13
Nov
2009

British – Iberia: fusione prevedibile e inevitabile

Alla fine la fusione tra il vettore di bandiera inglese, British Airways e quello spagnolo, Iberia sembra essere fatto. Dopo alcuni anni di trattative BA avrà il 55 per cento delle azioni della holding che controllerà il nuovo gruppo. Questo processo è stato molto difficoltoso, perché le due compagnie aeree non riuscivano a trovare un accordo sulla percentuale di spartizione della società di controllo. La fusione era prevedibile e inevitabile.

British Airways ed Iberia stanno conoscendo un periodo molto difficoltoso con un anno che rischia di vederle chiudere con un rosso superiore al mezzo miliardo di euro. Proprio le difficoltà economiche, oltre al cambio di management del vettore spagnolo sono forse le due motivazioni di un processo che si prolungava da troppo tempo.

La fusione era prevedibile perché le due società già facevano parte dell’alleanza globale OneWorld e già cooperavano con stretti accordi commerciali su moltissime rotte. Effettuavano il code-sharing (lo stesso volo è programmato per entrambe le compagnie) e già avevano delle grandi sinergie. Il processo di merger era sul tavolo da moltissimi mesi e difficilmente i due vettori sarebbero potuti tornare indietro.

La fusione era inevitabile perché nel trasporto aereo è in atto un processo di concetrazione. Questo processo segue quelle che sono le grandi alleanze globali, come ha mostrato il merger tra AirFrance e KLM. La stessa Lufthansa lentamente sta inglobando diversi vettori che facevano già parte di Star Alliance e ha continuato questa espansione con l’acquisto di Austrian e BMI negli ultimi 12 mesi. Solamente in OneWorld, dove sono alleate British Airways e Iberia questo fenomeno di concentrazione non era stato ancora evidente.

La concentrazione è una risposta delle compagnie tradizionali ad un mercato sempre più competitivo e sempre più difficile da affrontare. La crisi, che sta colpendo molto duramente il settore aereo, ha accelerato questo processo. Altri vettori regionali potrebbero finire acquistati dai grandi operatori.

Le compagnie low cost stanno aumentando la pressione competitiva ed in particolar modo Ryanair ed Easyjet hanno conquistato parti di mercato sempre più importanti. La compagnia irlandese trasporterà quest’anno quasi 70 milioni di passeggeri, mentre quella britannica circa 47 milioni.

Il mercato si sta concentrando verso 5 o 6 operatori. Tre saranno le compagnie tradizionali, seguendo appunto le grandi alleanze globali (Lufthansa, AirFrance-KLM e BA-Iberia) e le restanti saranno low cost (Ryanair, Easyjet e forse AirBerlin).

In questo mercato competitivo è difficile vedere lo spazio per altre compagnie regionali. Tra queste Alitalia che molto probabilmente nei prossimi anni finirà per essere acquisita dai francesi di AirFrance-KLM, seguendo il corso naturale del mercato e dell’alleanza SkyTeam.

Ma perché era inevitabile una fusione tra British Airways ed Iberia? Le due compagnie trasporteranno insieme più di 55 milioni di passeggeri, ma il dato essenziale per comprendere la fusione riguarda il mercato intercontinentale.

Sulle rotte tra America ed Europa il nuovo gruppo sarà leader, mettendo insieme due punti di forza delle compagnie. British Airways è leader verso il Nord America, mentre Iberia verso le destinazioni del Sud America. In questo modo tale mercato sarà presidiato in maniera molto forte dagli hub di Londra Heathrow e Madrid Barajas.

Tutto questo sarà necessario per riportare le due compagnie ad un risultato positivo?

Gli amministratori delegati di Iberia e BA hanno promesso sinergie per circa 400 milioni di euro l’anno. Essendo i due vettori fortemente legati da una stretta alleanza difficilmente si potrà raggiungere un tale livello di risparmio di costi.

Il successo di tale operazione invece dipenderà molto da fattori esterni, quali il prezzo del petrolio e il recupero del mercato.

Tuttavia la differenza in questa fusione potrà essere fatta da un’azione molto dura di ristrutturazione aziendale. Le due compagnie hanno bisogno di un taglio dei costi del personale e proprio per questo motivo negli ultimi giorni già vi è stato uno sciopero dei lavoratori Iberia in Spagna.

La fusione dunque era prevedibile e inevitabile. Il successo di quest’operazione non è prevedibile ed inevitabile.

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1 Response

  1. luigi zoppoli

    Strtano! Il governo spagnolo dovrebbe intervenire per impedire che BA spedisca in Scozia i turisti diretti in Spagna. E la spagnolità dove la mettiamo?

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