6
Gen
2013

Redditometro: l’occhio del padrone ingrassa il cavallo

La Befana ha portato ai Contribuenti il famigerato nuovo “redditometro” che servirà per rendere più efficace la lotta all’evasione fiscale: saranno interessati tutti i Contribuenti (questa volta non solo i lavoratori autonomi e le imprese come è avvenuto per gli studi di settore) e già si stima che il 20% si trova in situazioni di anomalia e dunque a rischio di accertamento; … “mal comune, mezzio gaudio“!?
Il nuovo strumento deriva dalla elaborazione

di alcuni gruppi di Contribuenti ritenuti “virtuosi“, ripartiti per undici tipologie familiari (singol, accoppiati senza prole, accoppiati con prole, …) e per cinque aree territoriali (nordest, nordovest, centro, sud e isole) e costruiti considerando sette categorie di spese (comprendenti acquisti necessari, facoltativi, voluttuari e investimenti), variamente interagenti sulla base di funzioni matematico-statistiche: il risultato della combinazione di questi elementi costituirebbe il reddito minimo che ogni Contribuente avrebbe dovuto dichiarare al Fisco e che, se divergente di oltre il 20% da quello dichiarato, lo espone all’applicazione nei suoi confronti del conseguente procedimento accertartivo.
I criteri fondamentali su cui si basa il nuovo redditometro sono quelli delle spese per beni e servizi sostenute nell’anno (ricavabile dalle ben 128 banche dati disponibili per il Fisco e, in certi casi, da non meglio specificate medie Istat), degli investimenti effettuati al netto dei disinvestimenti e della quota risparmio stimabile. La curiosità più rilevante è la determinazione dell’ammonatre delle n. 56 tipologie spese significative per i “consumi” perché per n. 26 di esse viene valorizzato, alternativamente, l’importo effettivamente sostenuto sulla base dei dati in possesso del Fisco o, se più elevato, quello risultante dalle medie Istat: la ratio inespressa è sempre la presunzione di infedeltà del Contribuente che, se risulta aver speso meno della media, significa che ha utilizzato del nero o che ha preferito non “tracciare” parte degli acquisti per far apparire più contenuta la sua propensione alla spesa ed influenzare al ribasso la ricostruzione reddituale sintetica a suo carico; il Fisco disattende perciò legalmente il dato ufficiale a favore del più elevato dato stimato in modo che il risultato della ricostruzione redditometrica sia quello più elevato.
Dov’è il problema (domandano i benpensanti)? Il Fisco non potrà comunque procedere ad accertamento automatico, ma dovrà prima convocare il Contribuente per acquisire informazioni valutative e poi, semmai, convocarlo per un ulteriore contraddittorio pre-accertativo e perciò avrà tutto il tempo e l’occasione per offrire le giustificazioni e le prove specifiche occorrenti. Vero, ma come farà a dimostrare che ha realmene speso meno dell’importo ricavato dalla media Istat? Anche se avesse conservato gli scontrini e le ricevute fiscali, Gli sarebbe comunque impossibile dimostrare che quelli rappresentano tutte e sole le spese sostenute e dunque finirà per dover cedere alla pretesa ingiustamente elaborata dal redditometro.
Rinviando per gli altri profili di criticità a quanto già scritto in precedenza (“http://www.chicago-blog.it/2012/11/23/redditestorsione/“, salvo altri), giova sottolineare che ancora una volta la malafede e l’ingordigia del Fisco finiscono per prevalere sui diritti fondamentali dei Contribuenti i quali potranno confidare soltanto sulla “disponibilità” (del tutto discrezionale ed improbabile) degli operatori incaricati di valutare la Loro posizione, sempre però nel rispetto degli obiettivi del budget annuale dell’Ufficio finanziario cui appartengono.
Come al solito “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo” … anche nei rapporti col Fisco!

71 Responses

  1. roberto

    Non ho capito l’ultima parte dell’articolo. Il redditometro controlla le spese, se uno paga in contanti è sempre sotto la media prevista, quindi non scatta l’accertamento.

    Io ho subito un accertamento dovuto all’elevata cilindrata di una macchina diesel, nonostante fosse regolarmente in leasing e quindi si vedesse chiaramente l’importo pagato annualmente. In questo caso purtroppo l’agenzia delle entrate teneva conto del conteggio legato alla cilindrata, negando l’evidenza dell’effettiva spesa sostenuta e facilmente dimostrabile dalle fatture. Per la cronaca la vettura in oggetto era di produzione coreana con un motore da 3000 cc poco efficiente. Ma il redditometro si calcolava sulla cilindrata, non sulla reale potenza.

  2. Jack Monnezza

    Caro Seri, la leggo sempre con grande piacere e le auguro un ottimo 2013, se possibile, vista la situazione.

    Continuo pero’ a non capire.
    Continuo a non capire perche’, sia nel suo articolo che su tanti altri giornali, si parli al 90% di uscite (spese), con enormi dettagli e humor sulle tipologie, e solo pochissimo di entrate (redditi o introiti).

    Mi sembra che la parte uscite sia in fondo banalissima e mi sorprende ci abbiano messo cosi’ tanto a fare il software. Una media statistica (tarata sul territorio) basata sui dati in loro possesso (nucleo, case, macchine e barche , utenze, rette etc) al quale si aggiunge qualche spesa spot nei database (acquisti immobiliari, machine, vacanze, etc). Quindi abbastanza banale in fondo…..Mi sfugge qualcosa ?

    Il vero problema mi sembra dalla parte entrate.
    Qui si parla, in maniera molto vaga e rapida, di un contribuente che esibisce documentazione…..Ma quale documentazione ? C’e scritto qualcosa di piu’ dettagliato sul testo della legge ?
    E’ in linea l’archivio dei redditi finanziari tassati alla fonte che non sono riportati sul 740? E’ in linea l’archivio dei rapporti bancari per il 2009 (saldo iniziale e finale, magari al netto di versamenti cash non giustificati) ? L’archivio delle successioni ? C’e’ un qualche meccanismo automatico per il fisco per scremare alla fonte soggetti che hanno chiaramente avuto altri introiti/fondi/risparmi significativi non visibili su 740 ?

    Oppure ci saranno milioni di contribuenti, si penso milioni, che dovranno con le copie degli estatti conto e delle dichiarazioni delle rendite sui risparmi e delle successioni recarsi, pieni di fogli e supplicanti, davanti al funzionario di turno sperando che capisca ? E’ tutto cosi’ vago sulla legge ? Si parla di vaga documentazione ?
    Mi rispondera’, come l’altra volta, che e’ proprio quello che desiderano per potere colpire come vogliono e dove vogliono?

  3. giuseppe 1

    @Jack Monnezza
    L’Archivio delle successioni? A me il Notaio ha sbagliato un Atto tredici anni fa e ancora non trova il tempo per correggerlo, poverino! Il catasto? Ho presentato per tre volte di seguito una richiesta di rettifica e puntualmente le cose rimangono come erano prima o s’ingarbugliano ancora di più.
    Ma che vadano tutti al diavolo!

  4. giovanni carboni

    In effetti mi sfugge la logica dei vari TG che giulivi invitavano a conservare scontrini e fatture: se il problema sono le troppe spese allora distruggiamo tutto, no?

  5. Manuel Seri

    @roberto
    Non è proprio così: siccome talune spese di tipo ordinario possono venir pagate per contanti e comunque non tutte tali spese riescono ad essere monitorate dal Fisco, il nuovo redditometro prevede che esse concorrono alla rideterminazione del reddito sintetico nell’importo maggiore fra quello noto all’Amministrazione finanziaria (desunto da una delle n. 128 banche dati) e quello stimato dalle medie Istat.
    In questo modo viene individuato un livello minimo di spesa (ad esempio per gli acqusiti riguardanti alimentari e bevande, abbigliamento e calzature, consumi idrici e condominio, manutenzioni ordinarie, riscaldamento centralizzato, elettrodomestici, arredi, biancheria, prodotti per le pulizie, casalinghi, medicinali e visite mediche, manutenzioni auto, trasporti, traffico telefonico, ambito scolastico, svago e tempo libero, …) che concorre comunque alla determinazione del più probabile reddito riconducubile a ciascun Contribuente e rispetto al quale sarà impossibile dimostrare di non aver sostenuto il correlato ammontare di spesa.
    Tutto ciò sul presupposto che, siccome tutti evadono e si adoperano in tal senso, anche se ufficialmene non risultassero spese di quel tipo o risultassero volumi di quelle spese inferiori a quelli stimati, il redditometro considera sempre uno standard conveniente allo scopo finalizzato al recupero tributario.
    Spero con ciò di aver chiarito il dubbio e La ringrazio per aver sollevato il dubbio.

  6. Manuel Seri

    @Jack Monnezza
    La ringrazio innanzitutto per l’apprezzamento e per leggere i miei modesti contributi con cui tento di denunciare i piccoli o grandi soprusi in danno dei Contribuenti. Tento dunque molto volentieri di chiarire le Sue perplessità come segue:
    a) tratto delle spese perché è su di esse che principalmente si basa il nuovo redditometro costruito sul principio del “tanto speso nell’anno, tanto più guadagnato nel medesimo anno”; un concetto semplice, forse anche banale, ma affatto corrispondente alla realtà dove (soprattutto per le spese straordinarie o quelle rientranti nella categoria degli investimenti) si impiegano i risparmi accumulati nel tempo; specie di questi tempi, in cui molte famiglie faticano a tirare avanti (anche a causa di situazioni lavorative precarie o cessate o di inoccupati o anziani in casa comunque da accudire e sfamare), troppo spesso i realmente danari incassati non sono sufficienti e debbono essere impiegate risorse accantonate o aiuti da parte di altri familiari; in questi casi basarsi sulla spesa (effettiva o stimata su base Istat) rischia di legittimare devastanti pretese ingiuste nei confronti delle fasce sociali più deboli o disagiate con scarsissime possibilità difensive;
    b) le entrate (quelle presunte) sono la conseguenza dell’applicazione del redditomentro, mentre quelle effettive si possono rilevare dai movimenti finanziari e per sottrarle alla tassazione si debbono poter esibire documenti adatti a dimostrarne la irrilevanza fiscale (nella pratica quotidiana e nelle nmodalità con cui molti ignari Contribuenti operano, troppo spesso non si dispone di carteggi idonei e finiscono per essere recuperati a tassazione anche i soldi regalati dalla Nonna o quelli dei regali della prima comunione o perfino le monete provenienti da un salvadanaio versate su un libretto!);
    c) gli archivi ne esistono molti (le banche dati di cui può disporre il Fisco sono attualmente ben n. 128); fra di esse l’Anagrafe tributaria e quella bancaria giocano un ruolo estremamente importante anche se non è ancora operativa (lo sarà tra qualche settimana) la sezione riguardante il dettaglio di tutte le operazioni effettuate presso le banche e le altre strutture finanziarie; generalmente però il Fisco non effettua alcuna scrematura a monte, ma si limita ad estrarre la posizione del Contribuente, ad attribuirGli tutti i movimenti ed i dati economico-patrimoniali risultanti nelle banche dati ed a esigere idonee giustificazioni per togliere i redditi già tassati, i disinvestimenti, i lasciti non tassabili ecc. ecc. … e dunque sono cavoli dei malcapitati.
    Il sistema, piaccia o meno, è costruito così ed è legittimato dalla illusione generale che tutto ciò serve per far pagare le tasse ai finti poveri (ogni tanto, magari, capita davvero) senza però considerare che nella rete finiscono tutti i pesci che superano una certa dimensione anche se fra di essi ce ne sono molti che non dovrebbero essere pescati! Cercare e perseguire gli evasori è giusto e doveroso da parte dello Stato, ma non si può fare sparando sulla folla con il mitragliatore!
    Nella spranza di essere riuscito a chiarire le Sue perplessità, auguro anche al Lei un Ottimo 2013.

  7. Riccardo

    Qualcosa non torna? Eliminiamo il sostituto d’imposta e ve lo dicono i lavoratori dipendenti cos’è che non quadra. Dopo lo voglio vedere Befera che va a recuperare l’80% dell’irpef dai dipendenti che, finalmente consci del denaro che pagano in quanto transitante realmente per le loro tasche, realizzano che il vero nemico è lo stato e non il padrone.

  8. stefano

    Per come è studiato questo “redditometro” c’é da aver paura , saremo tassati ed accertati sulla base di tabelle e non sul reale redditto : è tragicamente aberrante!
    Del resto è impossibile dimostrare ( e questo lo sanno bene….) di aver speso meno di quanto previsto dalle tabelle , quindi non rimane che sperare nella benevolenza dell’Accertatore oppure – per chi puo’ – lasciare questo “paese” (volutamente in minuscolo) che ormai è uno Stato di Polizia Fiscale.

  9. Marco Tizzi

    Buttiamola in politica: chi si pone, anche solo come velato obiettivo, la riforma degli accertamenti tributari?
    Che io sappia: FiD, M5S, PdL, LN.
    Pensiamoci su… o eventualmente pronti tutti all’esilio fiscale.

  10. giuseppe 1

    @Marco Tizzi
    D’accordo si Fid e M5S.
    Ma questo redditometro non l’ha forse inventato Tremonti?
    E Befera,(come tanti altri burocrati adesso tecnici) non l’ha nominato Berlusconi? Scusa l’ignoranza, ma chi sarebbe LN?

  11. Marco Tizzi

    @giuseppe 1
    LN è Lega Nord.

    Non so chi ha inventato il redditometro, sinceramente, ma è possibile che tu abbia ragione.
    Ti dirò che, in se, il redditometro non è scandaloso. Molto meglio degli studi di settore, per dirne una.

    La cosa scandalosa è l’inversione dell’onere della prova. Quella cosa è da dittatura militare, da totalitarismo assoluto, da 1984.
    A chi è venuto per primo in mente questa geniale idea?
    Ma possibile che nel nostro cesso di costituzione non ci sia un’articolo che vieti categoricamente una follia del genere?
    Rendiamoci conto che se uno sta sulle balle ad un accertatore, oggi come oggi è ROVINATO.

  12. Marco Tizzi

    Secondo questa ricostruzione del Corriere:

    cnel.it/203?shadow_rassegna_stampa=708110

    Un uomo con miglie e due figli a carico a Milano deve avere 55 000 euro di reddito.
    Quindi per lo Stato un operaio non può avere moglie e due figli.
    Pensa te dove siamo arrivati… questi son davvero pazzi.

  13. giuseppe 1

    @Marco Tizzi
    Trovo anche molto grave che rientrino nel computo le spese sostenute per l’istruzione universitaria. Il Diritto allo Studio dove è andato a finire?
    Lega Nord mi era sfuggita. Anche Tremonti flirta molto con la Lega.
    Comunque , la Lega di Pagliaroli e Miglio era tutt’altra cosa.
    Progressivamente si è trasformata da vero partito Liberale in una cosa folcloristica, più che altro.
    E con Maroni al Viminale è diventata una specie di Movimento sociale del Nord.

  14. Marco Tizzi

    @giuseppe 1
    D’accordissimo, ma da loro ho spesso sentito proteste (nemmeno tanto velate) contro Befera & C.

    Per Monti e sinistra trattasi del loro vero esercito di conquista, quindi da loro non aspettiamoci granché.

  15. Jack Monnezza

    @Marco Tizzi

    Marco,
    A livello puramente teorico, in procedimenti fiscali, l’inversione dell’onere della prova potrebbe essere in un qualche modo giustificabile. Esiste anche in altri ordinamenti per contenziosi di natura fiscale e mi sembra possa funzionare, specialmente nei casi limite.

    Però’ funziona in presenza di un rito processuale assai diverso. Rito processuale equilibrato tra le due parti, di natura civile, con giudici veramente terzi e popolari, con prove ammissibili definite in modo chiaro e preciso (es1: parente che sotto giuramento dichiara di avere fornito una regalia cash e’ prova valida; es2: la Stato che fornisce come prova la statistica di uno scostamento del 20% dalla media in un anno solare e’ prova risibile), senza ovviamente lo scandalo del solve et repete, con chiara responsabilità immediata dello stato a pagare tutte le spese processuali in caso di esito avverso.

    Cose che sono tutte da fantascienza per la nostra (in)giustizia. Come sempre, i nostri legislatori copiamo dagli altri ordinamenti solo i pezzettini che fanno comodo…..

  16. Jack Monnezza

    @MarcoTizzi
    Ma dove sentì tutti questi LN e PDL e FiD tuonare contro Befera e il regime tributario instaurato dai 4Monti?
    Stavi scherzando o me li sono veramente persi ?
    Ho sentito qualcuno parlare contro Equitalia, ma perché accusavano di strozzinaggio non perche’ si rendessero conto che il sistema fosse profondamente illiberale…

  17. Jack Monnezza

    @giuseppe 1
    LN più che folclorista, lo e’ sempre stata, e’ diventata parecchio statalista e di sinistra….
    I ministeri non chiusi ma spostati sotto casa; quel fesso del sindaco di Verona che non perde occasione di decantare le virtù della patrimoniale….
    Mi sbaglio ?

  18. Mario45

    @ Marco Tizzi, e tutti quelli interessati

    per la verità c’è anche “Forza evasori ” di Facco, Fedenato ecc. che si spende per la riforma del sistema.

  19. erasmo67

    @giuseppe 1

    Le spese sono spese, non è che si può dare una franchigia per evadere se i soldi servono per l’istruzione, e per le spese mediche no ? son forse meno importanti.

  20. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    No, dai, così è un po’ ingrato: a parole – che è già qualcosa – Lega e Giannino hanno fatto vere e proprie battaglie contro il fisco ingiusto. Giannino ne ha fatto una vera e propria bandiera ed è lui il candidato premier di FiD.
    Salvini della Lega ha dichiarato pochi giorni fa che è meglio evadere che licenziare un dipendente e anche Maroni ha detto che se non si riuscirà ad ottenere il 75% delle tasse in lombardia si penserà alla rivolta fiscale.

  21. Marco Tizzi

    @Mario45
    Certo Mario, ma non so se riusciranno/riusicremo a raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni…

    A proposito, tu vai il 26 a Bologna?

  22. giuseppe 1

    @erasmo67
    Scusa, ma mi fai cascare le braccia. Uno, per far studiare i figli farebbe qualunque cosa. Molto spesso sono i nonni che pagano. O qualche parente.
    Ma naturalmente ad ogni buon burocrate che si rispetti non importa niente.
    La nonna deve fare forse un atto dal notaio se vuole regalare 2000 Euro per l’Università del nipote? Così facevanp pure in Unione Sovietica coi Kulaki. un ettaro doveva produrre tot quintali di patate. Se no, voleva dire che il controrivoluzionario (un povero contadino) rubava. Gelo, freddo, siccità, insetti. animali, grandine… cosa vuoi che importi ad un leccacarte… E sopratutto che ne sa… che gliene frega se lui sta col culo al caldo…
    E te lo dice uno che è nato a sinistra, e per molti versi ancora lo è.
    Ma Sinistra vuol dire Giustizia, non dittatura degli idioti.

  23. Marco Tizzi

    @erasmo67
    Ma che discorso fai Erasmo???
    Scusa, tu come fai a DEDURRE cosa spendo io? Io posso andare in giro in bicicletta, mangiare pasta e pomodoro tutti i giorni, vestirmi coi vestiti di seconda mano, tu come fai a saperlo?
    E nel momento in cui tu mi contesti il mio stile di vita, come faccio io a difendermi? Come posso dimostrare che ho speso meno di quello che dici tu?

    Se io un giorno vengo da te armato di tutto punto e ti dico: ok caro mio, tu secondo me l’anno scorso hai speso un milione di euro. Dimostrami il contrario.
    Tu come fai a dimostrarlo?

    Guarda che qui stiamo parlando di cifre assurde. Stiamo dicendo che a Milano non può ESISTERE un operaio con moglie e due figli a carico. Ma sai quanti ne conosco io?

  24. Massimo74

    @Jack Monnezza

    I padri fondatori americani avevano deciso di inserire nella costituzione un articolo che vietava allo stato la possibilità di tassare il reddito proprio perchè avevano capito che il pericolo sarebbe stato quello di un governo che sarebbe entrato direttamente nella vita delle persone con assurde ingerenze nella loro libertà individuale.Direi che avevano visto giusto.

  25. Marco Tizzi

    @Massimo74
    Sì Massimo, ma anche i padri fondatori hanno commesso il clamoroso errore che commettono tutti: nel momento in cui tu accetti che lo Stato sia il monopolio della violenza, anche se loro col secondo emendamento hanno provato a smorzare questa follia Weberiana, accetti il fatto che questi signori, armati, prima o poi ti imporranno la loro volontà.

    Oggi abbiamo raggiunto limiti davvero oppressivi, ma è nell’ordine delle cose, non ti puoi salvare finché loro avranno il potere di entrare armati in casa tua e chiuderti in galera – o farti diventare povero – a loro insindacabile giudizio.

  26. erasmo67

    @Marco Tizzi

    Marco,

    mi dispiace ma non esiste sul pianeta uno stato con un economia basata su un sistema produttivo dove il sistema non necessiti di uno stato robusto in grado di regolare il sistema economico, avere il monolpolio della giustizia e della “violenza” avente il diritto di richiedere tributi per la gestione della cosa pubblica (che poi può essere gastita bene o male , ma è una altro capitolo).

    Il mondo degli individui forti e soli di fronte all’universo non esiste e se esistesse non funzionerebbe a lungo.

    Io personalmente sono un piccolo individuo fragile e con le mie forze sole non vado neanche al cesso. Beati i superuomini che possono fare a meno dello stato.

  27. Marco Tizzi

    @erasmo67
    Non esiste uno Stato nel pianeta tranne l’Italia dove l’onere della prova fiscale sia a carico del contribuente e non dello Stato.
    La presunzione di innocenza è l’asse fondamentale dei sistemi giuridici moderni, nemmeno in paesi totalitari come la Cina è invertito l’onere della prova.

    Sul fatto degli operai con due figli: se nessun operaio sarà oggetto di MULTA (non si sta parlando di accertamento, non hai evidentemente capito niente di come funziona) questa sarà la prova provata che si tratta semplicemente di un sistema mascherato da giustizia per far sì che alcune persone possano decidere a loro piacimento chi diventa povero e chi no.

    E, per inciso, lo Stato che regola fa solo danni, dove è meno robusto la ricchezza prospera, basta che prendi la classifica dei redditi pro capite a parità di prezzi e te ne accorgi subito.
    La minchiata Weberiana dello Stato come monopolio della violenza sta portando l’essere umano alla regressione, ma non ve ne accorgete? Non vi rendete conto che ormai sono in quattro gatti a decidere tutto della vostra vita?

    Comunque sia, nessun problema, avete vinto voi: il vostro Bersani, il vostro Monti, la vostra Merkel. Avrete la vostra Unione delle Repubbliche Socialiste Europee.
    Noi saremo costretti all’esilio e va bè.
    Ma quando sarete tutti poveri e in coda per il tozzo di pane, ricordatevi almeno di chi vi aveva avvisato.
    Che non tornerà, se non per godersi le vacanze in un paese sottosviluppato, perché l’avete sempre trattato come un idiota.

  28. alexzanda

    @ marco tizzi
    grande marco, mi sono fatto una grassa risata con questo tuo ultimo commento.
    ormai sei totalmente dei nostri, via da qui e che si impoveriscano da soli gli italiani, noi torneremo per le vacanze e staremo benissimo, in fondo se ci pensate bene l’italia è un paese meraviglioso per farci le ferie (in estate). ciao

  29. Jack Monnezza

    @MarcoTizzi
    Caro Marco,
    Mi dispiace deludenti ma oggi, in USA, per alcuni procedimenti fiscali, l’onore della prova e’ a carico del contribuente.
    Ci fu qualche tempo fa, riportato su WSJ, il caso di un famoso fund manager billionario, non ricordo il nome.
    Se lo litigavano NY e un altro Stato, mi sembra CT. Lui sosteneva che aveva passato solo 182 giorni di presenza fisica a NY e che quindi le tasse Statali le pagava in CT. NY sosteneva il contrario.
    Gli tocco portare una segretaria in tribunale che testimoniò che avevano passato un tot si sere insieme in CT e non a NY. ….C’erano in ballo diverse decine di milioni di dollari….Potrei sbagliarmi sui dettagli e non ho voglia di ricercare gli articoli.
    Il punto e’ che in altri Paesi sono cose fatte in casi grossi e estremi, non certo con redditometri nazionalpopolari anche per gli operai……anche perché, secondo me, in tante di queste politiche di recupero dell’evasione ci costano più’ di stipendio i recuperatori che il malloppo recuperato…

  30. Jack Monnezza

    @alexzanda

    Io non credo tornerei in Italia neanche per le vacanze, sarebbe troppo triste in fondo.
    Il problema adesso è dove trovare un Paese dove vivere liberi….mi sembra che il trend sia bruttino ovunque.

    Cosa succede il 26 a Bologna ? Oggi sono passato dalla stazione di Bologna e c’era in mezzo una bellissima gigantografia tridimensionale del nostro prossimo caro leader, con la zucca lucente, che sorridente promettendo un’Italia più giusta…

  31. Marco Tizzi

    @alexzanda
    Contro lo Stato lo son da sempre, è solo che non mi piace il concetto di “austerità all’Europea” che è solo una forma un po’ fighetta di intendere l’esproprio e la povertà di massa.

    Il problema, come dice Jack, è DOVE andare. Io ho amici in tutto il mondo ed è davvero difficile trovare un posto decente.

    Per quello mi sto informando per trovare il modo di farselo un posto decente, ma a quanto pare è impossibile 🙁
    Son tempi molto bui… Resta il fatto che più di un altro anno io gli schiaffi non me li prendo. E non sembra abbiano intenzione di smettere, con ampio appoggio popolare.

  32. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    Dai, Jack, è una cosa completamente diversa.
    Se vivo a cavallo tra due Stati e dichiaro da una parte sola ci sta che l’altra me lo contesti e debba portare qualche tipo di prova a mio favore. Così come, stanne certo, lo Stato ha portato prove a suo favore, non sono andati per “induzione”.
    Ma ho la possibilità di difendermi ed è una difesa relativamente semplice. Chi ha la residenza in Svizzera e vive in giro ha ‘sto problema tutti gli anni, sa che deve tenere i biglietti aerei, le bollette, etc. etc.
    Alla fine si parla di un contradditorio: loro portano le loro prove, tu porti le tue e il giudice decide. E’ normale accusa e difesa, non sei colpevole a prescindere.
    Quando ammetti l’esistenza di uno Stato – e non mi piace, ma non posso far finta che non ci siano – è un qualcosa di accettabile.

    Qui si parla di una cosa completamente diversa: c’è una persona che decide che io devo guadagnare X e se io guadagno di meno devo DIMOSTRARLO. Cosa che è ovviamente ed oggettivamente impossibile: nessuno mi lascia ricevute per i soldi che NON ho speso, non esiste una prova di soldi che NON ho guadagnato.
    Inoltre stiamo parlando del fatto che questi stabiliscano una cifra che devo pagare e per contestarla devo versarne un terzo. Anche se non ce l’ho.
    E’ come se ti facessero una multa per eccesso di velocità perché secondo loro con un BMW tu non puoi andare piano.

    Ieri mi raccontava un mio amico di questo suo conoscente che s’è fatto due anni sabbatici e gli hanno chiesto 150 000 € di tasse + multe. Questo ha usato i suoi soldi, presi dal suo conto corrente, ma niente, non c’è stato verso.
    Anche un giudice come fa a regolarsi in un processo del genere? Siamo a Kafka all’ennesima potenza.
    Se io domani vengo da te e ti dico: “bene, tu secondo me guadagni un milione di euro l’anno. Dimostrami che non è vero” come cavolo fai tu?

  33. Jack Monnezza

    @Mario45
    Scusa la facile battuta, e’ l’ora…….ma è stato invitata anche una compagnia della GdF per fare una cosina di gruppo?

  34. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    Anch’io ho fatto notare che faremo un po’ fatica a raccogliere le firme, posto che passino il nome e il simbolo, ma in realtà si tratta del braccio elettorale (leggermente a presa per il culo) del Movimento Libertario.

  35. Jack Monnezza

    @Marco Tizzi

    Sono d’accordissmo con te e forse ti sei letto troppo in fretta qualche post precedente.

    Loro dicono, cioè la legge dice, che il contribuente può’ esibire la documentazione che dimostri che aveva disponibilità dei fondi o altri introiti all’inizio o durante il periodo. Quindi, come già detto, il problema della vulnerabilita del contribuente e’ più sulle entrate/disponibilità che sulle spese, che poi per legge sono statistiche nazionali e quiindi difficilmente contestabili.

    Cosa costituisce prova di questa disponibilità di fondi ad inizio periodo che viene usata per le spese imputate?
    L’esempio del conoscente del tuo amico e’ terrificante se corretto. Un delta estratto conto non è prova ? E allora cosa lo è’ ? Io ho sentito un paio di storie e mi hanno raccontato che esibendo gli estratti conto o le dichiarazioni di successioni o i redditi da capitale le cose sono andate a posto.
    Siamo nelle mani del funzionario di turno…..bella roba….

  36. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    Jack, il problema è quello: sei nelle mani del funzionario. Il funzionario ha un budget da fare e un target da raggiungere su cui prende i premi, se becchi quello che è un po’ sotto sei FOTTUTO.

    Il problema di fondo è che il contribuente può esibire documentazione sui suoi conti correnti, ma non può contestare la spesa. Quindi se io quell’anno ho tirato la cinghia spendendo un terzo di quello che loro si aspettano non ho speranza, almeno nel contraddittorio.
    Poi magari mi salvo in giudizio, ma devo avere i soldi per pagare un terzo di quello che mi chiedono (e se mi chiedono 150K non è che io tiro fuori 50K così, senza colpo ferire, in gran serenità) e i soldi per l’avvocato.
    E se non li ho? Che facciamo?
    Guarda che è un casino vero e davvero è uguale a 1984 o al Processo di Kafka, è inquietante quanto ci siano arrivati vicini.

    L’unica speranza è che adesso prenderanno anche qualche lavoratore dipendente e forse ampliamo un po’ la platea della protesta. Ma ricordati che siamo sempre e cmq 16 milioni contro 44.

  37. Jack Monnezza

    @MarcoTizzi

    Tempo fa mi iscrissi alla newsletter del Movimento Libertario e mi sembra detti anche un contributo. Mi sembra da allora siano arrivate due striminzite email in tanti mesi…..

    Stessa cosa per FiD, iscrizione, contributo, poi pochissima comunicazione…..

    Perché i nostri “nascituri” movimenti politici sono così imbranati nel gestire la tecnologia e la cyberdomunicazione ?

    Un paio di anni fa, a Londra di passaggio, feci una donazione al comitato elettorale di Cameron. Ancora oggi, ricevo quasi tutte i giorni una chiarissima e gentilissima email che mi tiene aggiornato….due anni dopo….

    Perché noi Italiani siamo così imbranati nell’usare la tecnologia per la comunicazione? Dice che Grillo e’ molto bravo…sarà….

  38. Jack Monnezza

    @Marco Tizzi

    Si, il solve et repete e’ kafkiano se non peggio. Non l’ho mai sentito in nessun altro ordinamento.
    Mi sembra Ostellino, che di URSS se ne intende, abbia scritto che anche li non c’è mai stato….
    Ma non ne parla quasi nessuno, come se fosse una cosa normalissima, un tecnicismo di commercialisti/avvocati.
    Anche BS che lo avvallo’ sta zittissimo….sembra non capiti a nessuno…E i commercialisti/tributaristi che lo hanno accettato senza fiatare….

  39. erasmo67

    @Marco Tizzi

    Bene, prendiamo uno come me, 100% trasparente in quanto lavoratore dipendente da sempre, che decide di prendersi un anno sabbatico.

    Visto che anno dopo anno si vede abbastanza chiaramente quanto mi costa vivere (io e famiglia) dopo un anno senza reddito ci si aspetta che i miei risparmi siano coerentemente calati.

    Se però ho attinto a soldi che negli anni precedenti avevo occultato allora c’è un problema perchè i conti non tornano più.

    Conosco uno che ha ricevuto un invito a spiegare come aveva fatto a comperare una casa senza accendere un mutuo (atto da 350.000 stima più alta) in un anno incui aveva dichiarato un reddito di 28.000 Euro. Ha detto che aveva usato i risparmi, ma dall’analisi di estratti conto investimenti e disinvestimenti i conti non tornavano, ha detto che era stato aiutato da sua madre, ma anche i conti patrimoniali della madre non presentavano riduzioni che spiegassero la spesa.

    Non so come sia andata a finire, magari avrà detto che qualcuno ha pagato la casa a sua insaputa, c’è un precedente.

    Questi investigatori sono proprio terribili.

  40. Massimo74

    @Marco Tizzi

    @erasmo67

    Mettiamo invece il caso che tu sia proprietario di un immobile e siccome ti trovi in un periodo di momentanea difficoltà economica decidi di metterlo in vendita.Siccome,però,c’è la crisi e il mercato immobiliare è in calo,tu ti trovi costretto a vendere l’immobile ad un prezzo più basso di quello di mercato.A questo punto,però,ecco che arrivano gli aguzzini dell’agenzia delle entrate e ti contestano la cifra a cui tu hai venduto quell’immobile,sostenendo che avresti dovuto venderlo ad un prezzo più alto e se non lo hai fatto significa che una parte di soldi di quella vendita li hai percepiti in nero e che quindi sei tu che sei tenuto a dimostrare(attraverso documentazione,visto che le testimonianze non hanno alcun valore per loro)che tutta l’operazione si è svolta regolarmente e non c’è stata alcuna evasione.Ora, mi spieghi in quale modo tu puoi dimostrare una cosa del genere?Capisci che si tratta di “probatio diabolica”,cioè di una prova negativa che è praticamente impossibile da fornire?

  41. Massimo74

    @Marco Tizzi

    Un altra cosa importante da ricordare è che le spese legali non ti vengono rimborsate dallo stato anche se vinci la causa,quindi in ogni caso il contribuente ci rimette comunque.In pratica fanno di tutto per convincerti a desistere e con la scusa che se paghi subito ti scontano una parte di quanto gli devi,molti contribuenti finiscono per cedere a questa estorsione legalizzata (già le imposte di per sè sono un estorsione,quindi in questo caso si tratta di un estorsione nell’estorsione).Poi ai sudditi lobotomizzati (con la complicità di una stampa asservita al potere),questa roba viene spacciata come lotta all’evasione e si presentano risultati eclatanti su fantomatici recuperi miliardari di risorse sottratte al fisco.Ha ragione Grillo,la mafia in certe situazioni si dimostra più umana e strangola meno dello stato.

  42. Marco Tizzi

    @erasmo67
    Mi spiace, non funziona come dici tu. Ma te lo posso spiegare io, Seri, può venire anche il papa a speigartelo, tu non ci crederai MAI. Perché la tua è FEDE nello Stato e la fede non è razionale.

    Se tu spendi meno di quello che loro pensano che tu debba spendere tu devi pagare e zitto. Se secondo loro tu dovevi spendere 55 000 euro per te, moglie e figli e tu invece ne hai spesi 30 000 (che non sono pochi eh), tu paghi multa e zitto!
    Ma finché non ti succederà tu non ci crederai.

  43. Marco Tizzi

    @Massimo74
    Ecco, questa delle spese legali non la sapevo.
    Quindi fino 4-5000 euro ti conviene pagare e zitto, se non ne vuoi fare una questione di principio.
    Ma tanto son tutti lì a fare il tifo… quindi han ragione loro.

  44. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    Penso che il Movimento Libertario, non credendo nella democrazia rappresentativa, non fosse molto interessato a far proseliti. E’ un po’ il problema storico dei movimenti anarchici.
    Questo “partito” nasce quasi per scherzo e probabilmente non ce la farà a raccogliere le firme, ma alla conferenza del 26 mi piacerebbe andare. Vedremo.

    Il problema è che se la prendessero seriamente dovrebbero metterci un sacco di soldi e di tempo, non tutti hanno la disponibilità di entrambi che ha Grillo…

  45. marziano

    il solito abominio. come qualunque giurista sa non si può dare prova di un fatto negativo.

  46. Marco Tizzi

    Straordinario il botta e risposta tra il Corriere e Befera. De Bortoli, di cui non sono certo un fan, chiude con un capolavoro:
    “Se il tasso di suscettibilità che traspare dalla sua lunga lettera è misura della serenità e dell’equilibrio con cui l’Agenzia che autorevolmente presiede opera sul territorio e dialoga con i contribuenti, c’è di che preoccuparsi.”
    A proposito, ma il tetto allo stipendio di Befera è andato a buon fine?

  47. giuseppe 1

    Grande Giannino ad Agorà.
    E’ il caso di vedersi lo streaming.
    Ha puntualizzato molte “incoerenze”.
    Di Berlusconi, di Tremonti ma anche di altri che a tu per tu gli dicevano delle cose per fare tutt’altro. Avrei voluto sentir dire qualcosa anche di Nicola Rossi, che tre mesi fa ci invitava a comprare il libro “Sudditi” e ora si è convertito alla dittatura, almeno fiscale, di Monti.

  48. Jack Monnezza

    @erasmo67

    Che palle questa storia del “lavoratore dipendente trasparente” ? Ma ci credete veramente a questa favola ?

    Io conosco decine di insegnanti (ho i figli asini) ed infermieri (la mamma anziana) che incamerano in modo trasparentissimo i redditi da ripetizone ed assistenza a domicilio. Per non parlare di altri….
    VERAMENTE TRASPARENTE, infatti voi lavoratori dipendenti intendete dire che non si vede nulla…

    Che differenza c’e’ tra questi i gli idraulici ?

    Conclude dicendo che questa microevasione sui redditi e’ una fesseria e nella stragrande maggioranza dei non farei assolutamente nulla di plateale.
    Non si arriva certo qui al 17% del PIL che e’ una enorme, forse la piu’ grande balla che ci raccontano (gran parte dell’evasione e’ l’IVA al Sud e non si arriva lontanamente al 17%)
    La microevasione esiste in tutti i Paesi, anche nella grande Germania l’idarulico fa poco le fatture, e’ fisiologica, e costa di piu’ combatterla che quanto lo Stato puo’ incassare nel reprimerla.

  49. Jack Monnezza

    @Marco Tizzi

    Appena letto risposta Befera ad Ostellino.

    Mi spiace pero’ che siano riusciti a spostare il dibattito sul redditometro che, secondo me e come ho gia’ provato ad argomentare, e’, in fondo, solo l’anello inziale della catena. Di di per se’ il redditometro, se usato bene, e controbilanciato da altri anelli, non terribilmente illiberale.

    Quello che da noi e’ tragicamente da Stato di Polizia tributaria e’ quello che viene dopo: la mancanza del giudice terzo popolare, lo scandalo del solve et repete, la totale vaghezza di cosa costituisca documentazione valida per il contribuente e la totale non responsabilita’ civile di uno Stato che sbaglia.

    Si legge di tutto. Alcuni commercialisti dicono che con qualunque estratto conto non serve….Altri invece che hanno trovato il funzionario che ha capito….Quindi si alimenta la corruzione che e’ sempre stato il vero problema del Fisco ai livelli operativi……..Questi sono i veri anelli illiberali della nostra catena….

    Ha ragione Befere quando dice ch anche IRS puo’ usare il redditometro. Verissimo. Ma lo usano a livello reale e non statistico (sono anche ammesse denuncie non anonime dei vicini che possona incassare parte del recuperato) e su ammontari significativi (>1M). Poi non c’e’ assolutamente il solve et repete e c’e’ una giuria popolare terza. E se l’accusato puo’ mostrare un legittimo conto in banca il Giudice annulla immediatamente il procedimento condannando lo Stato ad un fortissimo risarcimento, anche morale…Quindi lo Stato, prima di accusare qualcuno, lo fa solo quando ha prove certissime…

  50. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    Aggiungici: dipendenti pubblici con lavoro in nero (conosco gente che dovrebbe timbrare tutte le mattine in comune, ma invece gestisce un bar, intestato alla moglie), dipendenti privati che arrotondano (idraulici, muratori, imbianchini dipendenti), tutti i dipendenti che si fanno dare una parte della retribuzione “fuori busta” oppure sotto forma di rimborso kilometrico (quest’ultima è diffusissima, non se ne parla mai) e prossimamente, con la defiscalizzazione dei premi di produttività, vedrai che botta di gente con contratti part time e premi di 3 volte lo stipendio.

    Inoltre ci si dimentica sempre che quando un lavoratore dipendente non chiede fattura/ricevuta/scontrino l’IVA la evade lui.

    Secondo contribuenti.it, non certo un sito di pericolosi anarchici come il sottoscritto, l’evasione fiscale è così suddivisa:

    LA MAPPA DELL’EVASIONE FISCALE IN ITALIA (I SEMESTRE 2012)
    Le categorie Le modalità Stima annua
    dell’imposta evasa
    ECONOMIA SOMMERSA Almeno 2,9 mln di occupati svolgono un’attività irregolare come lavoratori dipendenti € 34,3 MLD
    ECONOMIA CRIMINALE Controllo del territorio € 78,2 MLD
    SOCIETA’ CAPITALE Il 78% delle società di capitali dichiara redditi negativi o meno di € 10 mila € 22,4 MLD
    BIG COMPANY
    Transfer pricing conti off-shore e società estere € 37,8 MLD
    LAVORATORI AUTONOMI E PICCOLE IMPRESE Mancata emissione di scontrini, ricevute e fatture fiscali € 8,2 MLD

    Ma fa niente, tanto la fede è fede.

  51. giuseppe 1

    @Jack Monnezza
    Hai ragione. Artigianato e piccolo commercio possono essere responsabili, tutt’al più, di sei sette miliardi di evasione. Almenno altrettanti ne fanno il no profit ed il terzo settore. Ma quelli vengono santificati.

  52. Marco Tizzi

    @Jack Monnezza
    Ebbravo Jack, hai colto il problema.
    Tu l’hai colto, io l’ho colto, Seri l’ha colto, Giannino l’ha colto.
    Grillo l’ha colto.
    Chi altro? Arriviamo al 30%? Non credo.
    E se la raccontiamo fuori dall’Italia nessuno ci crede.

    Il problema è che queste cose – e non tutte le minchiate che ci raccontano, incluso l’art.18 – tengono lontane le aziende da questo Paese come se fossimo degli appestati.
    Ma Fassina oggi dichiara: “bene redditometro, ma non basta”.
    T’è capì? Manco basta.
    Ma perché non passano direttamente all’esproprio? Oggettivamente è molto più onesto.
    Mi pare che Gary North una volta disse una cosa del tipo: “i socialisti sono dei bloscevichi che non hanno le palle per prendere in mano le armi”.

  53. Jack Monnezza

    @Marco Tizzi

    “E se la raccontiamo fuori dall’Italia nessuno ci crede.”
    Si questo e’ un po’ il problema nuovo. Che capisco solo in parte…

    Una volte WSJ e FT e Economist avevano fonti/corrispondenti coi fiocchi. Adesso ripetono le veline dei comunicati del Governo e i titoli di Repubblica/CdS.
    E’ solo incompetenza/pigrizia dei nuovi corrispondenti ?
    Probabilmente in parte ma temo ci sia di piu’…..

    La mia teoria e’ che parte di queste testate sono ormai controllate da grandi gruppi per i quali andare frontalmente contro il Governo Italiano/Europeo e’ costoso, molto costoso (esempio SKY)….

    Probabilmente ha ragione il grande Nassim Taleb, che consiglio di leggere.
    Finche’ non facciamo a pezzi i grandi gruppi bancari e media non se ne esce……
    Altro che rischio sistematico, questi gruppi hanno ormai un interesse simbiotico allineato coi governi sempre piu’ invadenti e regolamentatori.

    E di queste ore l’ennesima notizia che le grandi Banche (Basilea III) sono ormai soggetti pubblici irresponsabili delle loro azioni…una burocrazia paragovernativa irresponsabile delle proprie azioni a stipendi 10 volte tanto…..

  54. Jack Monnezza

    @giuseppe 1

    A me sembra che Giannino fara’ un gran buco nell’acqua. Non credo basti sottolineare incoerenze altrui, dire cose giuste ed essere una bravissima persona.

    Bisognerebbe, come dicono gli esperti di media politico, che seguisse il diktat di “stay on message”, invece di disperdersi in tanti rivoli….

    Anche io, che mi ritengo un osservatore abbastanza attento, non so piu’ da che parte stia…….
    Qual’e il suo message ? Dovrebbe decidersi (io credo contro Monti e tasse etc..) e ripeterlo all’infinito…..

    Inoltre dovrebbe chiudere la bocca a parecchi dei professori economisti prime donne a stipendio fisso che lo circondano….Che palle con questa meritocrazia e governo dei migliori! Mi sembrano Platone….

  55. ok e’ operativo. E’ interessante che l’onere della prova sia invertito. Siamo innovativi? esistono altri paesi con simili approcci ? Visto che poi l’evasione puo’ essere un fatto penale che dicono i trattati internazionali? Di piu’ con il fatto che i ricorsi costano e che si ha un intervallo minimo per presentarli, siamo certi che sia tutto legale, costituzionale, democratico, etc etc insomma tutti quei bei paroloni vari ? Ci sono gia state validazioni e/o censure dalla magistratura sia ordinaria, sia contabile? Evvediamo… BTW se un contribuente dovesse vincere… chi lo ripaga del disturbo ? mah…

  56. Marco Tizzi

    @un pinguino nero di rabbia
    secondo me, dato l’ordinamento italiano, l’unico modo per far modificare queta follia è rivolgersi a qualche corte internazionale.
    Ma non saprei da che parte cominciare… Seri?
    In Italia ovviamente non si può cavare un ragno dal buco perché chi giudica fa parte del folto gruppo che usa i proventi del latrocinio, quindi diciamo che c’è un velatissimo conflitto di interessi.

  57. Orso polare nero

    tratto da:
    http://www.ilgiornale.it/news/interni/redditometro-si-trasforma-autogol-fisco-873088.html
    “Il problema di fondo è però un altro. Se siamo tanto disarmati dinanzi agli apparati tributari è perché il rapporto tra il cittadino e lo Stato è del tutto squilibrato. Il potere si autorappresenta come il legittimo titolare dei beni di tutti noi e questo perché la sua azione ha, o meglio “avrebbe”, una dignità superiore. A partire da qui, non solo il sistema pubblico può stabilire in modo legale una tassazione da esproprio, ma può pure controllare i nostri conti bancari e l’utilizzo che facciamo dei soldi lì depositati, spingendosi pure a proibire o limitare l’uso del contante….
    …Qui Befera evoca un tema caro ai teorici dello Stato di diritto e del principio di legalità. Ma siamo proprio sicuri che siano tirannici solo i regimi in cui la violenza e l’aggressione sono praticate di nascosto o in maniera arbitraria, e non lo siano anche le istituzioni del nostro tempo, dove in modo del tutto legale e trasparente una parte della popolazione viene spogliata di una gran parte delle proprie risorse e un’altra se ne avvantaggia spudoratamente, ad esempio con stipendi da favola?”

    Il potere dello stato consente di contraddire le proprie affermazioni e su queste invocare la legge. Il fisco ha sempre adoperato per il proprio interesse sentenze ad esso favorevoli e interpretato diversamente quelle a lui sfavorevoli disattendendo principi cardine come lo statuto del contribuente o gli art. 48 e 49 dei diritti fondamentali dell’ EU.
    Non è una guerra tra il bene e il male, in cui il fisco veste i panni del bene facendo gli interessi dello stato (perchè fin da piccoli ci dicono “lo stato siamo noi”) e il male è tutto il resto che non sia riconducibile allo stato. E’ una questione di convivenza civile, di etica, in cui è giusto colpire chi ha mancato sopratutto con dolo, ma non si interpretano arbitrariamente le regole a proprio tornaconto ponendo il contribuente nelle condizioni di dubbio su ogni cavillo perchè comunque sia lo stato ne deve uscire vincitore perchè i soldi servono e non deve rimetterci. Se qualcuno mi accusa di qualcosa, che l’accusa sia motivata seriamente prima, se poi ho ragione e quindi innocente le spese e i costi dimostrati che l’accusa era infondata mi devono essere rimborsati : nei processi tributari non accade così. Questo incentiva a chiedere qualsiasi cosa a chiunque, anche con sfumate argomentazioni, posso solo guadagnarci ma perderci mai.

  58. Manuel Seri

    @Marco Tizzi
    Purtroppo sul tema dell’imposizione fiscale non si registrano orientamenti significativamente favoriveli ai Contribuenti neppure nelle Magistrature sovranazionali, anch’Esse troppo attente ad evitare perdite di gettito interne ed internazionali (il danaro ahimé serve a tutti e, chi ha il potere di procurarselo, si preoccupa solo di come rafforzare le proprie prerogative, mentre chi ha il potere di interpretare le norme e viene pagato profumatamente con quegli stessi danari, sta molto attento ad evitare pericolose falle che potrebbero avere conseguenze anche per lui).
    Lo Stato di diritto diventa purtroppo uno Stato sfrontatamente di parte (con tutto il suo apparato legislativo, esecutivo e giudiziario) quando entra in conflitto di interessi con i suoi Cittadini ed è proprio per questo che insorgono le rivolte civili … quando i Popoli sono reattivi e non si sono adagiati su un benessere che li ha viziati, indeboliti e resi indifferenti e rassegnati.
    Ogni Popolo ha ciò che si merita, che tollera e che continua ad accettare supinamente nonostante non gli piaccia ed è proprio questa la grave malattia che ha contagiato gli Italiani! Perciò bisogna adoperarsi per risvegliare uno spirito reattivo che possa poi portare ad una grande rivoluzione intellettuale e ristabilire i giusti equilibri fra i diritti ed i doveri dello Stato, da una parte, e dei Cittadini (ora sudditi nel suo significato più deteriore), dall’altro … e la speranza non deve mai finire!

  59. piero radici

    @ marco Tizzi
    il problema fondamentale è che la cosiddetta ” presunzione di innocenza ” si applica solo quando Rutelli afferma di non sapere nulla dei fondi che Lusi amministrava ” in piena fiducia ” oppure quando ” in piena fiducia ” il Ministero del Tesoro Italiano autorizzò DEI PRIVATI a recarsi alla Banca Nazionale Greca a prelevare quei MILLE MILIARDI e spiccioli necessari per pagare ( il + grande affare CASH della storia !!!! ) le azioni di Telecom Serbia e relative tangenti ad ignoti Antelope Cobbler, Grissino e Porcellino ed il susseguente “non luogo a procedere per inaffidabilità del denunciante” emesso dalla Magistratura quando un agente denunciò date, cifre e nomi delle banche da cui transitarono i soldi. Naturalmente il centrosinistra allora al potere si chiamò fuori dichiarando che era ” un affare privato !!! ” La realtà caro Marco è che il SISTEMA parassitario, chiamato erroneamente STATO ( politici+funzionari pubblici+magistrati ), ha costruito aggirando la democrazia un ” FORT KNOX ” della illegalità entro il quale si è rinchiusa la nomenclatura, e di fatto la presunzione di innocenza oggi in Italia vale solo per loro, mentre per i cittadini C.e.M quali tu ed io non vale ne in ambito legale ne tantomeno fiscale.

  60. Marco Tizzi

    Ho molti dubbi che gli Stati, almeno quelli sopra i 20 milioni di abitanti, non siano fondamentalmente tutti uguali.
    Forse da noi hanno meno pudore, ormai, ma purtroppo non vedo luoghi di totale salvezza.

  61. piero radici

    @Marco Tizzi
    scusa Marco, ma deve essere da un bel po che non passeggi sulle rive del Ceresio, ti assicuro che è estremamente rilassante, finisci per illuderti di essere un ” libero cittadino”

  62. Alberto

    Non ho ancora letto altrove una analisi seria e completa sulle responsabilità dell’ attuale redditometro e pertanto, avendo voluto, per chiarmi le idee io stesso, ho eseguito questo lavoro.

    Ciò premesso, e senza esporre alcun parere sulle responsabilità dei Governi Berlusconi e Monti, inserisco qui sotto la storia del provvedimento partorito il 24/12/2012 e pubblicato sulla G.U. del 4/1/2013.
    Ognuno potrà farsi le proprie considerazioni e capire a quale livello di abominia sia arrivata la politica italiana; sono disgustato e amareggiato!

    Questo il decreto del 1992, cui segue la relativa tabella dei beni e dei servizi in disponibilità dell’ accertando, ai fini dell’ accertamento induttivo.
    Il decreto Decreto legge n. 78 del 2010 (articolo 22) del Governo Berlusconi:

    Art. 22

    (Aggiornamento dell’accertamento sintetico)

    1. Al fine di adeguare l’accertamento sintetico al contesto
    socio-economico, mutato nel corso dell’ultimo decennio, rendendolo
    piu’ efficiente e dotandolo di garanzie per il contribuente, anche
    mediante il contraddittorio, all’articolo 38 del decreto del
    Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, con effetto
    per gli accertamenti relativi ai redditi per i quali il termine di
    dichiarazione non e’ ancora scaduto alla data di entrata in vigore
    del presente decreto, i commi quarto, quinto, sesto, settimo e
    ottavo, sono sostituiti dai seguenti:
    “L’ufficio, indipendentemente dalle disposizioni recate dai commi
    precedenti e dall’articolo 39, puo’ sempre determinare sinteticamente
    il reddito complessivo del contribuente sulla base delle spese di
    qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d’imposta, salva la
    prova che il relativo finanziamento e’ avvenuto con redditi diversi
    da quelli posseduti nello stesso periodo d’imposta, o con redditi
    esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o,
    comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile.
    La determinazione sintetica puo’ essere altresi’ fondata sul
    contenuto induttivo di elementi indicativi di capacita’ contributiva
    individuato mediante l’analisi di campioni significativi di
    contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e
    dell’area territoriale di appartenenza, con decreto del Ministero
    dell’Economia e delle Finanze da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale
    con periodicita’ biennale. In tale caso e’ fatta salva per il
    contribuente la prova contraria di cui al quarto comma.
    La determinazione sintetica del reddito complessivo di cui ai
    precedenti commi e’ ammessa a condizione che il reddito complessivo
    accertabile ecceda di almeno un quinto quello dichiarato.
    L’ufficio che procede alla determinazione sintetica del reddito
    complessivo ha l’obbligo di invitare il contribuente a comparire di
    persona o per mezzo di rappresentanti per fornire dati e notizie
    rilevanti ai fini dell’accertamento e, successivamente, di avviare il
    procedimento di accertamento con adesione ai sensi dell’articolo 5
    del decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218. Dal reddito
    complessivo determinato sinteticamente sono deducibili i soli oneri
    previsti dall’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica
    22 dicembre 1986 n. 917; competono, inoltre, per gli oneri sostenuti
    dal contribuente, le detrazioni dall’imposta lorda previste dalla
    legge.”.

    Dalla lettura comparata, emergono le due innovazioni fondamentali:

    1)Ai sensi del nuovo comma 4, il reddito sintetico può essere determinato sulla base delle “spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d’imposta”.
    2)Dall’esame della norma, dunque, emerge un importante dato: ai fini dell’accertamento sintetico, assume rilievo (secondo il principio di cassa) qualsiasi spesa sostenuta nell’anno d’imposta, anche quella per incrementi patrimoniali, spesa che nella precedente versione della norma si presumeva sostenuta con redditi conseguiti in quote costanti nell’anno di sostenimento e nei quattro precedenti.
    Viene meno, dunque, la tradizionale bipartizione tra spese correnti e spese per incrementi patrimoniali prima presente nell’articolo 38 del Dpr 600/1973, mentre si introduce l’assunto secondo cui alla spesa sostenuta in un determinato periodo d’imposta corrisponde un uguale reddito conseguito dal contribuente (spesa sostenuta = reddito tassabile).
    3)Risultano innovati anche i presupposti per l’emissione dell’avviso di accertamento sintetico; essi sono meno stringenti, considerato che la nuova norma richiede uno scostamento di almeno il 20% (contro il precedente 25%) del reddito complessivo determinabile sinteticamente rispetto a quello dichiarato, mentre è abrogata la verifica della sussistenza di detta condizione per almeno due periodi di imposta.

    Per quanto concerne l’ inversione dell’ onere della prova, questa norma era già prevista nel DPR 600/73 comma 5, situazione trascinata fino al decreto attuativo di Monti del 24/12/2012, quello delle voci di spesa.

  63. gennaro

    Io sono un cittadino, dipendente pubblico, mai fatto un lavoro in nero, sempre pagato le tasse e la mia vita è la classica vita da Italiano medio. Il redditometro? ben venga, se uno ha la coscenza pulita non deve aver nessun timore. Certo che se io guadagno 1.000 euro al mese e ne spendo 2.000 c’è qualcosa che non quadra e allora dovrò dimostrare come ho guadagnato quei soldi in più. In questo paese si è fatto ciò che si voleva da sempre ( ecco perchè siamo falliti) e, ora, che qualcuno tenta di mettere un po di ordine siamo tutti spaventati. C’è gente che si lamenta e poi fa le file per comprare l’iphon5 da 600 euro, va bene, ognuno con i propri soldi fa quel che vuole ma poi non si venga a lamentare se il fisco gli viene a rendere conto da dove li ha presi se magari lo stesso anno ha chiesto i contributi per le bollette del gas o vive nelle case popolari. Io non spendo più di quanto guadagno e il fisco non mi fa paura. Buona giornata a tutti.

  64. roberto alessi

    Il sig Monti ( lo si può ancora considerare un professore di materia economica?) ha, ineffabile, dichiarato che questo redditometro non va bene.
    E’ stato emanato “dopo” la sua sfiducia, dunque questo signore lo voluto così fermamente da metterlo in vigore da dimissionato.
    Il giorno dopo, convinto della nostra totale stupidità, ci dice che : ” non va bene”.
    Ha imparato bene la faccia tosta dei nostri peggiori politici, solo quello.

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