3
Lug
2009

Se D’Alema vuol privatizzare la Rai

Oggi alcuni giornali riportano una dichiarazione di Massimo D’Alema, il tg di Minzolini e’ come la televisione sovietica, uscita di bocca all’ex primo ministro ieri sera, alla presentazione romana del libro di Debenedetti-Pilati (qui su Radio Radicale). Coordinava i lavori il nostro direttore, Oscar Giannino, e assieme con D’Alema c’era Maurizio Sacconi, che all’uscita del Presidente di Italianieuropei ha risposto con l’ironia di un “se lo dici tu…”.
Tuttavia, bisogna constatare che la vera notizia sui giornali manca. Non si da conto cioe’ di come ieri sera Massimo D’Alema si sia in buona sostanza dichiarato favorevole alla privatizzazione della Rai, come unico modo per “attutire” (e non attraverso norme, leggi e leggine del resto facilmente aggirabili, cui ha giustamente riconosciuto una salienza limitata) il conflitto d’interessi in capo a Berlusconi.
Ora, si puo’ giustamente obiettare a D’Alema (come ha fatto Franco Debenedetti): scusa, ma perche’ non ci hai pensato quando potevi? D’Alema sul punto qualche giustificazione l’ha accampata, ma e’ stato divertente ascoltare il leader piu’ attrezzato della sinistra fare l’elogio di Murdoch e di una competizione accesa e muscolare, come migliore antidoto alla anomalia berlusconiana.

6 Responses

  1. Ivan

    Mi sembra evidente che si spalleggino (baffino e il magnate), perchè sono dalla stessa parte della barricata anti-berlusconiana, ognuno con diversi obiettivi, visto che Murdoch fa spesso da spalla all’antiberlusconismo anche con le sue testate britanniche.
    Poi, chi può credere ancora alle dichiarazioni di questi consumati artisti della politica nostrana?
    Non otteniamo riforme e provvedimenti liberali da chi si è sempre dichiarato tale, figuriamoci da chi si è sempre dichiarato tutt’altro.
    Avanti col teatrino, cui anche blasonati “economisti” si prestano.

  2. Effettivamente si potrebbe dare anche un’interpretazione fondata su una forma di saggio cinismo dei giornali: siccome qualsiasi dichiarazione ormai è “gratis”, non ha senso renderne conto. Ma se alcune dichiarazioni sono diventate “gratis”, cioé evidentemente politicamente impraticabili (liberalizzare i servizi pubblici locali, privatizzare la Rai: cose giuste e senza futuro), c’è un problema. Sono d’accordo con lei con il fatto che di questo problema la scarsa credibilità della classe politica, destra e sinistra, è componente non modesta.

  3. Massimo

    Se io fossi al posto di Berlusconi lo prenderei in parola: comincerei con il vendere a Murdoch RAI3

  4. Ieri D’Alema ha lanciato anche una serie di accuse sullo stato “pre nazista” dell’Italia che danno da pensare sul suo stato mentale, forse turbato dalle notizie che arrivano dalla Puglia. Ormai può dire di tutto e di più. Non lo vedo come il leader “più attrezzato” della sinistra. Forse è meglio la Annunziata e peccato per Napolitano, fuori età.

  5. bill

    A Bologna c’è un modo di dire, che recita più o meno così: “è arrivato dopo la puzza”.
    In sintesi: non pare che il D’Alema soffra un pò di nostalgia? Perchè sembrano frasi estrapolate da un discorso degli anni 80, quando gli altri paesi le privatizzazioni le facevano davvero, e qui gli amichetti bianchi di D’alema, dopo eterni “dibbaddidi”, al massimo provavano a fare qualche regalia..

  6. privatizzare la RAI mi sembra giusto.
    se non erro c’è anche un referendum approvato dal voto popolare in proposito

    anche perchè nel futuro , la tv conterà meno ed il pubblico mi sembra essenziale su altri versanti(recuperati con i fondi della vendita RAI).

    naturalmente bisognerebbe evitare concentrazioni a chi è già proprietario(Murdoch e Berlusconi) ed al limite tenere RAI3 (insieme a lle varie versione di Rai educational) pubblica

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