23
Gen
2010

Veltroni modello Real

Per un David Cameron che vola in gran segreto in California per incontrare i guru di TED(importantissimo think tank che si occupa di tecnologia, intrattenimento e design) c’ è  un Walter Veltroni che dopo le ultime fatiche letterarie prova a far ripartire la macchina delle idee del PD.  Come? Con una nuova fondazione ovviamente. Alessandra Sardoni sul Foglio definisce la nuova creatura veltroniana “un think tank“. E’ inutile soffermarsi sulle distinzioni fra think tank, fondazioni e advocacy group che abbiamo già affrontato e sono quindi ben note agli amici di Chicago-Blog.

Quello che conta, per ora, sono i fatti. In primis la volontà del gruppo dei veltroniani di darsi una struttura, poi la valutazione anche se assolutamente preliminare del progetto.

Se avevamo già fortemente criticato Italiafutura,  gli stessi argomenti possano essere uilizzati per l’iniziativa veltroniana.  Piaccia o meno agli amici del PD, un think tank è una cosa seria. Le idee sono una cosa seria. Non basta radunare i soliti professori, metterli dietro ad una cattedra e aspettare che i discenti si limitino a recepire. La natura della ricerca e della sua diffusione nella società, soprattutto nell’ambito dell’operato dei think tank (quelli seri), è essenzialmente competitiva. Le idee si testano, si valutano, si modificano. Interagiscono con i portatori di interessi nella società. Non ci sono più i mandarini che o gli intellettuali organici di partito pronti a dispensare verità.  Da questo punto di vista le esperienze di GovernarePer ed Ulibo pare non abbiano insegnato nulla.

Perché se poi il principio che vale è quello del “non fare tessere perché contarsi è sempre rischioso”, allora anche questa iniziativa è destinata all’inutilità. Ci ripensino al PD.

C’e’ bisogno di idee e di persone. Nuove davvero. Perché non basta evocare il modello Real dell’azionariato diffuso come fa Morando, altrimenti alla fine il campionato lo vince il Barca di Joan Laporta con una proprietà solida, le idee chiare ed un modello competitivo.

1 Response

  1. LucaT

    Il Barcellona però è posseduto da 160.000 soci, non ha un vero padrone, né una solida proprietà.

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