29
Mag
2012

Controlli o … razzie?

Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno la Polizia Stradale deve effettuare su tutto il territorio nazionale un dato numero di servizi sulla strada per incrementare di un tot percento le contravvenzioni a carico degli automobilisti? Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno le Forze dell’Ordine debbono effettuare un dato numero di interventi sul territorio per incrementare di un tot percento le denunce di reato alla Magistratura?

Grideremmo certamente allo scandalo; inveiremmo contro lo Stato tiranno; solleveremmo gli scudi contro un sopruso inaccettabile da parte delle Autorità preposte! Reagiremmo giustamente all’intollerabile stravolgimento delle regole di ordinaria gestione del potere: aumentare i controlli va bene, può essere anche un interesse di tutti, ma se la maggior parte dei controllati le rispettasse, come si potrebbe sperare in un incremento delle contravvenzioni o delle denunce di reato? Le conseguenze di comportamenti tutti da verificare non possono mai trasformarsi in un risultato predeterminato dell’azione di controllo se non prevaricando i diritti fondamentali dei Cittadini e travalicando i limiti dei doveri delle Pubbliche Autorità.
In materia tributaria tutto questo non vale! Quando si tratta delle entrate dello Stato i principi generali vanno sempre a farsi benedire.
Secondo quanto risulterebbe dal Piano di Azione 2012 dell’Agenzia delle Entrate (cfr. articolo di M. Mobili su Il Sole 24 Ore di oggi 29.05.2012, pag. 23) infatti l’obiettivo dei controlli previsti è quello di recuperare all’incirca il 15% in più rispetto al 2011: la voce “conseguimento delle previsioni di entrata” registrerebbe l’importo di 10 miliardi di Euro (cioè 1,3 miliardi in più del 2011) che dovrebbe derivare dalla stessa quantità di accertamenti dell’anno precedente (n. 380.000) indirizzando le verifiche su n. 3.166 grandi imprese (quelle con volumi d’affari non inferiori ad 100 milioni di Euro), n. 13.000 medie imprese, n. 130.000 piccole imprese e professionisti, n. 35.000 contribuenti persone fisiche che saranno assoggettati al redditometro e n. 11.000 poveri cristi che saranno sottoposti ad accertamenti bancari! Da tutti questi controlli “debbono” scaturire i 10 miliardi di recuperi tributari e l’incremento di 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente in barba ai principi del “buon andamento” e della “imparzialità” dell’azione della Pubblica Amministrazione (art. 97 Cost.) ed ai frequenti richiami da parte del Presidente del Consiglio Monti (<> – Bergamo, 26.05.2012, cerimonia del giuramento degli Allievi Ufficiali della Guardia di Finanza). Tanto per completare il quadro, va anche ricordato che gli operatori dell’Agenzia delle Entrate si spartiranno pure gli incentivi quale premio per ciò che avranno recuperato.
Finiamola di fare gli struzzi … prima che sia troppo tardi!

17 Responses

  1. alexzanda

    siamo un popolo di sudditi smidollati a cui va bene non aver più libertà pur di non avere neanche responsabilità, lo stato mamma pensa lui a tutto per noi, in cambio ci stritola e ci considera a sua disposizione………. e agli itagliani va bene così

  2. Michele Di Cecio

    Caro Direttore,
    Non e’ una sorpresa. Da anni le amministrazioni locali mettono a bilancio preventivo un tot importo per le contavvenzioni stradali e destinano qualle risorse a spese correnti come il costo del personale… E se i cittadini diventassero tutti automobilisti modello? Chi lo paga lo stipendio del dipendente pubblico intoccabile (ovviamente lasciando fuori gli Agenti di polizia urbana che tutelano la nostra sicurezza)?
    Quanto e’ lontano dall’esempio citato della Polizia Stradale con “target” di contravvenzioni?

  3. Qoelet

    No, non ci siamo. Se volgiamo fare il paragone con le multe, dobbiamo adeguarlo: l’80% degli automobilisti hanno una panda con limitatore di velocità, quindi anche volendo superare i limiti, non possono proprio (lavoratore dipendente); il restante 20% hanno una Ferrari senza limitatore. Semplicemente guardando dalla finestra si VEDE che una gran parte delle Ferrari se ne frega dei limiti, ma le pattuglie della Polstrada, anche se le vedono, come tutti, non le fermano per una ragione imperscrutabile. Mi pare che l’obiettivo di fare un controllino ad un paio di Ferrari, ogni tanto, sia davvero il MINIMO.
    Detto dal sedile di una Panda, chiaramente.

  4. Giovanni Bravin

    @Andrea rava
    Penso che Monti NON ABBIA valutato le ricadute occupazionali, mancati introiti etc, nel fermare il campionato. Così parimenti, non ha considerato che i Comuni hanno speso molti miliardi per edificare campi sportivi ovunque, CON SOLDI PUBBLICI, cioè nostri.
    Però continuano a presentare Monti come TECNICO, per me è solo INADEGUATO al suo incarico!

  5. Giovanni Bravin

    @Qoelet
    Per lo stesso motivo, si preferisce fermare, per un controllo, due signore a bordo di una Smart, che dei probabili “zingari” a bordo di una lussuosa BMW!

  6. Marco

    Temo che Grillo e la Fornero parlino in ignoranza dei fatti e per necessità di fare il comunicato, a prescindere… Sono architetto e affermare che i nuovi capannoni cadino per un disegno criminale degli imprenditori é pura follia, ci saranno anche i criminali ma generalizare e dimenticare i toto le condizioni richieste e le caratteristiche dei prefrabbricati si al limite del criminale.
    Grazie.

  7. Giordano

    Dai che tutti noi in un anno abbiamo avuto a che fare con almeno 10 o 15 evasori fiscali….. idraulici, falegnami, meccanici, baristi, parrucchieri… ma anche medici, architetti, infermieri, … e non parlo dei gioiellieri perchè da anni non ho più soldi per comperare gioielli…

  8. Marco Tizzi

    Non voglio dire stupidaggini, ma mi pare che gli “ausiliari del traffico” prendano soldi sulle multe che fanno.

  9. paolo

    controlli pochi, razzie quante ne volete. prova ne sia il fatto che automobilisti e guidatori di autobus pieni di persone a bordo assolutamente indisciplinati, perennemente al telefonino, continuano a scorrazzare liberamente. provate a segnalare alle autorità di intensificare la loro azione in quella direzione e vedrete che risposte.. ci si indigna solo quando qualcuno ci rimette la pelle sulle strisce pedonali, ma il tutto dura assai poco. però poi le multe fioccano soprattutto su chi non se le aspetta. e fa una fatica boia a contestarle. ovviamente a spese sue.

  10. Ospite

    se il governo nella persona di Giarda asserisce che si sono individuati possibili risparmi (quindi sprechi) per 100 miliardi di euro e altri 300 miliardi di risparmi nel lungo periodo perchè devono insistere a sanzionare in modo zalante coloro che sgarrano nel codice della strada tipo parcheggiare l’auto con lo pneumatico sulla striscia bianca allo scopo di far cassa ?

    Il sig. Alfano si dice compiaciuto della ricerca nel contenimento della spesa e la lotta agli sprechi. Spreco tra gli sprechi il suo stipendio e dei suoi colleghi. Il finanziamento ai partiti che supera le spese elettorali che consentono a lor signori di vivere da ricchi con i soldi degli altri.

  11. Ecate

    @Qoelet
    Sentivo un commento di un signore che è stato sul lago di Garda. Commentava che il numero di barche di prestigio è ridotto drasticamente con ingenti ricadute sull’occupazione nel settore nautico e l’indotto ad esso connesso. Un paio di settimane fa una comitiva di 10 persone decide di locare una barca per un giorno al prezzo di 800 €, il capo comitiva raccoglie 80 € a testa e firma il contratto. Al ritorno la guardia di finanza lo avverte che ci sarà un accertamento sui suoi redditi in quanto se si dispone di 800 € per un giro in barca i redditi dichiarati devono essere ingenti.

    Poiché non è previsto per legge che si possa intestare un contratto a dieci persone il risultato di 80 euro a testa per un giorno di barca sono un accertamento fiscale per chi si è esposto facendoselo intestare. E poi non comprendono il perché le imprese straniere non investono in Italia…

  12. Giovanni Bravin

    @Ecate
    Quello che capitò al “capogruppo” è indicativo di certi accertamenti. Meglio indagare su lui anziché sulle vacanze o cene di alcuni politici, perché più rischioso….
    Le imprese straniere sono restie ad investire in Italia, su nuove strutture perché spaventate dai costi e lungaggini della burocrazia. Non hanno alcuna remora a comprare industrie italiane già avviate, vedi Lactalis, Kraft, Danone, Nestlè etc. Ultimamente anche Lamborghini e Ducati sono passate i mani straniere. Queste operazioni furono fatte con l’art. 18 dell Statuto Lavoratori (vecchia edizione) malgrado il Governo Tecnico ce lo presenti differentemente.

  13. giuseppe

    Vorrei far presente che da qualche anno si fanno controlli anche sui viaggi all’estero. Ora, a parte il fatto che i viaggi costano veramente pochi e li fanno anche i ragazzini coi soldi della cresima e del compleanno, si va all’estero anche per spendere meno che in Italia. Nel caso di viaggi nelle Ue un controllo fiscale non è anche contrario allo spirito ed alla norma del Trattato di Schengen riguardo alla libera circolazione dei cittadini europei. Come al solito, in Italia siamo all’avanguardia anche in questo campo. I peggiori antieuropeisti sono i nostri Governanti. Le sanzioni che periodicamente e sistematicamente c’infliggono dovrebbero pagarle loro personalmente. Ma non si può fare un ricorso?

  14. LuigiVis

    Più che la compressione del Diritto, ormai abbiamo l’annientamento del Contribuente.

    Grazie per lo spazio a disposizione.

  15. gio

    Sono basita; allora quei due ragazzetti che l’anno scorso sono venuti in azienda, hanno contestato tutto il non contestabile dando la responsabilita’ alla loro capoufficio dei vergognosi addebiti che facevano, tanto ci difendevamo e potevamo anche vincere, hanno pure guadagnato soldi sulla nostra fine? Senza contare la successiva notifica arrivata ai soci per contestare cio’ che ancora non e’ stato giudicato. Altri soldi buttati.

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