Punto e a capo n. 19
5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto
Quella bella idea di usare le armi autonome (che violano la Prima legge di Asimov)
Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la storia del drone armato – targato USA – che ha “deciso di uccidere” il suo stesso operatore poiché voleva impedirgli di completare la missione iniziale, il cui obiettivo finale era stato modificato a seguito di una nuova valutazione. Se non l’avete letto e adesso vi manca il fiato, potete respirare (per ora), si trattava di un test simulato nel quale un drone – alimentato da intelligenza artificiale – dopo aver ricevuto un primo input contro un target nemico, ha preso il comando come nei peggiori film distopici e ha deciso di disobbedire ai nuovi ordini per poi scegliere di attaccare chiunque interferisse con la missione iniziale, umani alla sua guida compresi – ne scrive il Guardian. A corredo: è utile ricordare – oltre le tre leggi di Asimov, la prima in particolare – che qualche anno fa in Italia, l’allora deputato Stefano Quintarelli, presentò una mozione alla Camera dei deputati per evitare l’uso delle armi autonome/basate su IA. La mozione non venne approvata. Forse è tempo di tornarci sù e rifletterci.