3
Gen
2014

Perché ci piace gnammare

Sei un cuoco fai-da-te? “Gnammo ti offre a costo zero tutti gli strumenti per promuoverti e raccogliere adesioni”.

In altre parole, Gnammo è un sito che permette all’offerta – i Cuochi – e alla domanda – gli Gnammers – di incontrarsi a un costo molto ridotto, corrispondente a una quota spettante a Gnammo quale gestore del servizio (che include le eventuali somme per il corrispettivo del Servizio Gnammo, una somma pari al costo del trasferimento delle somme al Cuoco, e le eventuali somme corrispondenti al prezzo pagato dagli Ospiti che abbiano contestato l’Evento, fino a soluzione della vertenza tra Cuoco e Ospite).

Dal punto di vista dell’offerta, Gnammo consente a chi ama cucinare di aprire liberamente, anche solo per una sera e per un ristretto numero di clienti, il suo “ristorante privato”, che può essere nella propria abitazione, ma anche in una libreria, in un parco o in un atelier. Non ci si può sbizzarrire solo sulla location, ma anche sul menù, che può essere misto, oppure a tema: polenta, dolci, cibo privo di glutine, ma si possono organizzare anche serate psicologiche, per parlare e confrontarsi davanti a del buon cibo.

Grazie all’obbligo di pagamento anticipato il rischio imprenditoriale è bassissimo, prossimo allo zero: se non hai una domanda sufficiente, la serata salta e il cuoco non spende né spreca nulla (e l’ospite che ha già pagato viene rimborsato). Se, invece, la serata va bene, il cuoco avrà il suo guadagno, senza avere spese pubblicitarie o costi fissi legati alla gestione di un locale e del personale e, soprattutto, senza essere vincolato e limitato da ostacoli burocratici e normativi.

Inoltre il cuoco è libero di accettare o meno gli Gnammers.

Anche il cliente è esposto a bassi rischi: può, infatti, visitare il blog di ogni cuoco, prima di decidere se andare o meno a cena da lui. Può anche scegliere all’ultimo minuto, non è sempre necessario prenotarsi in anticipo, esattamente come al ristorante. Il prezzo che pagherà, però, sarà quello della cena e nient’altro.

Gnammo è quindi un portale per fare impresa, per farsi pubblicità e per costruire reti, non solo sociali in senso stretto, ma anche lavorative, a costo zero.

Come in ogni mercato concorrenziale, la trasparenza è massima: ci sono le valutazioni e le schede di ogni partecipante. Ogni cuoco viene valutato dagli Gnammers che, quindi, possono decretarne il successo o il fallimento.

Come ogni progetto imprenditoriale di successo, è in costante evoluzione: nato a Torino, si sta ampliando ovunque, con l’intenzione di raggiungere anche i mercati esteri.

Gnammo ci piace perché, sebbene la World Bank metta l’Italia al 65esimo posto nella facilità di fare affari proprio a causa dei vincoli burocratici, dimostra che è possibile essere imprenditori di sé stessi e sperimentarsi, senza eccessivi vincoli burocratici e oneri amministrativi e legislativi (le regole da rispettare, anche in termini igienico-sanitarie, sono poche e chiare), incentivando la creatività e l’orginalità e restando aperto a ogni novità e proposta di chi vi partecipa.

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