La recessione ha dissolto 43 mld. su 49 delle manovre 2011
Cosa è rimasto delle tre manovre di finanza pubblica del 2011? Quella adottate a tamburo battente dal Parlamento italiano su proposta di Tremonti (le prime due) e di Monti (l’ultima) per tacitare il crescente spread? Praticamente nulla. In realtà le maggiori tasse da pagare e pagate restano tutte, i tagli alla spesa pure. Quello che è scomparso è invece l’effetto atteso di quei provvedimenti sui saldi di finanza pubblica: non pervenuto, evaporato, scomparso, dissolto, volatilizzato, integralmente bruciato dalla recessione economica che ha cancellato Pil nominale e quindi le tasse che su di esso sarebbero state pagate con le precedenti aliquote, senza bisogno di manovra alcuna, oltre ad aver probabilmente accresciuto la spesa per la protezione sociale. A dirlo è lo stesso governo, seppure in maniera implicita attraverso le tabelle dei suoi documenti di finanza pubblica.











