Boeri morde Marcegaglia e Sacconi
Da quando scrive su Repubblica, a Tito Boeri sono cresciuti i canini. L’economista della Bocconi era un commentatore molto più posato su La Stampa. Su Repubblica, i suoi toni sono ben sintonizzati sulla linea del giornale.
Secondo chi scrive, in parte è un bene, perché che Boeri e lavoce.info siano considerati “organicamente” parte della sinistra italiana, e come tali riconosciuti dal suo più importante quotidiano, è di per sé un importante segnale di modernizzazione — della sinistra, s’intende. È pur vero che è più facile che sia Repubblica ad affilare le spade della logica economica contro il governo, se a Palazzo Chigi sta Berlusconi, com’era più probabile lo facesse il Giornale, quando c’era Prodi. All’opposizione, si pensa meglio.