10
Apr
2011

Procurad’e moderare, barones sa locherìa…

Sos disculos nos mandàna
Pro castigu e curressione,
Cun paga e cun pensione
Cun impleu e cun patente;
(…) E si algun ‘nd’impleàna
Chircaiant su pius tontu
Pro chi lis torrat a contu
cun zente zega a trattare.

(Ci mandavano i peggiori/per castigo e condanna,/con salario e pensione,/con impiego e con patente. E se assumevano qualcuno/cercavano il più tonto,/perché a loro conveniva/trattare con gente stupida)

da “Procurad’e moderare”, inno popolare sardo scritto da Francesco Ignazio Mannu nel 1794

Marco Boninu mi segnala che secondo la legge regionale 1 del 2010 gli agriturismi della Sardegna potranno somministrare ai loro ospiti esclusivamente prodotti sardi. Non solo prodotti trasformati e confezionati in Sardegna, ma addirittura prodotti realizzati con materia prima sarda. Per capirsi, il té e il caffé no. La pasta e il pane, se non sono prodotte con grano duro e frumento sardo, nemmeno.

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8
Apr
2011

Niente liberalizzazioni, ma invece un altro patentino…

Nonostante la molta e spesso inutile retorica spesa a favore della necessità di aprire spazi all’iniziativa privata (anche modificando la Costituzione, se necessario), il nostro apparato politico-burocratico continua a procedere sulla vecchia strada, moltiplicando norme, gruppi privilegiati, obblighi di vario genere.

L’ultima “trovata” consiste nel pretendere che chiunque voglia installare semplici router disponga di un apposito patentino. Read More

8
Apr
2011

Recensione di “Economia 2.0. Il software della crescita” di Arnold Kling e Nick Schulz (IBL Libri, 2011)

“Economia 2.0” ha un grande pregio: offre risposte coerenti ai grandi temi dell’economia avvalendosi dei risultati di variegate e recenti direzioni di studio, ancora trascurate nei manuali di testo. Si tratta in generale del lavoro di economisti poco sensibili al fascino delle formalizzazioni matematiche e che si sono concentrati piuttosto sulla storia dell’economia, sulle istituzioni, sulla loro evoluzione e sul loro rapporto con discipline trasversali. Questi studiosi hanno formulato, nella seconda metà del Novecento, teorie che spiegano la ricchezza dei Paesi esaltando ora il ruolo delle istituzioni, ora quello dell’innovazione, ora quello dell’imprenditore: l’Economia 2.0 le concilia grazie ad un’efficace metafora. Read More

7
Apr
2011

Se Gheddafi non c’è il petroliere balla? – di Emilio Rocca

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Emilio Rocca.

I petrolieri stanno approfittando della crisi libica? L’accusa di “speculare” sulla guerra circola fin da quando i prezzi del petrolio hanno preso il volo dopo lo scoppio delle ostilità, ed è stata rinfocolata dall’avvio di una indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust sulla validità dell’indice Platts, che stima il prezzo di mercato della materia prima. Il Garante della concorrenza ha pure posto l’enfasi sugli strumenti utili a favorire la diffusione delle pompe bianche e della grande distribuzione. Dal canto loro, fin dai primi di marzo le associazioni dei consumatori chiedono un intervento del governo. Ma cosa dicono i dati?

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7
Apr
2011

Mediobanca, Geronzi e la guerra antifrancese

L’articolo seguente è stato scritto ieri di getto prima ancora che il cda di Generali si riunisse nel pomeriggio, non mi pare sia invecchiato.

“In Italia si illudono, noi qui a Londra stappiamo champagne, ma non per la stessa ragione”. Questo il commento di amici banchieri ai desk europei londinesi di grandi banche d’affari, alle dimission i di Cesare Geronzi dalla presidenza di Generali. E’ la fine di una lunga fase, non c’è dubbio. Dove porti bisogna vedere, e per questo a Londra credono che i vincitori italiani di oggi tendano a fare il conto senza l’oste. C’é la Francia, di mezzo, e stavolta non si parla di latte ma di biscotti ben più sostanziosi. Read More

7
Apr
2011

La guerra italo-francese e il rischio degli aerei di Stato

Siamo un popolo strano, noi italiani. Copiamo sempre gli esempi peggiori. La Francia, con la quale è iniziata una vera battaglia economica, persegue una politica di difesa delle aziende strategiche e noi seguiamo i cugini transalpini. Poco importa che la difesa (settore strategico in Francia) sia diverso dallo yogurt (settore strategico in Italia?); ciò che importa è considerare l’intervento dello Stato come salvifico dall’invasore straniero. La storia si ripete. Esattamente tre anni fa, il clima pre-elettorale stava portando ad uno degli scempi più grandi registrati nel nostro Paese: la difesa dell’italianità di Alitalia. Non si volevano i francesi di AirFrance-KLM allora, come non li si vogliono ora per il caso Lactalis-Parmalat. Quali “vantaggi” portò l’italianità? Oltre tre miliardi di euro di costi diretti per il contribuente, oltre ad una chiusura del mercato aereo che ancora oggi provoca danni per i viaggiatori aerei italiani. Read More

5
Apr
2011

E se la Taylor-Rule fosse incoerente?

Ho criticato più volte, anche in commenti qui su Chicago Blog, la fiducia che molti, perfino menti che stimo, hanno accordato alla Taylor-Rule. La critica concerne il fatto che tale regola sia vista come un modo di “limitare” la discrezionalità della Banca Centrale, imbrigliandola in un meccanismo conosciuto; il mainstream ne fa discendere una possibilità di ancoraggio delle aspettative di inflazione dei prezzi (senza più sorprese – grazie alla regola la politica monetaria sarebbe del tutto prevedibile), e i liberisti (tra cui austriaci e austrofili) vi vedono la fine della discrezionalità monetaria e quindi degli stimoli ad hoc forieri di ciclicità.

Oltre a criticare questa visione, porto qualche numero che mi fa dubitare ancora di più della significatività di questa regola.

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5
Apr
2011

Politiche industriali: la dottrina dei fatti – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Recentemente, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha auspicato il ritorno a IRI e Mediobanca come modelli in grado di “organizzare e difendere il sistema” da piani antiscalate estere. Il Ministro è sempre stato ideologicamente incline a riservare allo Stato un ruolo di indirizzo dello sviluppo industriale includendolo tra le forze economiche decisive del sistema sociale. Tempo fa invitò il pubblico ad acquistare i titoli di stato come la “cosa più buona che ci sia”. Read More

4
Apr
2011

Cosa succede a mettersi contro lo Stato

Non credo che occorrano molte parole per ripercorrere le tappe della vicenda giudiziaria di cui è protagonista Giorgio Fidenato, il quale ha seminato lo scorso anno una varietà di mais geneticamente modificato regolarmente autorizzato nell’UE sui suoi terreni in provicia di Pordenone. Chi legge abitualmente queste pagine ne sa già abbastanza. Per gli altri basti dire che il mais Mon 810 è regolarmente iscritto al catalogo comune delle varietà ammesse al commercio e alla coltivazione in Europa, e che l’Italia non ha mai chiesto la “clausola di salvaguardia”, ovvero non ha mai messo in atto l’unica procedura riconosciuta dall’UE per poter vietare sul proprio territorio la semina di una varietà geneticamente modificata, procedura che consiste nel presentare evidenze scientifiche che dimostrino la sussistenza di pericoli per la salute o per l’ambiente.

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