1
Gen
2017

Cinque (anzi sei) biglietti d’auguri per il nuovo anno per gli italiani liberi e forti.

Auguri ai giovani laureati italiani; perché possano almeno partecipare ad un concorso pubblico per essere assunti all’interno della pubblica amministrazione italiana e non si vedano sbarrata la strada dalle migliaia di precari che da decenni prestano servizio per lo Stato, le regioni e gli enti locali, e che la politica vorrebbe adesso stabilizzare (vedi Sicilia e non solo) senza dare la possibilità agli altri cittadini quantomeno di cimentarsi nella verifica delle migliori attitudini e qualità per lo svolgimento di un impiego pubblico.
Auguri alle imprese e agli individui che vorrebbero partecipare ad una gara pubblica per l’aggiudicazione delle concessioni per la gestione degli stabilimenti balneari; perché possano quantomeno proporre progetti, idee, e investimenti e concorrere insieme a tutti coloro che vorrebbero provarci, compresi gli attuali gestori che da decenni beneficiano (senza mai avere partecipato ad un gara) di una rendita di posizione di cui nessuna autorità chiede conto e ragione (quanti investimenti fatti, quanto la redditività, quale la qualità del servizio).
Auguri a Uber e ai suoi dipendenti; perché possano finalmente operare in piena libertà e a parità di condizioni fiscali con i tassisti che invece da decenni non innovano, non permettono al cliente di scegliere la vettura che più gli aggrada, non competono sulle tariffe e tengono in ostaggio un intero Paese ogni qualvolta lo Stato tenta di scalfire un’inammissibile rendita di posizione.
Auguri a tutti coloro che gestiscono un bed&brekfast; perché possano continuare a fornire servizi di qualità a prezzi competitivi resistendo alle pressioni lobbistiche degli albergatori che vorrebbero limitarne l’attività con la forza della legge statale (regionale) perché incapaci di innovare, tenere il passo dei tempi e competere sulle tariffe grazie ad una migliore efficienza e organizzazione.
Auguri ai titolari di parafarmacie; perché possano finalmente vendere anche loro i farmaci di fascia C dietro prescrizione medica, considerato che posseggono lo stesso titolo di studio e la medesima abilitazione dei titolari di farmacie che in regime di contingentamento usufruiscono anch’essi di una ingiustificabile rendita di posizione.

Auguri ai consumatori italiani; perché possano usufruire dei benefici che la concorrenza e le liberalizzazioni generano sui prezzi e sulla qualità di centinaia di beni e servizi.
@roccotodero

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