I veri conti dell’Europa….
La BCE si è aggiunta oggi alle preoccupazioni sul deterioramento della rirpesa espresse ieri dalla FED. Alla politica, inevitabilmente questo genere di segnali non piacciono. Per i politici, o almeno naturalmente per quelli che sono al governo, il bicchiere è per definizione sempre pieno per tre quarti o quasi. Eppure, la verità è che viviamo in un mondo di conti pubblici truccati. Perché la verità dei conti pubblici è generalmente molto più seria di quella che siamo abituati a maneggiare e commentare. Non esistono infatti solo i trucchi ilegittimi, quelli ai quali è ricorsa per anni la Grecia, e che pure erano ben noti e segnalati in sede Eurostat, ma era meglio evitare di sollevare il caso visto che parecchi grandi Paesi europei, a cominciare dalla virtuosissima Germania, per anni hanno usato espedienti analoghi e anzi ben pià gravi, con swap monetari abbassa deficit e veicoli extrabilancio secondo convenzione SEC95. Ci sono anche i trucchi che derivano da come è impostata la contabilità pubblica. Che cosa succede, se invece dei criteri di deficit e debito pubblico al tempo t, quali quelli che usiamo e che “guardano all’indietro”, sostituiamo criteri ispirati al valore intertemporale netto, cioè criteri che “guardano in avanti”, e incorporano la stima del totale della spesa e del debito pubblico necessario a soddisfare tutti gli impegni di spesa non discrezionali ma “obbligati”, cioè garantiti come diritti ai più diversi soggetti, alla luce della legislazione attuale?