24
Mag
2016

Una moneta più sana con le cripto-valute

Negli ultimi mesi ho iniziato a studiare le potenzialità della tecnologia a registro distribuito che consente l’esistenza delle cripto-valute. Trovandomi recentemente in una discussione riguardante bitcoin, mi sono accorto di un fenomeno. Mentre sulle cripto-valute molti hanno chiari i rischi connessi, sono comprensibilmente guardinghi nell’utilizzarle e nell’immaginare una loro diffusione di massa, ho incontrato – al di fuori dei circoli libertarian – molta meno consapevolezza riguardo l’attuale sistema monetario basato su cartamoneta inconvertibile e delle sue conseguenze nel lungo termine.

Tante persone hanno spiegato meglio di me i danni causati dal potere concentrato nella banca centrale di espandere artificialmente l’offerta di moneta per stimolare l’economia. Con questo post vorrei elencarne i principali – invito il lettore ad aggiungere eventuali dimenticanze – immaginando di dover spiegare i vizi dell’attuale sistema monetario a qualcuno che non abbia mai messo in discussione la bontà della cartamoneta.

A questo scopo, credo che la metafora dell’abuso di alcool sia la migliore, come usata nel video Fear the boom and bust ideato da Russ Roberts. Utilizzare la moneta per stimolare l’economia è come usare l’alcool per essere felici. Viviamo in un sistema economico drogato dalla moneta. E’ sufficiente aprire un quotidiano finanziario e osservare l’attenzione data alla politica monetaria: il mondo finanziario-economico (di)pende dalle labbra dei banchieri centrali.

  1. Gli stimoli monetari sono come l’abuso di alcool, la droga, il doping. Aumentano le performance economiche dell’economia, ma rendono l’economia dipendente. O l’economia si depura, con un momento di down economico, oppure per mantenere quell’high richiederà un nuova dose.
  2. Come l’azione dell’alcool  su una persona che si metta al volante, gli stimoli monetari aumentano l’assunzione di rischi. Se il sistema finanziario sceglie prodotti sempre più rischiosi è anche un’effetto delle iniezioni di liquidità. Riducendo infatti i tassi di interesse di riferimento, gli operatori che vogliono rendimenti più alti tendono a scegliere prodotti più rischiosi.
  3. Come una persona euforica che si trovasse a prendere decisioni economiche, gli stimoli monetari incoraggiano il breve termine a scapito del lungo termine e il consumo invece del risparmio. Se viviamo in un mondo di montagne di debito, pubblico e privato, è anche per questo motivo. Stampare moneta e ridurre il costo del denaro favoriscono il debitore e sfavoriscono il creditore. Bolle di cattivi investimenti, scambiati per opulenza, si susseguono ininterrottamente. L’economia vive sopra le proprie possibilità, prendendo a prestito il futuro.

In che misura la quantità di moneta attualmente in circolazione nelle vene dell’economia globale può essere considerata un “abuso”? Non so se si possa misurare. Quello che so è che l’idea diffusa per cui le crisi economiche si curano attraverso stimoli di moneta ci accompagna da diversi decenni ed è stata ripetutamente messa in pratica, soprattutto dalla Federal Reserve.

Se c’è una cosa positiva delle cripto-valute è che nel loro paradigma emergente gli stimoli monetari non saranno possibili. Con bitcoin l’emissione di nuova valuta, possibile in questo periodo in remunerazione ai nodi che verificano le transazioni, è destinato a terminare. Il programma infatti prevede un limite all’emissione di bitcoin, 21 milioni e attualmente sono già stati emessi più di 15,5 milioni.

E’ vero che oggi bitcoin è molto usato in traffici e commerci illegali. E’ vero che il sistema bitcoin funziona fino a prova contraria: nato 7 anni fa, possiamo aspettarci ancora di tutto nella sua evoluzione. Vero è anche che la capitalizzazione attuale di bitcoin (sette miliardi di dollari – ed è ancora la cripto-valuta più capitalizzata) è una frazione infinitesimale della cartamoneta in circolazione.

Detto questo, il design di questa cripto-valuta è molto superiore rispetto al progetto della cartamoneta, nella misura in cui non si espone i problemi esposti sopra. Una moneta progettata così (e sono le idee, in particolare le meta-idee quelle più importanti nel dare forma al mondo) può portare ad un sistema economico molto più sano. Più di tutto, le cripto-valute riconoscono il denaro per la funzione con cui è nato: un mezzo di scambio e non una soluzione per quelli che noi chiamiamo i “problemi” dell’economia.

You may also like

Alitalia: “Capitali coraggiosi” per una storia tutta italiana – di Stefano Simonelli
La ripresa non arriverà il prossimo anno: quello dopo.
Su Riina, Vespa e, soprattutto, sulla Rai—di Mario Dal Co
Mercati: 6 guai mondiali insieme alle nostre colpe

6 Responses

  1. Gianfranco

    No, non ha dimenticato proprio nulla.
    Friedman non avrebbe scritto meglio.
    Solo una cosa non ho capito dall’articolo: finche’ il bitcoin non avra’ rilevanza politica, andra’ bene cosi’. Nel momento, pero’, che dovesse essere importante, vedremo come la politica se ne impossessera’, manipolera’ e distruggera’ cosi’ come ha fatto con la carta moneta.
    Come prevenire questo? Questo non l’ho capito proprio.

    Anche Friedman diceva che l’unico denaro che si sarebbe dovuto riversare nel sistema avrebbe giusto dovuto essere quello necessario a rimpiazzare le banconote usurate…

    Cordialmente

  2. FR Roberto

    Siamo proprio sicuri che se un giorno le cripto-valute sostituissero integralmente la cartamoneta, qualcuno non riuscirebbe a praticare il doping da cripto-moneta?

  3. @Gianfranco:
    @FR Roberto

    In realtà sarebbe difficile per un soggetto – governo o no – manipolare bitcoin, in quanto esso non ha un centro di controllo che possa essere conquistato: ogni nodo della rete, infatti, ha la stessa importanza. Per spegnere bitcoin bisognerebbe spegnere internet.

    Io credo che nessuno possa ancora prevederne il futuro, però il fatto che in 7 anni si sia trasformata (dal nulla) in una valuta usata da 4 milioni di persone dà prova di una stabilità degna di seria considerazione.

  4. Gianfranco

    Ho paura che dovro’ documentarmi un po’ meglio sull’argomento.
    Grazie delle informazioni.
    Cordiali saluti.

  5. fedele

    A me sembra che il doping monetario riesca ad avere qualche buon risultato (per chi lo applica):
    mentre una azienda “sana” pensa di non indebitarsi oltre le proprie capacita’, per cui limita la propria espasione a quanto realizzabile con le proprie energie,
    una azienda “DOPATA” fa azioni basate sul “nulla” ma che le danno la possibilita’ di diventare PROPRIETARIA anche della azienda sana, che nel frattempo e’ rimasta piccola e sana, ma non ha piu’ una dimensione confrontabile con quella dopata, che e’ basata sul nulla ma ormai se la puo’ comprare (e normalmente se la compra con la carta moneta che nel frattempo ha fatto lievitare enormemente).
    So che il ragionamento sembra assurdo, ma tutto sembra favorevole a chi piu’ si indebita e usa le leve a disposizione.

  6. Claudio P

    Bell’articolo. Sono giunto all’idea che l’emissione di moneta sia un servizio come un altro. Prima o poi verrà fornito dai privati: per lo stessa logica per cui la produzione e distribuzione di cibo non può resistere a lungo come monopolio di stato (vedi Cina maoista, URSS, ecc…).
    Bitcoin è un prototipo a cui facciamo i migliori auguri, ma non abbiamo la minima idea di cosa potrebbe/potrà regalare il mercato e la concorrenza in futuro.

Leave a Reply