Con Bersani, vincono patrimoniale e vecchi apparati
In molti ci avevamo sperato. Eccome. Ma Matteo Renzi ha perso. E’ stato molto coraggioso, ha posto i due problemi giusti. La necessità di una discontinuità seria rispetto ai vecchi apparati, figli dell’evoluzione diretta dal pci nella doppia matrice cultural-politica e organizzativista, e intorno ai quali si sono accampati nel tempo anche i più degli ex margheritici, per rendita di posizione. E un secco no alla patrimoniale di Bersani-Vendola, una svolta per il merito anche nella pubblica amministrazione. Ma la reazione degli stati maggiori centrale e periferici del Pd è stata durissima. Tutte le regole delle primarie sono state congegnate a questo scopo. Confermare in Bersani il principio dell’unzione carismatica dall’alto, a costo di respingere migliaia e migliaia di elettori nuovi che appoggiavano Renzi per ragioni esattamente opposte. Quali conseguenze, ora?











