27
Apr
2012

TAV: i numeri del Governo non convincono

Da lungo tempo i critici del progetto sollecitavano il governo a presentare una valutazione costi-benefici della nuova linea alta velocità Torino – Lione. Ieri i risultati dell’analisi sono stati resi noti. Come ci si poteva aspettare, la valutazione del governo è di segno opposto a quella, fortemente negativa, formulata tempo addietro da esperti indipendenti. D’altra parte: quale governo avrebbe potuto rendere pubblica una valutazione che contraddiceva una scelta già adottata? Read More

27
Apr
2012

Meno spesa e tasse? Macché, ci sfottono!

La risoluzione con cui Pd, Pd e Terzo Polo hanno accompagnato ieri l’approvazione del Documento Economico-Finanziario del governo è apprezzabile, e insieme è una solenne presa in giro. Così funzionava l’Italia della destra e della sinistra. Allo stesso modo, purtroppo, quella dei tecnici. E una presa in giro è tanto più abominevolmente sanguinosa, quanto più incide una ferita aperta.  Read More

26
Apr
2012

Il ruolo delle multiutilities per l’innovazione – di Mario Dal Co

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Mario Dal Co.

Le aziende di utility hanno un ruolo importante per lo sviluppo dell’innovazione.

Da un lato esse sono interlocutori importanti delle autorità pubbliche e delle amministrazioni locali in particolare. Alle amministrazioni pubbliche le cosiddette multiutility possono veicolare un’offerta di servizi e di soluzioni nella gestione delle risorse (ciclo dell’energia, ciclo dell’acqua, inquinamento dell’aria, trattamento dei rifiuti, inquinamento luminoso) che oggi è ancora molto limitata. Farla crescere significa diversificarla in due direzioni: in orizzontale offrendo nuovi servizi oltre il tradizionale contratto-calore oggi prevalente (con un approccio, appunto, multiutility); in verticale portando competenze consulenziali, dall’energy management a risparmio delle risorse, al public procurement, al life cycle cost. Questi servizi di consulenza sono necessari per garantire efficienza alla pubblica amministrazione; anzi sono assolutamente necessari per una pubblica amministrazione che voglia innovare, cioè che voglia ridurre i propri costi. E’ un’affermazione controcorrente in un fase in cui si spara a zero sulle consulenze.

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26
Apr
2012

La prossima sfida monetaria – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Alla radice degli accadimenti mondiali regna l’inaspettato. Ma forse è più esatto dire che l’inatteso accade quando si è distratti.

Il dipanarsi della la crisi europea ha adombrato un avvenimento che preannuncia un cambiamento radicale nell’equilibrio economico mondiale. L’idea eliminare il dollaro dal sistema monetario è nell’aria già da tempo. Ma l’ipotesi avanzata dal FMI e dall’ONU di moneta globale indipendente e espressione di un paniere di divise è irrealistica. Invece è realistico pensare che la nuova valuta globale nasca dall’azione concertata dei paesi emergenti.

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25
Apr
2012

Quando avremo il 25 aprile della libertà economica?

Quanto sono liberi gli italiani oggi? Se si ammette che la libertà economica è una parte importante della libertà individuale (si vedano, ad esempio, le definizioni di libertà economica dell’Economic Freedom of the World 2011 del Fraser Institute: «l’assenza di ogni tipo di coercizione o vincolo alla produzione, alla distribuzione o al consumo di beni e servizi al di là dei limiti necessari agli individui per preservare la libertà stessa»; oppure quella dell’Index of Economic Freedom dell’Heritage Foundation; “la libertà economica è una condizione o stato di essere in cui gli individui possono agire in autonomia mentre cercano sostentamento”), allora lo sono poco. L’Index of Economic Freedom non lascia dubbi in proposito e da un punteggio pari al 58,8% alla libertà economica nel nostro paese: per capirci, siamo al 92esimo posto su 184 nella classifica mondiale e al 36esimo su 43 in quella europea. Read More

25
Apr
2012

Pareggio di bilancio in Costituzione: davvero?

Il 20 aprile scorso il Presidente della Repubblica ha promulgato la legge costituzionale n. 1/2012 introduttiva del pareggio di bilancio in Costituzione, approvata in entrambe le Camere a una maggioranza sufficiente ad evitare l’eventuale referendum. La legge, frutto di un progetto risultante dalla riunione in unico testo di varie proposte, entrerà dunque a breve in vigore e si applicherà a decorrere dall’anno finanziario del 2014.
È una buona notizia, questa novella costituzionale?  Read More

24
Apr
2012

Autorità per i trasporti. Dove?

Entro il 30 aprile il governo dovrà identificare la sede della costituenda Autorità per i trasporti, ed entro la fine del mese di maggio designarne i componenti. Sul Sole 24 Ore di oggi ho sollevato una serie di punti riguardo le scelte iniziali che dovranno definire il perimetro del nuovo regolatore, dalle quali dipenderà, in buona misura, la sua efficacia. Vorrei qui soffermarmi su un aspetto che forse può apparire di dettaglio, ma non lo è: perché non a Roma?

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24
Apr
2012

L’errore sulla spesa che obbliga a una scelta. La mia: né Monti né Montez

Che cosa non funziona, nella linea del governo Monti sulla spesa pubblica? Semplificando, tre cose. Un equivoco sull’obiettivo. Non puntare su una discontinuità profonda. Una grave sottovalutazione delle conseguenze fiscali. Attenti perché per noi ne discendono conseguenze as-so-lu-ta-men-te divisive non solo nel giudizio su Monti. Ma per l’offerta politica attuale. E soprattutto per quella da costruire nei prossimi pochi mesi.

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24
Apr
2012

Snam: privatizzare, privatizzare, privatizzare

Ripubblico su CB un articolo scritto originariamente per Libertiamo.

Quale futuro per Snam? Il decreto liberalizzazioni prevede la separazione proprietaria, con l’obbligo per Eni di scendere al di sotto del 5 per cento del capitale, coerentemente coi requisiti europei del modello dell’ “ownership unbundling”. La questione politica attorno a cui si sta giocando un incredibile scontro di interessi, nell’attesa del dpcm che dovrà regolamentare il passaggio, è in che modo dovrebbe avvenire la transizione. Oggi Snam è per il 51 per cento di Eni, possiede circa il 5 per cento di azioni proprie, e per il resto è in mano al mercato. La capitalizzazione del gruppo è di circa 12 miliardi di euro. La metà delle quote da cedere, dunque, vale circa 8-9 miliardi, se si include il premio di controllo. L’intero processo dovrà svolgersi da qui a settembre 2013.

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