Lavoro. La libertà (di mercato) è “partecipazione”?
Al Meeting di Comunione e Liberazione, Giulio Tremonti ha parlato di “partecipazione dei dipendenti agli utili dell’impresa” come uno strumento per “far ripartire” l’Italia nella crisi. Il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi da Cortina gli ha dato manforte. I due convergono anche se gli argomenti utilizzati sono sostanzialmente diversi: Tremonti da una parte pare voler utilizzare questo strumento dare una staffilata retorica (?) al sistema capitalistico, cercando di “addolcirne” alcuni tratti in nome di logiche quasi-cooperative. Sacconi sembra invece leggere questa proposta come un tentativo di legittimare una visione del sistema di mercato che superi “la conflittualità fra capitale e lavoro”, e politicamente che contribuisca ancor più ad isolare l’organizzazione dei lavoratori (la Cgil) che sulla quella conflittualità continua ad investire per avere consenso. Le constituency di Tremonti e Sacconi sono diverse, e così il lessico politico. A merito di entrambi, va detto che non coltivano certo il sogno della “co-gestione” alla tedesca, e nelle interviste sono parsi molto decisi, in merito.











