13
Set
2009

Finalmente è chiaro, perché solo Lehman fu lasciata fallire

A un anno dal fallimento Lehman che fece evolvere la crisi finanziaria al panico, si sprecano gli approfondimenti e le opinioni su “a che punto siamo?”, visto che in buona sostanza il drive del big business finanziario sembra procedere trionfalmente su binari del tutto analoghi a quelli precrisi: meno conduits e SIVs esterni al bilancio, ma non meno leva e sempre col trading che batte di svariati multipli ogni attività tipica della banca commerciale tradizionale. Sul fallimento Lehman in quanto tale, che restò isolato e in quanto tale accende ancora il dibattito sul perché e come Paulson e Bernanke vi si risolsero, a differenza di quanto accadde prima per Bear Stearns e poi per AIG, Citigroup etc. Per approfondire, vedi qui e qui. Personalmente penso che un brandello di verità inizi a essere finalmente chiaro. Il punto non è mai stato quello di considerare in termini comparati i 600 miliardi di asset a rischio di Lehman meno gravi di quelli di tanti altri intermediari finanziari in condizioni sostanzialmente analoghi ma salvati. Su questo, leggete poi quanto scrive John Taylor nel libro “Fuori strada” pubblicato da IBL Libri. In realtà il panico sui mercati finanziari non si scatenò tanto all’indomani del 15 settembre, ma divenne davvero tale solo una settimana dopo, quando Paulson e Bernanke presentarono con toni ultimativi in Congresso la prima versione del TARP da oltre 700 miliardi di dollari per salvare le istituzioni finanziarie. Ma senza dire una sola parola su come  lo strumento avrebbe davvero funzionato, e con la più invasiva richiesta di poteri discrezionali all’esecutivo che fosse mai stata chiesta a un Congresso americano. È ovvio che i poteri di guerra si chiedono per una guerra: e la reazione del mercato a quel punto fu quella tipica davanti a una guerra, cioè il terrore e la perdita verticale di ogni fiducia, a cominciare da quella interbancaria.

La verità inizia però a venir fuori. La penso come Joe Nocera, che ha scritto sul New York Times.  Il fallimento della sola Lehman fu fortememente voluto da Paulson e Bernanke, esattamente per farsi dare quei poteri di guerra discrezionali dal Congresso. Una mossa che continuo a considerare sbagliata per tre ordini di ragioni. Perché di quel potere discrezionale Bernanke e Paulson fecero un pessimo uso: il TARP cambiò sostanzialmente fine e meccanismo attuativo, quando dopo qualche settimana l’Europa ribattè sulla linea “nessuna banca ha da fallire” e attuò i primi ingressi nel capitale delle banche, che all’inizio Washington sembrava escludere per meccanismi “misti” di assunzione dei soli bad assets. Secondo: poiché a muovere i regolatori era una ragione politica, e non di macro o micro stabilità finanziaria, nel corso di tempo a seguire i mercati – al di là della paura – hanno ancora più facilmente assunto il punto di vista “che nessuno fallisca”, assolutamente sbagliato visto che un conto è la garanzia ai depositi, altro evitare il giusto azzeramento del valore ai soci bancari. Aver evitato la pulizia, spinge naturalmente i soci e i manager bancari ancor oggi a fare esattamente come prima e più di prima, e proprio il fallimento solitario di Lehman – tra i grandi dico, di banche fallite negli USA siamo a quota 92 dall’inizio dell’anno – è stato decisivo nel radicare e incoraggiare l’attuale andazzo. Terzo. Di conseguenza, la decisione ha aggravato la crisi non tanto perché bisognava invcece salvare tutti compresa Lehman senza esitazioni – come vuole la vulgata –  ma proprio perché in quanto unica eccezione non faceva che confermare quella regola – “tutti salvi” – che continua a sembrarmi profondamente sbagliata.

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6 Responses

  1. Piero

    … e x buon peso aggiungo : prima di lasciarla fallire avranno pure aperto delle belle posizioni short..

  2. Dario

    @Piero
    Eh già caro Piero so mericani loro mica come noialtri ……., noi di corto abbiamo solo il fiato !
    Come dice Alberto Sordi nel Marchese del Grillo:”….scusate ma io so io e voi non siete un …..”omissis”!

  3. eonia

    Che il fallimento Lehman fosse stata una scelta fra Tesoro e il direttorio FED era abbastanza chiaro.
    Chiare non erano le ragioni del perché proprio lei, che non solo era banca “mignon” ma quella che pulsava amorevolmente nel cuore degli americani. Ora anche se la ragione appare chiara, resta da capire perché FED e Tesoro usarono il paradigma Lehman per ottenere la disposizione dei fondi.
    Il Congresso a suo tempo ha molto tergiversato sul concetto della bad bank. Così come è solita fare la componente politica quando trattasi di questioni della massima importanza e che in qualche modo influiscono sia sulla percezione che sulla vita dell’elettorato.
    Il tempo aveva scandito con regolarità le difficoltà in cui si era venuto a trovare il mercato monetario e del credito.
    Il repentino e profondissimo calo dei rendimenti sul debito sovrano trimestrale (ripetuto con forza più di una volta con regolarità paurosa) che aveva paralizzato gli scambi creando il credit crunch. Le due agenzie semi governative nazionalizzate, la Bear Stearns, WaMu, MS si stava spegnendo come una candela e le decisioni erano al di là da venire.
    Se Paulson e Bernanke hanno dichiarato guerra al Congresso forzando la mano attraverso il sacrificio di Lehman per ricevere l’assegno con la discrezionalità di uso hanno fatto benissimo, a mio parere.
    Come trascorreva il w.e il Congresso mentre Paulson e Bernanke si affannavano a collocare la Stearns e WaMu? Lehman era la terza istituzione. Si è decisa la morte.
    Morte che probabilmente ha salvato non solo le altre istituzioni bancarie e finanziarie –sempre quelle grandi- ma che ha fatto comprendere a tutti che senza aiuto il sistema era morto.
    Chi avrebbe assolto i suoi obblighi di reciprocità?
    Chi il giorno dopo avrebbe infilato una carta di credito in un bancomat sperando di avere un soldo?

  4. In realtà hanno approfittato dell’occasione per liberarsi di una concorrente. Chi? Ma gli uomini Goldman sachs e chi altri. Chi ha varato il piano di aiuti? Paulson, ex Goldman Sachs come Monti, Prodi, Draghi, Rubin… Lehman era una loro competitor ed è stata cancellata;Goldman invece salvata con denaro pubblico, e adesso ha ricominciato a macinar soldi…
    http://www.sullanotizia.com/articoli/economia_e_finanza/_il_crac_lehman_e_le_mani_di_goldman_sachs_sull_italia_/_il_crac_lehman_e_le_mani_di_goldman_sachs_sull_italia_.asp

    http://www.sullanotizia.com/articoli/economia_e_finanza/siamo_alle_solite_goldman_sachs_è_tornata_a_macinare_soldi/siamo_alle_solite_goldman_sachs_è_tornata_a_macinare_soldi.asp

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