22
Ott
2012

Please, rileggiamo Buchanan! – di Michele Silenzi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Michele Silenzi.

Si perdono ore, giorni, mesi ad analizzare la crisi, le sue cause, le sue conseguenze quando per sapere praticamente tutto basterebbe rileggere James M. Buchanan, il grande economista della Public Choice (che analizza, tra le altre cose, il comportamento dei politici nella loro gestione della finanza pubblica in base alla propria utilità personale di breve termine: la rielezione). Perché ostinarsi a perdere tempo quando qualcuno ha già pensato tutto per noi e la storia lo ha ampiamente legittimato? Uno dei suoi capolavori (scritto in collaborazione con Richard Wagner, l’economista, non il compositore) è del 1977 e si intitola Democracy in deficit. Si tratta di materiale straordinario, ben al di là della semplice letteratura accademica. Non è un libro come  gli altri ma una profetica analisi storico-economica in cui con un linguaggio diretto, ironico, efficacissimo, Buchanan smonta l’intera architettura dei keynesiani toccando tra l’altro da un punto sacrosanto che sempre viene dimenticato: Keynes ha pubblicato la sua General Theory nel 1936 sull’onda della grande depressione. È morto nel 1946 senza essere stato per nulla in grado di vedere il nuovo mondo che si sarebbe venuto formando e di cui lui aveva contribuito a gettare le basi come uno dei protagonisti di Bretton Woods. Avrebbe continuato a perseverare nelle sue idee? O le avrebbe adattate ad un mondo del tutto diverso?

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22
Ott
2012

Otto buone ragioni contro la Tobin all’italiana

Otto buone ragioni contro la Tobin Tax all’italiana istituita dal governo Monti. La tassa sulle transazioni finanziarie è un mantra invocato sia storicamente dalla sinistra sia da tanti in buona fede, contro i tanto deprecati eccessi della finanza a scapito dell’economia reale. Vediamo perché a mio modo di vedere la tassa istituita dal governo Monti è sbagliata, e avrà effetti negativi dovuti a come è stata congegnata. Read More

20
Ott
2012

Ma all’economia italiana fa meglio la salsedine delle Cayman o la polvere dei salotti buoni? – di Massimo Brambilla

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Massimo Brambilla.

Le frasi sprezzanti ed un pochino demagogiche del segretario del Partito Democratico Bersani in merito agli incontri di Renzi con la finanza milanese (“Io credo che qualcuno che ha base alle Cayman non si possa permettere di dare consigli”) forniscono uno spunto per una riflessione sulla concezione del mercato e del capitalismo da parte della politica italiana.

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19
Ott
2012

Il riordino delle competenze in materia di valutazione ambientale nel ddl stabilità, una proposta illegittima, oltre che sbagliata

Subisce un primo arresto la proposta del Governo di riordino delle competenze in materia di valutazioni ambientali. Il primo stop viene dalla Commissione Bilancio della Camera, che ha sollevato dubbi sulla legittimità delle disposizioni contenute in materia nel disegno di legge di stabilità.
Il Regolamento della Camera, infatti, prevede che la commissione verifichi il rispetto dei criteri fissati dalla legge 196/09 in relazione ai contenuti tipici della legge di stabilità. Questa, ai sensi della legge sulla contabilità pubblica, non può contenere disposizioni di tipo ordinamentale.
Le norme in materia di riordino delle competenze in materia di valutazioni ambientali sembrano in effetti riconducibili a quest’ultima categoria, in quanto prevedono: Read More

17
Ott
2012

Deduzioni per l’auto irragionevolmente limitate

Pur di incrementare il gettito questo Governo, come quelli precedenti, si presta ad manovre che sconfinano nel sopruso fiscale alimentando impunemente la già grave situazione di congiuntura con l’effetto di esporre le Imprese ed i Lavoratori Autonomi a maggiori oneri tributari e nel contempo di minarne la già compromessa competitività: nei fatti il Premier Monti “predica bene, ma razzola male” perché,

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15
Ott
2012

Auto europea: domino tedesco, Fiat altrove

Approfittiamo dell’ottantunesima edizione del salone dell’auto di Parigi, che si è appena chiusa ieri con le sue cento anticipazioni di nuovi modelli e concept car, per fare il punto su quella che dopo l’accelerazione dell’eurocrisi resta la grande malata mondiale, cioè l’auto europea. Più di mille chiacchiere, i numeri ci aiutano a capire la vicenda Fiat. Insieme al fatto che l’auto europea non è affatto finita, anzi: per i più bravi e capaci, però. Read More

15
Ott
2012

Google Fiber: stato o mercato per la banda ultralarga?

Quello che ha coinvolto Tim Lee e Fred Campbell a proposito di Google Fiber è un dibattito tipicamente americano: attiene alla natura del mercato, in un contesto in cui accreditarsi come difensori del mercato è un punto di merito. Depurata da questa peculiare connotazione, la discussione è utile anche per noi: perché fornisce indicazioni rilevanti su un tema – gli investimenti per le reti d’accesso di nuova generazione – che non possiamo permetterci di trascurare ulteriormente.

Con il progetto Google Fiber, l’azienda di Mountain View mira a competere con i provider nella fornitura dell’accesso, attraverso infrastrutture proprie. L’esperimento è partito da Kansas City con una proposta commerciale particolarmente innovativa: i clienti potranno decidere di navigare gratuitamente, sostenendo solo una tantum i costi per l’allacciamento, alla velocità di 5 Mbps; oppure optare per una connessione simmetrica da 1 Gbps, attualmente ineguagliata nel mercato consumer. Read More