21
Giu
2010

Quando lo Stato non mantiene gli impegni: la storia della Oliver Ogar di Montebello

Il Corriere della Sera di oggi racconta la storia della Oliver Ogan, un’azienda di Montebello (Vicenza) all’avanguardia nella ricerca biotecnologica, alla quale il ministero dell´Università deve 5 milioni di euro misteriosamente bloccati tra gli ingranaggi della burocrazia, e che oggi rischia di dover vendere nonostante il prodotto, frutto di un progetto rivoluzionario nel campo della produzione vinicola, sia per l’85% venduto ancor prima di uscire dalla fabbrica.

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20
Giu
2010

Globalizzazione e civiltà: una lezione italo-polacca

In queste ore i polacchi sono chiamate alle urne per eleggere il presidente che succederà a Lech Kaczynski, morto in occasione della sciagura aerea di Smolensk. Sono stato a Varsavia nei giorni scorsi ed è stato facile avvertire la tensione che accompagna tale decisione. Non è però di questo che intendo parlare, ma invece di un qualcosa che ho scoperto nella mia breve permanenza in Polonia e che ai miei occhi è assai più interessante di un semplice voto messo entro un’urna. Read More

19
Giu
2010

Modificare l’art. 41 Cost.: An, cur, quid e quomodo

 È davvero necessario riformare la Costituzione per alleggerire il peso burocratico che soffoca le imprese?

Prima di analizzare l’attuale proposta del governo, è opportuno capire cosa la Costituzione dice ora a proposito della iniziativa economica privata. Va premesso che la Costituzione economica è, tra tutte le parti costituzionali, quella che più ha subito lo Zeitgeist che aleggiava e aleggia ancora in Italia.

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17
Giu
2010

Elitarismo professionale e cooptazione selettiva, di Mario Unnia

Riceviamo da Mario Unnia e volentieri pubblichiamo:

C’è un gran discutere di professioni, tra chi vuole l’ordine o si accontenta del ‘riconoscimento’ pubblico dell’associazione. Insomma, tutti a fare gruppo, convinti che nel gruppo stia la salvezza. Avremo dunque altri sindacati camuffati da ordini e da associazioni, dotati di poteri selettivi garantiti dalla legge e dagli accordi tra lobby. È proprio questo che serve alle professioni?

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16
Giu
2010

Liberalizzazioni: bene il Pd, se sa quel che dice

Finalmente il Partito democratico batte un colpo, e che colpo. Le sei proposte di liberalizzazione presentate oggi da Pierluigi Bersani rappresentano, finalmente, un tentativo di dare sostanza all’opposizione, evitando sia la tentazione controproducente dell’antiberlusconismo, sia il massimalismo della Fiom. Non tutto è perfetto, ma c’è molto di buono.

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16
Giu
2010

Bolla, per Mankiw i mercati hai voglia se devono scendere…

I corsi al ribasso da metà gennaio per l’eurocrisi ischiano di far diventare tutti strabici, pensando che appena avverrà un qualche euromiracolo subito i mercati rischizzeranno decisi verso l’alto. Mah, lascio a ognuno le sue convinzioni. Se andiamo oltre i timori quotidiani di mercato – oggi indici in altalena per i soliti timori bancari spagnoli visto che il capo del FMi domani è in Spagna;  poi indici in risalita alla nortizia che BP accetta di versare 20 miliardi di dollari tanto per cominciare nel fondo destinato a rifondere i danni per la marea nera negli USA, quando in teoria secondo la legge vigente il massimo dei danni dovrebbe essere solo entro i 75 milioni, alla faccia del giustizialismo; infine nuova doccia gelata alla notizia che le nuove case USA a maggio tornano ai minimi da dicembre – in realtà le serie storiche ci dicono un’altra cosa. Date un’occhiata qui.   Read More

16
Giu
2010

Pomigliano: Cgil accoltella FIOM, il Pd guarda e squaglia

La vicenda Pomigliano si mette sempre peggio per la sinistra, sindacale e politica.  Lo dico senza alcuna iattanza nè soddisfazione. Di fronte a svolte di questa importanza, per il rilievo in Italia dell’azienda che le propone, e per l’impatto che intese simili potrebbero avere in tutto il manifatturiero italiano internazionalizzato ed esposto alla concorrenza estera, quel che sichiede alla sinistra è di avere come minimo le idee chiare. Non ce l’ha, purtroppo. Read More

16
Giu
2010

Europa e clima. Quando la mano destra non sa che fa la sinistra

Nonostante lo stallo raggiunto nelle settimane scorse, nei corridoi di Bruxelles l’ipotesi di alzare dal 20 al 30 per cento il target di riduzione delle emissioni non è ancora tramontata. C’è, all’interno dell’Ue, una forte lobby che spinge per rilanciare, nonostante il basso livello di probabilità di raggiungere un accordo a Cancun alla fine di quest’anno – cioè l’alta probabilità che l’Europa continui a trovarsi isolata sulla strada dei sacrifici unilaterali. Di questo atteggiamento ambiguo, oscillante tra il realismo della ragione e l’utopismo delle anime belle (ma non solo quelle), si trova traccia nella bozza delle conclusioni del Consiglio europeo, che dovrebbe concludersi domani. Le bozze – che Chicago-blog ha potuto vedere  in anticipo – sembrano scritte nella migliore tradizione democristiana, lasciano aperte tutte le porte.

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