasore fino a prova contraria e spesso dovrebbe fornire una prova impossibile (“probatio diabolica”) e perciò si vede costretto ad accettare il sopruso. Sono estremamente rari i casi in cui si riesce a soddisfare la curiosità dell’Ufficio finanziario: servono comunque documenti indiscutibilmente schiaccianti e un operatore assegnatario della pratica sufficientemente autorevole anche verso i suoi capi e disponibile a capire le situazioni (un terno al lotto!).

  15. Marco Tizzi

    @Manuel Seri
    Grazie lo stesso, non che mi immaginassi qualcosa di meglio.
    Ma questa cosa degli asset è oggettivamente una vaccata cosmica: lo Stato mi costringe ad ammortizzare come vuole lui e poi controlla il mio reddito guardando la mia cassa.
    Geniale.

    La cosa preoccupante è che l’unica formazione politica tra quelle che di certo si presenteranno alle prossime elezioni che attacca frontalmente questa situazione è il Movimento 5 Stelle.
    Per il resto tutto tace.

  16. Jack Monnezza

    @Manuel Seri

    Caro Seri,
    Non crede che se questa storia degli accertamenti su redditometro prende piede su larga scala non verrà fuori una esigenze di specificare meglio cosa costituisce prova ? Oppure saremo ancora lasciati all’arbitro del funzionario di turno? Oppure c’è già’ qualcosa a riguardo ?
    L’esempio piu’ banale: il provare che (delta situazione patrimoniale + redditi dichiarati + redditi forfettari ) = (spese da redditometro) e’ prova di assoluzione oppure non basta ? Cosa ne pensa ?
    Non dovrebbero essere anche i professionisti/tributaristi a provare ad intervenire sottolineando la non sostenibilità del totale arbitrio?

  17. Francesco

    @Jack Monnezza

    il sistema è scientemente strutturato per essere basato sull’arbitrio, nulla potrà cambiare finchè non si affermerà una nuova classe politica capace di riaffermare il principio di legalità, la storia degli ultimi 20 anni è tutta una discesa verso l’inferno del diritto.

  18. Mario45

    @ Jack Monnezza
    Caro Jack, ormai stiamo operando in uno stato di totale illegalità. Della definizione di prova a questa gente non importa proprio nulla, anzi, meno il concetto di prova e di reato rimane definito, piu’ e’ manovrabile, per cui adatto a perseguire gli scopi dello stato e dei suoi sgherri. A costoro non importa un cavolo di giustizia ed equità, ma solo di raccattare tutto ciò che è raccattabile. Questo modo di operare non cambierà sua sponte – non è mai successo – ma solo con la ribellione degli oppressi. Qui ha ragione TERZO STATO. Il fatto e’ che quando si scatena la violenza, poi non si sa mai come va a finire: generalmente arriva ” l’uomo forte ” che, con la scusa di ristabilire la legalità, impone il suo ventennio. Temo che il possibile abbandono dell’euro favorirà questo obbrobrio di soluzione.

  19. Manuel Seri

    @Jack Monnezza
    Purtroppo non lo credo per il semplice motivo che il sistema dell’accertamento tributario si è progressivamente appiattito sul pregiudizio di fondo del “contribuente evasore fino a prova contraria” che ha ribaltato completamente i ruoli e penalizzato quello del contribuente fino ad arrivare al “dovere” di collaborare (sotto minaccia di inutilizzabilità delle reticenze, al “dovere” di dire la verità (sotto minaccia di sanzione penale); se a questa stuazione si aggiunge l’esigenza sempre crescente di gettito, la propaganda che enfatizza la propensione all’evasione dei contribuenti (specie quelli indipendenti che hanno maggiori possibilità di farlo), l’assegnazione alle Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate di un budget annuale da recuperare ed i trattamenti incentivanti a favore dei suoi operatori, l’introduzione della mediazione obbligatoria (per ora limitata alle liti fino ad € 20.000,00 di valore, m non mi sorprenderebbe affatto se venisse innalzato) davanti alla stessa Amministrazione finanziaria, la trasformazione delle Commissione Tributarie da organismi a formazione interdisciplinare a consessi sempre più togati stipendiati con i danari recuperati dall’Agenzia delle Entrate, Lei capisce che la prospettiva di qualche cambiamento in favore dei contribuenti o delle loro prerogative difensive appare sempre più buia.
    Le modalità con cui è stato fino ad ora aapllicato il vecchio redditometro e soprattutto l’orientamento della Giurisprudenza di legittimità in merito alle prove che incombono sul contribuente mi inducono a rispondere con serie perplessità in merito all’efficacia della formula prospettata per opporre lo spesometro o quel che sarà il risultato del futuro redditometro; tuttavia è chiaro che quello dovrà essere uno degli elementi da sostenere, ma credo che verrà richiesto qualcosa di più direttamente specifico. In ogni caso, laddove occorresse esibire in contraddittorio gli estratti conto dei rapporti finanzari, la situazione potrebbe paradossalmente anche aggravarsi a causa delle presunzioni legali operanti in quell’ambito (versamento e/o prelevamenti non giustificati = ricavi).
    Non posso darLe torto sull’ultima domanda, anche se debbo sottolineare la grave responsabilità di tutte le associazioni di categoria e degli ordini pofessionali nell’aver creato le condizioni per la degenerazione del sistema accertativo collaborando (non si sa come e con quali criteri) alla elaborazione degli studi di settore (prima) e del nuovo redditometro (ora) e mostrando assoluta indifferenza verso l’evoluzione sempre più illiberale, prevaricatoria e poliziesca della normativa in materia tributaria; adeso è molto più difficile (se non impossibile) uscirne, almeno fintantoché l’opinione pubblica non si renderà conto della strumetalizzazione operata con la propaganda anti-evasione e del grande esporprio generalizzato che si sta preparando con l’avvio dei nuovi criteri di accertamento.
    Per quanto mi riguarda, sono anni che tento di persuadere la Gente (nel mio piccolo) a valutare con occhi più critici quanto accadeva e quanto accade spiegando che la prevaricazione dei diritti di qualcuno è soltanto l’inizio della prevaricazione dei diritti di tutti, ma la disinformazione e la demagogia operate con i vari mass-media pare avere sempre la meglio. Sic!
    Tuttavia non bisogna mai mollare perché, se c’è qualcosa che “castra” ogni possibilità di reazione, essa è la rassegnazione accompagnata dalla convinzione della veridicità di tutto quanto viene detto dalle alte sfere e dalla legittimità di tutto quanto viene imposto dalle leggi.

  20. giuseppe 1

    Gentile Dott.Seri
    Approfitto della Sua disponibilità per segnalarle questo link del Governo Francese. La Charte du Contribuable mostra in pieno l’imbarazzante differenza che c’è tra la legislazione di un Paese Civile in uno Stato di Diritto ed il nostro. Non dovrebbero servire altri argomenti.
    Se non l’ha già letto, la prego caldamente di farlo.

    http://www2.impots.gouv.fr/documentation/charte_contrib/index.htm

  21. Manuel Seri

    @giuseppe 1
    Molte grazie. Sono d’accordo con Lei e recepisco il documento come un auspicio per un prossimo futuro (non so quanto lontano) anche nel nostro Paese con un sistema di poteri adeguatamente riformato che possa far crescere eticamente anche i Cittadini.

  22. Alberto

    Allora, per voi e Manuel, provate a fare così, un test, un reddito di 50.000 euro, (non distinguendo fra l’ altro fra redditi esenti e redditi lordi, vi sembra serio? e’ COME SOMMARE FISCHI E FIASCHI, PATATE E FAGIOLI, e non solo, ma le due parti potrebbero essere anche sbilanciate e non solo 50.000 tutti lordi fanno circa 34.000 netti, 50.000 di cui 30.000 lordi e 20.000 esenti, fanno circa 45.000 euro netti) dicevo provate a segnare spese per gioielli per 20.000 euro e nell’ apposita sezione, disinvestimenti, nello stesso anno per altrettanto. Nonostante voi abbiate acquistato quei gioielli con quel disinvestimento e ci siano gli esatti riferimenti che lo comprovino, il test, ti da incoerente.
    Il grave problema, a mio avviso, di aver diffuso questo strumento così errato, e senza opportuna valutazione del suo impatto di deterrenza, potenzialmente catastrofico sui consumi è che la gente, anche a reddito fisso, si intimorirà, non spenderà più i risparmi, se ancora ce li ha, per comprare un casetta, una macchina nuova, un quadro, un box, una vacanza costosa e tanto altro, riducendo i suoi consumi ai soli strettamente essenziali, di sopravvivenza e voi capite che la cosa, innestata su una situazione già catastrofica provocherà, forse? il tracollo definitivo del Paese.

    @alexzanda

    @Marco Tizzi

  23. marziano

    quoto tutto, da giurista rigoroso provo obbrobrio per uno stato che modifica in senso a se favorevole regole processuali che trovano origine nel diritto naturale e poi in quello romano da due millenni. Eppure tutto ciò continua ad andare bene e i media non hanno alcun interesse a chiarire la verità. Eppure non scordiamo che i sostenitori di questa falsità stanno anche tra le vestali della costituzione di libertà e giustizia per cui la Carta ha sempre interpretazioni contrarie al bene della persona e dell’individuo e sempre a favore dell’interesse generale che in realtà è quello caratteristico dello stato totalitario.

  24. Mario45

    @ Manuel Seri
    scusi dottore, forse più che tributaristi e commercialisti l’opposizione, a partire dagli studi di settore, avrebbe dovuto essere effettuata dalle associazioni di categoria. Ma le associazioni sono compromesse, per non dire totalmente condizionate ed inquinate dalla burocrazia statale: che c’entrano le FFSS con Confindustria ? Da qualsiasi parte la si guardi, non se ne esce.

  25. Alberto

    Il mio sogno più bello, durante le rare notti di riposo ristoratore; codice civile italiano e relative sentenze della Cassazione, per incanto smesso e buttato nel cesso e applicazione del codice civile svedese o norvegese.@marziano

  26. erasmo67

    Scusate, ho fatto una microverifica su un microcampione con 19 famiglie a reddito totalmente fisso (con l’eccezione di qualche caso con immobili di proprietà locati e correttamente dichiarati tassati con cedolare secca) , con situazione per il resto abbastanza differenti in termini di dimensione del nucleo familiare, si va dal lavoratore dipendente monoreddito con 4 figli e mutuo al pensionato con badante (non in nero), alla coppia giovane con due stipendi che ha appena comprato casa, alla coppia di insegnanti precari con filgio in affitto…

    Sono risultati tutti congrui.

  27. erasmo67

    erasmo67 :alla coppia di insegnanti precari con filgio in affitto…
    Sono risultati tutti congrui.

    L’appartamento è in affitto , non il figlio….

  28. Alberto

    Dai tribunali e dai relativi giudici. Ho avuto negli ultimi mesi questioni legali da affrontare e avvocati da consultare; la situazione del contesto civilistico è da paura; ti cito a titolo di esempio una delle ultime sentenze della Cassazione del 23/11/2012 da far rabbrividire (l’ ergastolo bancario che si trasmette però agli eredi):

    Fideiussione omnibus, la banca non ha limiti di tempo per
    l’ingiunzione al garante

    @Mario45

  29. Alberto

    E’ proprio questo che sorprende, in alcuni casi le stesse spese come importi, fatte per alcune cose, come la badante, non sono equiparate ai pari importi spesi per beni diversi. Ti sembra regolare una cosa del genere e produttivo ai fini della depressione dei consumi? @erasmo67

  30. Alberto

    Contento di rivedervi tutti e te in particolare; mi ero assentato e raffreddato perchè questo blog ormai blocca praticamente i riferimenti esterni e questa cosa per me, per come intendo io gli interventi, è tarpante.@Alberto

  31. Mario

    @ Alberto

    Appunto, verrà applicato da questi giudici e da questi tribunali: ti pare che sia garanzia di equità ?

  32. vogliono i nostri dati ok. se li son gia’ presi… ok … ora si prendono anche i dati relativi a tutte le ns spese e transazioni. Ma un minimo di reciprocita’? posso sapere a chi vanno i soldi del Senato? della Presidenza (non della Repubblica) della regione Lazio… O Campania … E dei comuni? Di piu’ poi: posso sapere (a consuntivo non a preventivo) cosa i vari comuni fanno con le municipalizzate? E la stessa Ag. En: posso sapere a chi vanno i soldi del loro bilancio ? Quali fornitori, Quali consulenze? Visto che loro sanno chi sono i miei clienti e i mei fornitori. Io vorrei conoscere i loro. Non per ritorsione ma per vedere se le loro spese sono congrue.

  33. xx

    Ora io non sono un esperto, ma sono in grado di usare firewall e software che controlino i tentativi di trasmissione di dati attraverso la rete, e sono assolutamente certo che il software in questione che è installato localmente e i cui dati inseriti dall’utente rimangono sul computer locale non comunica nessun dato all’ agenzia delle entrate.

    Senza voler insinuare che il sw dell’ag. entrate spii il contribuente (ne dubito, anche per questioni di opportunità), un firewall non permette affatto di controllare quali dati eventualmente verrebbero comunicati all’esterno. Il sw afferma di controllare versioni aggiornate, cosa utilissima, ma ci vuole davvero poco per “infilare” in quello stream di dati dei dati presi dal computer locale. Un firewall non ci aiuta, solo un PC assolutamente vuoto potrebbe esserne immune.
    Un falso senso di sicurezza è molto pericoloso.

  34. Marco Tizzi

    @Alberto
    Ciao Alberto, innanzitutto: come stai?

    Ho visto anch’io che ci sono spese “punitive”: evidentemente ci sono dei moltiplicatori, tipo che le spese che lo Stato considera “futili” vengono pesate più di altre, quindi se compri gioielli sei ricchissimo per forza e devi avere un supermegaiperreddito, perché i poveri i gioielli mica li comprano.
    Chissà come sarà contenta la nostra industria del gioiello – uno dei nostri vanti – che già oggi vive solo di export.
    Del resto abbiamo già ucciso il mercato interno di barche, perché farci mancare anche il gioiello?

    Io spero che un giorno tutti gli imprenditori dei settori uccisi da questa follia totalitaria si ritrovino e dicano in coro “sapete che c’è? che il Made in Italy è finito. Noi andiamo via”
    Perché tanto finché la gente abbassa la testa e continua a lavorare e pagare le tasse non capiranno.

  35. Piccolapatria

    Per farla breve: lo scoramento è tale che non si ha nemmeno la forza di reagire. Conclusione: il potere immondo ha raggiunto il suo bieco scopo; non solo sudditi ma anche schiavi e servi della gleba al servizio dei ladroni politicanti. L’Italia è un paese dove non è più dignitoso vivere.

  36. Valerio Lucchinetti

    @Marco Tizzi
    Ho letto da qualche parte che il reddi-test è basato su un modello di regressione lineare multipla; quale sia la variabile dipendente e quali siano stati gli input per la stima dei parametri lo sa ovviamente Befera. Certo che pesa le varie spese in modo molto diverso

  37. Lorenzo

    … chissà perchè per l’evasione fiscale il fine di nutrire la casta giustifica qualunque mezzo, compresa l’inversione sistematica dell’onere della prova, mentre quando degli scalmanati danno addosso ai poliziotti occorre rendere identificabili i poliziotti…
    Se applicassimo lo stesso criterio dove c’è assenteismo: quando la media in un reparto supera il 10% multa a tutti salvo dimostrare che hanno usato le ferie?

  38. Mssimo74

    @Marco Tizzi

    Già oggi è così.In molti vanno in svizzera a comprare oro o gioielli(sopratutto chi vive a Como o dintorni)e in molti acquistano auto in leasing in germania per pagare meno tasse e per sfuggire ai controlli dell’ADE.Con il nuovo redditometro vedrai che sarà anche peggio,si rischierà la paralisi totale dei consumi(già in calo quest’anno del 3%),la gente non comprerà più per paura di subire un accertamento da parte di befera & co.
    Che qualcuno fermi questi folli prima che sia troppo tardi(e forse già lo è)…

  39. Carlo

    Articolo magistrale e’asattamente al millesimo quello che mi sta succedendo.Be mi vergogno propio di essere cittadino di un paese così

  40. riguardo firewall e ammenicoli vari: e’ vero che un firewall non basta per un controllo. Ma aiuta. L’ideale sarebbe un firewall operante su una sezione di rete vuota. Con solo il pc con il software in questione. Si lascia il pc acceso con il sw in funzione e lo si usa per diverso tempo. Se nessuna connessione e’ stata stabilita allora FORSE non ci sono problemi. Dico FORSE, perche’ a voler essere precisi un test del genere cerca collegamenti verso l’esterno durante l’uso normale. Nulla ci direbbe di eventuali collegamenti pre-programmati per essere eseguiti in date e orari prestabiliti. Qui’ mi fermo per non divagare troppo. Spesso un controllo di questo tipo richiede un esperto.

  41. alegrandi354

    TERZO STATO :
    Agli occhi di un nord europeo tutto questo deve apparire incredibile, per non parlare degli anglosassoni che non denunciano più tramite i loro giornali (WSJ o FT) le stranezze italiane. In realtà sanno tutti che quello che sta avvenendo in Italia contro gli autonomi e PMI, nei loro paesi porterebbe ad un immediata sollevazione di massa fino ad una guerra civile.
    Da noi molti si chiedono perchè accettiamo supinamente questa tirannia assurda e grottesca.
    Io sto cercando di trovare una risposta.
    La più immediata è che buona parte del paese è colluso con questo stato ladro e corrotto. Ma a mio avviso il freno più forte alla rabbia attuale è l’evasione.
    Altrimenti mi dovreste spiegare come fanno per esempio i Veneti a rimanere con l’Italia quando potrebbero stare meglio della Svizzera? O mi trovate una spiegazione antropologica oppure siamo nella follia.
    Ergo senza l’evasione ci sarebbero le ghigliottine in ogni piazza.

    Bella domanda! La risposta te la da Chomsky con il suo principio della rana bollita
    (breve ma assolutamente vero:
    >> http://www.misteri2012.net/t4893-il-principio-della-rana-bollita )
    Infatti come la rana oramai siamo troppo indeboliti per reagire, o almeno questo è ciò che stiamo dimostrando… senza spina dorsale! Facciamo la fila per comprare l’I-phone
    5 mentre in Spagna scendono in piazza e protestano per le idee in cui credono…
    Le questioni delle tasse, dell’evasione, di Equitalia sono vergongose. E il bello che sono abilmente evitate dai contendenti delle attuali primarie… a questo proposito ho trovato questo articoletto che descrive il quadro molto bene.. specie per la questione EQUITA’ e per le evasioni…..
    >> http://www.cosmopolitaly.net/flash-8/

  42. N. a Alien

    Proprio così. Un vero e proprio Stato di Polizia (anche fiscale) con tanto di feudatari e vassalli. Servi e padroni. Liberi e schiavi. Vittime e carnefici. Cattolici destinati a diventare sempre più “protestanti” per recuperare (almeno in parte) i 200 anni di ritardo morale e etico di cui ha scritto il Cardinal Martini.

  43. Franco

    ma chi è che studia questi metodi, quale commissione di esperti, si possono sapere nomi e cognomi di questi geni? non è poi vero che il fisco spende di piu’ di quanto incassa per implementare queste nefandezze? Grazie.

  44. adriano zavatti

    Sono molto contento che tutto quanto paventato accada. Ho sempre denunciato tutto e regolarmente pagato tutte le tasse. Sono francamente molto più disgustato nel vedere gente che non paga o paga somme irrisorie e mi sorpassa con suv da 100.000 €, cambiati regolamente ogni anno. Se tutti lo facessero sicuramente ne pagherei meno. Questo non significa che lo Stato e la politica debbano imporre comportamenti equanimi ed essere massimamente efficienti nel dare servizi ai cittadini. Anzi, sono del parere che quando questi servizi non funzionano, i primi ad essere sottoposti a inchiesta siano i dirigenti inetti o incapaci. Forse così diventeremo un paese normale.

  45. giovanni alduini

    Siamo un paese da socialismo reale. Bersani è il vessillifero dell’imu che ci sta mettendo in ginocchio. Da primo ministro o da maggiordomo di Monti avrà un posto di rilievo nella distruzione della nostra economia nazionale e familiare.Altro che primarie! Cercano di costruirsi un’aureola di serietà e di onestà incuranti del ridicolo . La cattedra dell’onestà non è di certo appannaggio di un modo di amministrare che anche in Toscana dovrebbe essere vagliato attentamente da chi amministra la giustizia. Si potrebbe cominciare tranquillamente da una sanità che grida vendetta al cospetto di Dio.

  46. alegrandi354

    adriano zavatti :
    Sono molto contento che tutto quanto paventato accada. Ho sempre denunciato tutto e regolarmente pagato tutte le tasse. Sono francamente molto più disgustato nel vedere gente che non paga o paga somme irrisorie e mi sorpassa con suv da 100.000 €, cambiati regolamente ogni anno. Se tutti lo facessero sicuramente ne pagherei meno. Questo non significa che lo Stato e la politica debbano imporre comportamenti equanimi ed essere massimamente efficienti nel dare servizi ai cittadini. Anzi, sono del parere che quando questi servizi non funzionano, i primi ad essere sottoposti a inchiesta siano i dirigenti inetti o incapaci. Forse così diventeremo un paese normale.

    Esatto! ma non sono inetti o incapaci, sono DIPENDENTI. In Italia ora come ora basterebbero POCHI ISTANTI per risanare completamente il sistema-tasse. E’ tutto informatizzato e basterebbe un programma che calcola in modo veramente equo il quantitativo di tasse da pagare. Il problema è che si dice da 20 anni… un mio carissimo amico lavora all’inps e io sono testimone di questo. Lui è il primo a dire che se i politici smettessero di mettere becco in questioni finanziarie e di imporre norme finanziariamente inapplicabili, e lasciassero invece lavorare chi di dovere, le norme potrebbero essere risanate ed essere applicabili. Ora non lo sono, o ci sono paradossi perchè insieme a regole di 10/15 anni fa vanno regole attualissime… che cozzano completamente e impediscono che si formi equilibrio. Chi ha di più deve pagare più tasse non c’è un cacchio da fare… solo che 99 volte su 100 chi ha di più è perchè è “qualcuno”, quindi ha il potere di non essere tassato, o essere tassato solo in piccolissima parte. Ed ecco svelato l’arcano del perchè anche se basterebbero pochi click di esperti, noi siamo ancora impantanati.
    Diciamo grazie ai Bersani di turno che vincono su facce nuove! Che impediscono il rinnovamento. Ok che avrebbe potuto fare Renzi anche dal punto di vista finanziario? ..in ogni caso non possiamo dirlo, perchè ancora una volta abbiamo soffocato un volto nuovo e ancora non corrotto (per quanto?) a favore di uno dei dinosauri che tra l’altro ha dato il potere all’Equitalia di Tremonti…
    questo è un mio modestissimo parere, per avere un quadro decisamente più esteso e “oggettivo” consiglio di leggere questo articoletto:

    http://www.cosmopolitaly.net/flash-10/

    mi piace molto perchè riesce sempre a dare uno sguardo a 360° sull’attuale panorama e il bello è che non è di parte, è uno dei pochissimi ad avere una visione politicamente neutra… valli a trovare giornali o telegiornali così……..

  47. Marco B.

    Pur avendo dichiarato tutti i redditi regolarmente (ed essendo dipendente non avrei potuto fare diversamente) sono entrato nele maglie del redditometro-spesometro per spese effettuate oltre i redditi (abitazione principale acquistata mentre ne affittavo un’altra – durante ristrutturazione, ingenti spese per la ristrutturazione medesima, scuola figli, ecc). Tutto bene, mi fa piacere che un sistema automatico di data-mining scovi le anomalie. Non va bene, invece, che nonostante abbia fornito all’Agenzia le prove che le spese furono sostenute con prelievi dal patrimonio (titoli e fondi), l’Agenzia delle Entrate cerchi di “negoziare” una multa per qualcosa che non ho commesso. Come dice l’articolo, dovrò fare ricorso, pagando un terzo della multa che probabilmente non verrà mai rimborsata, sostenere le spese legali fino al terzo grado (l’Agenzia si difende con proprio personale e non paga avvocati), e rischiare che una commissione tributaria di incapaci non accolga il ricorso magari per qualche vizio di forma. L’Agenzia, consapevole di ciò, “propone” una trattativa che è un’estorsione. Mi hanno offerto “il 40-45% della sanzione”. Alla mia domanda “ma con quale motivazione giustifichereste la sanzione” la risposta è stata – testuali parole – “l’incasso è sempre giustificato”. E poi parlano di Patto con il Contribuente.

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