16
Giu
2010

Liberalizzazioni: bene il Pd, se sa quel che dice

Finalmente il Partito democratico batte un colpo, e che colpo. Le sei proposte di liberalizzazione presentate oggi da Pierluigi Bersani rappresentano, finalmente, un tentativo di dare sostanza all’opposizione, evitando sia la tentazione controproducente dell’antiberlusconismo, sia il massimalismo della Fiom. Non tutto è perfetto, ma c’è molto di buono.

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16
Giu
2010

Bolla, per Mankiw i mercati hai voglia se devono scendere…

I corsi al ribasso da metà gennaio per l’eurocrisi ischiano di far diventare tutti strabici, pensando che appena avverrà un qualche euromiracolo subito i mercati rischizzeranno decisi verso l’alto. Mah, lascio a ognuno le sue convinzioni. Se andiamo oltre i timori quotidiani di mercato – oggi indici in altalena per i soliti timori bancari spagnoli visto che il capo del FMi domani è in Spagna;  poi indici in risalita alla nortizia che BP accetta di versare 20 miliardi di dollari tanto per cominciare nel fondo destinato a rifondere i danni per la marea nera negli USA, quando in teoria secondo la legge vigente il massimo dei danni dovrebbe essere solo entro i 75 milioni, alla faccia del giustizialismo; infine nuova doccia gelata alla notizia che le nuove case USA a maggio tornano ai minimi da dicembre – in realtà le serie storiche ci dicono un’altra cosa. Date un’occhiata qui.   Read More

16
Giu
2010

Pomigliano: Cgil accoltella FIOM, il Pd guarda e squaglia

La vicenda Pomigliano si mette sempre peggio per la sinistra, sindacale e politica.  Lo dico senza alcuna iattanza nè soddisfazione. Di fronte a svolte di questa importanza, per il rilievo in Italia dell’azienda che le propone, e per l’impatto che intese simili potrebbero avere in tutto il manifatturiero italiano internazionalizzato ed esposto alla concorrenza estera, quel che sichiede alla sinistra è di avere come minimo le idee chiare. Non ce l’ha, purtroppo. Read More

16
Giu
2010

Europa e clima. Quando la mano destra non sa che fa la sinistra

Nonostante lo stallo raggiunto nelle settimane scorse, nei corridoi di Bruxelles l’ipotesi di alzare dal 20 al 30 per cento il target di riduzione delle emissioni non è ancora tramontata. C’è, all’interno dell’Ue, una forte lobby che spinge per rilanciare, nonostante il basso livello di probabilità di raggiungere un accordo a Cancun alla fine di quest’anno – cioè l’alta probabilità che l’Europa continui a trovarsi isolata sulla strada dei sacrifici unilaterali. Di questo atteggiamento ambiguo, oscillante tra il realismo della ragione e l’utopismo delle anime belle (ma non solo quelle), si trova traccia nella bozza delle conclusioni del Consiglio europeo, che dovrebbe concludersi domani. Le bozze – che Chicago-blog ha potuto vedere  in anticipo – sembrano scritte nella migliore tradizione democristiana, lasciano aperte tutte le porte.

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15
Giu
2010

Ue: microleader, micropolitiche, Deutschland über alles

Ha ragione o torto Wolfgang Munchau, il prestigioso editorialista del Financial Times, che all’indomani dell’ultima bombastica uscita di Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, ha perso la pazienza e scritto nero su bianco che a furia di avere leader espressi da piccoli Paesi, l’Unione Europea non può che avere piccole politiche? Temo abbia ragione da vendere, e non per pregiudizio nei confronti dei piccoli Paesi. Anche perché alcuni di essi, come il Belgio di cui Van Rompuy è stato primo ministro, hanno in effetti dato tanto all’Europa, all’affermarsio originario della sua idea e poi al suo progresso istituzionale e politico. Ma la realtà dell’Europa odierna è quella che è. Nessuno regge ai tedeschi. Se fossi tedesco, me ne compiacerei. Ma non sono tedesco. Né europeista all’italiana, quella peculiare versione del federalismo irreale, invocato per non affrontare intanto la nostra realtà, di ritardi e inefficienze.  Read More

15
Giu
2010

Catricalà: concorrere per crescere

La relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, illustrata oggi da Antonio Catricalà, cade in un momento del tutto eccezionale. Pesa, anzitutto, l’eccezionalità della crisi. E pesa perché, se i simboli hanno un significato, nel 2010 cade il ventesimo anniversario dell’istituzione dell’Antitrust. Nella stessa data, dunque, convergono l’esigenza di tirare le somme e quella di indicare un percorso per la ripresa economica. Catricalà non si sottrae.

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15
Giu
2010

L’economia non è solo ciclo

Riceviamo da Leonardo Baggiani (IHC) e volentieri pubblichiamo

C’è un punto della visione austriaca dell’economia che credo sia ogni tanto mal interpretato dagli esegeti più moderni, ed è la “sistematicità” delle distorsioni operate da volontà esterne al mercato. Non capire dove finisce il ciclo e cominciano altri eventi, magari connaturati ad una naturale assunzione di rischi imprenditoriali, può portare a reclamare soluzioni su tutto ciò che devia da un qualche, fondamentalmente arbitrario, percorso ideale. Benché le menti storiche dell’austrismo siano state chiare, l’imperante cultura interventista e positivista che ci circonda ha un po’ “distorto” anche le aspettative di un ideale mondo austro-liberista, facendolo immaginare “piatto”. Read More

14
Giu
2010

I tre no della Fiom su Pomigliano. E ora?

Il Comitato Centrale della Fiom ieri ha confermato il no all’intesa su Pomigliano. raggiunta venerdì tra Fiat, e metalmeccanici di Cisl, Uil, Ugl e Fismic. La decisione è stata assunta all’unanimità. La minoranza della categoria, ma maggioranza nella confederazione poiché fa riferimento all’82% conseguito al recente congresso dal leader nazionale Guglielmo Epifani, avrebbe evitato il braccio di ferro. Ma alla fine ha deciso di scongiurare una frattura interna, che avrebbe ulteriormente indebolito una posizione che già è minoritaria. Non solo tutti gli altri sindacati e naturalmente la Fiat, ma tutte le forze dell’impresa, con reiterati interventi del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, hanno calorosamente invitato sino all’ultimo secondo la Fiom a recedere dalle sue riserve. Così non è stato. Cerchiamo di capire. Su che cosa, si appunta il no della Fiom? Che cosa è prevedibile che avvenga ora? Quali conseguenze, sul futuro di Pomigliano e della Fiat in Italia? Read More