28
Gen
2010

Non fidatevi degli economisti

Il Cato Institute ha pubblicato un grafico che confronta la realtà economica con le previsioni degli economisti.

Parrebbe che gli economisti sono in grado di fare previsioni solo quando non succede nulla di interessante, cioè quando anche il mio trisavolo ci sarebbe riuscito senza computer e senza database. Quello che il Cato non nota è che gli errori crescono a dismisura durante le recessioni, e cheg li economisti tendono in questi frangenti a sminuire la gravità della crisi: nel 1990, nel 2000 e nel 2007 gli economisti sono stati colti sistematicamente di sorpresa, e pur senza grafici si può dire che lo stesso sia accaduto negli anni ’70 e con la crisi del ’29.

Il problema è capire perché.

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28
Gen
2010

Quei ponti fra la conoscenza ed il potere

Come ogni anno James McGann dell’Università della Pennsylvania, già autore di numero studi sui think tank , ha pubblicato il rapporto mondiale “Go-To Think Tanks”. I lettori di Chicago Blog sono ormai familiari con il mondo dei “serbatoi di pensiero”. Come scrive Mc Gann:

Think tanks, or public policy research institutions, have begun to prove their utility in the domestic policy sphere as information transfer mechanisms and agents of change by aggregating and creating new knowledge  through collaboration with diverse public and private actors.

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26
Gen
2010

Riforma mercato del rating: back to the seventies?

“Basta rating obbligatori … gli emittenti devono avere libertà di scelta sul ricorso al rating… l’imposizione legislativa interferisce con il libero mercato”: non sono le parole di un liberista, ma del presidente di Standard & Poor’s Deven Sharma. Per questo motivo assumo ancora più rilevanza, tuttavia non mancano alcune perplessità. Come tutti sanno il mercato del rating è afflitto da due grandi inefficienze (o piaghe): il conflitto di interessi e la posizione dominante delle tre sorelle statunitensi sul mercato (oligopolio). La proposta del presidente di S&P riuscirebbe a debellare questi due mali, riportando il sistema alla situazione di mercato precedente agli anni 70’, dove le agenzie di rating erano pagate direttamente dagli investitori ed i players sul mercato erano in maggiore numero. Read More

26
Gen
2010

Davos, mito zoppo della governance globale

Festeggiamo il novecentesimo articolo del nostro blog dedicandolo al grande caravanserraglio dell’Uomo Globalizzato, il World Economic Forum che da domani sera a Davos apre la sua quarantesima edizione.  Il più grande merito di Klaus Schwab, è di averlo ideato riuscendo a farne dipendere ogni anno la crema del business e della politica mondiale come da una droga. Ma non mi pare, che quest’anno Davos sarà in grande spolvero.  Non si è ancora ripreso dalla botta terribile del 2009. Read More

26
Gen
2010

Hayek vs Keynes, hip hop version

Russ Roberts and John Papola hanno prodotto un pezzo hip hop molto interessante, in cui Keynes e Hayek parlano di crisi economica. Il video si trova qui. Qui il sito col testo (che comunque si capisce molto bene).

Il principale problema delle idee in politica è che quelle sufficientemente semplici da essere comprese da tutti e sufficientemente interventiste da favorire la classe politica hanno successo, mentre l’aver ragione o meno è irrilevante.

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25
Gen
2010

Qualche parola su Citizens United

La politica costa, ed in Italia lo sappiamo bene. La Corte Suprema lo ha ricordato gli americani. Con la pronuncia nel caso Citizens United v. Federal Election Commission,  (5 voti favorevoli e 4 contrari) la Corte Suprema americana ha stabilito che il governo non può più porre limiti ai contributi dati alle campagne elettorali da parte delle corporations. L’importanza della pronuncia si può percepire dalla reazione di Obama che, nel messaggio settimanale ai cittadini, ha parlato di “un attacco alla democrazia”da parte dei giudici. Naturalmente è possibile valutare la sentenza in vari modi.  Alessandro De Nicola ne fa una puntuale analisi sul Sole24ore evidenziando come, al netto di ogni polemica, gli Stati Uniti abbiano sempre garantito grande trasparenza nel mercato dei finanziamenti politici.

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24
Gen
2010

Il Corriere sostiene Draghi. C’è chi sfida il silenzio

Desidero ringraziare pubblicamente Ferruccio De Bortoli, per il suo editoriale stamane sul Corriere della sera. Ero il solo giornalista italiano ad aver posto  – qui sul nostro blog e sui tre quotidiani del gruppo Caltagirone, Messaggero, Mattino e Gazzettino –  il problema della candidatura di Mario Draghi alla presidenza della BCE. Candidatura che si gioca nelle prossime due settimane visto che all’Ecofin del 15 febbraio si decide il vicepresidente della BCE, e se passa il candidato portoghese è game over, con presidenza impossibile nel 2011 per un altro banchiere centrale della fascia eurosud.  La decisione di De Bortoli di schierare il Corriere, e di firmare lui stesso l’editoriale,  riconcilia almeno per un giorno con la stampa itaiana. Perché? Bisogna dirlo, il perché. E’ lo stesso che riguarda un paio di altre grndi vicende italiane che passano sotto totale silenzio, o quasi. Read More

24
Gen
2010

Un mondo più uguale

A noi piace sempre mettere l’accento sull’efficienza. Il mercato e la globalizzazione ci piacciono perché sono giusti – nel senso che valorizzano la libertà individuale – e perché sono efficienti – cioè massimizzano la ricchezza prodotta. Ma sono anche equi? L’obiezione è frequente e diffusa. L’ultimo esempio, seppure molto specifico, sta nelle parole di Giulio Tremonti, che ha negato la possibilità di tagliare le tasse in nome della lotta alla “macelleria sociale“. Queste obiezioni ora devono fare i conti con un avversario imprevisto: la realtà. La globalizzazione ha ridotto, non aumentato, le diseguaglianze sociale. Lo spiegano, numeri e dati alla mano, Maxim Pinkovskiy e Xavier Sala-i-Martin in questo articolo su Voxeu, che riprende le conclusioni di un loro corposo paper.

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